3.
Quel giorno mi sentivo tranquilla, non sentivo nulla.
Anche se quella sensazione riguardo l'orologio l'avevo comunque da un mese ormai, cercavo di non farci nulla e di non pensarci ma era più forte di me.
Come potevo evitare quella sensazione?
Come potevo non pensarci?
«Ciao guys» salutarono Jeonghan e Perrie, tenendosi per mano.
Sono così belli, li amo.
«Wee, pronti per andare al parco divertimenti?» chiesi, mentre lasciavo che Chan legasse i miei capelli in una coda alta.
«Avete preso tutto?» domandò Vernon e noi annuimmo.
Mentre aspettavamo il treno, scattò l'ora ed io guardai l'orologio.
Erano le 10:00.
Mi alzai di scatto, cominciando a guardarmi intorno, le gambe mi tremavano e il cuore mi batteva talmente forte da sembrare impazzito.
O forse lo era.
Mi avvicinai al pilastro dove si trovava l'orologio, mi poggiai al muro ed osservai i miei amici che mi guardavano confusi.
«Jade... tutto bene?» domandò Seungkwan, avvicinandosi a me.
Dopo essermi "ripresa" da questa mia azione, mi resi conto di ciò che avevo appena fatto.
Guardai l'orologio di nuovo, i battiti del mio cuore erano rallentati e il sangue non mi circolava più talmente veloce da farmi sentire il formicolio nelle gambe.
Mi era però venuto il mal di testa.
«Si... scusatemi, c'è il treno comunque» dissi, indicando dietro di loro.
Fortunatamente, i miei amici non ci pensarono più, però avevo comunque lo sguardo confuso di Perrie su di me.
Se solo sapesse...
Devo ritornare qui da sola.
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