07
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Quella mattina, June arrivò al dojo e si penti immediatamente di averci messo piede.
Il dojo, il suo dojo, era devastato.
Il Cobra Kai aveva distrutto tutto, solo perché avevano perso uno scontro.
La medaglia d'onore del signor Miyagi era stata rubata.
Per Daniel LaRusso era stato il colpo più duro, e la mattina andò a parlare con il sensei del Cobra Kai, per recuperarla.
ma con scarsi risultati
Il gruppo iniziò a sistemare il dojo.
June era visibilmente innervosita.
Mentre raccoglieva i cocci rotti di un vetro, continuava a pensare che Emily aveva sicuramente partecipato nel creare quel disastro.
Sbuffò internamente, cercando di scacciare il pensiero, e continuò a buttare nella spazzatura i frammenti di una finestra distrutta .
"- non riesco a crederci, hanno distrutto tutto-" commentò Sam, osservando il caos intorno a loro.
"- per favore, non apriamo questo discorso-" borbottò Robby, con un tono scocciato.
"- concordo con Robby-" aggiunse June, "- se ne parliamo, mi viene voglia di andare da loro e picchiarli di nuovo-"
Il suo tono era più tagliente del solito, e per un attimo nessuno rispose. Fu Demetri a rompere il silenzio.
"- ehi, venite ad aiutarmi?-"
Lo raggiunsero e si ritrovarono davanti a un enorme masso, lasciato al centro del giardino.
"- okay, proviamo a spostarlo-" disse Robby, posizionandosi su un lato.
Il quartetto si mise in posizione e iniziò a sforzarsi, cercando di sollevarlo.
June osservò attentamente il masso, ma non si mosse di un millimetro.
"- vi state sforzando? Perché a me sembra che non si sia mosso-" commentò Demetri, asciugandosi il sudore dalla fronte.
June si passò una mano sul viso, sempre più nervosa.
"- lascia stare, é troppo pesante. Serve un muletto -" concluse Robby.
"- come hanno fatto a spostarla?-" chiese Sam.
Daniel, che stava osservando il gruppo in silenzio, parlò "- é più facile buttare giù qualcosa, che tirarla su-"
June alzò gli occhi al cielo e si allontanò leggermente, per poi afferrare una bottiglietta d'acqua e berne un sorso.
La testa le girava, e il caldo soffocante non aiutava.
"- io devo sedermi-" borbottò, cercando qualcosa su cui appoggiarsi.
Vide un masso più piccolo vicino al laghetto e si lasciò cadere sopra, passandosi le mani sul viso per cercare di schiarirsi i pensieri.
Daniel si accovacciò davanti a lei, seguito da Sam, Robby e Demetri.
"- June? Stai bene?-" le chiese Daniel, preoccupato.
"- mi gira un po' la testa-" ammise la ragazza, con sguardo basso.
"- forse é il caldo-" ipotizzò Sam, scambiandosi uno sguardo col padre.
"- hai mangiato?-" chiese Robby, sollevando un sopracciglio.
June gli lanciò un'occhiataccia. Era ovvio che avesse mangiato.... o almeno così voleva far credere.
La verità era che il giorno prima non aveva toccato cibo fino a tarda sera, dopo lo scontro con il Cobra Kai. Anche allora, aveva mangiato poco e niente.
"- si, ho mangiato-" menti , sperando che la discussione finisse lì.
"- ti porto comunque qualcosa-" insistette Sam, portandosi dietro il padre.
Demetri le sorrise, per poi allontanarsi, lasciando June e Robby da soli per un momento.
Robby la guardava con attenzione "- June, sei sicura di aver mangiato?-"
La Lowe sbuffò, esasperata. "- smettila di chiedermelo. Ho mangiato, mi si é solo abbassata la pressione-"
"- mi preoccupo solo per te-" ribatté lui, abbassando il tono.
June alzò lo sguardo, e incrociò i suoi occhi "- non farlo, allora. Sto bene-"
Robby sospirò, frustato e, senza dire altro, si allontanò per raggiungere Demetri.
E June rimase sola, avvolta nel silenzio.
L'unica cosa a far rumore, erano i suoi soliti pensieri.
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I giorni a seguire furono giorni di grandi cambiamenti per il Miyagi - Do.
Al gruppo, si aggiunsero alcuni ragazzi che, fino a poco tempo prima, erano membri del Cobra Kai.
Il loro arrivo fu accolto con diffidenza, ma i nuovi arrivati sembravano sinceri.
Chiesero scusa a Demetri per averlo picchiato e dissero che non avevano avuto alcun ruolo nella devastazione del dojo.
Fu un pomeriggio intenso, pieno di discussioni accese . Daniel volle dar loro una possibilità, e passò gran parte del tempo a parlare con i ragazzi, cercando di capirli.
Quella giornata si concluse con una rivelazione inaspettata: Daniel confessò di essere stato nel Cobra Kai.
La rivelazione colpì tutti, ma June soprattutto.
La ragazza rimase a bocca aperta, completamente sorpresa.
Tuttavia, Daniel era calmo.
Il suo intento era di far capire ai suoi allievi che non importa quante scelte sbagliate fai nella vita, basta farne una giusta per cambiare tutto.
Quelle parole penetrarono lentamente nelle menti di ognuno.
Con il passare dei giorni, gli allenamenti divennero sempre più intensivi.
Daniel insisteva sull'importanza dell'equilibrio e sull'uso dei propri sensi, così testò la resistenza dei suoi allievi sotto il sole.
Ma non tutti reagivano bene al calore.
June era una di loro.
Cominciò a soffrire di giramenti di testa sempre più frequenti.
Nonostante cercasse di nasconderlo, la sua pressione era costantemente bassa.
Daniel si accorse che ai ragazzi non faceva bene allenarsi sotto il sole, così li portò in una cella frigorifera.
Da un estremo, all'altro.
L'allenamento fu intenso, e decisamente insolito.
Ma il gruppo riuscì a gestirlo.
Tutti erano soddisfatti, o almeno gli altri lo erano.
June continuava a sentirsi irrequieta.
Era spesso triste, anche se non ne capiva il motivo. Non riusciva a dormire bene, e anche durante gli allenamenti, quando avrebbe dovuto essere concentrata, i suoi pensieri vagavano.
Aveva un brutto presentimento, ma non poteva immaginare che la situazione sarebbe solo peggiorata.
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spazio autrice: mi scuso in caso di errori! capitolo di passaggio, ma abbastanza importante.
mia piccola june 🥹, a presto e
godetevi le feste!!!
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