Capitolo 1: You Want Be My Friend?
HADDONFIELD...7:45 AM...CASA MYERS...
Una nuova giornata di scuola per Michael era iniziata, avrebbe preferito rimanere a casa sua a dormire tra le soffici coperte nere del suo grande letto, ma voleva andare a scuola solo per una ragione: vedere Jason...un ragazzo appartenente alla sua stessa scuola e classe, lo attraeva molto, era innamorato di quel ragazzo da 4 anni, cioè dall'inizio delle superiori... Michael desiderava essergli amico, ma il biondo era coperto da mille barriere, lui stesso era l'artefice di quest'ultime, non era l'esuberante Freddy, migliore amico del moro, oppure quei brutti ceffi in quella scuola di matti ad avergliele fatte spuntare. Jason viene deriso, preso in giro, umiliato da loro, ma lui non se ne fregava, ma se provano solo a superare il suo livello di pazienza o di provocazione si potrebbero trovare con qualcosa di rotto o con dei denti mancanti...
Michael e Jason erano molto simili, eppure avevano caratteri, personalità e vite differenti...avevano poche cose in comune, e tra queste c'è n'era una in particolare, ognuno di loro due amava l'altro, ma erano incapaci di rivelarsi per la paura di non piacere all'altro...Vi chiederete come fanno ad amarsi due persone se non si parlano o non si conoscono per niente, beh, ognuno stolkera l'altro senza che l'altro se ne accorga...
Michael adorava starsene per conto suo, ma la compagnia di Freddy non gli dispiaceva affatto, tant'è vero che erano amici da quando erano piccoli...il rosso era sempre stato capace di farlo ridere e sorridere, sapeva interagire con lui senza Infastidirlo. Odiava i posti rumorosi e affollati, adorava la tranquillità, la solitudine, e come dicevo prima, la compagnia di Freddy.
Detto ciò, il moro si preparò per andare a scuola e prese lo scuolabus. Salí sul mezzo e cercò un posto dove sedersi guardandosi intorno, c'erano sempre gli stessi volti di ogni giorno scolastico, ma ad un tratto il suo sguardo si incrociò con quello di... Jason?! Però, quanto è piccolo il mondo, eh?! 'Da quanto in quà Jason prende lo scuolabus?! Sapevo che veniva sempre accompagnato dalla mamma, o che qualche volta veniva a piedi...' questa sua affermazione era fodanta grazie alla sua abilità di stalker e non perché glie lo avesse chiesto. Continuò a contemplare, 'Non sapevo che passasse anche per la foresta di Crystal Lake quel coso giallo che porta i ragazzi a scuola...Non c'è nessuno vicino a lui, ne posso approfittare! Vedo che non c'è neanche Freddy oggi! Ho il via libera!' pensò fra se è se sorridendo a trentadue denti, il biondo si accorse che quel ragazzo lo stava guardando, e ad un tratto, iniziò a parlare una vocina nella sua testa 'Ohh, guarda un po' chi c'è?! La tua cotta... se così si può chiamare, che ti sta fissando e sorridendo in modo strano!', il biondo si mise a guardare fuori dal finestrino ritornando composto da quallo che la vocina nella sua testa aveva detto. Il moro guardò Jason per qualche altro secondo e poi gli chiese: "Posso sedermi qui?", fece spallucce ' Lo prendo come un sí ' pensò e si sedette così vicino a lui. Poco dopo Freddy gli mandò un messaggio, dove diceva che non sarebbe venuto a scuola perché si scocciava, Michael fece un respiro di sollievo nel leggere quel messaggio, perché così non avrebbe avuto, per il momento, nessun ostacolo tra lui e la persona di cui si era innamorato....di solito Freddy non poteva fare un giorno d'assenza, non sopportava l'idea di lasciare Michael da solo con Jason, odiava quando il moro guardava o stolkerava il biondo, ed era proprio per questo che lo allontanava, oppure se lo teneva tutto per se senza dargli tregua, a volte lo distraeva, ma lo sguardo di Michael era difficile da togliere da dosso a Jason, Michael odiava questo comportamento da parte di Freddy, ma era una cosa che si poteva tollerare, ammatteva che ciò che faceva era eccessivo, per poco non lo seguiva anche nel bagno.
Aspettò qualche altro minuto e poi si decise a parlare, attirando una seconda volta l'attenzione del biondo, "Eh Jason?", "Hm?", "Ma lo scuolabus passa anche per Crystal Lake?", 'Non era quasta la cosa che gli dovevo chiedere, accidenti!!', il biondo annuí, "Ah, capisco..." e aggiunse:"Sai parlare? Sai dire una frase completa e non a monosillabi?" ' E sò due...ufff, che coglione che sono! ', il biondo annuí in modo secco ed irritato, il moro continuò, "Hai amici?" gli chiese Michael "Oh, ma che vuoi da me?!" "Niente..." 'Niente no no, certo, continuiamo a fare figure di merdaaa! Yeee' "Allora sloggia..." disse girandosi dinuovo dall'altra parte mettendosi a braccia incrociate e si mise ad osservare il panorama fuori dal finestrino "No, io da qui non mi muovo" "Ok, come vuoi..." "Ma..." 'Si vabbè, lascia stare...'. Michael si mise gli auricolari nelle orecchie e iniziò ad ascoltare musica mentre lo scuolabus arrivava a destinazione.
Arrivarono a scuola e si deiressero verso la loro classe, senza guardarsi né parlarsi a distanza di circa un metro ognuno dall' altro. Quel tragitto di puro silenzio venne interrotto dal rumoroso Freddy, che saltò addosso al moro e gli mise una mano sulla spalla ed esclamò: "Hey Michael!", "Ciao Freddy..." disse secco e aggiunse con lo stesso tono "Ma tu oggi non volevi stare a casa?", "Ho cambiato idea, Hahaha" 'Quanto mi sei mancato... Ufff' pensò, "C'è bisogno di ridere!", esclamò infastidito Jason dalla risata fastidiosa del rosso, 'E ora incominciano...' pensò ancora il moro, "Ohhh, ma guarda un po' chi c'è?! Jason! Come va?! Hahaha! Ah, già, quasi dimenticavo, non sai dialogare come una persona normale, hahahahaha!-", "Freddy piantala!Se proprio devi rompere le palle a qualcuno, vattene da un altra parte, è porta anche la tua risata e le tue cazzate con te!" esclamò infastidito Michael, dando uno schiaffo dietro la nuca del rosso e quest'ultimo, di conseguenza a quel gesto, disse: "Ma che ho fatto?!" e Michael gli rispose, "Sai benissimo che Jason è in grado di farti a pezzettini... Non lo istigare...E poi non voglio raccogliere i tuoi resti sul pavimento..."... sul viso del biondo, sentendo quelle parole, spuntò un semplice sorriso e poi guardò verso Michael che, a sua volta gli sorrise, i due tornarono a guardare in avanti immediatamente. Il rosso disse secco: " Ma che spiritoso... Si vede che sei mio amico... " e Michael gli rispose secco "Shhh, mi fai venire il mal di testa", il rosso si azittí e fece una sforfia. Arrivarono in classe, e ognuno si sedette al suo posto. Essa era spaziosa, con tre flie da quattro banchi ciascuna, e in ogni banco ci potevano stare due persone. Michael era seduto nel terzo banco della terza fila, dietro di lui c'era Freddy, mentre Jason era in secolda fila al secondo banco. La lezione iniziò dopo qualche minuto. Durante lo svolgimento delle ore scolastiche, Michael prendeva appunti, ascoltava le spiegazioni dei prof, ma allo stesso tempo guardava Jason, mentre Freddy non se ne fregava minimamente della lezione ed era intento a guardare il moro in modo infastidito e inoltre guardava in modo ringhioso quegli occhi marroni del suo migliore amico puntati sul corpo del biondo, voleva che quegli occhi bellissimi fossero puntati su di lui e non su quel tizio odioso, che secondo il rosso era soltanto un <<mongoloide>>...
L'ora di pranzo arrivò e tutti gli alunni della scuola andarono in mensa per pranzare, compreso Freddy e Michael che si sedettero vicini, come ogni giorno scolastico, su una panca difronte a un tavolo della mensa per mangiare ciò che avevano preso e messo su dei vassoi... Jason era seduto per fatti suoi... e tanto per cambiare il moro lo guardava fisso mentre mangiava e chiacchierava con Freddy, quest'ultimo non riusciva a fargli distogliere lo sguardo da quel <<mongoloide>> nemmeno per un secondo.
"Hai qualcosa da fare dopo la scuola?" gli chiese il folle, Michael non gli rispose, probabilmente era incantato oppure non l'aveva sentito, "Michael! Mi senti!? Cazzo! Ti ho fatto una domanda!", "Eh? Ah? Che?! S-stavi parlando con me?", "La smetti?!", "Di fare cosa?", "Di guardare quel mongoloide!", "Che?", "Hai sentito e capito benissimo! È da quando sono iniziate le superiori che va avanti questa storia, lo guardi, cerchi di interagire con lui... Ci riesci a stento! E tu continui?! Non ti sei stancato?! Mi spieghi cosa ci trovi di così speciale in lui?!" Freddy prima o poi doveva scoppiare, e infatti, iniziò a parlare di ciò che aveva capito e osservato in tutti e quattro i loro anni di superiori, e Michael gli urlò contro rispondendogli, "È a te cosa importa?! Che ti cambia?! Sono fatti tuoi?! Mi togli una curiosità!? Perché sei così geloso?! Che hai contro di lui?! Se mi dici che cosa c'è che non va, magari, ne potremmo discutere insieme! Ma se continui a istigarlo o a farmi da ostacolo e fare l'incompreso, io non potrò capire né te e né gli atteggiamenti che hai verso di me e verso di lui!","<<Geloso>>io?! Ma va a cagare! Io non ne voglio parlare! So che non mi capiresti mai!", "È allora mi spieghi qual'è il problema?! Perché non ne vuoi parlare?!" chiese Michael, "È meglio che lasci perdere non capiresti mai! La mia vita è un fraintendimento continuo!" rispose Freddy, "Come vuoi!", "Ma...". 'Credevo che ne volesse sapere di più! Ma perché deve esistere quello lí?!' pensò tra se e se. "Freddy ma dove vai?!" esclamò il moro vedendo il rosso alzarsi di botto e dirigersi verso il tavolo di Jason e, sbatté le mani sopra di esso quando arrivò, attirando così, l'attenzione del biondo...si alzò anche Michael e si diresse con passo veloce verso il tavolo dove si trovavano Freddy e Jason, dopo aver capito quello che forse il rosso voleva cercare di fare. "Hey Voorhees?!" disse attirando una seconda volta l'attenzione del proprietario del nome che aveva pronunciato, "Perché non cambi scuola!? Nessuno ti vuole! Nessuno di caga! Sei solo uno sfigato! Un demente! Fai schifo! Hahaha! Perché non te vai nella tua schifosa foresta!", mentre continuava a prenderlo in giro e ad istigarlo, Michael lo interruppe, "Freddy! Basta!", "Tu stanne fuori!", "Perché cazzo non lo lasci stare!? Cosa ti ha fatto!?" a questa domanda Freddy non poteva rispondere...secondo lui quel <<mostro sfigato>> gli stava portando via la sua cotta di nome Michael Myers...
