24- La mia semplice ossessione
Erano trascorse circa tre ore da quando i due ragazzi erano tornati in classe, a momenti sarebbe suonata la campanella per segnare la fine delle lezioni. La professoressa di inglese stava spiegando qualcosa, ma Xeira era troppo immersa nei propri pensieri per starla ad ascoltare.
E di questo Kai se n' era accorto.
Kai: mi spieghi che ti prende?!
Xeira: fatti miei!
Kai: dacci un taglio Xeira! Tu mi devi ancora delle spiegazioni
Xeira: no! Non sono costretta
Kai: invece tu me le darai eccome!
Xeira: sono fatti miei! E inoltre non ho fatto nulla di male..
Kai: allora se non è niente di male, dimmi cos'è..
Xeira: non sono obbligata! Smettila Kai!
Kai: allora se non vuoi dirmelo tu, lo scoprirò da solo.
A Xeira si fermò il cuore per un momento. E se ci fosse riuscito per davvero? Se li avesse scoperti, come avrebbe potuto reagire?
Ma poi, perché doveva preoccuparsi così tanto? Anche lei aveva diritto di frequentare dei ragazzi! Ma per quanto cercasse di giustificarsi, si sentiva profondamente in colpa.
Xeira: ..mi dispiace, non volevo essere così acida..
Kai: sta' tranquilla. Vorrei semplicemente che non litigassimo.
In qul momento Xeira si sentì una sorella di merda. Entrambi tenevano al loro rapporto e lei ci stava sputando sopra, frequentando il peggior nemico del fratello, nonchè il ragazzo che le piaceva, che finalmente sembrava di ricambiare i suoi sentimenti.
Perché? Perché si era ritrovata in questo macello?!
Sarebbe dovuta scappare via quel giorno! Ma se in qualche modo riuscisse a tornare indietro, lo riseguirebbe ancora e lo ribacerebbe fino ad avere tutte le labbra consumate.
Kai: ti voglio bene sorellina.
Fu in quel momento che il cuore di Xeira si spezzò. Kai tornò a seguire la lezione e la ragazza chiese il permesso di poter andare in bagno.
Non appena vi giunse, si chiuse in uno di essi e si lasciò cadere sul muro.
E così partì un pianto incontrollato.
Aveva scelto di percorrere una strada che l' aveva condotta ad un bivio: da un lato suo fratello e dall' altro il ragazzo che più le piaceva al mondo.
PERCHÉ DOVEVA FARE QUESTA SCELTA?! PERCHÉ?!
Cercò di riprendersi, di darsi un contegno, non poteva restare lì dentro per sempre. Prima o poi avrebbe dovuto fare una scelta, ma ora non si sentiva abbastanza pronta. Si sciacquò il viso e si sistemò i capelli.
Però, magari, aveva scelto il momento sbagliato per uscire fuori dal bagno.
Si ritrovò Victor che parlava al telefono nell' atrio, ma non appena lui si accorse di lei, gli venne un colpo.
Non l' aveva mai vista piangere..
Victor: ..ti richiamo più tardi -attaccò frettolosamente la chiamata.
Silenzio. Inizialmente la scena era governata da un silenzio tombale.
Il ragazzo si spaventò non appena vide Xeira in quello stato. Si vedeva lontano un miglio che aveva pianto, ma perché? Cos' era successo?
Victor: ..cos'è successo?
Xeira: d-di certo non lo vengo a d-dire proprio a te..
Il ragazzo si guardò per un po' intorno, poi si avvicinò a lei e la portò di forza in uno stanzino non molto distante da loro. La bloccò tra il suo corpo e il muro, dandole poca possibilità di movimento, ma per sicurezza chiuse comunque la porta a chiave. Poi si rigirò verso di lei e cominciò ad esaminarla.
Victor: non sembra che ti abbia toccata qualcuno..
Xeira: ...
Victor: perché hai pianto?
Xeira: ...
Victor: Xeira rispondimi!
