𝗖𝗔𝗣𝗜𝗧𝗢𝗟𝗢 25. Ma hai scopato?
𝗦𝗲𝘂𝗹 𝗩𝗲𝗻𝗼𝗺𓆙
Canticchiai allegramente scuotendo la testa a ritmo di una melodia immaginaria. Ero stranamente felice quella sera, sebbene avessi passato l'intero pomeriggio dentro quel bar infernale in compagnia di quello stronzo di Sungho e di mille altri clienti scortesi e maleducati. Malgrado tutto, ero felice. Forse ero felice perché avevo mangiato una pizza, forse perché avevo ritirato il mio assegno o forse perché avevo passato la notte prima e la mattina stessa in compagnia di Taehyung. Abbastanza probabile l'ultima opzione.
Mi rifiutavo comunque di credere che io fossi felice solo perché avevo avuto un contatto fisico con un uomo. Valeva così poco la mia felicità? Però era un bel contatto fisico. Cosa più importante, Taehyung non sembrava avermi usata solo per del sano sesso e, sebbene odiassi ammetterlo, nemmeno io lo avevo fatto. C'era qualcosa fra noi che fosse chimica, che fosse odio o attrazione era un qualcosa che mi faceva battere il cuore con un ritmo disarmante. Nemmeno con Dongmin, il mio primo amore, avevo mai provato una cosa simile. Che fossi fottuta?
«Si può sapere cosa vai blaterando? Aiutami con queste cose»
Il borbottio di Hoseok non fu abbastanza per eliminare la mia allegria. Mi voltai verso la porta di ingresso per vedere il mio migliore amico indaffarato nel portare dentro qualche borsa piena di cibo, DVD, schifezze e probabilmente il suo pigiama per la notte.
Saltai sulle spalle del biondo con un balzo e lui per poco non cadde faccia a terra. Mi attaccai come un koala con le braccia attorno il suo collo, le gambe che gli circondavano la vita. Continuavo a canticchiare, a sorridere e a danzare sulla schiena del mio amico tirandolo indietro per il collo. Non lo avevo mai sentito così arrabbiato.
«Sei totalmente impazzita!? Scendi, deficiente-!»
«Non urlare, i miei stanno dormendo-»
«Sono appena guarito da un pestaggio, idiota! Mi stai massacrando-!»
Scesi con un balzo dalle spalle del biondo e premetti un dolce bacio sulla sua guancia prima di saltellare via con le borse piene di cibo. Sentii qualche borbottio uscire dalle labbra imbronciate del biondo, ma fui troppo presa a tirare fuori il sushi e a metterlo sopra il tavolo del soggiorno per dargli retta.
Mossi la testa a ritmo ed accesi la TV. Hoseok si sedette accanto a me sul divano, mentre io iniziai a mangiare un po' di pesce crudo. Aspettai che il ragazzo tirasse fuori i DVD in modo da decidere quale vecchio classico Disney guardare, ma passarono diversi minuti nei quali io continuai a canticchiare senza rendermi conto del tempo che passava. Poi, dopo un po', me ne accorsi.
«Beh? Cosa guardiamo?»
Inarcai un sopracciglio e lanciai uno sguardo al biondo sistemato accanto a me. Che diavolo? Mi guardava con gli occhi assottigliati, l'attenzione che vagava ripetutamente dall'alto al basso sul mio viso, le labbra pressate. A cosa stava pensando?
«Okay- io vorrei guardare la Sirenetta- l'anno prossimo faranno il film- hai visto che hanno scelto un'attrice nera? Cosa ne pensi?-»
«Hera-»
«No, intendo- chissene frega? Perché devono fare una polemica su tutto? Io sarò in prima fila a cantare tutte le canzoni e anche chi si lamenta lo farà-»
«Hera-»
«Poi, possiamo pensare a Sebastian? Credo di avere una crush per lui- l'ho sempre avuta da quando-»
«Ma hai scopato?»
Iniziai a tossire rumorosamente quando un chicco di riso freddo si incastrò nella mia gola. Porta una mano davanti la bocca, una sul collo e continuai a tossire, a cercare di prendere grosse quantità d'aria che parvero per qualche attimo irraggiungibili. Dannazione. Cosa aveva appena detto?
Presi in velocità una bottiglia sopra il tavolo e non mi accorsi che fosse vodka pura. Porca troia. Mi alzai di fretta dal divano e continuai a tossire, a cercare di respirare, mentre Hoseok batté ripetutamente una mano sulla mia schiena. Corsi in cucina come una disperata, cosa che ero, e fiondai la testa sotto il getto d'acqua del lavandino. Bevvi più acqua di quanto un essere umano dovesse mai fare e riuscii a mandare giù quel dannato chicco di riso. I miei occhi erano umidi, qualche lacrima era scappata al mio controllo. Ciò che importava era che io fossi ancora viva, ma nel rialzare lo sguardo sul ragazzo biondo davanti a me, desiderai essere svenuta.
«Allora? Hai scopato?»
