Capitolo 3
Hellen🎧
Mi girai e vidi il mio peggior incubo.
«Cosa vuoi Morrinson?» lo guardai e lui mi rivolse un sorrisino storto.
«Oh niente di che piccola Johnson, solo un regalino ecco..» mi porse una busta.
La presi e mentre la aprii mi fermò.
«Ah-ah, quella si apre a casa..» mi fece l'occhiolino
«Non dirmi che..» mi interruppe
«dalla a tuo fratello, da parte mia» mi strinse una guancia e se ne andò
Sbuffai e mi avviai verso casa pensando a cosa farne di questa busta.
Mi guardai in giro ammirando le vecchie e sporche strade del Brownsville.
Qui tutto e tutti sono messi male, tranne quei ricconi degli Anderson e dei White.
Nessuno riesce a sopravvivere senza spacciare o farsi di canne ogni due per tre.
Viviamo tutti nella merda e ne siamo consapevoli.
Sospirai e guardai il vecchio palazzo in cui vivo, salii le sporche scale che conducevano il mio appartamento e con una lieve pressione aprii la porta.
«Buong-» stava per dirmi Alex prima che lo interruppi
«Buongiorno un cazzo, che cazzo hai fatto?» lanciai sul tavolo quella busta, sapendo che dentro c'era della droga.
«Hel..io..» provò a giustificarsi ma ero troppo presa dalla rabbia che la scaricai su di lui.
«Tu cosa? Alex lo capisci che Caleb Morrinson, mi ha dato questa cazzo di busta, dicendomi che dovevo darla a te e facendomi capire che la dovevamo sniffare?» dissi tutto ad un fiato.
Ma Alex non si arrabbiò, bensì corse verso di me e mi strinse in un abbraccio.
«Sta' calma per una maledetta volta» mi sussurrò all'orecchio per poi scompigliarmi i capelli.
Scoppiai a ridere e lo abbracciai. E lui sorrise stringendomi a sé.
«Quando smetterete di trattarvi come fidanzati, anche se siete fratelli?» disse Evan guardandoci con un sorriso.
«siamo fratelli» risposi insieme ad Alex in coro.
Scoppiammo tutti e tre a ridere per poi ritornare nelle nostre stanze.
Mi sedetti sul letto, presi il telefono e finì a guardare le nostre foto da piccoli.
«Cos'hai? Stai sorridendo come se avessi appena visto chissà cosa» mi disse Emma, appoggiata alla porta.
«Nulla..» posai il telefono in tasca alzandosi dal letto e trascinarmi fino alla finestra.
«al posto di parlare di me, perchè non mi parli come al tuo solito di cosa ti metterai stasera?» provai a distrarla.
«vabbene ma poi devi dirmi cosa ti passa per la testa, ci tengo a te e lo sai..» mi sorrise e ricambiai.
Poi iniziò a parlarmi di cosa avrebbe voluto mettersi e usando la scusa di poter mettersi i miei vestiti mi incasinò tutto l'armadio.
«Secondo te è meglio questo o quello?» mi mostro a destra un vestito nero corto con lo scollo al seno e lo spacco alla gamba mentre a sinistra un top nero che non copriva quasi nulla abbinato ad una gonna brillantinata bianca.
«ad essere sincera quel vestito nero non ti starebbe male» le feci l'occhiolino.
Lei era innamorata di mio fratello da anni, ovviamente sapevo i gusti di quest'ultimo e le consigliavo il meglio per farsi notare da Alex.
«Allora tu metti questo» mi fece anche lei l'occhiolino e mi porse il top e la gonna.
Sospirai ed entrai con lei in bagno.
Dopo un po' addossai il top e la gonna, che mi facevano risultare quasi nuda, accompagnati da una giacca in pelle nera e con dei gioielli d'argento.
Invece Emma aveva addosso quel vestito nero che le stava da dio, insieme ad una giacca di mio fratello e con dei gioielli abbinati ai miei.
«Quella giacca ha ancora il profumo di mio fratello addosso, ma non basta» dissi spruzzando un po' del profumo di mio fratello sulla sua giacca.
«Secondo te pensa che l'ho fatto apposta e quindi pensa che io lo amo? E se poi..» non la feci finire che la guardai negli occhi.
«quel rincoglionito adora questo tipo di cose, quindi vai tranquilla» un sorriso attraversò le labbra di Emma, da lì iniziò a truccarmi e viceversa.
Dopo un po' finimmo di truccarci e sorrisi.
Uscimmo dal bagno ed incontrammo Alex, Evan ed Elena che erano anche loro vestiti eleganti.
Alex aveva un completo total black,
con le maniche della camicia arrotolate fino al centro dell'avambraccio e con qualche bottone aperto che mostravano i suoi muscoli scolpiti.
Evan aveva una camicia bianca quasi trasparente che lasciava intravedere il suo petto, dei pantaloni in pelle e una giacca nera addosso.
Invece Elena aveva un vestito corto e azzurro che le fasciava il corpo, dei tacchi a punta azzurri ed un trucco del medesimo colore del vestito.
«Alex mi dai una sigaretta?» chiesi come al solito. Ma lui non rispose.
Era preso a guardare la sua giacca su di Emma con la bocca schiusa.
Feci l'occhiolino ad Emma e quest'ultima si avvicinò ad Alex e gli diede un bacio sulla guancia.
Quest'ultimo arrossì.
Tutti scoppiamo a ridere per poi uscire di casa ed entrare in macchina, con Evan alla guida.
«Perchè fate guidare lui? Non voglio mica morire» dissi onestamente mentre mi sedetti sui sedili posteriori.
Tutti scoppiarono a ridere tranne Evan che finse il broncio.
Trascorsi tutto il tempo a pensare a cosa avrei potuto farlo per vederlo, almeno una volta.
Arrivammo fuori dalla casa dei White e mi avvicinai ad un Bodyguard altamente sexy, che mi guardò dall'alto in basso.
Gli porsi il biglietto da visita e mi fece entrare.
Mi guardai intorno e rimasi a bocca aperta
Era una casa a tre piani, con scale interne ed esterne moderne ed un giardino dove festeggiarono pieno di alcool e luci viola.
Emma mi raggiunse e mi prese la mano, trascinandomi con lei al bancone dei cocktail.
Ordinò due Tequila con abbondante liquore e me ne porse uno, obbligandomi a berlo anche se non ne avevo voglia.
«Avanti su, Hel, hai bisogno di coraggio liquido quindi bevi» mi obbligò e così feci.
Portai il bicchiere alle labbra e il sapore amaro della Tequila mi attraversò la gola, lasciandomi con una sensazione di sollievo mai provata prima.
Strinsi gli occhi e sentii il cuore più leggero.
Da lì mi lasciai trasportare, ballai con ragazzi mai conosciuti prima, che mi toccavano ripetutamente i fianchi.
Finchè non ballai con un ragazzo che mi guardava intensamente come se volessi prendermi, sbattermi al muro e scoparmi.
Non ci feci caso.
Ma così fece.
Mi portò in una stanza isolata, mi spinse contro il muro e mi intrappolò contro di esso mettendosi davanti a me.
Si chinò verso di me e poggiò le sue sporche labbra sul mio corpo mentre le sue mani mi sfioravano il seno da sopra il top.
Cercai di liberarmi però mi teneva saldamente contro la parete.
«Lasciami.» gli urlai nell'orecchio e lui mi guardò con un sorriso furbo.
«mai..» mi sussurrò di rimando, continuando a baciarmi il seno ed intrappolò un mio capezzolo tra le labbra.
Un senso di rabbia mi attraversò il corpo, ma stessi al gioco, girandomi e poggiando la schiena contro il suo petto.
Lui si mosse contro di me, facendomi sentire l'evidente erezione che stava ottenendo.
Poi all'improvviso gli tirai una gomitata nel petto, facendolo cadere.
«Non lo otterrai da me» sorrisi con orgoglio ed uscii dalla stanza, lasciandolo steso atterra.
Ma la scena che ricevetti davanti ai miei occhi, mi spezzò ancora di più il cuore.
Spazio autrice📚:
Com'è piaciuto?
Sono riuscita finalmente a sostenere un capitolo lungo e non breve come al solito.
Precisamente lungo 1235 parole.
So che la fine è un po' triste ma non sapevo cosa fare anche se doveva venire diversamente mi sono lasciata trasportare dalla situazione.
Tralasciando questo.
Ho aggiornato le info spero vi piacciano anche perchè ho passato tutto il pomeriggio a scrivere le canzoni.
Grazie per tutto♡
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro