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0•3

Lailla era rinchiusa dentro alla stessa stanza.
Si stava veramente annoiando.
Continuava a sbuffare.
Per occuparsi giocava con i piccoli bicchierini con un espressione annoiata.

«Tra poco dovrebbero aver concluso il banchetto e arriverà ben presto il principe del nostro reame.» avvertì la serva notando che la sua giovane padroncina si stava annoiando.

«Aish! Non voglio passare la notte con quello lì. Manco lo conosco.» si svegliò dalla noia ricominciando a lamentarsi come faceva sempre.

«Sarà un onore Lailla. Fidatevi di me.» assicurò Jangmi con un sorriso sincero sulle sottili labbra.

«Si certo! Andare a letto con lui. Pft!» ironizzó la signorina roteando gli occhi.

Poco dopo si sentirono dei passi e anche due voci provenienti fuori dalla stanza.

Così si misero a bisbigliare attraverso la porta.

«I miei omaggi, caro fratellino.» disse una voce, nonché appartenente al fratello maggiore di Jungkook e marito di Yuan.

«Non ce ne sono bisogno, fratello. Non mi servono i tuoi omaggi. Proprio venuti da uno sporco come te.» disse il minore con aria di superiorità.

Il maggiore, cioè il principe Park Jimin, fece un sorrisino.

Erano fratellastri i due, visto che erano venuti a luce da due madri diverse.
Ma Jungkook era figlio della prima regina e prima moglie del re Gongchan, nonostante é piccolo, visto che la madre era rimasta incinta dopo un anno dalla nascita di Jimin, il trono gli apparteneva, sempre se non ci siano situazioni particolari che potrebbero cambiare le cose.

Invece Jimin era figlio della seconda moglie del re, ma putroppo adesso non era più in questo mondo a causa di una guerra di anni fa.

I due fratelli non erano in buoni rapporti, soprattutto quando il più piccolo aveva scoperto che il maggiore era in contatto con il nemico, ma nessuno, a parte Jungkook, sapevano.

«Sei sempre lo stesso duro con te stesso e con gli altri. Eri sempre il bambino assai duro e intelligente....vedo che sei sempre lo stesso. Quando cambierai?» disse Jimin come volendo ricordare i bei ricordi da bambini.

«Non ti devono importare niente. Adesso fammi finire le nozze. Così poi posso fare i miei affarri.» oltrepassó il maggiore e cercó di entrare alla stanza.

Il principe Park fece un sorrisino e se ne andò.

Subito finito di bisbigliare, Lailla si mise seduta composta sul letto,
intanto Jangmi cercó di calmarla.

«Tutto apposto. Preparatevi bene, Lailla.» avvertì la serva alzandosi assumendo una posizione dritta e eretta.

La porta venne spalancata e il principe si avvicinò sempre di più a Lailla che stringeva il suo vestito per l'agitazione.

«I miei virtù principe Jeon.» fece Jangmi con un inchino onorato al futuro re del popolo.

"Principe Ereditario" in poche parole.

«Esca pure.» gli ordinò il principe, mentre fissa la sua signorina.
Jangmi obbedisce ai suoi ordini e se ne andó chiudendo per bene la porta.

Lailla stava letteralmente impazzendo per l'agitazione, così, non riuscendo più a resistere, volle sferargli un pugno in faccia, ma per sua sfortuna il principe era un fortissimo guerriero; così prese tutti e due i suoi polsi facendola cadere sul letto.

Lui era sopra di lei con i polsi bloccati.

«Sei tu!?» dissero tutti e due in contemporaneo.

Jungkook fece una smorfia.

«Non ho fatto ancora i conti con te per avermi fatto scappare la spia in quel bosco.» fece il principe.

«E-e cosa vorresti fare!?» chiese spaventata, pensando che volesse fare il pervertito della situazione.

«Non pensare male, mica ho gusti così scarsi sulle donne e poi non lo faccio con le concubine o semplicemente a qualcuno che non amo.» spiegò lui offedebdo6 Lailla.

«Yha!! Tu brutto di un principe chi ti credi di essere!? Fammi alzare!!» lo insultó con il suo solito carattere lunatico.

Jungkook lo fece volentieri e lo lasció libera dalla sua presa.

Subito notò la cicatrice sul collo della fanciulla.

Il giovane principe prese il mento di Lailla per girarla dalla sua parte per vedere meglio la cicatrice.

«Questa cicatrice.....immagino che era stato di ieri notte.» affermò Jungkook guardando per bene la cicatrice.

A Lailla non piaceva per niente la sua presa.

«Meglio che mi lasci!» minacciò.

Egli fece uno sbuffo e lasció la presa.

«Adesso me ne vado.» disse solo questo per poi andarsene dalla stanza di Lailla.

Quest'ultima rimase di stucco dall'arroganza del principe.

