57- Love harder than any pain you've ever felt
Axel: questi cosa sono? -le domandò senza vergogna, a bassa voce.
Il colorito della faccia di Xeira era indecifrabile, era addirittura più rosso dei suoi capelli.
Xeira: A-Axel.. ri-ridammeli.. -provò ad afferrarli, ma il ragazzo tirò indietro la mano, allontandoli da Xeira.
Axel: come mai te li sei portata in classe? Pensavi di fare qualche scappatella nei bagni della scuola?
Axel la stava decisamente provocando. Xeira era sul punto di esplodere dalla vergogna, non si era mai sentita così tanto in imbarazzo.
Xeira: a-assolutamente n-no!! Ma sei m-matto?! Ridammeli adesso!
Axel: perché?
Xeira: perché sono miei! M-Mi.. servono
Axel: sono tuoi? Xeira, hai forse dimenticato di essere la gemella femmina? -se la rise sotto ai baffi.
Xeira: A-Axel!!
Axel: tranquilla.. ti sto solo prendendo un po' in giro.. -sorrise.
Xeira: puoi ridarmeli, p-per favore? -il viso di Xeira, nel corso del tempo, aveva mantenuto quel colorito rosato, non sbiadendosi affatto.
Proprio in quel momento Axel si focalizzò sul volto della ragazza. In tutta la sua vita aveva visto quel forte colorito soltanto su una persona sola: Axera.
E questo pensiero fece tornare in mente ad Axel il discorso che aveva fatto Mark quella stessa mattina alla sede del club.
Mark: ..vuoi un altro esempio? Ci sono quei due gemelli, che sono la copia spiccicata di Axel e Axera. Insomma.. sono due gocce d' acqua!
Axel riflettè molto su quelle parole, ricollegandole poi all' intero discorso. Mark aveva detto che quei ragazzi somigliassero molto a lui e ad Axera.. e non aveva affatto torto, non lo si poteva contraddire. Ma lui, allo stesso tempo, aveva detto che fossero i loro figli.
Anche se quell' ipotesi non era compatibile con la realtà, sotto sotto aveva il suo senso. Per quel momento decise di credere alle parole del suo capitano.
Axel: ..no.. non te li ridarò -le rispose con un tono di voce decisamente più serio, quasi severo.
Xeira: c-cosa?! M-Ma sono m-miei.. devi restituirmeli! Ti sei forse b-bevuto il cervello?!
In fondo Xeira aveva ragione, erano suoi e Axel, da ragazzo ben educato avrebbe dovuto restituirglieli. Ma in lui scattò un potente e profondo senso di paternità nei confronti di Xeira, come se fosse davvero lui il padre.
E Axel, in quanto padre, aveva appena beccato la figlia con una scatola di preservativi e, in più, sapeva che fosse fidanzata con quel Victor. Di certo era convinto che Xeira non avesse bisogno di quei cosi per fabbricarci dei resistenti elastici di lattice, così decise di sequestrarglieli, come per darle una punizione.
Axel: credo sia meglio se a mantenerli sia io
Xeira: m-ma-
Professore: AXEL E XEIRA BLAZE! FINITELA SUBITO DI BISBIGLIARE E VEDETE DI SVOLGERE I VOSTRI ESERCIZI!
I due ragazzi si spaventarono al sentire la forte voce del professore sgridarli, così in un nano secondo si rimisero a lavoro, ma non prima che Axel nascondesse la scatola nel suo zaino.
Xeira, alla vista, si infuriò, così decise di scrivergli un bigliettino.
<Prima o poi dovrai ridarmeli!! Non sono tuoi e.. non sei mio padre.. non puoi prenderli e sequestrarli dal nulla! Se ne hai bisogno, vatteli a comprare!!
-Xeira>.
Xeira esitò un momento prima di scrivere "tu non sei mio padre" perché effettivamente lo era, ma in teoria Axel non lo sapeva, così alla fine decise di scriverlo lo stesso, così da dare più enfasi alla sgridata.
Anche Axel si focalizzò sul "tu non sei mio padre" perché lui in teoria non lo era, ma in pratica non sapeva di esserlo. L' unica cosa che sapeva era che dopo il lungo discorso di Mark e l' episodio avvenuto con Xeira, aveva iniziato a provare un profondo senso di paternità nei confronti dei due gemelli.
<Non arriverà mai quel prima.. figuriamoci quel poi.
-Axel>.
<Ma perché ti stai comportando così?!
-Xeira>.
