★Capitolo 24 La palude nebbiosa★
Dedicato a negazione
La palude nebbiosa si stagliava di fronte i quattro eroi. Era un luogo lugubre.
Argon, guardandosi intorno, « Teniamo alta la guardia. Questo luogo è irto di pericoli.» Si erano addentrati all'interno della palude, Levina era accanto a Argon seguiti da Alastor e Hector.
Nell'aria, si respirava un tanfo fetido sul suolo giacevano alcune carcasse di animali, e resti umani. Argon d'improvviso indicò qualcosa che si avvicinava,
«Ragazzi cos'è quello?» Videro apparire un mostro pianta era enorme, aveva delle sembianze di una pianta carnivora gigante.
Argon disse, «È un mostro pianta, forza ragazzi, si sta avvicinando! All'attacco con Fire Storm» E così iniziò una breve battaglia. Il gruppo di Argon, ebbe la meglio ma il mostro prima di morire scagliò dalle fauci delle spore velenose: che avvelenava le sue vittime per poi divorarle. Argon tossendo disse, «Mi ha avvelenato. » con un sorriso usò Healing livello 3 su se stesso e annullò l'effetto del veleno.
Il gruppo continuò il tragitto, si imbatterono in un esercito di guerrieri oscuri. Tra i quali uno di loro, sorreggeva in braccio la piccola Astrid, svenuta. Argon disse, «Tu, consegnami la piccola! » il guerriero oscuro, ridendo rispose, «Vuoi la bambina? Affrontaci, dovrai eliminarci! La piccola, deve essere sacrificata!» Argon d'impeto si scagliò contro il comandante dei guerrieri oscuri.
Il giovane, così iniziò a combattere contro il comandante. Alastor Levina, e Hector combatterono contro gli altri restanti.
Argon riuscì a sconfiggere il comandante, quest'ultimo, crollò in ginocchio, e si dissolse in melma oscura.
Argon, sorrise e afferrò tra le braccia la piccola Astrid, prima che quest'ultima cadesse in acqua.
Il giovane sussurrò, «Salva! Piccola sveglia, è tutto finito!»
Astrid si svegliò sorrise, nel trovarsi tra le braccia di Argon chiese, «Argon sei tu? Cos'è successo? I guerrieri oscuri, dov'è mia mamma?» chiese in preda al panico, Argon con dolcezza rispose, «È al sicuro a casa, piccola, adesso è tutto finito. Ti riporteremo a casa.»
Argon venne raggiunto da Alastor Levina, e Hector. I quali
Felici di vedere che la piccola Asrid e Argon stavano bene dissero, «Argon, Astrid state bene, che gioia! Cosa faremo adesso?»
Argon con un tono serio rispose, «Riporteremo a casa Astrid, poi riprenderemo il viaggio.»
E così il giovane, prese in braccio Astrid e la caricò sulle spalle, mentre con una mano libera sorreggeva la spada, durante il tragitto vennero circondati da un gruppo di non morti.
Argon con in braccio la piccola Astrid disse, «Non aver paura ok?» Con la mano scagliò Blizzard Hell contro i non morti che si bloccarono in statue di ghiaccio.
«Proseguiamo!» disse Argon, e così avanzarono, e in pomeriggio riuscirono a raggiungere Frozen Town.
Astrid riabbracciò sua madre, che in lacrime ringraziò Argon e gli altri per aver salvato sua figlia.
Sostarono a casa di Aleska, Argon era nella stanza, seduto sul letto era assorto nei suoi pensieri ricordava il passato
La morte di Selene, e la nascita del piccolo Argon, il loro primogenito. Sorrise a malincuore poiché aveva affidato suo figlio ai suoi nonni per partire in missione, con Alastor e Levina.
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