💎VULNERABLE💎 (SG)
Mi girai verso di lui, facendo cenno all'uomo nel taxi di aspettare.
"ciao..." balbettai impacciata. Era sudato, con la maglietta che aderiva al petto. Non mi ricordo neanche se la squadra ha vinto o perso.
"che fai? Non pensavo venissi" cerco di liquidarlo velocemente, visto che non voglio restare un secondo di più.
"vado a casa. Sono stanca..."
"ti accompagno io" le farfalle nello stomaco iniziarono a farsi sentire, ma le placai subito.
"no, ho già chiamato un taxi. Ci si vede, Jason"
Mi stupisco di me stessa. E' strano, tutte le parole che mi escono di bocca sono cattive oggi, e anche se ho paura che qualcuno ci resti male, non riesco a frenarle.
"ok..." mormorò. Senza dire altro, mi infilai nell'abitacolo, lui si girò e se ne andò. In quel momento mi resi conto che forse ero stata un troppo stronza. Abbassai velocemente il finestrino, mentre il guidatore metteva in moto.
"Jason! Aspetta!" esclamai, cercando di vederlo tra tutte le persone uscite dal campo.
"Jason!" mi miei occhi incontrano i suoi per un attimo, poi la macchina accellerò, facendomi perdere il contatto visivo.
💎💎💎💎💎💎💎💎💎
La settimana passa tra occhiatacce ad Hailey, minacce ad Hailey, frecciatine ad Hailey, sentenze di morte ad Hailey, e soprattutto tanta tosse, di cui Hailey si lamenta. Ed è per questo che oggi mia madre mi fa saltar scuola per andare a farmi visitare a Los Angeles in Ospedale.
"divertiti cara, anche per me" Hailey mi manda un bacino a distanza prima di sbattere la porta in faccia a me e a mia mamma.
"in ospedale mi dovrei divertire, certo" mia mamma mi guarda male facendo cenno di smetterla.
Il silenzio del tragitto è interrotto da una canzone di Selena che viene trasmessa alla radio, del suo album Rare, Vulnerable. Alzo il volume al massimo e la canto a squarciagola.
"ma ti rendi conto che non sai cantare minimamente?" ride mia mamma sentendomi.
Accostiamo e scendo, facendo scorrere il mio sguardo sul grande edificio bianco latte, attorniato da delle piante verdi. Cerco di fare lo slalom su persone che vengono caricate sulla barella, ma una sedia a rotelle con su un vecchio scorbutico mi pesta il piede e impreco a voce alta, provocando un' espressione sbigottita da parte di mia mamma.
"stai attenta ragazzina!" esclama il vecchio allontanandosi da me.
"non sai guidare una sedia a rotelle, figurati la macchina" mi lascio sfuggire anche uno -stronzo- a bassa voce mentre tutte le persone mi fissano. Corro per raggiungere mia madre.
"sei solo una maleducata, Olivia!"
Sbuffo, mentre ci dirigiamo all'interno dell edificio.
Mia madre cammina per i lunghi corridoi dell'ospedale a passo sicuro, perché lei lavora qui. Entro in ambulatorio quando chiamano il mio nome, ed ascolto il dottore quando dice che la tosse è normale visto che ho avuto un embema polmonare, ma devo stare attenta a non avere male nel petto.
«Olivia devo andare a salutare una mia amica, vieni dai, è in neurologia»
ne approfitto per scrivere ad Addison.
Perché ho l'impressione che William non mi parli più?
Tu: allora siamo messe ugualmente con persone diverse.
Avete litigato?
Sto per digitare quando mia madre mi interrompe.
«Liv ma... Lui non è il tuo compagno di progetto?» alzo lo sguardo, e lo vedo. È seduto su una panchina con la madre.
«mamma, fai finta di non conoscerli, passa avanti, dai» ignora le mie parole, come al solito, dopotutto.
«buongiorno!» Mia madre porge la mano alla donna, felice a sua volta.
«oh, ciao! Tua figlia è davvero una brava ragazza... Ci vuole un impresa a far studiare Jason»
Già, lui, che sta in disparte. Lo prendo per un braccio e lo porto dietro al muro.
«Jason, te lo giuro, non volevo dirtelo. Ti prego, non ignorarmi» sta per aprire bocca quando l'infermiera esce dalla porta.
«Jason Dean?» lo guardo disperatamente.
«Resta, per favore non andare» tengo ancora la sua mano, quando sospira e lascia la mia.
Mia madre mi raggiunge raggiante, con un sorriso a 32 denti.
«sai, la madre di Jason non è una brutta persona, non lo avrei mai detto»
si rivolge a me, ma quando mi guarda negli occhi si acciglia.
«perchè stai piangendo? Stai bene tesoro?»
perché va tutto male.
«perchè non so se sono io a sbagliare con le persone o sono loro difficili da capire»
forse è perché sono troppo vulnerabile, e questo non mi piace affatto. Ogni volta che una persona che amo è gentile con me, non faccio altro che pensare alle cose che mi fanno soffrire. Che vita di merda!
•♪POV WILLIAM•♪
è bellissima, sia a scuola che quando la vedo a casa di Addison. Di solito in classe mi perdo sempre nei suoi occhi, che socchiusi guardano il foglio o il telefono nascosto nell' astuccio, solo quando c'è l'ora di matematica. Questa mattina è triste, penso che si senta da sola, e più tardi sono intenzionato a chiederle come sta...
Olivia è sempre stata affascinante, ma soprattutto gentile e dolce, anche se a lei non sembra. A me pare -la bella addormentata-, non si accorge di nulla, neanche di tutte le occhiate che le mando da quando eravamo in seconda elementare.
Un bacio. Le ho potuto dare solo quello circa cinque anni dopo, in seconda media. Uno dei giorni più belli della mia vita, sicuramente.
Fisso le sue lunghe ciglia prive di mascara, finché lei alza lo sguardo su di me, mordicchiando il tappo di una penna. Sorride mentre fa un dito medio alla prof di scienze quando è girata alla lavagna. Accenno una risata, lei non distoglie gli occhi da me. Sta per aprire bocca, lo so.
Mima l'orologio toccandosi il polso, io le dico l'orario. Sbuffa, e ritorna sull'es. Io resto a fissarla come un idiota per tutta la lezione, senza accorgermi di due sguardi che mi bruciano dietro la schiena. Addison, e soprattutto Jason. Cosa diavolo vogliono tutti e due?
Mi dispiace così tanto per il ritardo gigantesco! Ma è estate, e non posso aggiornare sempre, purtroppo. Spero che questo cap. vi sia piaciuto ❤️💎
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro