4- Mi manca
Era trascorso un giorno, soltanto uno.. e Axera era tornata a stare male. Dio solo sapeva quanto lei avesse pregato affinché, dopo quel pomeriggio, tutto tornasse come un tempo. Ma non avvenne ciò che si aspettava, anzi, Axel neanche le parlava più e tornava a casa soltanto per dormire, cercava di evitare la moglie il più possibile.
Lei stava di nuovo male. Isabelle temeva che sarebbe presto entrata in depressione, ma Axera la rassicurava, ripetendole costantemente di stare bene. Cercava di non pensarci. Usciva quasi sempre con le ragazze.
A volte proprio non se la sentiva e spesso, pur di non lasciarla sola, andavano a farle compagnia.
Un giorno uscirono per fare una passeggiata e per fermarsi a prendere un piccolo aperitivo.
Silvia: che ne dite se questa sera andiamo a mangiare qualcosa insieme?
Axera: no ragazze, questa sera torna Axel.. devo preparargli la cena
Nelly: credo sia in grado di cucinarsi da solo, dai! Vieni con noi!
Celia: ti assicuriamo che ti divertirai
Axera: lo so ragazze, ma-
Silvia: possiamo dare buca ai nostri mariti per una serata, dai!
Isabelle: Axel sopravviverà un giorno senza di te
Axera: è già in grado di vivere senza di me..
Celia: ti diamo del tempo per pensarci su allor-....-si interruppe improvvisamente.
Silvia: che ti prende Celia?
Celia: -fissò la porta d'ingresso.
Axera: ma che.. -provò a girarsi.
Celia: FERMA! Guarda me!
Axera: Celia stai bene?
Celia: *agitata* eh? Sì, certamente! Dicevamo? -continuò a fissare la porta.
Axera: -si girò ugualmente e restò scioccata da ciò che vide- ..Axel.. con una donna.. da soli?
Nelly: aspetta aspetta! Non fraintendere...forse è una sua collega.
Axel le diede un bacio sulla guancia, sorridendo come un ebete, e l' abbracciò forte prima di andarsi a sedere in uno dei tavoli.
Axera: io ve l' avevo detto.. -disse, cercando di non guardarlo più mentre poggiò i gomiti sul tavolo, trascinandoli in avanti mentre con le mani fra i capelli si stava reggendo la testa, cercando di nascondere le lacrime.
Silvia: ..questa davvero non me l'aspettavo
Axera: DICI?!
Celia: ehy..
Axera: scusatemi, i-io..
Axera repentinamente si alzò dal tavolo, muovendosi con un passo spedito verso l' uscita. Aveva il capo chino, non voleva mostrare pubblicamente il suo stato d' animo, così cercava di scappare nel minor tempo possibile senza dare nell' occhio. Ma la tattica adottata per passare inosservata, tenendo il capo chino, la tradì. Lei non guardava in faccia a nessuno, aveva lo sguardo concentrato sui suoi piedi, proprio per questo, mentre stava camminando, andò a sbattere contro un cameriere, a cui caddero dei bicchieri, la cui rottura contro il pavimento attirò l' attenzione di alcuni clienti.
Axera: o-oh mio.. p-perdonami -si piegò per dare una sistemata.
Cameriere: nono sta' tranquilla, non fa niente -le sorrise, facendola alzare -pulisco io, non c' è problema
Axera: sono così mortificata.. -tirò su con il naso.
Cameriere: ehy.. va tutto bene?
Axera: sisi.. voglio solo tornare a casa..
Cameriere: lascia che ti accompagni, è buio ormai.. sarebbe pericoloso per te andare in giro da sola
Axera: oh nono.. non scomodarti così
Cameriere: sta' tranquilla.. almeno non farò il tragitto per casa da solo
Axera: ..allora.. va bene.
La scena, però, era passata inosservata alle altre ragazze, rimaste a chiacchierare della faccenda di Axel.
Nelly: ..che pezzo di merda!
Isabelle: io non ci posso credere. È una cosa che non riesco a concepire..
Celia: proprio da Axel non me lo sarei mai aspettata..
Silvia: nessuno se lo sarebbe mai potuto nemmero immaginare
Isabelle: no, io questa situazione non la reggo.. -si alzò e si avvicinò ad Axel.
Axel, però, nel frattempo, aveva assistito alla scena con i pugni saldamente stretti. Era geloso da morire, ma non poteva intervenire. Quella scena lo stava facendo rosicare da morire, a stento stava riuscendo a rimanere seduto, ma nel momento in cui quel ragazzo si offrì di riaccompagnarla a casa, lui non ci vide più e si alzò, ma venne prontamente fermato dalla ragazza con cui era entrato nel bar.
XX: Axel, siediti
Axel: quello lì ci sta provando con mia moglie!
XX: lo sto dicendo per te Axel, siediti.
E il ragazzo obbedì, senza alcuna esitazione, ma non fece neanche in tempo a parlare che venne interrotto da un' altra voce.