Il ragazzo aveva un sopracciglio alzato, gli angoli della bocca rivolti verso il basso con un'espressione di sospetto misto ad incredulità. Cosa potevo fare? Dirgli che, sì, avevo scopato e lo avevo fatto con Kim Taehyung? Il tizio che gli aveva venduto la droga, che poi lo aveva torturato per settimane, picchiato due volte e che alla fine lo aveva fatto finire all'ospedale? Non mi sembrava una buona idea, onestamente. Non esisteva al momento, nella mia testa, un'idea che fosse buona.
«Perché me lo chiedi? Non-»
«Beh perché non ti ho mai vista così felice dai tempi dell'Impero Romano» Hoseok fece qualche passo avanti portando le braccia sui fianchi «C'è qualcuno di cui devo sapere? No perché se scopa così bene mi sa che ne approfitto anch'io-»
«Hoseok, santo Dio» scoppiai a ridere. Non mi capacitavo del fatto che Hoseok fosse astuto. «Ti pare che io possa aver fatto sesso? Andiamo, con chi mai potrei aver-?»
«Questo è quello che mi preoccupa, Hera- non sarà forse-» il biondo spalancò di colpo gli occhi e si portò una mano alla bocca. Subito dopo si girò verso il corridoio per vedere se ci fosse qualcuno. «Uno del gruppo di Taehyung? È uno di loro?- ma sei rincoglionita del tutto?!-»
«Hoseok, no! Cazzo, come-?!»
«Taehyung? Hai fatto sesso con Taehyung?» il ragazzo sembrò star per morire. Io con lui. «L'hai data ad un pazzo drogato?! Hai fatto entrare Kim Taehyung fra le tue gambe-?!»
«Smettila! Non è così!» mi affrettai a tappare le labbra di quell'idiota che continuava a sbraitare in cucina con i miei genitori al piano di sopra che dormivano. Maledizione. Avevo scritto in faccia che avevo fatto sesso con Taehyung? Magari me lo aveva scritto lui in fronte quella mattina? «Non è vero, okay? Toglitelo dalla-»
Stetti per minacciare di morte il mio migliore amico quando un suono acuto mi interruppe. Ci girammo entrambi verso il tavolo della cucina dove avevo lasciato il cellulare. Mi stranii dal nome che comparve sul display, ma lo sbuffo stupito del ragazzo al mio fianco mi risvegliò dai miei pensieri.
«Lui? Davvero? Cosa trova in te che non trova in me?- hey!»
Colpii Hoseok sentendolo poi lamentarsi dal dolore. Il biondo borbottò qualche offesa arrancando fino al soggiorno con i piedi che strisciavano sul pavimento.
Mi avvicinai al tavolo ed accettai la chiamata portando il cellulare all'orecchio.
«Pronto? Hera?»
«Hey Jungkook, come stai?»
«Tutto bene, grazie mille- a te? Com'è andata la giornata?»
Giurai di aver sentito il ragazzo sorridere dall'altra parte della cornetta. Mi voltai verso il soggiorno e vidi le mani alzate di Hoseok che segnavano due pollici all'insù. Le sue labbra si muovevano velocemente senza però parlare, ma riuscii a leggere ciò che stava solo mimando. Fatti scopare bene. Lo mandai a fanculo.
«Meglio del solito, stranamente» sorrisi anch'io e cominciai a dirigermi in salotto. Hoseok si stava abbuffando con tutto il sushi che io gli avevo pagato. Un coglione scroccone. Fregai un nigiri dalle dita del biondo e lo sentii sbuffare.
«Ne sono contento- mi chiedevo, ricordi quell'uscita di cui abbiamo parlato?»
Mi sorpresi nel sentire quelle parole e pure Hoseok nel vedere la mia espressione. Il ragazzo mi fece segni veloci, sconnessi fra loro per dirmi di mettere la chiamata in vivavoce. Gli dissi no in labiale, ma il mio amico non accettò quella risposta. Stetti per urlare quando Hoseok mi rubò il telefono dalle mani e lo posizionò davanti a noi spingendomi a parlare. Idiota.
«O-oh sì, sì- ricordo» finsi una leggera risata prima di maledire con il pensiero il mio dannato amico. Lo avrei ucciso.
«Che ne dici di domani finite le lezioni? Ci mangiamo qualcosa al parco»
«È un modo per dirti di succhiargli il-?»
Tappai a forza la bocca di Hoseok e giurai di averlo potuto soffocare in quel preciso istante. In qualche secondo, visioni di una possibile vita in prigione sfiorarono la mia mente ed io non fui neanche così triste dall'accettare quella vita. Tutto per far chiudere il becco a quell'imbecille.
«Hera? C'è qualcuno-?»
«Sì, sì- sarebbe fantastico- la mia ultima lezione finisce alle tre e mezza-» continuai a tenere premuto il naso e la bocca del biondo seduto sul divano che continuava a dimenarsi, a tirarmi i capelli nel tentativo di cercare di sopravvivere «Va bene- stai fermo, cretino- va bene?»
«Certo, è perfetto-» Jungkook rimase zitto per qualche secondo, ma poi riprese a parlare «Sei sicura che vada tutto bene? Sento qualcuno in sottofondo-»
«No, tranquillo- è tutto a posto- a domani!»
Chiusi in fretta la chiamata e venni subito scaraventata contro il divano da una spinta violenta da parte di Hoseok. Il ragazzo si sdraiò di colpo prendendo grosse quantità d'aria tutte su un colpo. Il biondo cominciò a lanciarmi addosso quanti più cuscini possibili insieme a qualche maledizione che avrebbe avuto ripercussioni su di me e su tutta la mia progenie femminile. Ridacchiai a quel comportamento e scossi la testa, ma dopo pensai subito a cosa fosse appena successo.
Jungkook mi aveva invitato ad uscire? Sarebbe stato bello uscire con un amico che non fosse Hoseok, fare nuove amicizie in università.
Abbassai lo sguardo sul cellulare quando lo schermo si illuminò e sorrisi senza accorgermene. Qualcuno di speciale mi aveva appena mandato un messaggio.
IlMigliore
Scusami se non mi sono fatto sentire oggi, ma avevo troppe cose di cui occuparmi. Domani mi farò perdonare, Txx
Si firmava pure? Aveva davvero novantasette anni.
«Perché diavolo stai sorridendo ora, assassina di uomini?»
«Niente- Jungkook mi ha appena detto dove incontrarci»
Mi schiarii la voce e misi subito via il cellulare. Hoseok mi lanciò un'occhiata sospetta. Subito dopo si alzò dal divano per mettere il DVD della Sirenetta.
«Sei davvero cotta- che schifo»
Mi appiattii contro i cuscini morbidi. Ero davvero cotta? Come erano cotte le ragazze che si invaghivano per qualcuno? Che si innamoravano? Fanculo. Non avevo la minima esperienza con queste cose, per cui non potevo capire cosa fosse e cosa non fosse, ma ciò che avevo sentito per Taehyung era qualcosa di sicuro. Forse era solo attrazione fisica e passione carnale ed io non mi ero davvero invaghita di uno spacciatore amministratore delegato. O forse era così e sarei finita all'inferno.
«Taehyung è venuto in ospedale la sera in cui sei venuta a trovarmi insieme a lui»
Hoseok borbottò prima di buttarsi a sedere accanto a me. Posò la testa sulla mia spalla, i piedi lungo il divano e con le mani avvicinava altro sushi alla sua bocca.
Cosa? Quella stessa sera dopo aver cenato a casa mia ed avermi invitato fuori?
«Cosa voleva? Cosa ti ha detto? Ti ha fatto male? Ti ha minacciato?-»
«No, stranamente» Hoseok sembrava più interdetto di me, mentre guardava l'animazione della Disney «Mi ha solo parlato- fatto sta che mi è scappato che io e te non siamo davvero fidanzati, scusa- è un problema?»
Sollevai entrambe le sopracciglia e socchiusi le labbra. Quindi Taehyung sapeva, quella stessa mattina, che io ed Hoseok non stessimo veramente insieme e lo sapeva anche la sera prima. Dannazione. Ed io avevo usato Hoseok come scusa per farlo reagire fuori in terrazza? Doveva aver pensato che fossi una stupida.
«No, no- non è un problema»
«Bene, anche perché il mio debito è estinto e lui non deve più ronzare attorno a me o a te, cazzo- a proposito-» la testa del ragazzo si sollevò dalla mia spalla. Il suo sguardo incuriosito, stranito incontrò il mio. Io quasi stavo sudando freddo. «Perché ha deciso di estinguere il debito? E perché eri con lui quella mattina?»
Maledizione. Perché Hoseok quella sera stava facendo così tante domande? Si era svegliato nei panni di Sherlock Holmes o qualcosa del genere?
Storsi il naso ed evitai l'attenzione del biondo ritornando a guardare il cartone davanti a me. Solo pochi minuti prima avevo avuto un assaggio di quella che sarebbe stata la reazione di Hoseok se avesse scoperto che io e Taehyung eravamo stati insieme e non avevo intenzione di ripetere quella scena un'altra volta. Avrei raccontato tutto al mio migliore amico prima o poi, anche perché non ero capace di nascondergli niente, ma non lo avrei fatto quella sera. O domani.
«Non ne ho idea- io e Taehyung non ci parliamo»
Hoseok annuì. Tornò con la testa sulla mia spalla iniziando subito a spettegolare sul cartone e a canticchiare la prima canzone del film. Che diavolo.
In che cosa mi stavo cacciando?
×××
Buonanotte sera,
come state?🌚
eccomi qui con un capitolo tranquillo dai, non ci si può lamentare💃
qui abbiamo un hoseok sospettoso all'inizio e poi si conferma esserlo pure alla fine.
anzi, si può dire che avesse già quasi scoperto tutto se non fosse stata per la chiamata di Jungkook.
che fortuna vero??👀
nel prossimo aggiornamento vedremo hera e Jungkook insieme, chissà cosa succederà😊
devo dire che il prossimo capitolo mi piace parecchio, quindi spero piacerà anche a voi
fatemi sapere se vi è piaciuto questo capitolo con un commento o una stellina, vi aspetto♡
al prossimo,
-J××
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