26- It's something about you
Xeira era stupita dal comportamento che aveva avuto Victor in quel momento. Le era sembrato quasi.. insicuro e.. preoccupato di perderla.
Quindi davvero ci teneva a lei?
Erano ancora in quello sgabuzzino mentre si stavano abbracciando. Xeira era seduta sul tavolo, con le gambe aperte, e Victor si era insinuato fra esse, portando il corpo della ragazza il più vicino possibile a lui.
Aveva davvero così paura di farla scappare?
Ne aveva fin troppa e lo dimostrava anche la forza che stava applicando in quell' abbraccio.
Xeira: V-Victor.. va tutto bene?
Victor: certo
Xeira: allora perché non torniamo in classe? I prof potrebbero venire a cercarci..
Victor: che ci cercassero, in classe io non ci torno.. e nemmeno tu
Xeira: questa è la volta buona che i professori mi uccideranno
Victor: finchè ci sarò io, non accadrà mai una cosa del genere
Xeira: -sorrise e dopo lo baciò.
Trascorsero il tempo rimanente di quell' ora per stare insieme. Solo quando suonò la campanella, si separarono, promettendosi di incontrarsi più tardi, all' uscita.
Victor tornò in classe e non fece neanche in tempo ad andarsi a sedere che il professore gli comunicò di dirigersi verso la presidenza. Lui subito fece dietro front e si diresse all' ufficio del preside.
Bussò alla porta.
Axel: entra pure, Victor
Victor: buongiorno signor preside, mi ha fatto chiamare?
Axel: ho bisogno di un favore e tu sei l' unica persona che può aiutarmi
Victor: che tipo di favore è?
Axel: Marks Evans, un mio amico, mi ha comunicato che la Raimon non vuole stare alle regole del Quinto Settore quest' anno
Victor: era ora!
Axel: vogliono dare l' avvio ad una sorta di rivoluzione
Victor: ed io cosa c' entro?
Axel: vorrei che ti trasferissi alla Raimon
Victor: -gli si fermò il cuore- a-alla Raimon?
Axel: sì.. non preoccuparti delle spese di ammissione e trasferimento. Ha già pensato a tutto la nostra scuola. Puoi cominciare a frequentare la Raimon già da domani
Victor: come mai ha scelto proprio me?
Axel: so che riuscirai ad essere d' aiuto a quei ragazzi.. hanno bisogno di maggiore determinazione, cosa che tu hai e che soprattutto sei in grado di trasmettere.
Victor non proferì più parola.
Victor: ..Kai è decisamente più bravo di me in queste cose..
Axel: lui si rende già utile in un altro modo e poi.. per motivi famigliari che tu conosci molto bene.. non posso assolutamente permettermi di fargli frequentare un' altra scuola. Ho bisogno di tenere d' occhio entrambi i miei figli.. ne va della loro sicurezza
Victor: oh già.. non ci avevo ripensato..
Axel: allora, che fai? Accetti?
Victor: certo, può contare su di me!
Axel: sapevo di potermi fidare di te, Victor.. ora va' pure a raccattare tutta la tua roba.
Il ragazzo uscì dall' ufficio e andò verso il suo armadietto. Cominciò a prendere tutti i suoi libri e nel mentre non faceva altro che pensare a come dirlo a Xeira.
CAZZO! E adesso?!
Non era quello il problema più grande. Quella ragazza sarebbe rimasta "sola", senza una vera e propria protezione.
E se qualcuno avesse provato a toccarla?!
Per scacciare via tutti quei brutti pensieri, iniziò a sbattere la testa contro l' anta dell' armadietto, frustrato.
Xx: sta' attento. Così facendo lo rompi! -qualcuno si fermò dietro di lui.
Victor: non sono in vena Kai, lasciami perdere! -rimase con la testa rivolta verso l' armadietto, senza girarsi.
Kai: ti sto solo dando un avvertimento
Victor: ignorami, va bene?
Kai: lo farei molto volentieri se tu facessi meno casino
Victor: come al solito.. esageri
Kai: ha parlato il genio!
Victor: senti brutto stron-.. -si girò improvvisamente e notò che insieme a lui ci fosse anche Xeira.. e si bloccò-.
Kai: cosa?
Victor: ...
Kai: non ho capito, cos' hai detto?
Victor si era incantato, in più Xeira lo stava guardando, motivo in più per imbambolarsi.
Kai: Victor?
Xeira aveva notato ciò che stava facendo il ragazzo e non ci voleva un genio per capire che se ne stesse andando, anche perché non aveva nemmeno risposto male al suo ormai ex-capitano.
Gli occhi della ragazza divennero lucidi mentre abbassava lo sguardo, nascondendolo tra i libri che aveva iniziato a stringere a sè.
Victor: n-no..
Kai: cosa?
Non poteva vederla stare male, era una tortura per lui. Dentro di sè la stava pregando di smettere, ma lei stava facendo l' esatto opposto. Lacrime sempre più numerose stavano scorgando dai suoi occhi verdi mentre cercava di calmarsi.
Victor: sto liberando il mio armadietto. Da domani frequenterò la Raimon
Kai: davvero? E come mai?
Victor: tu pensa che ti libererai finalmente di me! Le ragioni.. non ti riguardano.
A Victor si stava lentamente spezzando il cuore. La ragazza non aveva ancora rialzato il capo e ciò lo stava preoccupando ulteriolmente.
Provò ad avvicinarsi, ma Kai si mise tra i due ragazzi.
Kai: ..non ti permettere
Victor: non l' ho neanche toccata
Kai: infatti ti sto impedendo di farlo
Victor: la smetterai prima o poi di starle addosso?
Kai: finchè in giro ci saranno individui come te, non lo farò
Victor: ..ancora credi a quella stupida storia..
Kai: io ho visto con i miei occhi e sentito con le mie orecchie, ma sono arrivato addurittura a dire che entrambi mi stessero tradendo. Non ritenevo il mio migliore amico capace di fare cose di quel genere
Xeira: di fare cosa?
Kai: andiamocene Xeira..
Il ragazzo l' afferrò per un polso, trascinandola via sotto lo sguardo ancora distrutto di Victor, che continuò a togliere le proprie cose dall' armadietto.
Xeira: ..però aveva ragione
Kai: spero che tu stia scherzando
Xeira: no, affatto.. un conto è volermi proteggere, un altro è starmi costantemente addosso..
Kai: lui non è il tipo giusto per te!
Xeira: e chi te lo dice? Da che lo deduci?
Kai: conosco sia lui che te.. lui ti farebbe soltanto soffrire
Xeira: e fammi soffrire allora
Kai: no!
Xeira: perché cerchi di non farlo accadere?!
Kai: tu non sai niente, non puoi capire
Xeira: allora fammi capire
Kai: no Xeira!
Xeira: Kai.. ma..
Kai: ..io torno in classe, vedi di fare la stessa cosa prima che papà ti veda -disse lasciandola poi sola.
La ragazza si ritrovò per qualche secondo in uno stato di trance che svanì solo quando sentì due braccia avvolgerle possessivamente la vita.
Quando se ne accorse, Xeira si spaventò e tentò di divincolarsi, ma venne subito calmata da una scia di baci sul collo da parte del ragazzo che non aveva ancora visto in faccia, ma che fosse sicura fosse Victor.
Victor: dove pensavi di andare?
Xeira: ..da nessuna parte..
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