3.8
Quando arrivarono sani e salvi al palazzo, scesero dai loro mezzi.
Jungkook aiutò la sua amata a scendere dal cavallo, la avvolse tra le sue braccia fino a farla atterrare.
Taehyung, anch'esso, aiutò Jangmi a scendere dalla carrozza porgendole la mano.
Lailla mordicchiava il labbro per agitazione, non riusciva a sopportare la freddezza e il suo silenzio, era un massacro mentale.
«Ehm....Jungkook? Ti chiedo scusa, va bene? Non dare colpe a Taehyung.» con delicatezza cercò di farsi perdonare.
Stette ugualmente in silenzio a sistemare la sella del cavallo nero, senza darle retta.
Non la guardò neanche. Spostò, direttamente, lo sguardo al suo braccio destro.
Egli si inchinò subito.
Continuava la sua freddezza e la sua severità.
«Riporta il cavallo nella sua rispettiva stalla e sistema la carrozza.» ordinò mettendo le mani dietro la schiena.
«Subito, mio onorato principe.» non una parola più, prese il cavallo e lo portò via.
«Jangmi.» chiamò anche la serva.
«Sì,onorevole principe?» si chinò anch'essa.
«Ritorna pure nella tua stanza e riposati. La tua signorina starà con me stasera. Abbiamo una questione in sospeso.» freddamente, prese il polso di sua moglie e la trascinò via.
Jangmi era preoccupata, ma era sicura che il principe non le avrebbe fatto niente se non una ramanzina.
Jungkook la tirava verso la sua dimora, invece Lailla continuava a chiedere scusa mentre camminavano frettolosamente.
«Dai, Jungkook. Non restare in silenzio.»
«Parlami!»
«Ho sbagliato, va bene?»
«Daiiii, per favore. Ho davvero capito il mio sbaglio.»
«La prossima volta ti avvertirò.»
«Mi spiace....»
Continuava a dire e dire, ma lui restava ugualmente in silenzio e continuava a stringerle il polso.
Quando arrivarono davanti alla stanza, aprì con forza la porta e la tirò dentro la stanzetta chiudendo per bene la porta.
Si avvicinò pericolosamente a lei.
Lei indietreggiava fino a toccare il muro rigido e freddo.
Jungkook, con sguardo minaccioso, la bloccò sul muro mettendo le due braccia sul muro, non permettendole di scappare.
«Hai mai pensato che mi preoccupassi per te?! Perché non me lo hai detto prima? Oltre il palazzo è tutto pericoloso. Vuoi per caso farmi morire d'infarto???» finalmente parlò.
Era preoccupato, impaurito, agitato e arrabbiato.
Era la prima volta che vedeva un Jungkook così arrabbiato ma allo stesso tempo preoccupato. È la causa era lei.
Si sentiva un po' in colpa, causandogli questi emozioni di stress.
«Io non volevo....sono sincera, volevo solo conoscere le tue preferenze e le tue routine. Voglio conoscerti.» disse con gli occhi lucidi.
A lui fece assai tenerezza vederla triste. Si sentì in colpa per aver urlato in quel modo contro di lei. Voleva schiaffeggiarsi da solo.
«Ma tu mi conosci, Lailla. Sono tuo marito.» pian piano la sua espressione si sciolse.
«Ma non in quel senso! Io voglio essere il tuo cuore e sapere tutto di te. Voglio sapere cosa fai e cosa mangi. Un giorno vorrei cucinarti le tue pietanze preferite, comprarti un vestito del tuo colore preferito, e quant'altre cose.
Oggi sono stata avventata, mi spiace. Non essere severo con Taehyung. È colpa mia. Non trascinare nessuno.» posò le mani sul suo petto solido con un espressione di supllico.
Il suo cuore si sciolse dal ghiaccio vedendo una creatura tale impotente. Voleva proteggerla ancora di più.
Appoggiò una sua mano sulle mano di Lailla e si avvicinò di più a lei.
«Come posso non perdonarti se mi guardi in questo modo, mia principessa.» non riuscì più a tratenersi dai sentimenti; unì le labbra alle sue e sta volta non voleva farla scappare.
Lei non voleva respingerlo. Lo amava e voleva conoscerlo.
Mise le mani sulle sue entrambe spalle larghe e ricambiò ben volentieri.
Si staccò.
«Ti voglio, Lailla.» riprese a baciarla come un falemico.
Poi si staccarono nuovamente.
«Ti voglio anch'io.» sussurò flessibilmente la fanciulla con il fiatone.
Ripresero nuovamente a scambiarsi le labbra senza un domani.
Jungkook, senza lasciare le sue labbra, la prese in braccio come una sposa e la fece stendere sul letto.
Pian piano le tolse i vestiti.
Ciò faceva imbarazzare un po' Lailla, ma questa volta non sarebbe restata a non far niente.
Lo prese per il collo e con un solo movimento gli tirò giù il vestito per poi restare a torso nudo.
Ammirò con malinzia i suoi muscoli per poi avvicinarsi alla sua pelle lasciando dei caldi baci sulla clavicola e sul petto tonico.
Il principe rabbrividì a quel tocco così delicato e caldo. Le labbra erano così carnosi e sofficci che lo solleticava di piacere.
Sperava che continuasse per sempre senza mai fermarsi.
Gli provocava un piacere mai vissuto.
Ovviamente non sarebbe stato fermo a goderselo. Doveva punire la sua mogliettina per oggi, in qualche modo.
La fece stendere sul letto bloccandola con il suo corpo massiccio.
Pian piano scese giù e lasciò vari baci sulle sue gambe snelle.
Ciò provocò solletico alla giovane fanciulla.
«F-fermati....so-olletico.» si lamentò con le guance ormai al fuoco.
Lui sorrise compiaciuto dalle sue lamentele. Non aveva affatto intenzione di smettere.
Pian piano salì a baciare la pancia, il petto, il collo e poi in bocca.
Entrambi le mani di Lailla erano appoggiate sul viso bagnato dal sudore del suo amato.
La candela che illuminava la stanza pian piano si consumò fino a spegnersi da sola, mentre due innamorati si unirono per sempre. Ma a illuminare questa notte tranquilla c'era ancora la luna, non perderà mai la sua illuminisista finché ci sarà il sole dietro a esso. La terra godrà della loro luce fino alla fine.
Era ormai tarda notte, tutti erano sotto le coperte calde, mentre loro due erano abbracciati assieme.
Il principe ereditario, con le sue braccia ampe e muscolose, poteva avvolgerla tutta, dandole un sacco di sicurezza e conforto.
Mentre lei si godeva di essere una piccola micia protetta dal suo padrone.
«Oggi ti ho visto in quel villaggio pietoso. Non riesco a immaginare cosa abbino vissuto in tutti questi anni. Li stai aiutando come un vero re e io vorrei aiutarti. Domani mi ci porti con te vero, Jungkook? Ci tengo assai a loro. Non voglio vederli affamti. Voglio dare a loro una casa calda.» ammise mentre toccava delicatamente il petto.
«Certamente. Grazie di contribuire, piccola mia.» le baciò la fronte.
«Lo sai che sono qui per te. Se hai bisogno di qualsiasi aiuto, puoi condividere i tuoi problemi con me, perché io sono tua moglie. Me lo prometti?» fu seria.
Sorrise felice di poter contare su una persona.
«Agli ordini, grande moglie.» prese la sua mano e lasciò un bacio su di esso.
«Tutto per la mia moglie.»
Era soddisfatta dai comportamenti
principeschi. La trattava come una vera principessa, bhe infondo nel suo cuore lo era veramente. Nessuno poteva sostituirla e soprattutto nessuno doveva osare a torcerle un solo singolo capello.
«Dai dormi, principessa. Domani ti porto al villaggio come promesso. Buona notte.»
«Buona notte.»
Si chiedere un bacio di buona notte prima di addormentarsi abbracciati come due koala.
•
Il giorno seguente preparono del brodo, del riso e della carne per portarli al villaggio. Chiamarono persino lo chef e altri servi per distrubire il cibo caldo a quella gente povera.
Preparorono tantissime carozze per trasportare il mangiare e gli aiutanti, sperando di essere di loro aiuto.
Questa volta era sicura di aver conosciuto una gran parte di cose su Jeon Jungkook e sperava di conoscerlo ancora di più. Non smetterà mai di amarlo e di dividere le sue sofferenze a lei stessa.
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