«Tsk! É questo sarebbe il principe più amato da tutte le donne!? Io lo trovo fuori dai miei gusti.» disse tra lei e lei.

«Anche se....devo ammettere che é molto bello, ma la sua arroganza non lo rende perfetto come tutti dicono. Pft.» roteó gli occhi e si sdraió sul letto per poi addormentarsi facilmente.

.

La mattina arrivò presto e la signorina Lailla si sveglió a causa della voce di Jangmi che la chiamava.

«Signorina? Tutto apposto?» chiese la sua serva quando vide che aveva gli occhi ormai aperti.

«Cosa?» chiese lei stiracchiandosi un po'.

«Come é vi andato la luna di miele?» arrivó al punto Jangmi.

Subito Lailla si ricordò di ieri notte e subito roteó gli occhi.

«Per me molto bene, perché non mi ha fatto niente e se ne é andato via senza aggiungere altro.»

«Un po' tutti se lo aspettavano, dopotutto é così freddo il grande principe.» sospiró.

Lailla non fece per niente a caso alle parole della sua serva che si cambió velocemente, ma anche questa volta non sapeva come mettere apposto i suoi lunghi capelli corvini.

Così arrivó Jangmi come al solito ad aiutarla.

«Signorina, dopo dovrete incontrare le tre mogli del vostro principe.» avvertí mentre con un pettine liscia i lunghi capelli di seta della signorina Lailla.

Quest'ultima ovviamente sbuffó e roteó i suoi grandi occhi, come a sua abitudine brutta.

«Sì sì, ho capito.» fa una smorfia davanti allo specchio.

«Ecco a voi signorina, siete pronti per avviarvi all'incontro con le tre mogli del principe Jeon.» si inchinó Jangmi aiutando la proprio padrona ad alzarsi.

La serva di Lailla aprì la porta, ma subito vide tre donne vestite di bene e gioielli preziosi daperttutto il corpo.

Immediatamente Jangmi si inchinó per dare il suo omaggio.

«E voi chi sareste?» chiese Lailla senza farsi troppi problemi a usare il suo solito tono da sgarbata.

«Che maleducata che sei sorellina nostra. Siamo le tre mogli del principe Jeon. Non volevamo farti camminare e quindi siamo venute a trovarti appositamente.
Mhhh però certo che oggi siete vestita in modo strana.» rise una seguita dalle altre due con dei fazzoletti ricamati in mano che sventolavano qua e là, dando molto fastidio agli occhi della più giovane.

Quest'ultima roteó gli occhi.

«Se siete venute qui, care sorelle mie allora vi do il mio benvenuto nella mia stanza, ma se siete venute qui a prendermi in giro o a fare qualcosa di sgradevole potevate restare fuori a bervi un bel tè verde.» rispose Lailla sorridendo falsamente ovviamente.

Subito le tre maggiori si guardarono tra loro come se fossero state insultate.

«Non vogliamo litigare, ma prima presentiamoci......prima che vada in una brutta fine questa storia.» fece un sorrisino una di loro.

Lailla non diede troppo peso alle sue parole e sta a sentire i loro nomi.

«La sottoscritta è la prima moglie del principe Jeon Jungkook, Lee Rimi.» si presentó quella che sta al centro tra le tre con un hanbok di colore viola, blu e rosa con dei ricami di fiori su di essa.

«Invece la sottoscritta è la seconda moglie del principe Jeon Jungkook, Kang Kyun.» si presentó quella alla destra di Rimi con un hanbok arancione e giallo.

«E infine io sono la terza moglie del principe Jeon, Jang Rha.» si presentó l'ultima rimasta, cioè alla sinistra di Rimi.

«È un onore conoscervi sorelle. Io sono Shin Lailla e spero che andremo a fare spesso passeggiate e pranzetti insieme.» sorrise più che falsamente Lailla.

«Ma certamente, sorellina.
Ah, ho sentito che tu sei stata presa dalla famiglia Shin perché tua madre biologica era addebito con la famiglia stessa.» rise divertita Rimi mettendo il suo fazzoletto davanti alla bocca per non far vedere la bocca mentre ride.
Ovviamente Kyun e Rha risero insieme tutte divertite, ma molto antipatiche.

Subito fece infuriare Lailla per la frase che disse la maggiore di tutte.

Così la preso per il hanbok della maggiore e la spinse fortemente facendola sbattere contro anche alle altre due, così facendo caddero tutte per terra e guardarono stupite dalla forza brutta di una ragazzina come lei.

«La prossima volta vi consiglio di non provocare persone sbagliate, sennò finirete come un pesce mandarino! Levate i vostri sederi sul mio territorio.» così chiuse la porta in faccia alle tre antipatiche, sbattendolo così forte che fece persino spaventare le tre mogli del principe.

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