...ππ πππππππππππ
3. πππ πππππππ
23 - 02 - 2022, 23:40
Ero una bambina, scoppiΓ² la mia prima apocalisse.
Ero una bambina, la torre crollΓ².
Ero una bambina, lampi blu dalle persiane.
Ero una bambina, avevo guardato negli occhi medusa.
Ero una bambina, avevo ascoltato i sussurri della morte.
Ero una bambina, avevo scioccamente pregato Dio.
Ero una bambina, ero ignara di cosa fosse.
Ero una bambina, la porta si aprì.
Ero una bambina, la morte riempì l'aria.
Non ero piΓΉ una bambina, fingevo di esserlo.
Non ero piΓΉ una bambina, entrarono nella stanza.
Non ero piΓΉ una bambina, ascoltai ogni parola.
Non ero piΓΉ una bambina, mi diedero ordini.
Non ero piΓΉ una bambina, li eseguii.
Non ero piΓΉ una bambina, mi alzai dal letto.
Non ero piΓΉ una bambina, mi portarono via.
Non ero piΓΉ una bambina, ero cupiditas.
Non ero piΓΉ una bambina, ho sempre finto di esserlo?
πΰ»ππππππΰ»: morte del sΓ©
ππππππππΰ»: rinascita del sΓ© necessario
4. π π π π ΓΆ π π π
Non possiamo decidere dove nascere. Ma i nostri genitori possono.
PerchΓ© hanno deciso di farmi nascere, farvi nascere?
Io una risposta, nel mio caso, l'ho trovata.
Per egoismo.
Ce ne sono tantissime, chi per religione, chi per idee "pro-vita", chi per soddisfazione personale. Sempre, perΓ², tutte possono essere ricondotte a puro egoismo.
Una scelta Γ¨ possibile. Non fate figli. Entreranno in questo mondo di merda per soffrire.
Se invece siete convinti (e mi chiedo come si puΓ²) che il mondo sia un bel posto, non fateli comunque, perchΓ© per loro non lo sarΓ .
5. π π π π π π αΉ αΉ π Δ π π
PerchΓ© nonostante la razionalizzazione soffriamo comunque?
Sappiamo che tutti moriranno prima o poi.
Perché soffro? à scontato, è il normale fluire dell'universo, tutto nasce e muore. Perché questa cosa ci destabilizza ogni volta così tanto?
Cosa c'Γ¨ in noi che scatta ogni cazzo di volta? Che ci pugnala al cuore liberando fiotti di pensieri, ricordi, malinconia, collera, paura, fino a condurci in uno stato di non-vita?
Credo che la paura piΓΉ profonda dell'essere umano sia la paura del distacco, l'origine di tutti i traumi. Il dolore primigeno di abbandonare il grembo materno ci segna per il resto della nostra vita. Il distacco piΓΉ grande che un mammifero possa provare, piΓΉ grande ancora della morte.
Pensandoci il concetto di morte Γ¨ un concetto complesso, non proprio immediato. Mentre quello di distacco Γ¨ immediato ed intuitivo. La morte stessa, infatti, potrebbe essere vista come il distacco dalla vita.
Pensando agli altri mammiferi, se ad una mamma-animale le si toglie un figlio dalla cucciolata Γ¨ capace di staccarti un braccio, anche se lo stai facendo per salvargli la vita, perchΓ© sta uccidendo quel povero cucciolo con il suo stesso peso.
Non è la morte in sé a destabilizzarci, ma il distacco, origine di ogni trauma. Per distacco, intendo sia l'accezione materiale che mentale. Ed è anche il motivo per cui l'uomo vuole necessariamente. Accumula così tanto che anche se si distacca da qualcosa non gli importa, perché ha infinite altre cose.
Il dolore del distacco si combatte con il distacco.
Allontano me stessa dalla realtΓ per non esserne affetta, mi distacco dai miei sentimenti per non subirne le conseguenze.
Quello che sto dicendo, alla fine, non è così originale, ci erano già arrivati già molti anni fa gli induisti, i buddisti, gli stoici, Schopenhauer.
Bisogna stare attenti a distaccarsi troppo dalla realtΓ , da sΓ© stessi, dalle emozioni, si puΓ² finire in una non-vita, un non-sΓ©. A meno che questo non sia il nostro obbiettivo, alla fine della fiera.
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