Isabelle: SI PUÒ SAPERE CHE TI PRENDE?!
Axel: ciao Isabelle, quanto tempo.. tutto bene? -le chiese senza degnarla di uno sguardo.
Isabelle: ti rendi conto di che cosa stai facendo!?
Axel: ehm.. sto prendendo un caffè, è forse illegale?
Isabelle: non fingere di non saperlo!
Axel: per quanto mi riguarda, non sto facendo nulla di male
Isabelle: perché fingi di non capire?!
Axel: ho la testa da un'altra parte
Isabelle: una volta la tua testa funzionava alla grande.. e non pensava ad altre ragazze! -disse guardando la ragazza.
Axel: cosa pensi stia facendo adesso?
Isabelle: dimmelo tu!
Axel: sono uscito a prendere un caffè con mia sorella
Isabelle: -spalancò gli occhi- t-tua sorella? Julia, sei davvero tu?! -chiese guardando la ragazza- mio Dio! Non ti avevamo riconosciuta!
Julia: non preoccuparti Isabelle -le sorrise.
Isabelle: comunque stai commettendo un errore madornale Axel, sappilo! -ripetette prima di andarsene.
Axel: hai fatto ciò che ti ho chiesto?
Julia: sì, Axel..
Axel: non dire il mio vero nome!
Julia: scusami.. Alex
Axel: neanche a me piace essere chiamato così
Julia: allora perché fai tutto questo?
Axel: devo proteggere la mia più grande passione
Julia: sì.. e Axera cosa sarebbe?
Axel: ...Julia, ti prego
Julia: perché la trascuri?!
Axel: lo sai! Dovrebbe darmi una mano in ciò che faccio e non voglio che lei entri a far parte di quel mondo pieno di codardi! Proprio perché l' amo, voglio proteggerla!
Julia: la stai facendo soffrire come non mai
Axel: tu non hai idea di cosa significhi vivere con la consapevolezza di aver spezzato il suo cuore e di essere la ragione delle sue lacrime!
Julia: dille ciò che stai facendo allora, così capirà...
Axel: poi vorrebbe aiutarmi e io conosco chi lavora lì! No, non permetterò che mi aiuti
Julia: però lei crede che tu non l' ami più..
Axel: -abbassò la testa e qualche lacrima iniziò a scendere- ..invece è l' esatto opposto. Non ho mai smesso di amarla.. lei è convinta che io non l' ami più... -gli scapparono alcuni singhiozzi- ..scusa, non ce la faccio..
Julia: neanche tu puoi vivere senza di lei... Axel
Axel: devo proteggerla! Devo farlo!
Julia: ma così facendo stai uccidendo sia lei che te stesso. Non meritate né tu né lei di soffrire così tanto
Axel: non era così che avevo immaginato la nostra vita insieme.. l' unica cosa che mi spinge ad andare avanti è il pensiero che prima o poi tutto questo finirà
Julia: ma chi fa andare avanti lei?
Axel: lei è forte.. ma spero che le sue amiche non le permettano di crollare
Julia: quando finirà tutto però?
Axel: ..non lo so, ma non devo crollare nemmeno io, altrimenti tutta questa sofferenza sarà stata completamente inutile.
Nel frattempo Axera e il cameriere erano in viaggio di ritorno verso casa.
Axera: come fai a sapere dove abito?
Cameriere: sei Axera Foster, non è vero?
Axera: sei uno stalker, non è vero?
Cameriere: nono.. sono solo un tuo vecchio amico
Axera: -spalancò gli occhi- ..ma sei..?
Cameriere: molto piacere di rivederti, Axera
Axera: BYRON! Sei davvero tu?!
Byron: in carne e ossa
Axera: ma che fine avevi fatto?!
Byron: anni fa sono partito per giocare in Australia, ma purtroppo mi sono infortunato.. dovrò stare fermo per un paio d' anni, così ho deciso di tornare a casa per stare un po' con la mia famiglia, mi mancava troppo..
Axera: e così ti sei messo a lavorare
Byron: sì.. ho un appartamento in città con.. la mia compagna
Axera: ti sei addirittura fidanzato?!
Byron: che posso dire.. ho trovato l' amore tra i canguri -rise.
Axera: sono così felice per te Byron, te lo meritavi
Byron: ho saputo di Axel.. mi dispiace tantissimo, Axera
Axera: purtroppo è andata così.. spero solo che questo momento finisca il prima possibile
Byron: se gli sguardi potessero uccidere, in questo momento non sarei qui..
Axera: non deve fare così.. mi dà false speranze..
Byron: molto presto si renderà conto di quello che si sta perdendo, fidati di me.
{I miei tre righi}
Che dite ora? Deponiamo le armi? Io chiuderei un occhio sulle cazzate che sta facendo Axel.
Vi ho vistee! Posatele!!
Axel non lo meritaaa.
Axera: CHE COSA?!
Io: niente! Assolutamente niente! Tu non sai niente e non è successo niente. Va a dormire!
Axera♤
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