Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

月Aᴅᴀʟʙʀᴇᴄʜᴛ Köɴɪɢ; Rᴇᴅ Rᴏꜱᴇꜱ ʟɪᴋᴇ Bʟᴏᴏᴅ

I owned every second
That this world could give

I saw so many places
The things that I did

Yeah, with every broken bone
I swear I lived

「 OneRepublic; I lived 」

月Nᴏᴍᴇ...
Adalbrecht
[Antico nome tedesco, è formato dagli elementi 'adal' (nobile) e 'bert' (luminoso), quindi potrebbe avere il significato di 'luminosa nobiltà' oppure di 'nobile luminoso'. In ogni caso, per quanto apprezzi quest'ultima interpretazione del suo significato, Adalbrecht non ha mai apprezzato il proprio nome ed ha sempre insistito per farsi chiamare semplicemente 'Al'... anzi, spesso si presenta direttamente come tale]

月Cᴏɢɴᴏᴍᴇ...
König
[Un cognome all'apparenza...'innocuo', se così possiamo dire, alla sua epoca era in verità davvero raro ed importante, avendo il significato di 're']

月Eᴛà ʀᴇᴀʟᴇ...
Nato verso la fine del dodicesimo secolo, Al ha la bellezza di 918 anni... o, per essere più precisi, li compirà a fine anno. Ormai trova che festeggiare il proprio compleanno sia a dir poco inutile... eppure, spesso si ritrova a concedersi qualcosa di speciale ogni trentun'dicembre, anche una semplice bevuta extra. Insomma... giusto qualcosa per ricordare la tragedia che dev'essere stata la sua nascita.

月Eᴛà ᴀᴘᴘᴀʀᴇɴᴛᴇ...
Adalbrecht non mostra più di una trentina d'anni... forse trent'uno, trentadue al massimo? Si è sempre portato un po' giovane, in effetti. È infatti diventato un vampiro alla bellezza di trentacinque anni.... vecchiaccio-

月Aꜱᴘᴇᴛᴛᴏ...
Sicuramente, l'ultima cosa che vi aspettereste da un tipo con l'aspetto di Al sarebbe l'essere un vampiro, davvero. Uomo dalla pelle chiara ma dai sottotoni stranamente caldi che la fanno apparire un pelino più scura, è stato definito da molti come 'affascinante' e lui ha ormai fatto suo quell'aggettivo. È riuscito a rubare centinaia di cuori in quasi mille anni, adattandosi perfettamente al secolo di turno, ma il suo aspetto non è mai mutato troppo.
Alto un metro e settantasette per circa settantasei chili di peso -tutti muscoli, eh!-, in passato sperava di poter raggiungere il metro e ottanta ma ormai si è rassegnato. Come si può notare anche con una semplice occhiata, è in possesso di un fisico piuttosto robusto: muscoli ben definiti sia sulle braccia che sulle gambe -soprattutto sulle prime- ed addominali decisamente scolpiti, la sua figura però non risulta troppo 'grossa', probabilmente per via della costituzione naturalmente doppia. La sua mandibola è ben definita ed è in possesso di un mento non troppo pronunciato, sul quale è possibile notare un accenno di pizzetto, che lui preferisce non lasciar crescere più del dovuto: trova che se fosse più folto non gli donerebbe affatto. Ha delle labbra abbastanza sottili ed un naso all'insù forse un po' grande, ma che, nel complesso, non risulta essere in alcun modo sproporzionato. Anche le sue orecchie, sebbene siano un po' a sventola, non si notano troppo nonostante i numerosi piercing ed orecchini. Per l'esattezza, ne ha sei sul destro e quattro sul sinistro, insieme ad un piercing sul sopracciglio destro. Le sue sopracciglia sono piuttosto folte e dalla forma abbastanza strana, risultato della mezz'ora che spesso Al passa a sistemarsele ogni giorno da ormai diversi anni -quindi uno o due secoli-. Cura con molta attenzione anche i suoi capelli biondi, folti e mossi anche se non troppo lunghi, che raramente sistema in un codino morbido. Ha tre ciuffi ribelli a ricadergli sul volto ed occasionalmente fa qualcosa per tenerli a bada ma spesso preferisce lasciarli 'liberi di fare ciò che vogliono'. Infine, i suoi occhi, contornati da ciglia rase ma folte, sono piuttosto sottili e dalla forma un po' tagliente, in un certo senso 'evidenziata' da un filo di eyeliner nero che l'uomo applica sempre sulla palpebra inferiore. Le sue iridi sono di un bel giallo dalle sfumature ambrate, più evidenti soprattutto verso il basso, e le sue pupille hanno una forma particolare: sembrano infatti più sottili e piccole del normale. Non fa troppo caso a ciò che indossa, gli basta che gli piaccia e che sia rigorosamente su toni scuri e semplice, priva di troppi ornamenti o fronzoli. Porta sempre un anello vecchio e rovinato all'anulare sinistro e non lo toglie per nessun motivo: ci fa molta attenzione, ed è il suo tesoro più prezioso.





