~Capitolo IX Il Demone Azazel~
Haren
Insieme a torniamo a casa. Noto subito l'assenza di Astrid. «Samira, e tua sorella Astrid, dov'è?»
«Astrid? Mi dispiace, non so dove sia».
«Tu e lei avete litigato per colpa mia, mi dispiace».
Samira mi guarda negli occhi e nota che ho un'aria stanca. «Domani andremo a cercare mia sorella, adesso tranquillo hai fame? Preparo la cena?» Sono felice all'idea che il mattino seguente andiamo in cerca di Astrid, con l'intento che le due sorelle si chiariranno.
E così ceniamo con pollo arrosto e patate al forno.
Dopo aver terminato la cena stanco e un po' debilitato dalle torture subìte, guardo Samira. «Accidenti, che sonno, sono tanto stanco»
«Dai, adesso stenditi sul divano. Mettiti comodo, sei stanco. Dormi bene». Annuisco mi sfilo gli stivali, li poggio ai piedi del divano. «Scusami, vorrei stare ancora sveglio farti compagnia, ma non riesco a tenere gli occhi aperti», ribatto crollando dalla stanchezza addormentandomi sul divano.
Samira
Con cura copro il giovane con la coperta, vedo i segni delle torture sul corpo del ragazzo e con tristezza sussurrò: «Buonanotte Haren, dormi bene». Mi soffermo a guardarlo dormire, ha il volto rilassato, sembra un bambino.
Osservo ancora un po' il giovane disteso sul divano, il ragazzo dorme beato, e nel sonno sussurra:
«Samira? Dove stai andando? Aspettami. No non lasciarmi!» Dice in un tono ansioso.
Il giovane si desta dal sonno di soprassalto. Confuso «Che incubo». Si guarda intorno.
«Tutto bene? Ti sei svegliato di colpo. Mi hai spaventata». Commento preoccupata.
«Scusa non volevo, ecco io. Ehm, avevo fatto un sogno. Anzi un incubo; eri scomparsa. Non mi lascerai solo vero?» Borbotta il giovane con lo sguardo triste.
«Tranquillo, era solo un brutto sogno, sarò sempre accanto a te. Adesso torna a dormire».
Haren dal discorso di Samira, si quieta. E con un sorriso tenero risponde: «Hai ragione, era un brutto sogno. Sono tanto stanco. Notte». E si addormenta subito, come un bambino esausto. Sorridendo gli accarezzo i capelli argentei, e penso: “Quanto sei dolce, sei un ragazzo speciale, credo proprio di essermi innamorata di te, dormi bene”. E gli schioccò un bacio sulle labbra, e con un sorriso mi avvio nella mia a stanza, dove mi addormento nel letto poco dopo.
All'esterno si aggirava nelle boscaglie un individuo misterioso, un ragazzo dai lunghi capelli argentati e occhi azzurri. Colui che mieteva vittime il demone Azazel un essere senza scrupoli. Nelle città confinanti, tutti credevano che Haren fosse il demone che uccide innocenti. Ma in realtà il vero colpevole, è un altro Azazel.
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