Fortunatamente in quel momento suonò la campanella, che salvò Axel. Lui, non sapendo come rispondere, era andato nel panico.
Non aveva una giustificazione valida, non sapeva cosa dirle, ma proprio in quel momento la lezione terminò, così il ragazzo potè alzarsi, afferrare la sua roba e scappare via.
Xeira: AXEL BLAZE TI UCCIDERÒ!! -urlò mentre stava cercando di raggiungere il compagno di classe, correndo per tutto il corridoio.
Improvvisamente, però, venne bruscamente fermata da un braccio che le afferrò la vita. Xeira si ritrovò dal nulla con la schiena appiccicata al muro e con un corpo davanti a lei ad impedirle l' inseguimento di Axel, ma ormai non aveva più senso rincorrerlo, lui l' aveva seminata.
Victor: ma che ti corri?! Sei forse diventata matta? -rise.
Xeira: stavo cercando di acciuffare Axel..
Victor: tuo padre?
Xeira: quel brutto- si interruppe da sola, trattenendosi dall' insultarlo.
Victor: sai.. se ti avesse vista un professore, ora saresti nei guai. È assolutamente vietato correre nei corridoi anche in quest' epoca, sai? Fortuna che ho visto un toro imbizzarrito dai capelli rossi correre in questa direzione e sono riuscito a fermarlo!
Xeira: toro io?!
Victor: non è che fossi così tanto aggraziata mentre stavi correndo
Xeira: tu gentile come sempre, eh
Victor: -sorrise- come mai stavi correndo in quel modo?
Xeira: Axel mi ha.. rubato una cosa.. e non vuole ridarmela -rispose in imbarazzo.
Victor: che cosa ti ha rubato?
Xeira: la.. la..
Victor: la?
Xeira: la scatola dei preservativi..
Victor strabuzzò gli occhi, incredulo.
Victor: la scatola dei-? Ma.. perché avrebbe dovuto farlo?
Xeira: non lo so.. mentre stavo cercando una cosa nello zaino li ho, per sbaglio, fatti uscire fuori. Li stavo per riprendere, ma lui è stato più veloce di me.. e adesso non vuole ridarmeli
Victor: ma non ha senso..
Xeira: è impossibile che ci abbia scoperti.. -risponde ansiosamente.
Victor subito si accorse della preoccupazione della fidanzata dal tono che aveva assunto e da come il suo corpo si era irrigidito.
Victor: ehy.. piccola, sta' tranquilla.. non ci ha scoperti e non ci scoprirà mai..
Xeira: Fey aveva detto di fare attenzione.. non dovevamo permettere a nessuno di capire chi fossimo in realtà. E se.. se ci avessero già scoperti?!
Victor: non ci hanno scoperti, altrimenti Fey sarebbe già andato nel panico.. non agitarti, va tutto bene
Xeira: non riesco a capire il comportamento di Axel..
Victor: è un po' strano, ma secondo me non c' è bisogno di preoccuparsi tanto
Xeira: mi è sembrato di vedere l' Axel della nostra epoca.. nel senso.. nel ruolo di padre e non di compagno di classe
Victor: forse adesso è meglio se torni in classe.. potresti finire nei guai sennò. Ne riparliamo più tardi, okay?
Xeira: okay.. va bene.
Prima di lasciarla andare via, le stampò un veloce bacio sulle labbra, poi si diresse anche lui verso la propria classe.
Anche se non lo aveva dato a vedere, quell' episodio lo aveva turbato.. e neanche poco, ma aveva preferito mantenere la calma di fronte a Xeira per evitare di intimorirla ulteriormente.
Dopo le lezioni avrebbe parlato con Fey. Nel profondo sentiva di non poter lasciar perdere. Doveva fare qualcosa per evitare l' impensabile.
{I miei tre righi}
Io non ho capito una cosa..
Ceh io sto capitolo l' ho scritto tutto ieri, però non l' ho pubblicato.
Ma.. perché? Io non capisco..
Sapete.. due/tre anni fa per me era una cosa normale aggiornare tutti i giorni. Ora invece, a meno che non sia in un punto cruciale, ci metto i secoli... e vi faccio soffrire.
AHH. Due/Tre anni fa scrivevo capitoli di me***. Ecco perché adesso mi sono ritrovata a dover revisionare pure la santa casa.
Avevo una grammatica che al solo rileggerla mi viene la pelle d' oca.
Devo correggere di tutto.. per colpa mia.
Axera♤
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