[Prestavolto-Takami Keigo 'Hawks'; My Hero Academia]


月Cᴀʀᴀᴛᴛᴇʀᴇ...
Per quanto Adalbrecht possa essere affascinante o belloccio, ciò non è mai riuscito a compensare il suo pessimo carattere. Egoista ed opportunista a livelli astronomici, Al non si fa problemi a sfruttare gli altri per ottenere un tornaconto personale... ed il bello è che lo scemo se ne vanta pure! Non si fa problemi ad ammettere la sua 'reale' natura, almeno con chi non gli serve. È un abile manipolatore, quindi non commetterà mai un passo falso e non si tradirà mai, avendo, negli anni, affinato le proprie abilità di oratore. Con un semplice discorso potrebbe tranquillamente convincervi di qualsiasi cosa voglia , quasi avesse il potere di ipnotizzare la gente. In effetti, sulla maggior parte delle persone ha un effetto del genere: che si tratti del suo sguardo magnetico, della sua bella voce o della sua effettiva abilità con le parole non lo sa nemmeno lui, sa solo che funziona! Nonostante sia un tipo acuto e molto intelligente, alle volte potrebbe risultare un po' infantile data la sua totale mancanza di pazienza... definirlo impaziente è un complimento. Di solito è piuttosto calmo e non si arrabbia od infastidisce facilmente, ma se lo si fa aspettare anche qualche secondo più del dovuto inizierà ad irritarsi, e quando Al si irrita è meglio scappare. Perchè? Perchè si lamenta. Se irritato, diventa una vera e propria palla al piede, addirittura definibile come una piaga vivente: sbuffa, continua a ripetere quanto si stia annoiando, sbuffa ancora, inizia a parlare a vanvera, si passa le mani nei capelli, sbuffa una terza volta, continua a lamentarsi... ciò fino a quando non può fare ciò che vuole e smettere di aspettare. In generale, anche quando si annoia si comporta così, solo che dopo un po' inizia a cercare pigramente qualcosa da fare, invece se è impossibilitato a fare ciò inizierà a lamentarsi ancora di più. Ormai, però, non fa più i capricci se non può ottenere qualcosa e questo è un grandissimo passo avanti, non avete idea di cosa vi siete risparmiati...! Anche perchè con le sue attuali capacità di persuasione fare i capricci sarebbe solo uno spreco di tempo: meglio passare all'azione. Piccola nota, non ha pazienza nemmeno quando si tratta di spiegare concetti, complicati o semplici che siano, agli altri. Non riuscite a capirlo al volo dopo la prima o al massimo seconda spiegazione? Ciao. Sa essere anche molto pigro quando non vuole fare qualcosa ed il suo spirito di sacrificio è assolutamente sotto lo zero: non gli sta bene fare qualcosa? Non la farà, fine.
È davvero schietto con chi non gli 'serve' ed, in generale, non si preoccupa troppo di ferire i sentimenti altrui anche perchè, di solito, non se ne rende nemmeno conto, non essendo per niente empatico. Per lui mettersi nei panni di qualcun'altro è uno sforzo fin troppo grande e che non è affatto disposto a fare... non per una persona qualsiasi, naturalmente. Potrebbe arrivare a fare un misero sforzo se si dovesse affezionare a qualcuno, ma è piuttosto improbabile che succeda non essendo il nostro vampirello in cerca di relazioni profonde, che si tratti anche di semplice amicizia. È infatti un tipo piuttosto solitario, che preferisce la compagnia della Luna e delle sue amate stelle rispetto a quella di un individuo qualsiasi, anche se ogni tanto finisce con il sentire il bisogno di svagarsi con qualcuna delle sue conoscenze. Infatti, per quanto possa essere