- ʜᴇʀ ᴛᴏʀᴍᴇɴᴛ -
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Fissai allibita il viso trionfante della guardiana e mi feci sfuggire purtroppo una risata sarcastica.
" Oh, aspetta un momento! Ma se pochi minuti fa mi avevi detto che non potevo liberarmi dalla maledizione che ci legava. "
Le proferì incredula mentre Lyra si metteva comoda sopra la lastra rocciosa della bara.
Era veramente assurdo!
" Sì, è vero! Tu non puoi, ma in fin dei conti sappiamo entrambe che è la cosa che avresti sempre voluto."
Innarcai un sopracciglio alle sue parole, sottintendendo che non sapevo dove volesse andare a parare.
Qualcosa che avevo sempre voluto?
D'improvviso una lampadina d'illuminazione si accese all'interno del mio cervello, portandomi a riflettere su una determinata e singolare spiegazione.
" Tu... No, questo oramai fa parte del passato. Quel desiderio non ha più alcun significato!"
Le spiegai avvicinandomi al suo cospetto per mostrarle la sincerità delle mie parole.
Ma purtroppo per quanto poteva apparire sincero il mio detto, c'era qualcosa che comprimeva il centro del mio petto per esprimere il contrario.
Deglutì l'amaro che percepivo in bocca e ripensai alla mia cara infanzia che era stata accompagnata spesso dalla presenza del diavoletto.
" Sicura? Perchè quando eri una piccola frugoletta quel desiderio per te era allorchè indispensabile. Non volevi avere la sua protezione? Beh, detto fatto!"
Ribeccò la guardiana ispezionando una ciocca dei suoi capelli tra le dita.
Sette anni fa avevo chiesto al ragazzo con le corna di concedermi la sua protezione se mai ne avessi avuto bisogno in futuro. Purtroppo egli aveva rifiutato il mio desiderio distruggendolo davanti ai miei occhi. Oramai ciò che aveva rotto non si poteva più riparare.
Lo odiavo e lo avrei odiato anche in futuro.
" Ma c-come hai fatto a saperlo? Era soltanto un innocente e stupido desiderio di sette anni fa. Ormai non dovrebbe avere più valore!"
Imprecai alzando il tono della voce mentre la mia testa sembrava sul punto di esplodere.
Le labbra rosate di Lyra si incresparono in un sorriso misterioso, il quale parve nascondere altri fatti importanti da poter rivelare.
" Mia cara Madyson, devi sapere che gli alberi della foresta Myth hanno sia occhi che orecchie. Io ho sentito e ho visto il vostro fatale incontro di sette anni fa, anche se nello stesso tempo non ero nei paraggi."
Continuò pacata con espressione priva di dubbi.
Con un gesto della sua mano, la fanciulla diede alcuni colpetti vicino al suo fianco per farmi segno di accomodarmi sopra la lastra di pietra e di iniziare ad ascoltare i dettagli della sua spiegazione.
Sedendomi porgendomi sempre ad una certa distanza dalla sua figura, notai sul suo viso un velo di stanchezza contornargli gli occhi. Era come se prima di arrivare da noi, avesse dovuto impiegare le sue forze su altri importanti e ignoti lavori.
" Credo di doverti delle scuse per ciò che ti è accaduto e per ciò che ti dovrà succedere in futuro. Avrei dovuto avvisarti molto prima, ma non sono riuscita a rintracciarti al momento giusto. Stava accadendo tutto così in fretta... credevo che lui non sarebbe arrivato a tanto per eliminare le sue maledizioni! Mi stupisco di me stessa per aver sbagliato di nuovo sul suo conto."
Le parole di Lyra parvero sciogliersi in un malinconico mormorio, mentre i ciuffi dei suoi boccoli riprendevano pian piano il loro colore originale.
Rispetto a prima la tensione che si era creata con lo scontro precedente, si era del tutto placata per rassenerare i suoi nervi.
Aveva ripreso lo stesso tono docile con cui mi aveva protetta dalle grinfie del diavoletto. Una voce melodiosa e calorosa che era capace di cullare le mie più profonde ansie.
" L'oracolo non è ben facile da poter capire. Ti da le risposte,certo...ma devi essere tu stesso a trovare il vero collegamento tra esse. Era troppo accecato dalla rabbia che non vedeva l'ora di farla pagare agli individui che avevano sporcato la sua dignità. Non ragiona mai su quello che compie, fa sempre ogni cosa d'istinto. Cocciuto!Ti prego, ricevi le sue scuse da parte mia. Perdonalo...all'inizio non era un ragazzo così impertinente! È stato sempre isolato dai suoi simili e da allora non ha fatto altro che covare del puro rancore. Se andaste d'accordo, sono sicura che tu riusciresti a scongelare il suo cuore di ghiaccio!"
Mi implorò successivamente cambiando il suo discorso in delle scuse supplichevoli per poter conquistare la mia pietà.
" Se questo è un modo per farmi provare pena per lui, ti assicuro già dall'inizio che stai fallendo! Le scuse le deve chiedere lui per avermi quasi trafitta con il suo pugnale! Non posso dimenticare ciò che è accaduto con uno solo schiocco delle dita!"
Al mio rimprovero la guardiana era quasi tentata di provarci a farmi dimenticare tutto ciò che era successo, mentre scambiava qualche occhiata furtiva tra me e le sue dita.
" Beh, potrei semp-!"
" No."
Le risposi con una secca e fredda occhiataccia.
Lyra gettò un sospiro di arresa dalle sue labbra. Non le avrei permesso di compiere a mia insaputa un altro dei suoi incantesimi su di me. Se ci avesse provato, le avrei scagliato contro il suo cranio il ramoscello che avevo sotto i miei piedi.
Ero furibonda.
In quale pasticcio mi avevano cacciato queste creature?
" Adesso, invece vorrei che tu mi spiegassi perchè mi hai dato questa libertà di poter sciogliere la maledizione che tu ci hai scagliato. Perchè? Non dovrei stare al suo fianco contro la mia volontà?"
Gesticolai dubbiosa cercando di mantenere la sua stessa pacatezza.
Purtroppo fallì nel mio intento di mostrarmi tranquilla, e potei intuire dalla mia voce che ero alquanto esasperata.
" Come hai ben visto Der-erhm... Il signorino con le corna non gli piace essere sottomesso e umiliato da queste frivolezze. Farà in tutti i modi piú possibili e inimmaginabili per liberarsi da questo sortilegio d'amore, anche a costo di rovinare la beatitudine della stessa responsabile. Ovvero io!"
Disse Lyra frivola mentre si indicava con la sua mano guantata dandosi una certa importanza.
Assottigliai lo sguardo e provai a ingranaggiare qualche informazione nella mia testa per arrivare a una logica conclusione. Ma intanto mi soffermavo a chiedermi più volte se c'era veramente della logica nei nostri discorsi così surreali.
" E-E quindi? Che vuoi dire?"
Mi affrettai a chiederle preoccupata mentre continuavo a massacrare sul mio grembo il tessuto della giacchetta.
" Dai, è facile arrivarci! Vuol dire che passando il commando a te, il ragazzo non dovrà sprecare le sue energie per convincermi a liberarlo. Purtroppo non posso confrontare ogni giorno un suo diabolico capriccio, ho altre cose più importanti a cui pensare! Che riguardano ovviamente la prosperità della foresta Myth."
Rivelò compiaciuta sciogliendo dal suo dito il boccolo con cui stava giocherellando.
" Ah.. Perciò lui dovrà rovinare la mia di beatitudine per convincermi a spezzare l'incantesimo. Beh, e se io invece spezzassi la maledizione prima ancora che lui possa venire da me? Non hai pensato che questo comporterebbe a risolvere tutti i miei problemi?"
Ribattei infuriata alzandomi di scatto dal mio posto, come per evitare di lanciarmi su di lei e strozzarla per ridurla in fin di vita.
" Te l'ho già detto. Tu non puoi! Se lo fai il ragazzo non ci penserà due volte ad ucciderti. Essere la sua dolce metà ha anche dei vantaggi! E se sarai capace di cambiare il suo caratteraccio alla fine potrai ricevere qualcosa in cambio."
Aggiunse subdola nascondendo l'ombra di un sorriso dietro la sua mano.
" Qualcosa in cambio? Di cosa sta-?"
" Un desiderio. Se sarai capace di rendere il suo animo colmo di bontà e privarne ogni forma di malignità, ti concederò l'opportunità di far avverare uno dei tuoi più grandi sogni."
Disse con tono persuasivo proponendomi un accordo abbastanza inaffidabile.
Mi fermai a squadrarla con uno sguardo incuriosito. Aveva catturato la mia attenzione grazie alla sua allettante proposta.
Avrebbe esaudito un mio desiderio se avessi compiuto a dovere questo assurdo affare?
Riflettei e pensai ben presto a un desiderio che avrebbe potuto aggiustare gli errori del passato. Cancellato dalla mente degli abitanti di Densville l'esistenza del diavoletto. Ridare al signor Richard la felicità che gli rispettava in quegli anni bui.
Cambiare completamente ogni cosa.
Avevo davvero il potere di farlo?
" Potrai esaudire qualunque cosa io voglia? Anche se volessi cambiare il passato?"
Chiesi seria mentre mi coprivo il capo col capuccio per ripararmi le orecchie dal venticello che continuava a sospingere i miei capelli.
La guardiana sussultò alla mia domanda e percepì per un secondo nei suoi smeraldi verdi del timore. Ripensamento, confusione, sfiducia.
Passò per un breve tempo dell'inconfortabile silenzio, finchè cancellò in un attimo le emozioni che devastavano i suoi occhi.
Strinse le sue labbra rosee in una linea stretta di sconforto e con la mano premuta al centro del suo petto diede la sua promessa..
" Qualunque cosa. "
Affermò sicura non tralasciando alcun dubbio.
Sbattei un paio di volte le palpebre incredula sulla sua precoce fiducia.
" Ma perchè lo stai facendo? Non hai paura che io possa rovinare ogni tuo singolo piano?"
Mi affrettai a chiederle altre domande.
Lyra scosse il capo in segno di negazione.
" No, perchè mi fido di te e del tuo buon animo. Non posso darti altri dettagli, né perchè ti ho scelta nè perchè sto riponendo in te tutta la mia fiducia. Devi sapere soltanto che facendo così porterai sicuramente del bene allora nostra foresta, la quale purtroppo sta perdendo la sua vitalità. La foresta Myth non è più come una volta: il bosco sta appassendo come una rosa smarrita nel deserto. Man mano che perde i suoi petali l'oscurità divorerà le anime di ogni singola creatura. Nemmeno io sono più in grado di controllarla o di ascoltarla per comprendere il suo malore..."
Confessò amareggiata prendendo con la mano il ramoscello dal prato"... Non riesco neppure a curarla."
Tra le sue dita affusolate tramutò in un gesto veloce il ramo in una stupenda rosa scarlatta, provocandomi della leggera meraviglia. La metamorfosi mi portò anche a socchiudere la bocca per la sorpresa, mentre mi avvicinavo per osservare meglio le magie che compieva facilmente la donna fatata.
Prima che potessi sopraggiungerla vidi con orrore il povero fiore appassire con assurda velocità, sgretolando i suoi petali e ridurli in briciole di polvere.
Era come se si fosse incenerita all'istante, levando nell'aria un denso odore di qualcosa di bruciacchiato.
Quell'orrendo profumo d'incenso arrivò in fretta alle mie narici e gettai un colpo di tosse non sopportandone il minimo contatto con il mio respiro.
" M-Ma che cos'hai fatto?"
Le domandai sconcertata portandomi il colletto della maglietta per coprirmi da quella soffocante polvere.
" Questa è la prova che la foresta Myth è...Malata."
Lyra buttò senza alcun riguardo il ramo per terra e alzandosi dal suo posto si diresse dall'altra parte del bosco non degnandomi di uno sguardo.
" Mia cara Madyson, affido a te l'incolumità del ragazzo con le corna. L'unica speranza che ci è rimasta sfortunatamente siete voi. Se entro in sei mesi avrai eliminato l'odio che domina quel demone, il tuo desiderio verrà ascoltato e esaudito."
" Co-Come? No, Aspetta! Come sarebbe a dire la vostra unica speranza? E perchè sei mesi? Non dovrei decidere io entro quando annulare il sortilegio?"
Le sbraitai da dietro seguendola con passi veloci, mentre la sua tunica azzurrina continuava a svolazzare a causa del vento.
" Sì, certo. Io ti sto dando soltanto del tempo per vedere se riesci entro in questi mesi a cambiarlo. Ma se scopro che non stiamo ricavando alcun risultato con il suo comportamento, vuol dire che dovrò passare il ruolo di 'Anima Gemella' a qualcun altro."
Qualcun altro?
Spalancai gli occhi inorridita.
" C-Come qualcun altro? Di questo non ne ero informata! Vuol dire che avresti potuto scegliere un altra persona a parte me?"
Infuriata più che mai e con il fiatone creatosi a causa della 'passeggiata' che stavamo continuando da chissà quante ore, notai il suo vestiario e il suo capo sbriciolarsi a poco a poco in tanti petali.
Scioccata aumentai la velocità della camminata cavalcando enormi passi, ma più mi avvicinavo più lei scampava dalla mia cattura.
" Mia cara, devi essermi anzi grata! Se non ti avessi scelto lui ti avrebbe
ammazzato! Adesso, purtroppo il mio tempo qui è finito quindi ti pregherei ti sprecare le tue forze unicamente per stanotte~"
Cantilenò riprendendo ad essere scherzosa e tranquilla.
Stanotte. Ovvero l'incontro con il ragazzo con le corna.
Il mio stomaco al solo pensiero si era ribaltato. Il panico si prese il possesso del mio corpo.
" Fermati! Non mi hai detto ancora come spezzare l'incates-!"
Nel momento che allungai le mani per acciuffarla, osservai le mie dita agguantare il nulla mentre la sua sinuosa figura si dissolveva in dei graziosi fiori di ciliegio. I petali levitarono nell'aria e con una sola folata di vento vennero spazzati via dalla mia visuale, come tanti uccellini che spiccavano il volo per raggiungere il cielo.
Una risatina graziata echeggiò tra gli alberi e udì la cristallina vocetta sussurarmi dolcemente delle parole d'incoraggiamento.
" Buona fortuna, Madyson."
•
La sera arrivò molto presto e aveva dipinto con il suo manto stellato il cielo. Da fuori la finestra della mia camera osservai le stelle brillare come tante lucciole, pronte a danzarci sopra i nostri occhi ed a accompagnarci in un viaggio costellato di sogni.
Distesa tra le soffici lenzuola del mio letto, mi mordicchiai il labbro inferiore per non farmi sfuggire un altro sbadiglio. Ero incapace di chiudere le palpebre e di addormentarmi per abbandonarmi tra le braccia di morfeo.
Forse era perchè non la smettevo di pensare all'incredibile incontro avvenuto con la guardiana e il diavoletto. Ricordavo e registravo come un disco rotto le scene accadute all'interno della foresta.
L'accordo. La mia anima gemella. Il mio desiderio.
E poi ricominciavo daccapo, ripetendo ogni piccolo particolare nel mio cervello per convincermi che non era stato frutto della immaginazione. Non ero la stessa bambina che plasmava con le sue ridicole fantasie il suo mondo illusionario, ormai ero diventata un'adolescente che cadeva nell'oblio della realtà. In parole povere: Non sarei stata capace di immaginarmelo.
Diedi un'occhiata all'orologio che era appeso al muro e sbuffai delle imprecazioni sotto il mio respiro.
Erano le due di notte.
" Dormi, Madyson! Dormi!"
Borbottai soffocando il mio respiro sotto il cuscino per impedirmi di rimanere sveglia.
Bofochiando altre parole soffocate, decisi allora che era del tutto inutile restare sdraiata con i nervi attaccati sullo stomaco. Purtroppo l'unica soluzione che mi era venuta in mente era quella di scendere in cucina e di farmi una bella camomilla. Avrebbe rilassato la mia ansia e mi avrebbe aiutata ad ottenere un po' di sonno.
Convincendomi con questa assurda idea, mi alzai dal letto scalciando di malumore le coperte che erano avvolte tra le mie gambe. Mi stropicciai gli occhi con le mani e provai ad infilarmi le ciabatte per evitare di toccare le piastrelle congelate del pavimento.
Pronta per scendere e con lo stato d'animo ridotto a quello di uno zombie, incoraggiai il mio corpo barcollante ad avanzare verso la porta.
Il tragitto per arrivare in cucina fu breve, ma una parte di me si pentiva di aver sceso i gradini delle scale, sapendo che poi le avrei dovuto risalire una ad una per raggiungere la mia camera. Assonata raggiunsi il bancone della cucina per organizzarmi a prendere gli strumenti necessari per creare l'infuso.
Avevo preso un pentolino per bollire l'acqua e una bustina di camomilla per immergerla dentro la tazzina. Dopo aver aspettato un po' che l'acqua cambiasse colore diventando un giallognolo ocra, presi il telecomando della televisione che c'era sopra il tavolo e cominciai a guardarmi alcuni canali per distrarmi.
Con la tazza fumante tra le dita della mano e il telecomando poggiato nell'altro, mi accorsi che ogni programma parlava sempre e solo di un unico protagonista. Una persona che non smetteva di attanagliare le curiosità dei cittadini di Densville.
