✽1.9✽
Questa canzone secondo me è molto adatta al capitolo di oggi :) provate a leggere e sottofondo questa bellissima canzone.
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Forse era stato solo un sogno, solo un normale sogno.
Pensó Sun-Hi mentre era distesa sul letto ancora dormiente.
Il vento mattutino era fresco e pulito. Dava una certa quiete rilassante.
Sperava che non fosse stato un sogno quello che era successo la sera prima con Taehyung. Il suo primo bacio, gli ti amo che si erano detti e quei abbracci coccolosi.
Aprì lentamente gli occhi e sperava di avvistare subito Taehyung. Incrociò le dita speranzosa, ma non vide nessuna traccia del biondo. Lo cercò con lo sguardo daperttutto, ma niente.
Solo un sogno?
«Come immaginavo è stato solo un sogno.» disse tristemente, per poi scendere dal letto, ma calpestò qualcosa di morbido e caldo.
Aveva pestato per sbaglio la schiena di Taehyung. Quest'ultima stava dormendo beato sul pavimento.
«Taehyung?» lo chiamò, ma niente.
Non rispose, perché ovviamente dormiva come un ghiro in letargo.
Sun-Hi posò i piedi sul pavimento freddo e si inchinó per ammirare il viso del ragazzo.
Sorrise nel vederlo nella sua stanza.
“Quindi era tutto vero?” si chiese mentalmente sorridendo come un ebete.
Gli toccò le guance morbide di color latte.
Si mise a sorridere come una bimba. Vederlo dormiente in quello stato lo rendeva così tenero e sereno.
Ma subito finì per sdraiarsi per terra e Taehyung era sopra di lei che gli teneva i polsi. Era intrappolata tra le sue braccia.
Una bellissima trappola.
«T-Taehyung...cosa fai?» chiese provando a muoversi per liberarsi, ma niente.
«No no, ormai sei la mia donna e devi fare la brava, ok?.» disse il biondino facendo un sorrisino e l'occhiolino.
Sembrava di stare in quelle telenovele d'amore che ti scioglieva il cuore quando i protagonisti si dicono cose sdolcinate e si baciano appassionatamente.
La meringa ebbe la conferma che non era stato un sogno. Per questo sorrise nuovamente come un ebete.
«Perché sorridi?» chiese inarcando un sopracciglio.
«No niente, sono felice di averti come.....» volle trovare una parola per definirlo precisamente.
«Fidanzato. Se cerchi questa parola, "fidanzata".» sorrise divertito dalla tenerezza della corvina.
Cinque anni e la sua amata sarebbe sparita dalla sua vista.
No, non poteva permetterlo, ma come?!
Nella testa del biondino frullavano questi pensieri fin da ieri sera.
La meringa arrossì di brutto dalla parola fidanzati.
«P-puoi alzarti?» chiese balbettando imbarazzava dalla posizione.
«Prima un bacio.» la ricattò sorridendo divertito.
Sun-Hi spalancò gli occhi e diventò completamente rossa come un pomodoro appena cotto.
«I-io.....» non finì che Taehyung si autoinvintò e la bació dolcemente come mangiare lo zucchero filato.
Sun-Hi era sorpresa, ma poi chiuse gli occhi e toccó la schiena del ragazzo, mentre lui gli toccava le guance con le sue mani lunghe e affusolate.
Poi si spostarono sui fianchi dove la sollevarono e la mise a sedere sulla scrivania, mentre lui si era messo in mezzo alle sue gambe magre non smettendo di toccarle la vita e di baciarla.
Si staccarono con il fiato sospeso.
«Tu sei la mia schiocchina, ok?» disse il ragazzo come se fosse un ordine.
«Sì, sarò per sempre la tua schiocchina. E tu il mio sciocco.» rispose abbracciandolo mettendo le braccia attorno al collo del ragazzo.
«Nonostante sappiamo che non ci sarò più, tu sarai sempre così felice Taehyung? Sai, mi piace vederti sorridere, sei bellissimo così.» disse staccandosi dall'abbraccio, ma tenendo sempre le braccia attorno al suo collo.
Vederlo sorridere la rendeva realmente felice.
«Se è necessario vorrei venire con te sai. Ci avevo pensato.» rispose sorridendo.
È come se il sorriso di tutti i giorni di Park Sun-Hi gli ha attaccato il virus.
«Non dire schiochezze Taehyung! Non puoi venire con me. Tu resti buono e tranquillo qui, ok? Se tu vivi, vuol dire che anch'io sono viva, nonostante non sono fisicamente con te, ma sarò sempre affianco a te. Esaurisci questo mio desiserio.» replicò severa per poi accarezzargli la guancia.
Anche se era brutto accettarlo, ma solo così l'avrebbe resa più felice e tranquilla quando arriverà la sù.
«Sì, signora. Tutto per la mia donna. Ma amami e baciami sempre di più.» rispose passionale per poi prenderla nuovamente per i fianchi e portarla a sedere dentro le sue lunghe e muscolose gambe, la abbracciava da dietro, come se fosse più che al sicuro.
«Certo, angelo mio.» rispose.
Gli teneva entrambi le mani e annusò il suo profumo alla pesca, soprattutto i suoi capelli lunghi corvini. Era semplicemente bellissima, no, meravigliosa.
«Ti amo, lo sai?» disse all'improvviso Taehyung continuando ad annusarla per bene.
«Lo so e anch'io. Tanto tanto.» rispose per poi girarsi dietro e si ritrovò a faccia a faccia con il biondino.
Sorrisero e si diedero un'altro bacetto.
•
Come sapete quest'oggi era una mattina bella con un bellissimo sole. Più bello del solito; forse perché era nata una nuova coppia?
Chissà...
La coppia finalmente scese e avevano le mani intrecciate con i sorrisi dipinti sui volti raggianti dei ragazzi.
«Sun-Hi tesoro! Sei finalmente uscita e-» si bloccò Margherita notando le mani intrecciate dei giovani.
Margherita fece una faccia alquanto maliziosa e capì tutto la vicenda.
«Ohhh ma guarda che coppia è nata. In pratica il nostro piccolo TaeTae ha convito la nostra cara Sun-Hi e stanno persino insieme eh. Ho già capito come è andata.» disse la donna facendo sorrisi divertiti vedendo le facce imbarazzate della coppia.
La donna si avvicinò alla corvina e sorrise.
«Comunque, Sun-Hi sono così contenta che sei uscita. Possiamo rivedere il tuo bellissimo sorriso nonostante ciò.
So che ti abbiamo tenuta nascosta tantissime cose, ma l'abbiamo fatto per amore tuo.
Io ti voglio un sacco di bene Sun-Hi. So già che il nostro piccolo TaeTae si prenderà cura di te.» disse di nuovo abbracciandola e lacrimando.
«Anch'io Margherita ti voglio tanto bene. Non preoccuparti per me, io sarò sempre contenta. So di essere stata stupida ad arrabbiarmi per nulla. Lo avete fatto per amore. E non mi importa affatto chi siete, io sono per certa che siete la mia amata famiglia.» rispose ricambiando l'abbraccio.
La donna annuì contenta.
Si staccarono.
«Ma prima hai detto "TaeTae"?» chiese la meringa alzando un sopracciglio.
«Oh sì sì, da piccolo lo chiamavo sempre TaeTae, mi era mancato chiamarlo così dopo trecento anni. Adesso che è ritornato a sorridere come da bambino posso chiamarlo TaeTae. Giusto?» riferendosi l'ultima frase a Taehyung che era alquanto imbarazzato.
Lui annuì sforzato e sforzò un sorriso.
La meringa si mise a ridere con Margherita.
«Trecento anni? Wow sono un bel po' di anni.» si soprese.
«Ma come mai non vi potevate vedere in questi anni?» chiese la corvina.