intelligente, schietto e solitario, Al non è un tipo serio e si annoia mooolto facilmente. Ama divertirsi e bighellonare in giro, facendo cazzate a destra e a manca come se non ci fosse un domani in compagnia di qualche folle disposto a seguirlo nelle sue imprese. E sottolineo, sue, perchè è lui ad essere il protagonista, gli altri lo accompagnano e basta. Tende ad essere piuttosto egocentrico, anche perchè sinceramente non gli importa di nessun'altro se non di sè stesso, cosa che non stupisce nessuno, data la sua natura egoista. Ha una grandissima fiducia nelle proprie capacità ed un'autostima quasi spaventosa ma, proprio per questo, è terribilmente autocritico e duro con sè stesso. Continua ad aspettarsi sempre il meglio giorno dopo giorno, un po' come farebbe un genitore esigente, e questo per lui è motivo di grande stress. Sente il bisogno di migliorarsi costantemente -ma solo in ciò che lo appassiona, eh!- per venire incontro alle proprie aspettative. Con gli altri, invece, è l'esatto opposto: non si aspetta assolutamente nulla e qualsiasi risultato riesce sempre a stupirlo sinceramente e non è raro che inizi a complimentarsi per richieste anche banalissime, cosa che potrebbe offendere qualcuno. Non che a lui importi di offendere... non ha intenzione di censurarsi per qualche scemo che non riesce a comprenderlo. Tende a ritenere 'scemo' chiunque non capisca concetti a detta sua semplici... quindi gran parte della popolazione mondiale. Pensa infatti davvero in fretta e negli anni ha allenato il suo cervello con la sua amata matematica: calcoli, formule, figure geometriche... Al ama tutto di quel mondo, ma la cosa che ama di più sono sicuramente i numeri. Non sa bene perchè, ma li trova in un certo senso affascinanti. Ha inoltre preso il vizio di esprimere le proprie idee e preferenze tramite voti da zero a dieci, ormai lo fa senza nemmeno pensarci! Per esempio, se qualcosa gli dovesse piacere se ne uscirebbe con un "Mi piace, otto su dieci!", mentre se, al contrario, non dovesse gradirla il suo commento sarebbe qualcosa del calibro di "Puah, due su dieci!". Ogni tanto potrebbe risultare un po' possessivo con gli oggetti o le persone che gli piacciono... sotto questo punto di vista in effetti è ancora un po' infantile, infatti non si farebbe problemi ad esordire con un "L'ho visto prima io, quindi è mio!" nel caso dovesse contendersi qualcosa o qualcuno. È anche, in generale, molto geloso di ciò che ritiene 'suo' e, per sfortuna di chi deve avere a che fare con lui, ritiene 'suo' tutto ciò che gli piace e cerca, quindi, di ottenerlo il prima possibile.
In caso di fallimenti in qualsiasi campo di suo interesse, Al finisce con il deprimersi e tormentarsi, chiedendosi fino alla nausea i motivi del suo fallimento, cosa sia andato storto, quando e perchè. Tende infatti a calcolare minuziosamente ogni sua mossa e ragionare per bene prima di agire, non accettando il minimo margine d'errore essendo perfettamente cosciente di essere capace di raggiungere la perfezione... o, almeno, lui ne è convinto. Tutti possono sbagliare, e lo sa... ma non vuole riconoscere di essere tra i comuni mortali che possono sbagliarsi: ha vissuto per più tempo della maggior parte degli esseri sulla Terra, è arrivato quasi ai mille anni e si permette di sbagliare? Dopo tutto lo studio, la pratica, i sacrifici e la solitudine? Dopo tutto il tempo che ha impiegato a cercare di migliorarsi? No, non può permetterselo.

月Sᴛᴏʀɪᴀ...
(Attenzione: chiedo perdono in anticipo per il pApIeLlo, ma non sono riuscita a trattenermi. Rip- Also è una storia originale quanto le battute di mio fratello prese da un libretto osceno del 2012 (?) ma vABBÈ RAGAZZI DETTAGLI)
Figlio di un ricco nobile tedesco, Al è cresciuto nel lusso più assoluto in una grande villa insieme ai suoi fratelli, alle sue sorelle ed alle diverse compagne del padre. Adalbrecht nacque di notte durante un lungo e dolorso parto insieme a sua sorella gemella che, però, non ce la fece e sua madre andò incontro allo stesso destino dopo poche ore. Al era, invece, un bambino piuttosto in salute e venne cresciuto nella villa come se nulla fosse, essendo all'epoca il decesso in seguito al parto molto comune. Suo padre era un uomo molto colto, soprattutto per gli standard del tredicesimo secolo ed esigeva che anche i suoi numerosi figli avessero le sue stesse conoscenze e, per questo, Adalbrecht venne sottoposto a lezioni ed intere giornate di studio non appena imparò a leggere e scrivere. Inizialmente imparare e studiare non gli dispiaceva: conoscere cose nuove era interessante ma, con il tempo, tutto iniziò a divenire sempre più difficile. Non sopportava le poesie e la letteratura, preferendo di gran lunga la matematica e le scienze in generale ma, per sua sfortuna, papà Aldrik aveva una particolare passione per lo studio delle arti in generale, quindi Al si ritrovò a dover seguire i suoi passi e studiare quelli che all'epoca erano ritenuti come i migliori scrittori, poeti, compositori ed artisti. Fino ai dodic'anni, Adalbrecht visse praticamente rinchiuso all'interno del suo piccolo studio ma, essendo uno dei figli più robusti, Aldrik decise di 'iniziarlo' anche alla caccia, un'altra delle sue grandi passioni. Quindi, una mattina Adalbrecht si allontanò dal palazzo per la prima volta insieme a suo padre e suo fratello Armin, più piccolo di appena qualche giorno avendo una madre diversa dalla sua. I tre, armati principalmente di arco e frecce, si addentrarono nel bosco vicino alla ricerca di piccoli animali. Al era piuttosto titubante: non sapeva andare bene a cavallo -in verità non gliel'avevano mai insegnato: ci aveva semplicemente provato pochi giorni prima e non era caduto. Doveva avere un talento naturale, no?- e l'idea della caccia, in verità, non la trovava affatto allettante. Anzi, la trovava... ingiusta. Perchè andare a rompere le scatole a dei poveri animali quando per sfamarsi c'erano quelli da allevamento? E poi, che gusto c'era nell'ucciderli?
Dopo essersi spaventato alla vista di una lepre, Al si beccò una sonora strigliata dal padre e cercò di stare più attento, riuscendo dopo un po' ad uccidere un'altra lepre, dato che la prima era scappata, spaventata da un povero Adalbrecht appena dodicenne. La battuta di caccia proseguì senza intoppi, e sia Al che Armin riuscirono ad ottenere un gran bel bottino... non male come prima volta! Adalbrecht, nonostante le lodi che ricevette da suo padre ed anche a palazzo, si sentiva... sporco. Aveva privato degli esseri innocenti della vita... e per quale motivo? Per quanto ne sapeva, quegli animali non li avrebbero mangiati. Così, suo malgrado, la caccia entrò nella vita di Al. Almeno una volta alla settimana accompagnava suo padre in qualche battuta e, quando diventò più abile, iniziò ad accompagnarlo anche in battute più 'importanti', magari anche insieme a qualche amico di suo padre ed i loro figli.
La sua vita procedette così fino ai sedic'anni, alternando tra il suo studio matto e disperato e battute di caccia... tra i due, Al non sapeva qualche odiasse di meno. Nonostante non gli mancasse assolutamente nulla, con l'adolescenza Al aveva iniziato a provare una sorta di risentimento nei confronti di suo padre, ma non riusciva a capirne il motivo. Perchè si sentiva in quel modo?
Un giorno, lo capì: voleva semplicemente la libertà. Aveva bisogno della libertà di fare ciò che voleva, e quel maledetto uomo gliel'aveva negata. Durante l'ennesima battuta di caccia, Al iniziò a pensare. Se suo padre fosse morto proprio come una delle tante lepri che aveva ucciso... lui sarebbe stato libero? Cercò di allontanare quei pensieri e concentrarsi sulla caccia ma, nemmeno dopo cinque minuti, il cavallo di Aldrik si spaventò per via di un animale che era scappato ad Adalbrecht, disarcionando il padrone che cadde rovinosamente per terra. Al ricorda si aver visto la scena quasi al rallentatore... le coincidenze della vita sono davvero incredibili, eh?
L'uomo cadde, toccò il suolo e.... crack.
Non si alzò più.
Tutte le sue terre passarono al figlio più grande: Abelard. Aveva sedic'anni in più ad Al e già tre figli, ed era molto, molto più severo del padre. Dell'istruzione dei suoi fratelli non gliene importava un fico secco, e, mentre iniziò a programmare matrimoni per le sorelle, mandò i fratelli a fare un addestramento militare. Così, Al vide la sua libertà allontanarsi ancora di più. Quei quattro anni di allenamenti, però, risultarono nel fisico allenato che Adalbrecht vanta ancora oggi e, sinceramente, non ce l'ha troppo con suo fratello... anche perchè, superati i primi mesi, lì Al iniziò a divertirsi. Poteva fare a botte, andare in giro la notte a bighellonare, conoscere suoi coetanei, fare stronzate... a quasi ventun'anni, però, Al tornò a palazzo, avendo adesso una piccola terra da amministrare ed una moglie.
Ah, okay.
La sua prima moglie aveva sedic'anni e si chiamava Frieda. Era timida e silenziosa, e, secondo Al, davvero noiosa. Di notte stava sempre con il naso all'insù, ad osservare chissà cosa. Un giorno, Al decise di chiederle cosa cavolo stesse guardando, e lei indicò semplicemente la Luna e le stelle.
"Non è uno spettacolo incantevole?"
Aveva osservato con la sua voce angelica, ed Al si era limitato ad annuire, quasi ipnotizzato dagli astri. Così iniziò la sua passione per l'astronomia. Iniziò a studiare le stelle, i pianeti e le costellazioni, solo per avere qualcosa di cui parlare con la sua riservatissima moglie, che dopo un po' iniziò ad aprirsi sempre di più. Passarono tre anni, e quando lei aveva appena diciannove anni e lui quasi ventiquattro, finalmente riuscirono ad avere una bambina, Hela.
La vita di Adalbrecht continuò senza troppe preoccupazioni, come quella di un semplicissimo nobile tedesco. Si rifiutò, però, di avere altre mogli oltre a Frieda, essendosi innamorato della donna nonostante non riuscisse a dargli altri figli: Adalbrecht non avrebbe avuto in ogni caso bisogno di un erede.
Gli anni passarono, quando in un regno poco lontano scoppiò una guerra. Al aveva trentatrè anni, Frieda, probabilmente incinta, vent'otto ed Hela nove. Si sperava che il conflitto si sarebbe potuto evitare ma, inevitabilmente, anche il regno di Al si ritrovò coinvolto. L'uomo non andò subito a combattere, non facendo parte dell'esercito ed essendo un semplice proprietario terriero, ma quando la loro città venne presa di mira si vide costretto a combattere a sua volta, decisione che non prese affatto a cuor leggero. A distanza di ben 885 anni, Al ancora ricorda l'ultimo sorriso che sua moglie e sua figlia gli rivolsero, gli ultimi baci, abbracci, e poi... l'addio.
Passarono due settimane, e la notizia della morte di Hela, Frieda e del bambino che portava in grembo lo raggiunse dopo una delle tante battaglie che aveva già combattuto. Distrutto, Al inizialmente era davvero tentato di togliersi la vita, ma realizzò presto che Frieda non l'avrebbe voluto.... quindi, continuò a combattere sul campo di battaglia. La guerra durò altri due anni e, quando finalmente terminò, Al venne lasciato solo e vuoto. Realizzò solo allora di non avere assolutamente più nulla se non le sue ricchezze... una volta tornato in città che fine avrebbe fatto?
Per caso, sulla via del ritorno si ritrovò a parlare con uno strano soldato dal nome esotico, che Al non ricorda. L'uomo era a conoscenza di ciò che era successo all'altro e provò a convincerlo di abbandonare il suo villaggio, viaggiare per il mondo e lasciare a lui tutte le sue terre e ricchezze. Al lo mandò subito a farsi benedire, lasciando intendere di non avere intenzione di fare una cosa simile... così, l'uomo decise di passare alle maniere forti per mettere le mani sulle ricchezze del biondo: non sarebbe stato troppo difficile. Una notte separò Adalbrecht dal resto dell'esercito con un inganno, e poi lo ferì con due pugnalate, abbandonandolo nel bosco e lasciandolo a morte certa. Al non ricorda molto di quei tremendi attimi che seguirono una breve colluttazione con quel tipo: il suo stesso sangue che continuava a sporcargli le vesti, il freddo che stava iniziando ad avvolgere il suo corpo, che stava diventando sempre più debole... e poi il nulla. Convinto di star per morire, Adalbrecht chiuse gli occhi con un sorrisino sulle labbra, convinto di poter rivedere moglie e figlia... ma si risvegliò. Ah, cazzo.
Si trovava in una casa, confuso, spaesato e pieno di dolori.... ma vivo. A quel punto, purtroppo.
Così, all'età di trentacinque anni, Adalbrecht König era diventato un vampiro per mano di un curioso progenitore che l'aveva ritrovato mezzo morto nel bosco dietro il suo estroso rifugio, molto simile ad una villa.
Al rimase con quel vampiro per qualche anno, abituandosi al nuovo stile di vita molto, molto.... lentamente. Inizialmente avrebbe preferito morire, ma quando si rese conto che avrebbe finalmente avuto la libertà che tanto aveva desiderato si sentì, in un certo senso, sollevato. Finalmente avrebbe potuto fare ciò che voleva... e magari evitare di pensare a Frieda, che nella sua mente era come un chiodo fisso. All'età di trentasette anni, quindi, Al iniziò il suo bighellonaggio, dando il suo addio allo strano vampiro che l'aveva trasformato. Sarebbe impossibile raccontare tutte le avventure del nostro biondino, per quanto alcune siano state davvero importanti per la sua maturazione e per la formazione del suo attuale carattere... prima fra tutte la sua 'quasi-morte', che si potrebbe senza dubbio definire come un 'punto di svolta' (e beh ci credo) per il nostro vampirello.

月Nᴏʙɪʟᴇ ᴏ ᴘʀᴏɢᴇɴɪᴛᴏʀᴇ?
Adalbrecht è un nobile, ed in realtà anche uno di grado piuttosto elevato, essendo il progenitore che l'ha trasformato piuttosto importante. Trova tutto ciò piuttosto.... ironico. Evidentemente era davvero destinato ad essere un nobile, uhuh.

月Oʀɪᴇɴᴛᴀᴍᴇɴᴛᴏ ꜱᴇꜱꜱᴜᴀʟᴇ...
Sinceramente, ad Al non è mai importato troppo del sesso dei suoi numerosi partner -prettamente (se non esclusivamente) sessuali-, gli bastava fossero attraenti. Si potrebbe quindi definire panessuale, ma non ama darsi etichette... se proprio deve, preferisce definirsi quello-che-mi-piace-sessuale. Ha, però, dei canoni di bellezza davvero rigidi sia per gli uomini che per le donne... cioè, in verità gli basta che i primi siano più alti di lui e ben piazzati, mentre per le seconde gli basta che siano più basse di lui, formose e che non somiglino nemmeno lontanamente a Frieda.

月Cᴏꜱᴀ ᴘɪᴀᴄᴇ...
☆L'astronomia☆
[È la sua passione più grande, dieci su dieci! Lo studio dello spazio l'ha sempre affascinato... e poi, gli ricorda Frieda, come potrebbe non amarla?]

☆I numeri☆
[Anche loro sono interessanti, otto e mezzo su dieci. Adora anche contare, ed è uno dei suoi passatempi preferiti.... una volta è arrivato a contare diecimilaseicentonovant'otto stelle, e per questo quello è il suo numero preferito. Spesso per divertirsi, oltre a contare, inizia anche a risolvere equazioni a mente. Alcune volte, però, riesce a mettersi in difficoltà da solo e necessita di carta e penna]

☆Guardare la televisione☆
[Ha sempre adorato guardare ogni tipo di programma in televisione, trova sia davvero di compagnia! Sette su dieci. È l'unico tipo di tecnologia che non lo manda assolutamente in confusione, anche se le televisioni odierne stanno decisamente andando in una direzione che lui non gradisce: come diamine si usano?! Preferisce di gran lunga utilizzare televisioni vecchie, poco importa se si vede male!]

☆La Luna☆
[Oh, la Luna. Gli è sempre stata fedele e non l'ha mai abbandonato.... undici su dieci. Oltre a trovarlo molto affascinante, gli piace pensare che nell'astro lui possa, in qualche modo, ritrovare la sua Frieda e che lei stia vegliando su di lui]

☆Le zanzare☆
[Non gli danno troppo fastidio, sei e mezzo su dieci. L'hanno sempre lasciato in pace ed ora le vede quasi come delle 'colleghe'.... naturalmente in maniera ironica. Si tratta in verità di una battuta che fece due o trecento anni fa con qualche amico vampiro dell'epoca, e vi si è attaccato fin troppo]

月Cᴏꜱᴀ ɴᴏɴ ᴘɪᴀᴄᴇ...
☆Le tecnologie moderne☆
[Lo confondono moltissimo.... tre su dieci. Odia ogni tipo di 'tecnologia troppo complessa' come una semplice console od uno smartphone, per quanto riesca ad essere 'al passo coi tempi' quando si parla di mode e simili, proprio non riesce ad abituarsi alle nuove tecnologie]

☆Le metropoli☆
[Uno e mezzo su dieci. In generale, i luoghi affollati lo mandano un po' in confusione e, a dirla tutta, i palazzi troppo grandi ed alti gli fanno un po' paura, quindi cerca di evitare i grandi centri quando può. Molto meglio la periferia!]

☆La caccia☆
[È un po' ipocrita da parte sua, ma pensa ancora che sia una pratica disgustosa.... quando si parla di animali, ovviamente. Dieci negativo su dieci, gli ricorda anche suo padre! Ritiene che gli umani, al contrario degli animali, siano tutt'altro che innocenti e che quindi ucciderli, sia per berne il sangue che per puro divertimento, non sia un grande crimine]

☆I luoghi troppo alti☆
[Soffre di vertigini.... quindi zero spaccato su dieci. Quando si trova in luoghi troppo alti gli viene sempre da vomitare per la paura di cadere di sotto... che si trovi solo al misero primo piano di un palazzo o su un ponte sospeso nel vuoto non ci sono differenze]

☆I colori brillanti☆
[Eh, quattro su dieci. Non sono un gran problema, ma comunque non li sopporta.... sostiene gli facciano male agli occhi! Anche per questo tende ad indossare abiti sui toni del grigio, non sopportando quelli troppo colorati. E poi, insomma! È pur sempre un vampiro lui, deve avere un certo stile..]

月Hᴀ ᴍᴀɪ ᴜᴄᴄɪꜱᴏ?
Uuh, ovviamente, ed ancora prima di diventare vampiro. In guerra non ha ucciso tantissime persone, ma da vampiro ha tolto la vita a decine e decine di umani, probabilmente anche centinaia. Come abbiamo già accennato, ormai non si fa scrupoli ad uccidere umani di qualsiasi età, che sia semplicemente per dissetarsi o per puro divertimento. Ed è diverso dalla caccia.

月Cᴏꜱᴀ ᴘᴇɴꜱᴀ...

...ᴅᴇɢʟɪ ᴜᴍᴀɴɪ..
Oh, carini quelli... convinti che la loro misera esistenza possa contare qualcosa. Cinque su dieci. Sono fragili e deboli, utlili solamente se spremuti a dovere come una bell'arancia od un limone. Gli umani lo divertono davvero tanto, ma li considera naturalmente inferiori. Pensa però siano un verso spasso, oltre ad ucciderli e berne il sangue si diverte ad osservarli e magari anche a spaventarli!