Notizie sulla scomparsa del ragazzo con le corna.
Artisti che si ispiravano al ragazzo con le corna
Studiosi che cercavano di comprendere com'era avvenuta la sua comparsa.
Commedie sul ragazzo con le corna.
Oh, ci mancava solo la commedia!
Sedendomi sopra il davanzale della cucina mescolando lo zucchero con il cucchiaino nella tazza, decisi di spegnere il brusio del televisore mettendo il muto.
Sembrava che ogni canale voleva ricordarmi che da un momento all'altro il diavoletto avrebbe bussato alla mia porta per farmi visita. Che la bambina di sette anni fa era l'unica ad essere a conoscenza della sua scomparsa, e per quanto poteva essere buffo era diventata la sua cara e dolce metà. Gurdai il piccolo tatuaggio che avevo sul polso e aggrottai la fronte perplessa.
Non sapevo nemmeno come cominciare a farlo diventare...buono.
Come avrei potuto iniziare una conversazione con lui?
Gli avrei dovuto dire che Lyra aveva dato il potere a me di cancellare la maledizione?
Ma la guardiana per giunta non mi aveva spiegato come spezzarlo!
Forse lo aveva fatto soltanto per egoismo, così il diavoletto non sarebbe andato a cercarla per disturbare le sue missioni.
O lo aveva fatto per tenerlo lontano dalla foresta Myth, così che lei avrebbe potuto continuare a proteggerla dal male che la minacciava.
Ripensando alla rosa che si era sbriciolata nella sua mano, un brivido percosse il perimetro della mia schiena.
La foresta era malata?
Vuol dire che avrebbe potuto spargere il suo malessere anche in città?
Gettai un lungo sospiro di stanchezza dalla mia bocca e prima che potessi sfiorare il liquido con le mie labbra, udì qualcosa scricchiolare sopra il mio capo.
Un altro scricchiolio provenì dalle tegole del tetto e sobbalzai dal mio posto per tenermi in agguato al prossimo rumore.
Posando la tazza sopra il tavolo con cautela, gli scricchiolii cominciarono ad aumentare di volume, mentre la lampadina del salotto si accendeva e si spegneva in ininterrotti sussulti.
Il televisore invece, non dava alcun segnale e osservai lo schermo diventare lentamente rosso come le braci di una fiamma arderte.
" Ma che cavol-?!"
Prima che potessi esprimere il mio shock a parole, la lampadina del salotto improvvisamente si fulminò. Esplose come un palloncino punto da un ago e correndo a perdifiato dietro il divano fiorato di mia nonna, evitai per un soffio le schegge di vetro dal tetto.
Da quel momento in poi il salotto si avvolse nel silenzio e nell'oscurità più totale.
Il buio coprì ogni cosa. Percepivo soltanto i battiti impazziti del mio cuore dal mio petto.
Intimorita dal raccapricciante scenario, provai ad uscire dal mio nascondiglio con le gambe che mi tremavano.
Mi sentivo una gelatina!
Non capendo ancora cosa fosse accaduto in cucina di mia nonna, pensai che la casa fosse stata infestata per un secondo da uno spirito maligno assetato di vendetta. Diedi la colpa a mio nonno, che sicuramente ce l'aveva con mia nonna perchè gli aveva buttato via la sua collezione di biglie.
Ma prima che potessi arrivare ad una certa conclusione, scorsi una figura seduta sopra il tavolo della cucina a sorseggiare con tranquillità la mia camomilla.
La luce lunare che arrivava dalla finestra illuminava i suoi profili affilati, mettendolo in penombra e dandogli un tocco di mistero.
Un mistero che però si dissolse in fretta , dopo che riconobbi con miei occhi le sue ricurve corna. Due sfere scarlatte mi fissarono con compiaciuta malizia e un ghigno macabro accompagnò la scena, portandomi a ricambiare la sua attenzione con immenso disprezzo.
"Sei ancora sicura di voler essere la mia Anima Gemella?"
ɴᴏᴛᴀ ᴀᴜᴛʀɪᴄᴇ:
Mi dispiace molto per il ritardo! Ma devo essere sincera..non ho avuto un bel periodo! Non riuscivo più a scrivere e a disegnare a causa dei problemi di salute che ho avuto! Spero adesso di aggiornare più spesso ç.ç
Ultima cosa! Volevo mostrarvi un veloce schizzo di Lyra! Spero che vi piaccia!
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