«Non so se TaeTae te l'ha detto, ma tuo padre lo odiava e così.... –prese un bel respiro prima di dirlo– lo imprigionò sotto le celle di questa casa. Neanch'io ne sapevo e lo credevo morto, ma mi sbagliavo. Credo che leggendo il romanzo di tuo padre L'Angelo Corvino ti abbia molto aiutata a capire certi misteri. Non ci sarà scritto proprio tutto, ma c'è tanta roba che adesso sai.» spiegò la governante pensando al triste passato.
Lo sguardo di Sun-Hi era cambiato, non sapeva che espressione assumere, ma dopotutto adesso sono tutti felici assieme senza rancore.
«Trecento anni come prigioniero? Taehyung...» si girò verso di lui dispiaciuta per il fatto.
«Dai Sun-Hi, non fare così. Siamo una famiglia e non c'è nessun rancore. Amiamoci invece di ucciderci avvicenda.» provò a convincerla sorridendo più che poteva.
Sun-Hi lo abbracciò improvvisamente.
«TaeTae... –sussuró la corvina–
dai non è male. Trecento anni sotto la mia casa e non ne sapevo nulla. Sei proprio sciocco, TaeTae. Sappi che per te perdono mio padre.» sorrise felice.
Il biondo fu felice dalla reazione positiva della meringa, altretanto Margherita.
«Lo pagherai poi per avermi chiamo TaeTae mia cara.» rispose fingendo minaccioso puntando con il dito.
Lei continuò a ridere.
«Noi andiamo Margherita, allora. E grazie di tutto.» esclamó Sun-Hi prendendo il braccio di Taehyung.
«Aspetta! Quando torni parlerai con tuo padre, cara?» chiese.
La meringa con un sorriso sincero rispose con un "sì" e la donna sorrise a sua volta.
«Allora passate una bella giornata. E tu TaeTae proteggi la nostra piccola principessa.» disse la governante ridendo.
«Si si Margherita.» rispose a malavoglia.
Sun-Hi rise mettendo una mano sulla bocca per non farsi sentire dal suo ragazzo.
Finalmente uscirono e pottero stare soli soletti, per poi trovare un parco isolato e sedersi su una panchina.
«Allora sul conto di prima....» disse con tono minaccioso, ma divertente, il biondino.
«Ehm... sì?» rispose sorridendo nervosamente.
Si avvicinó bruscamente a lei.
«Cosa vuoi fare?» chiese spaventata.
«Punirti.» rispose per avvicinarsi ancora.
Si avvicinò sempre di più e lei come reazione indietreggió.
«Chiudi gli occhi.» disse Taehyung.
Con molta cautela e paura Sun-Hi chiuse gli occhi mordendosi il labbro.
Sentiva qualcosa punzecchiargli le orecchie e sentiva la mano calda di Taehyung.
Cosa stava facendo?
Pensa la piccola meringa.
«Puoi aprire.» le diede il via.
Aprì gli occhi e vide Taehyung davanti a lei, poi si toccó le orecchie e....
«Degli orecchini? M-ma Taehyung, per me?» disse sorpresa, quasi le veniva da piangere.
Erano orecchini a forma di una rosa cristallo bianco puro. Erano così luccicosi.
«Su sciocchina, mica piangi per così poco. Tu in realtà meriteresti la luna stessa.» disse il biondino abbracciandola.
«Che stupido che sei. E poi che punizione è?» disse divertita, mentre si asciugava le poche lacrime uscite.
«Questa è la mia punizione nei tuoi confronti, amore mio. Solo per te.» a quelle due piccole parole divenne tutta rossa e sorrise più che mai.
Gli saltò addosso.
«Ti amo, amore mio.» disse abbracciandolo.
Lui sorrise, era felice di vederla felice.
«Andiamo al supermercato?» chiese Taehyung.
«Perché?» chiese la ragazza.
«Così. Compriamo qualcosa di buono e divertente, soprattutto voglio fare la spesa con te.» la guardó intensamente.
«Che poeta che sei. Andiamo TaeTae.» corse.
«Yha!» la rincorse.
«Prendimi!» rispose mentre gli fece la linguaccia.
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