Xeira: ...
Victor: TI HO DETTO DI RISPONDERMI! NON FARMI INCAZZARE
Xeira: ..t-ti prego Victor..
Il ragazzo si accorse dello stato in cui fosse caduta e si pentì amaramente di averle risposto in quel modo. Con un' altra ragazza sarebbe stato sicuramente diverso: avrebbe preteso una risposta o, addirittura, non si sarebbe neanche ritrovato in quella situazione perché non si sarebbe di certo accorto di nulla.
Victor: ..sì, hai ragione, perdonami..
Xeira: ..tranquillo..
Victor prese a baciarla, ma questa volta con dolcezza. Voleva farla calmare, voleva farla tranquillizzare per darle l' idea che finchè fosse stata con lui, si sarebbe potuta sentire al sicuro. Lei rispose con altrettanta dolcezza, cercando di stringerlo a sé il più possibile.
Ora aveva paura, Dio se ne aveva.
Aveva paura di trascorrere del tempo con lui per timore che qualcuno potesse vederli, ma allo stesso tempo aveva paura di perderlo. Lui l' afferrò dalle cosce, prendendola in braccio. La portò su una cattedra tutta rovinata presente nello stanzino e ce la fece distendere, prima di salirle sopra. Iniziò a baciarle il collo molto lentamente, soffermandosi spesso in determinate zone per lasciarle qualche succhiotto.
Xeira: no! Fermati!
Victor: che cosa?
Xeira: ti prego, fermati!
Victor: che ti prende?
Xeira: -lo fece alzare da sopra di sé- senti.. io cosa sono per te? L' ennesimo giocattolino che butterai via non appena ti stuferai?
Victor: perché pensi che io voglia buttarti via?
Xeira: tu adori scherzare con le altre ragazze!
Victor: appunto! Con le altre ragazze, ma non con te
Xeira: ...
Victor: devi averlo notato per forza! Io.. nemmeno io me lo riesco a spiegare.. non riesco a giocare con te
Xeira: è una cosa destinata a non durare..
Victor: con un' altra ragazza non mi sarei ritrovato in questo stanzino perché non mi sarei accorto né della sua presenza né del fatto che stesse male
Xeira: ...
Victor: perché hai pianto?
Xeira: ..perché ti amo Victor.. da sempre credo e non hai idea di quanto sbagliato sia tutto questo
Victor: cosa c'è di sbagliato?
Xeira: ..non posso farmi vedere in giro con te perché m-mio fratello-
Victor: quindi è per Kai che stai male!! -esclamò su tutte le furie.
Xeira: ..Victor.. calmo..
Victor: È PER COLPA SUA SE NON POSSIAMO STARE INSIEME?!
Xeira: ..calmati, per favore!
Victor: no! Ora basta! Quel ragazzo è l' unico motivo per cui mi sono ritrovato a comportarmi in questo modo! È colpa sua se adesso conduco questo schifo di vita.. e il pensiero che lui sia causa di sofferenza di un' altra persona mi fa imbestialire!
Xeira: ..perché vi odiate così tanto? Ti supplico Victor.. dimmelo
Victor: no, non lo farò..
Xeira: almeno dimmi perché lo odi così tanto!
Victor: ..lui ha voluto farti sparire dalla mia vita, nonostante sapesse che io.. ti amassi
Xeira: c-come?
Victor: i-io.. ti ho sempre amata Xeira, sempre.. e sto continuando a farlo, nonostante Kai cerchi sempre di tenerti alla larga da me
Xeira: ...
Victor: non sparire ancora, ti prego.. non credo che lo sopporterei un' altra volta.
Xeira, di tutta risposta, lo ritrascinò sul proprio corpo, ricominciando a baciarlo.
Le lezioni erano terminate da un po'.
Era arrivato il momento di dare una mano a Syon, nonostante Kai non ne avesse affatto voglia.
Il biondo platino stringeva tra le mani un foglietto con l' indirizzo della scuola del suo migliore amico.
Ma che razza di scrittura aveva quel ragazzo?! Era indecifrabile!
E ora? Non aveva nemmeno abbastanza giga sul cellulare, come sarebbe riuscito a trovare quella scuola?!
"Syon: si trova vicino un negozio di caramelle".
Una parola! Vabbe'.. ormai gli restava soltanto provarci.
Dopo una buona mezz'ora...
Kai: Syon, io ti uccido!!
Inutile dire che si fosse perso. E ora? Come sarebbe arrivato alla Raimon?
Kai: ..provo a chiamare qualcuno..
Il top del top, il suo cellulare era morto.
Kai: okay.. ora sono decisamente nella merda! Non ci arriverò mai!
Ad un certo punto una luce divina gli comparve. C' era una ragazza che passeggiava dall' altra parte della strada. Aveva uno zaino uguale a quello di Syon.
Quella ragazza studiava alla Raimon!!
Kai: tu ora la segui senza sembrare un fottuto stalker! Chiaro Kai?
Il ragazzo attraversò la strada e prese a seguire quella ragazza. Si accorse un po' troppo tardi che lei stesse andando da tutt' altra parte e non a scuola.
Kai: ...missione fallita -sospirò amareggiato.
Però in quel momento si accorse della presenza di due ragazzi nel vicolo cieco in cui era finito. Prese ad ascoltare ciò che si stavano dicendo, tanto erano girati, non si erano accorti della sua presenza.
Xx: Dracon... l-lasciami perdere!
Dracon: ma no piccola.. ci siamo appena incontrati
Xx: non è vero! Mi stai seguendo da non si sa quanto tempo!
Dracon: certo, tu non ti vuoi mai fermare..
Xx: lasciami stare, v-vattene
Dracon: non fare così, sai che adoro quando fai la timorosa -le diede un bacio a stampo, poi la bloccò tra il proprio corpo e il muro, iniziando poi a baciarle il collo.
Xx: ..n-no..
Dracon: sta' zitta, dolcezza -la zittì con un bacio.
Kai: EHI, DRACON!
Dracon: -si girò- oh mio Dio! Ancora tu Kai?!
Kai: ma come fai ad importunare le ragazze?!
Dracon: cazzi miei, no?
Kai: eh no.. bello mio
Dracon: vattene! Ci hai interrotti
Kai: okay, me ne vado.. ma solo dopo che avrai lasciato andare via quella povera ragazza
Dracon: te lo puoi anche sognare!
Kai: ..beh, me lo sarei dovuto aspettare. Con te le buone maniere non hanno mai funzionato
Dracon: che avresti intenzione di fare?
Kai: zio Jude sa che sei qui? Non sei forse in ritardo per l' allenamento? Magari ti sarai dimenticato quanto tenga alla tua puntualità.. vuoi forse che gli faccia uno squillo? Così gli chiediamo se tu sia ancora nella rosa di questa stagione
Dracon: -si staccò dalla ragazza e cominciò ad andare via- non finisce qui Kai!
Kai: alla prossima Dracon..
Xx: -sospirò.
Kai: stai bene?
Xx: s-sì.. tranquillo, grazie mille per l' aiuto
Kai: è un obbligo aiutare le donzelle in difficoltà
Xx: -sorrise- come posso sdebitarmi?
Kai: mh.. forse c'è una cosa che puoi fare per me
Xx: ti ascolto
Kai: sai dove si trovi la Raimon?
Xx: ovvio, io frequento quella scuola
Kai: FINALMENTE!
Xx: ?
Kai: la sto cercando da tantissimo tempo
Xx: perché non hai chiesto indicazioni?
Kai: ..ehm.. -si grattò la nuca ridacchiando.
Xx: -rise.
Kai: cosa voleva Dracon?
Xx: mi stava seguendo..
Kai: ahh..
Xx: non è una cosa orribile seguire qualcuno?!
Kai: s-sì... certo.. è orribile.
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