...ᴅᴇʟʟᴇ ᴀʀᴍɪ ᴅᴇᴍᴏɴɪᴀᴄʜᴇ..
Ew, ma che roba è? Lo... inquietano. Due su dieci. Ha passato secoli e secoli a bighellonare indisturbato ed ora gli umani se ne escono con queste diavolerie? Ma non potevano aspettare un altro po'? Almeno fategli raggiungere i mille anni! Non pensa siano interessanti o tantomento 'fighe', vuole solo che gli stiano ben lontane insieme agli umani che le posseggono.

...ᴅᴇɪ ᴅᴇᴍᴏɴɪ..
Ecco, loro invece sono interessanti, otto e mezzo su dieci. In passato ha avuto a che fare con qualche demone anche se, in verità, non ci ha mai scambiato più di qualche parola... non gli interessano così tanto. Crede che avere la possibilità di possedere un umano però sia una cosa davvero troppo forte... cioè, quanto dev'essere divertente? E poi, chissà come funziona?

...ᴅᴇʟʟᴀ ᴄᴏᴍᴘᴀɢɴɪᴀ ᴅᴇᴍᴏɴɪᴀᴄᴀ ᴅᴇʟʟᴀ ʟᴜɴᴀ..
Ahh, sono dei guastafeste! Zero su dieci, non gli piacciono proprio. Starsene al posto proprio no eh? Ugh. Poi, perchè proprio 'della Luna'? La Luna è sua, l'ha vista prima di tutti loro.

月Cᴏᴍᴇ ʙᴇᴠᴇ?
Dipende dalla sua sete. Solitamente, se deve semplicemente dissetarsi dovrebbe lasciare l'umano in vita, insomma... si tratterebbe di una bevuta non troppo profonda ed abbastanza rapida per cui non ci è mai morto nessuno, considerando anche che Al preferisce bere da soggetti robusti ed in salute, magari anche piuttosto giovani... oh, e predilige gli uomini. Non c'è un vero e proprio motivo, è una semplice preferenza, ma quando ha sete non guarda in faccia a nessuno.
Se, invece, dovesse essere particolarmente assetato o nervoso non si farebbe problemi ad uccidere la povera vittima. Non che non riesca a controllarsi, semplicemente gli piace farlo e lo trova davvero divertente. Non fa del male a nessuno, no? Cioè, che sarà mai qualche umanuncolo da strapazzo?

月Cᴜʀɪᴏꜱɪᴛà...
☆Da umano amava la frutta e bere spremute o succhi. Apprezzava particolarmente le arance☆

☆Quando scrive ha una grafia molto disordinata, ma riesce a scrivere i propri calccoli con un tale ordine da far impressione☆

☆Si è fatto tutti i suoi piercing da solo, in qualche momento di noia☆

☆Nonostante abbia avuto molte relazioni -probabilmente centinaia-, sono durate tutte per un massimo di due mesi. Non voleva finire con l'innamorarsi per davvero di un altro umano fragile e che sarebbe stato destinato ad abbandonarlo dopo nemmeno cent'anni passati insieme.... non ha intenzione di commettere lo stesso errore. Anche perchè Frieda è ancora sua moglie, l'unica che abbia mai accettato. Porta, infatti, ancora l'anello al dito... e non è disponibile per relazioni durature☆

GINGERBVEAD
「 oH MAMMA SCUSA TANTISSIMO PER IL RITARDO AAAAAAAAA- Mi sono persa a procrastinare e deprimermi jsjsjsjsjsjs chiedo venia-
Spero che Al vada bene e che non sia troppo... scontato? Non so lmao ma boh, sento che avrei potuto fare di più e non mi piace tanto ma dopo un botto di scleri per migliorarlo mi sono detta 'no ok ci vorrebbe troppo' e quindi rip-
Comunque ho appena perso le parti in privato della scheda di Ken e beh mi ammazz- ah no jk jk mi sono riapparse nel memo sTONKSSSS :0
.... ok le ho copiate quindi now sono al sicuro- Adesso te le mando~ uwu
E boh, passo e chiudo... credo (?) lmao

「 Flame 」











P.s.

(Ho la voglia di vivere pari a quella delle formiche che ieri ho brutalmente chiuso nel cestino della spazzatura, quindi vedete un po' voi se ho la voglia di ritagliare l'immagine lmao)




So di non far ridere ma dettagli ♡

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro