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🏫 asahi x reader 🔴

Meo deo ho scritto un botto.
Perdonatemi ma non sono abituata a scrivere lemon quindi è molto lunga per questo :") mi auguro non faccia pena lol.
Ringrazio Luchia_noemi per la richiesta! Spero ti piaccia~~

- Asahi, hai sentito? A quanto pare da oggi avremo un nuovo compagno di classe! Finalmente avrai anche tu un vicino di banco.- esclama Kisumi con il suo solito entusiasmo eccessivo.

- Spero solo che non sia uno di quelli che ti rubano le penne e poi fanno finta di niente.

- Ahahah ma dai! Che ne sai? Magari alla fine è smpatico quanto me!- continua Kisumi dandomi svariate pacche sulla schiena.

- Per cortesia, silenzio. Come sapete oggi avremo una nuova alunna tra noi..- comincia il professore indicando con il palmo della mano la porta dell'aula.

"..sbaglio o ha detto alunna?"
Penso stiracchiandomi sulla sedia e mettendo le braccia conserte dietro la testa.

- Presentati pure, avanti!- fa il docente sedendosi dietro la cattedra.

A quel punto entra nell'aula, un piede alla volta, una ragazza dai capelli (c/c).

Tutti i ragazzi della classe si guardano tra loro scambiandosi sorrisetti pervertiti e dandosi il cinque tra loro.

Anche Kisumi mi guarda sorridente e mi fa l'occhiolino per poi agitare davanti la faccia un pollice in su.

In effetti non posso dire di non essere piacevolmente sorpreso: non solo alla fine è una ragazza ma è anche molto carina.

- Mi chiamo y/s y/n. Piacere di conoscervi~

La ragazza, come previsto, finisce per essere la mia nuova compagna di banco.

La seguo con la coda dell'occhio fino a quando non si siede vicino a me, la gonna della divisa mi lascia ben poco da immaginare.

Deglutisco per poi schiarirmi la voce:

- Ei, ascoltami bene, come avrai visto tu stessa in questa scuola le ragazze sono molto rare perciò guardati sempre le spalle e non fidarti dei ragazzi.

Le dico dondolandomi sulla sedia con fare vago.
Lei mi risponde, scostandosi i capelli c/c dal volto, con un gentile "grazie".

Non credo abbia capito che anche io, e soprattutto io, faccio parte dei ragazzi di cui non dovrebbe fidarsi e da cui dovrebbe guardarsi le spalle...
-----

Pov te

Sei un po' nervosa, ma come darti torto? Il primo giorno in una scuola nuova renderebbe nervoso chiunque, sopratutto se si tratta di una scuola che brulica di maschi.

Ma ora è meglio non pensarci troppo, il professore ti sta chiedendo di presentarti perciò è meglio farlo in fretta e andarsi a sedere al banco:

-Mi chiamo y/s y/n. Piacere di conoscervi~- dici facendo un piccolo inchino con la testa.

Puoi facilmente notare che, oltre a te, ci sono solo altre tre ragazze...

"Sarà un anno difficile" pensi dopo aver incrociato lo sguardo di un paio di ragazzi intenti a sqadrarti dalla testa ai piedi con sguardo famelico.

C'è però un ragazzo che cattura la tua attenzione in modo particolare: ha i capelli rossi e spettinati, sembra il tipico ragazzo ribelle che non ha voglia di studiare e ha i primi due bottoni della camicia della divisa sbottonati.
È piuttosto carino, devi ammetterlo.

In poco tempo ti ritrovi ad essere la sua vicina di banco.

Quale miglior modo per conoscerlo meglio?

- Ei, ascoltami bene, come avrai visto tu stessa in questa scuola le ragazze sono molto rare perciò guardati sempre le spalle e non fidarti dei ragazzi.

Dice il ragazzo senza neanche darti il tempo di chiedergli il suo nome.

- Grazie... farò attenzione allora eheh- rispondi tu mettendoti una ciocca di capelli dietro l'orecchio.

Il tuo nuovo vicino di banco continua a lanciarti occhiate di tanto in tanto per tutta la giornata e non sai come comportarti anche perché ogni volta che cerchi di parlargli lui si gira immediatamente e arrossisce.

Durante l'intervallo vieni circondata da alcuni dei tuoi nuovi compagni di classe e vieni sommersa di domande.

Noti però, con un po' di dispiacere, che il tuo vicino di banco continua a non mostrare particolare interesse nei tuoi confronti, anzi, da quando è cominciato l'intervallo è andato dritto verso il ragazzo coi capelli rosa a parlare di chissà cosa.

- Ei y/n! È molto bello avere finalmente un'altra ragazza in questa topaia piena di maschi in crisi ormonale!- dice una ragazza dai capelli color vinaccia.

- Sì ma ti consiglio di stare attenta ad Asahi, ha passato tutta la lezione a guardarti in modo strano.- aggiunge un'altra ragazza un po' più bassina e dai capelli corti.

"Eh? Asahi? Intendono il mio vicino di banco immagino... quindi non me lo sono sognato che mi fissava per tutto il tempo in quel modo."

- Beh, è palese, gli piaci y/n! Ma come dargli torto? Hai un certo carisma.

Wow, non ti saresti mai immaginata che il tuo primo giorno di scuola sarebbe stato così movimentato.

Ma il meglio doveva ancora arrivare...

----- passano circa due mesi

Tu e Asahi, nonostante la timidezza iniziale, eravate diventati in fretta buoni amici ed era palese, per tutti tranne che a voi, che entrambi provate qualcosa l'uno per l'altro.

Da quando avevi sentito di piacere ad Asahi ti veniva quasi naturale flirtare con lui 24/7 ma ultimamente avevi notato che il rosso era estremamente sensibile e anche solo sfiorarlo lo faceva arrossire.

E ovviamente avevi intenzione di sfruttare questa sua ipersensibilità a tuo favore.

- Asahi~~ mi compri la merenda~~- fai tu accarezzando l'avambraccio del ragazzo con un dito e sussurrandogli in un orecchio.

Ed ecco che, come previsto, il rosso arrossiva e scattava in piedi a comprarti la merenda.

Quando faceva così era estremamente tenero.

Tuttavia, dopo le lezioni, non andò a finire esattamente come avevi previsto:
Tu e Asahi eravate di turno per riordinare l'aula dopo le lezioni e anche stavolta, ti aspettavi di passare un piacevole pomeriggio con il tuo Asahi ma lui aveva ben altri piani, o forse neanche lui si aspettava quello che stava per accadere:

- Y/n, non ci riesco più..- comincia lui posando sul muro la scopa che aveva in mano.

All'inizio sei un po' confusa.
- Non riesci a fare cosa, Asahi?

- Credi che non me ne sia accorto? Che mi stuzzichi continuamente di proposito. Y/n, devi sapere che è due mesi che mi trattengo dal non saltarti addosso.

A quella rivelazione rimani per un paio di secondi immobile.

"Stiamo scherzando? Quindi gli piaccio sul serio?? Non erano solo voci alla fine."
Pensi tu ricordandoti di tutte le volte in cui avevi avuto l'impressione che Asahi cercasse di evitarti dopo averlo stuzzicato per l'ennesima volta.

- Asahi io--
Non riesci a finire la frase perché hai già Asahi sulle labbra.

Le parole che fino a poco prima cercavano di essere pronunciate ora venivano soffocate dalle morbide labbra di Asahi in un bacio disperato.

Asahi, per poter arrivare alla tua altezza, si era dovuto piegare leggermente sulle ginocchia e per questo ti aveva spinto fino al muro più vicino per avere più sostegno.

Le vostre gambe si intrecciavano in un nodo confuso e inesperto.

- y/n mi piaci. Stai con me, ti prego.

Asahi teneva il tuo volto stretto fra le mani e ti guardava le labbra come se la sua vita dipendesse da queste.

Lì per lì eri ancora spaesata ma sapevi bene cosa rispondere:

- Mi piaci anche tu, Asahi. Fammi tua.

Gli occhi del ragazzo si erano assottigliati e le sopracciglia si inarcavano insieme alle labbra in un'espressione di soddisfazione e sorpresa.

Il rosso non se lo fece ripetere e riprese a baciarti con sempre più passione e desiderio; dalle labbra passò presto sul collo e poi alle clavicole e poi alle spalle, lasciandoti brividi di piacere ovunque e facendoti battere il cuore sempre più in fretta.

Il calore e la vicinanza del suo corpo ti fece avvampare e cominciavi a sentire farfalle nello stomaco.

Ma non ti bastava, e anche lui voleva più.

Per fargli capire di voler andare avanti avevi alzato una delle tue gambe fino a farla premere sul cavallo già gonfio dei suoi pantaloni.
Al contatto Asahi aveva ansimato facendoti eccitare ancora di più.

Dal muro freddo dell'aula Asahi ti aveva spostata sulla cattedra.
Ti eri agganciata a lui con le cosce e tenevi le braccia strette intorno al suo collo mentre gli accarezzavi i capelli morbidi che profumavano di shampoo.

Ora che eri seduta sulla cattedra arrivavi all'altezza del suo petto e non potevi trattenerti dal toccarlo.
Avevi sempre saputo che il corpo di Asahi fosse atletico e tonico e il poterlo toccare era una delle tue tante fantasie.

Molte di quelle fantasie si stavano realizzando una dopo l'altra.

Le mani calde di Asahi ti stavano sfilando con gentilezza gli indumenti che costituivano la divisa.

- Non puoi neanche immaginare quanto ho aspettato questo momento.- fa Asahi sussurrandoti nell'orecchio mentre ti slacciava il reggiseno.

Non fai neanche in tempo a cercare di coprirti che il rosso ti blocca le mani sopra la testa e ti impedisce di muoverti.

- Lasciami avere la mia vendetta, mi hai stuzzicato in ogni modo per due mesi. Non te la farò passare liscia.

Senti le sue labbra piegarsi in un sorrisetto simile ad un ghigno.

Sei alla sua mercé.

Asahi comincia a giocare coi tuoi seni sfiorandoli appena con la punta del naso e poi ricoprendoli di morsi lenti.

Stringi le tue gambe sul busto del ragazzo e cerchi in tutti modi di farlo aderire il più possibile a te.
Asahi continua ad esplorare il tuo corpo e fa finta di ignorare il tuo disperato tentativo di averlo più vicino.

- Asahi, ti prego sbrigati.

Gemi tu quasi con disperazione.

- Ma come? Io ho resisto due mesi, non credi di poter impegnarti un po' di più?

Senti sempre più gonfio il cavallo dei pantaloni del rosso che preme sulla tua intimità.

Cerchi di spostare il corpo pesante del ragazzo per metterti più comoda e finisci di nuovo tra le sue braccia.
Gli sfili finalmente la maglia e ammiri i suoi muscoli in tutto il loro splendore.

Non ne puoi più di aspettare perciò sposti subito la tua attenzione direttamente alla sua erezione.
La sfiori attraverso la stoffa, prima dei pantaloni e poi dei boxer.

Asahi porta la testa all'indietro e ti lascia fare il resto.

Prendi in una mano la sua lunghezza e cominci a fare su e giù man mano sempre più velocemente.
Asahi tiene gli occhi chiusi e respira pesantemente.

- Y/n, ora tocca a te.

Il rosso ti spinge sopra la cattedra baciandoti dolcemente sui capelli.
Ti accarezza e ti sorride per poi baciarti il palmo della mano.

- Posso procedere, y/n?

A quelle parole intensi brividi ti percorrono la schiena e non puoi evitare di inarcarla.

- Si Asahi, f-fai piano.

Il ragazzo posiziona le mani sui tuoi fianchi morbidi e con i polpastrelli ti massaggia la pelle facendoti il solletico.

Dopo qualche secondo per farti mettere comoda entra dentro di te con un forte gemito.

Asahi ti guarda negli occhi per poi cominciare a muoversi prima lentamente e poi sempre più forte.
Il piacere arriva quasi subito e il tuo corpo reagisce istintivamente pulsando intorno alla sua lunghezza.

Continuate ad amarvi fino allo sfinimento.

Con un verso roco Asahi arriva al culmine e si riversa dentro di te, anche tu sei al limite e perciò i vostri fluidi si mescolano.

Subito dopo ti tiri su dalla cattedra e abbracci il rosso ispirando a pieni polmoni il suo profumo. Anche lui ricambia l'abbraccio e rimanete a coccolarvi per qualche minuto.

- T-ti amo Asahi.

- Anche io y/n~.

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