Capitolo 25" L'amore"
Klaus POV
Rimanemmo in quella posizione per un po'.
A un certo punto mi accordi che si era addormentata.
Continuai ad accarezzarle i capelli e le diedi un bacio sulla fronte.
Era così bella. La amo così tanto. La sola idea che qualcuno la trattasse male mi faceva provare disgusto.
Mi ero arrabbiato così tanto con Elijiah per come la aveva trattata perché una persona così gentile non meritava di essere trattata così.
Sapevo che forse ero un tantino iperprotettivo con lei, e questa cosa mi straniva.
Non mi era mai capitato con nessuno. Quando lei era con qualcuno mi veniva l'impulso di proteggerla.
Era istinto e come al solito lo seguivo.
Quando qualcuno si avvicinava troppo a lei o la trattava in un modo che io ritenevo sbagliato non riuscivo a trattenere l'impulso di fargli del male.
L'unica che riusciva a fermarmi era lei.
Non ho mai sentito l'impulso di fare ciò che una persona mi ordinava, mi definivo uno spirito libero che seguiva solo il suo istinto, ma con lei era diverso.
Sentivo il bisogno di fare ciò che lei voleva, per renderla felice, per farla stare bene.
Era una sensazione strana. Probabilmente questo è l'amore. Non lo avevo mai provato prima, per questo motivo non sapevo cosa si provava. Sentivo parlare dell'amore, ma per me era come un mito. Qualcosa di cui tutti parlavano e di cui io conoscevo l'esistenza, ma che non avevo mai provato. Tutti ne parlavano come di un sentimento che incideva profondamente sull'anima, che ti cambiava.
Io non ci credevo più di tanto, ero arrivato a pensare che nemmeno esistesse. Ammetto che lo cercavo disperatamente, come l'aria, ma in mille anni non lo avevo mai provato.
Proprio nel momento in cui meno me lo aspettavo mi ha colpito. Perché non e' una cosa che cerci, e lui che ti trova.
Ora potevo dire di averlo provato e capii che tutto ciò che si diceva in merito era vero. Ti cambia. Riflettei su questo tutta la notte.
La mattina dopo lei si svegliò.
Abbozzai un sorriso. Lei si stropicciò gli occhi e allungo le braccia.
" Buongiorno" le dissi io sorridendo.
" Buongiorno" mi rispose lei con la voce impastata dal sonno.
Lei alzò la testa dal mio petto e appoggiò le sue labbra sulle mie. Assaporai il dolce sapore delle sue labbra per degli attimi che mi sembrarono eterni.
"Grazie" dissi lei soffiando nelle mie labbra.
" Per cosa?" Chiesi io.
" Per esserci sempre per me" disse lei staccandosi e guardandomi negli occhi.
" È il mio dovere fare in modo che tu sia felice" dissi io.
Mi baciò nuovamente.
" Ti amo"
" Ti amo anche io"
Isabelle POV
Volevo che quel momento non finisse mai.
Restammo così per qualche ora e poi mi alzai, mi cambiai, mi preparai e poi pranzammo.
Tornai di sopra e presi le mie cose.
" Devi proprio andare?"
" A Elena già sto antipatica, poi se nemmeno mi presento. È un occasione per risanare il nostro rapporto e ripartire con il piede giusto, visto che molto probabilmente entrerà a fare parte della nostra famiglia. Loro accettano te come nuovo componente della famiglia e io devo accettare lei"
" Va bene" disse lui visibilmente deluso dalla mia risposta.
Lo baciai.
" Dopo torno e stiamo insieme per tutta la sera"
" Me lo prometti?"
" Te lo prometto"
Uscimmo insieme dalla stanza e mi accompagnò alla porta.
" Ci vediamo dopo"
" A dopo"
Uscii dalla casa e mi diressi verso il Mystic Grill.
Avevo appuntamento con Elena, Caroline e Bonnie. Volevo ricucire i rapporti con loro visto che erano importanti per i miei fratelli e di conseguenza erano importanti per me.
E poi erano delle brave persone e mi dispiaceva aver perso il rapporto con loro.
Arrivai lì ed entrai. Al bancone vidi Matt che mi salutò e stranamente sembrava felice di vedermi.
Gli chiesi dove fossero Caroline,Bonnie e Elena e lui mi indicò un tavolino vicino alla finestra dove attorno vi erano la strega, Caroline, che era diventata un vampiro e la doppelganger.
La vampira bionda mi accennò un sorriso e così fece anche Bonnie.
Elena invece era visibilmente scossa dalla situazione.
Andai verso di loro e mi sedetti nella quarta sedia posta intorno al tavolo, che fino a quel momento era rimasta vuota.
" Ciao Isabelle, come stai?" Mi chiese la strega Bennett.
" Ciao Bonnie, bene tu?"
" Bene"
Dopodiché mi salutò anche la vampira.
Elena invece si limitò a fissarmi.
" Ciao Elena, come stai?" Le chiesi io per aprire una conversazione.
" Ciao Isabelle, bene grazie"disse lei accennando un sorriso finto.
" Elena, so che tra noi due non scorre buon sangue, ma penso che abbiamo iniziato con il piede sbagliato, tu sei una ragazza così dolce e gentile, e sei importante per i miei fratelli, quindi se importante anche per me. Siamo nella stessa famiglia, se andiamo d'accordo sarà meglio per entrambe"
" Hai ragione, in realtà dovresti essere tu ad avercela con me, tu non mi hai fatto niente, io invece..."
" Il passato è passato, ora pensiamo al presente"
" Hai ragione"
" A, scusate se vi interrompo ma volevo parlarti di una cosa Isabelle" disse Bonnie.
" Dimmi"
" Stefan mi ha detto che tu conoscevi una delle mie antenate, Emily Bennett"
" Si, io e Emily eravamo molto amiche,lei mi aiutava a controllare i miei poteri da strega, la famiglia Bennett e' sempre stata una famiglia di potenti streghe e lo era anche Emily, come lo sei anche tu"
" Grazie"
Parlammo per qualche ora di diversi argomenti e poi io tornai alla villa dei Mikealson.
Salii frettolosamente le scale e andai nella mia camera. Sul letto disteso trovai Klaus che appena mi vide entrare dalla porta accennò un lieve sorriso.
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