"STANNE FUORI CAZZO! SONO QUESTIONI TRA ME E LUI, NON TI INTROMETTERE!", "FINISCILA DI ESSERE GELOSO! MA POI GELOSO DI COSA?!-",Michael si fermò vedendo che non stava migliorando la situazione, anzi, la stava peggiorando... vide Freddy provocare con il suo guanto artigliato, preso dallo zaino, Jason e li quest'ultimo andò su tutte le furie. "SMETTILA CAZZO!", "DI FARE QUESTO?! *avvicinò un artiglo al collo del biondo* Hahahahaah!", "PEZZO DI MERDA TI HO DETTO BASTA!!!!", "SENNÒ COSA MI FAI?!", Jason si alzò infuriato prese Freddy per il colletto della maglia e lo alzò da terra con facilità "SMETTILA DI ROMPERMI IL CAZZO OGNI GIORNO!", "AIUTOOO! MA CHE PAURA! HAHAHAHA!", mollò la presa e lo fece sbattere con la schiena a terra. Jason prese lo zaino e se ne andò in classe prima che suonasse la campanella. Michael, prese lo zaino, poi guardò verso Freddy, "Vergognati..." gli disse, e raggiunse Jason per chiedergli scusa della sceneggiata successa due minuti prima che se ne anddasse. Riuscí a raggiungerlo in tempo, Jason!", lui non rispondeva e continuava a camminare, il moro velocizzò il passo è così lo prese per il polso...il biondo si fermò finalmente...si girò verso Michael ancora con un aria arrabbiata, anche se non c'è l'aveva con lui e sapeva anche che non era per colpa del moro se era ancora arrabbiato per l'accaduto, e inoltre, sapeva benissimo che in realtà lo era per colpa di Freddy... gli chiese "Che vuoi?!", "T-ti volevo chiedere scusa", Jason si rigirò e cercò di riprendere a camminare, ma venne fermato da Michael che strinse la presa,"A-ascolta per favore" e aggiunse, "Non so perché si sia comportato così o-ok? Non è vero niente di quello che ha detto...", "OK e allora?!...", "Niente,...scusa, non ti trattengo..." disse sconsolato lasciando la presa. Jason fece qualche passo lasciandosi dietro Michael con una lacrima che gli rigava il viso, si fermò pensando fra se e se: 'Non è questo quello che voglio... Non merita di essere risposto così, è stato quel coglione dai capelli rossi a farmi arrabbiare e non lui... ' prese un respiro profondo e si girò verso Michael e tornò indietro fermandosi difronte a lui "Michael grazie..." disse sorridendo timidamente "E-e di cosa?", "Di avermi chiesto scusa, nessuno si scusa con me da anni, non capisco che cosa c'è in me che non va", "No, di niente, meriti le scuse di tutte le persone che ti trattano come ha fatto Freddy adesso...T-tu non hai niente che non vada bene...", "G-grazie, ma a me di quelli là non me ne frega...S-scusa se ti ho risposto male, s-sai sono ancora un po' infuriato con il tuo amichetto, non avevo intenzione di farti piangere o-o di farti sentire in colpa... ", "Fai bene a-a non infischiartene..<<Non avevo intenzione di farti piangere>>? T-ti riferisci a queste lacrime? *si asciuga gli occhi che stavano lacrimando* Non sei stato tu. Non fa niente se ni hai risposto male, capita, e poi ti ripeto, n-non sei stato tu a farmi piangere, ma Freddy, stiamo un po' in conflitto...","Ah. È da quattro anni che cerchi di interagire con me? Poi stamattina mi hai chiesto se avevo amici... c'è qualcosa che vorresti chiedermi?" chiese Jason sorridendo timidamente, 'Ma sto sognando!' pensò felice Michael fra se e se, e rispose, "S-si..." rispose il moro, "Ti ascolto..." "Vuoi essere mio amico?", il biondo annuí felice "S-si?!"chiese Michael incredulo e il biondo rispose ancora più felice, "Si!", si schiacciarono il cinque sorridendo, dopo di che si accomodarono in classe e si misero vicini nel banco.
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