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16 - inattesa riunione

Kasai e Hikari chiaccheravano tranquillamente seduti sulla panchina del parco appena fuori dall'Università. Erano lì dalle due del pomeriggio, avevano pranzato insieme e parlato tutto il tempo. Si conoscevano da poco ma era come se si conoscessero da una vita. Il pomeriggio era ormai arrivato ma nessuno dei due se ne era ancora accorto, finché il cellulare di Kasai suonò e lui lo prese in mano. Appena il ragazzo vide l'orario si alzò di corsa preso dal panico. Le quattro del pomeriggio.
«ma Kasai che-» la ragazza fu brutalmente bloccata da Kasai che provava a trovare una scusa valida nella fretta di andare via.
«e che ecco, scusa Hikari ma ho una cosa ultra importante da fare e devo andare!» disse per poi mettersi a correre pensando "ora quella mi uccide, ora quella mi uccide". Hikari era stupita e decise di seguire Kasai, sia per curiosità, sia perché non aveva sentito l'ultima frase del ragazzo. La corvina corse dietro al ragazzo per quasi un chilometro finché non raggiunsero il cimitero. "Strana meta" pensò lei domandandosi perché lui dovesse proprio andare al cimitero, proprio in quel momento. E in tutto ciò, Kasai non si era nemmeno accorto della presenza di Hikari che lo inseguiva. Intanto erano le quattro e mezza. Shiori era seduta su un muretto con aria fredda e apatica come al solito ma palesemente scocciata dal ritardo non indifferente di lui.
Kasai si fermò proprio davanti alla bionda e si piegò mettendosi le mani sulle ginocchia con il fiatone mentre Shiori lo guardava con freddezza.
«sei in... Ritardo...»
«decisamente» disse il ragazzo piegato in due. In fondo aveva corso mezz'ora senza mai fermarsi con l'ansia della possibile reazione di Shiori, di cui era terrorizzato, quindi è comprensibile la sua stanchezza.
«non mi uccidere però ti prego ti prego ti prego!!» Shiori lo guardò confusa.
«non ti... Ucciderò... Perché... Fa niente...» la ragazza si alzò e Hikari si nascose dietro una lapide. Era davvero curiosa, lo era sempre stata: curiosa e ficcanaso.
«avanti, voglio conoscerla.»
«sì ok, ma andiamo in un posto più appartato»
Hikari era sempre più confusa. Conoscere? Ma conoscere chi? E quella ragazza chi è? Sarà la sorella di cui le aveva parlato Kasai? Ma era evidentemente più piccola di lui e Kasai le aveva parlato di una sorella maggiore... Ormai non ci stava capendo molto e la cosa la rendeva ancora più curiosa.
«d'accordo... Seguimi...» Shiori guidò Kasai in un piccolo sentierino che portava in un lazzaretto e da lí proseguirono in un passaggio tra due siepi che li condusse in una piccola cappella con i vetri colorati di forma esagonale. Hikari li seguiva da lontano, pizzicata dalla curiosità di risolvere quello che lei definiva un "grandioso mistero da risolvere" come faceva con molte cose. Quante cose che aveva in comune con sua madre...
«avanti» disse Shiori con fermezza.
«sí sí ok» perché Kasai avesse deciso di far incontrare Shiori e Jikan? In realtà non lo sapeva nemmeno lui. Semplicemente il suo subconscio gli aveva detto di cedere alla prima richiesta della ragazza. L'ipotesi piú realistica è che lui avesse il bisogno di qualcuno a cui parlare di questo segreto che si portava appresso e l'unica che ci avrebbe creduto era indubbiamente Miss Particolarità a.k.a. Shiori Arima e anche perché lei lo aveva scoperto subito in un nanosecondo non si sa per quale oscura ragione.
Kasai prese in mano il piccolo orologio e lo portò al suo orecchio ascoltando intensamente il suono del suo ticchettio.
Tic.
Tac.
Tic.
Tac.
Il suono era sempre piú intenso mentre appariva davanti ai due ragazzi una scintilla di luce che si ingrandiva sempre di piú. Shiori non ne sembrava molto sorpresa ma Hikari, che li stava guardando da dietro un vetro colorato era molto stupita. Ancora piú stupita quando vide la ragazza bionda svenire. Ancora di piú quando vide una ragazza dai capelli bianchi apparire dalla piccola lucina. Poi svenne anche Hikari, aveva visto decisamente troppo secondo Jikan.
«a-aspetta Hikari?! Cosa ci fa lei qui?» disse Kasai sconcertato e preoccupato al contempo.
«ah non lo so. E non so nemmeno perché lei sfugga sempre dal mio congelamento temporale. Comunque, perché mi hai chiamata?» il ragazzo ci impiegò un po' a capire e formulare una risposta sensata alla domanda della Dea dato che stava ancora cercando di capire da dove fosse sbucata Hikari.
«vedi... Questa ragazza bionda è la sorella di Koichi...» ci fu un attimo di silenzio, Kasai non sapeva cosa dire a Jikan in modo che non si arrabbiasse cosí tanto e cedesse a farsi vedere a Shiori.
«le ho promesso che vi avrei fatte incontrare...» disse lui, rapido e indolore, un po' spaventato dalla possibile reazione di Jikan. Che fifone.
«tu le hai parlato di me?! Ma sei impazzito?!?!»
«aspetta un momento però!! Io non le ho parlato di te, lei non so come mi ha scoperto solo guardando l'orologio. Anzi, mi aveva scoperto anche prima di vedere l'orologio» a quelle parole Jikan rimase stupita e con il fiato sospeso, guardando un punto indefinito della stanza, era evidentemente pensierosa e concentrata.
«lei ha... La consapevolezza dell'anima...» Kasai la guardò confuso. Consapevolezza dell'anima?
«consapevolezza dell'anima?»
«anche Shūryō... Lei... Devo parlarle.» disse la ragazza con fermezza sbloccando il tempo, non conscia del fatto che non erano soli. Infatti la porta della cappella si aprí rivelando non solo Hikari ma anche una donna bionda e abbastanza alta che si teneva la mano sulla tempia: Naomi.
«N-Naomi?!» da dove era spuntata Naomi?
«prima sono svenuta, ma che succede qui?» chiese la sorella di Kasai.
«allora quando svenivo a caso e il tempo si fermava era colpa tua!» disse Hikari puntando il dito contro il rosso.
«ma cosa... È successo...?» domandò Shiori massaggiandosi la testa con le dita e provando a alzarsi con scarsi risultati.
«potevi dirmelo che c'era cosí tanta gente in giro» disse seccata Jikan rivolgendosi al ragazzo mentre quest'ultimo era a dir poco nel panico non sapendo che caspita fare in quella complicata situazione.
«ma poi... Quelle due chi sono?» domandarono in coro Hikari e Naomi guardando Jikan e Shiori.
«aspetta... Di quelle due non mi importa... Ma lei è Jikan?» la Dea si girò verso Shiori annuendole. Intanto Hikari e Naomi continuavano a fare domande a Kasai, Jikan rimproverava il ragazzo e Shiori faceva domande a Jikan tutta entusiasta anche se il suo atteggiamento apatico non era cambiato per niente.
«Kasai ma queste chi sono?»
«Kasai perché non le presenti alla tua sorellonaaaaa??»
«Kasai nessuno doveva sapere di me diamine!»
«Kasai... Jikan... Voglio... sapere tutto.» Kasai, Kasai, Kasai, il ragazzo non ne poteva piú! La situazione stava degenerando in fretta e nessuno ci capiva piú nulla in quel marasma di domande senza risposta. E Kasai svenne. E in un attimo niente piú domande.

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