«f-fratello...» una bambina bionda e minuta si avvicinò a Koichi con lo sguardo basso e la divisa scolastica sporca e sgualcita, avanzando a piccoli passetti verso il ragazzo.
«hey Shiori, che ti è successo?» chiese dolcemente Koichi alla sorellina abbassandosi per guardarle il viso, sporco di terra anch'esso.
«o-oggi... Dopo scuola... Dei bambini mi hanno buttata a terra e... Presa a calci e... Mi sono fatta male...» la piccola Shiori tolse la mano dal gomito del suo braccio destro mostrando la sua ferita, una brutta sbucciatura sanguinante, che aveva intriso di sangue anche la mano che la proteggeva. Koichi restò senza parole e si limitò a abbracciare la sorellina, la cosa più preziosa che aveva. Lui era per lei il padre che non aveva mai avuto, e a un giovane adolescente qualcuno da proteggere e la cosa migliore per crescere. Era sempre stato così tra loro, si volevano un gran bene, sono sempre stati l'emblema dell'amore fraterno. La piccola Shiori poi, dato il suo essere "particolare", non veniva mai capita da nessuno, tranne da suo fratello, la persona a cui voleva più bene al mondo.
«ti fa male, vero?» chiese lui guardando negli occhi Shiori, la quale annuì abbassando lo sguardo. Fu allora che una rabbia feroce si accese in Koichi, vedere la sua sorellina maltrattata ingiustamente solo perché era di carattere riservato e chiuso, solo perché era diversa dagli altri, lo faceva imbestialire. Tuttavia non mostrava mai la rabbia a Shiori, provare rabbia senza fare nulla è segno di debolezza e lui non sapeva davvero cosa fare, e dare alla piccola il buon esempio era il suo unico obbiettivo, farla crescere bene come un vero padre avrebbe fatto.
«ignora quei bambini, stagli lontana e se provano a picchiarti dai un bel pugno a loro. Tu sei più forte di loro, Shiori.» gli occhi sicuri del fratello fecero sentire Shiori al sicuro, che si raggomitoló tra le sue braccia, abbastanza grandi da cingerla completamente nonostante avesse solo 5 anni più di lei.
«fratello...?»
«sì?»
«io sono... Strana?» Koichi prese Shiori per le spalle e la guardò negli occhi con dolcezza.
«certo che no. Tu sei solo particolare, e questo tuo essere ti rende la bambina migliore del mondo! Non ascoltare quello che dicono le persone di cui non ti fidi, ascolta solo quello che ti dicono quelli di cui ti fidi»
«ma anche mamma lo dice...» Koichi abbassò lo sguardo, non aveva idea di cosa risponderle.
«mamma lasciala stare, è solo preoccupata perché non hai molti amici, tutto qui. Non ti preoccupare per lei, deve ancora conoscerti»
In effetti Misaki, la madre di Koichi e Shiori, è da sempre convinta che sua figlia abbia dei seri problemi psicologici, l'ha sempre voluta portare da psicologi e psicoanalisti, ma suo figlio si è sempre messo in mezzo e rifiutato, sostenendo che Shiori fosse solo incompresa. La realtà, tuttavia non si saprà mai, e Shiori rimarrà per sempre, per definizione, "particolare". Perché questo? Una delle ultime volontà di Koichi è stata quella che Shiori non avrebbe mai dovuto subire trattamenti particolari o visite, sostenendo che lei era semplicemente incompresa. La madre, per quanto preoccupata, ha deciso di seguire la volontà dell'ormai deceduto figlio. La cosa si è tuttavia complicata quando, dopo il funerale di Koichi, Shiori ha voluto passare le notti lí. Era già successo, un paio d'anni prima...

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Koichi sorrise alla vista del sorridente ragazzo accanto a Shiori, la quale stava quasi sorridendo per la prima volta. Il ragazzo, Yuji, era diventato il primo compagno di banco di Shiori in prima superiore, durante gli anni prima era stata sempre messa nel banco singolo, e i due, stranamente, avevano stretto velocemente amicizia. Koichi non poteva essere piú contento, finalmente, per la prima volta, la sua sorellina era stata capita e apprezzata da qualcuno oltre a lui. Yuji era anche un bel ragazzo, alto come Shiori, i capelli castani e tagliati corti, magro ma con la muscolatura abbastanza formata, solare e dolce date tutte le attenzioni che dava a Shiori e i suoi modi di fare delicati. Eh già, Yuji era palesemente innamorato di Shiori, ma, evidentemente, al fato questa coppia non piaceva affatto. Un mese dopo Yuji è rimasto coinvolto in un grosso incidente ferroviario, perdendo cosí la vita. Fu allora che Shiori volle passare le sue notti al cimitero, lontana da tutti, accanto alla tomba della persona che amava. Ma evidentemente le sventure per Shiori non erano ancora finite. Due anni dopo il destino le tolse anche suo fratello. Fu un vero e proprio colpo basso, la ragazza era devastata anche se il suo comportamento non lo mostrava più di tanto, lei anche durante i momenti peggiori non ha mai cambiato il suo atteggiamento pacato, freddo e serio, anche se dento era totalmente devastata.
Sua madre le ha sempre voluto un bene dell'anima, ha sempre dedicato la sua vita ai suoi figli, li ha sempre trattati come se fossero la cosa piú preziosa che possedeva, come, effettivamente è, tuttavia nemmeno lei era riuscita a decifrare Shiori e a comprendere il rapporto tra i due fratelli Arima. Quello che era il loro padre è sparito nel nulla, lo hanno cercato a lungo ma non l'hanno mai trovato. Forse era un po' pazzo anche lui, ma gli occhi follemente innamorati di Misaki non sono riusciti a vederlo. Nessuno sa come era davvero Yoshinori Arima, ma dati i figli si può ben immaginare. Forse Misaki non ha mai conosciuto davvero suo marito, ma la fede d'oro del matrimonio lei la tiene ancora al dito, sperando di capire cosa fare ora, da sola, con Shiori che sta cadendo in basso...

~~~

«fratello... Dove vai?»
«sto uscendo per andare a fare un giro con Kasai. Torno piú tardi»
«fratello... Resta a casa...»
«perché Shiori?»
«se uscirai... Succederà qualcosa... Ascoltami...»
«andrà tutto bene, non preoccuparti»
«no... Non andrà bene... Ascoltami... Non andare...»
«Shiori stai tranquilla, non mi succederà nulla»
«ma fratello... Il tuo cuore...»

"Forse avreu dovuto ascoltare... Shiori..."
«KOICHI? KOICHI?! KOICHI!»
"perdonami Shiori... E anche tu Kasai... Scusatemi se... Vi sto... Abbandonando..."
«Koichi...»
"Fratello..."