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Nuovi compagni

PoV Xander:

Posso dire che ieri è stata una giornata confusa, non ricordo quasi nulla di quello che è successo.
L'ultima cosa che ricordo: era Yang che mi trasportava via, ma non so dove. So solo che mi sono svegliato con un forte mal di testa. Guardo lo Scroll per controllare l'ora. Cavolo, sono solo le 6:30 di mattina.
Controllo che gli altri stiano ancora dormendo: Arya dorme di lato con le coperte addosso, ha uno sguardo così innocente, sembra un angelo; Raiden invece, dorme spesso in posizioni strane, adesso sta dormendo con le gambe sul cuscino, un braccio fuori dal letto e la testa rivolta verso il bordo inferiore, dorme al contrario praticamente.
Un attimo... dov'è Viria? Non è nel suo letto. Forse si sta allenando fuori in cortile. Vado verso la finestra e guardo fuori nel tentativo di individuarla... eccola!
Mi infilo un paio di scarpe e percorro il corridoio, che porta ad una rampa di scale e successivamente al portone, lo apro ed esco fuori. Sento la brezza mattutina tra i capelli, è davvero piacevole e rilassante. Ovviamente non c'è nessuno fuori, a parte Viria ed io, nota subito la mia presenza appena sente il portone aprirsi.

Viria: Capitano! Da quanto sei lì?

-Sono appena arrivato. Non ti avevo vista nel letto e mi sono preoccupato.-

Una cosa che ricordo del giorno prima: era Arya che parlava con Viria, dicendo di vederla strana. Ad essere onesti, anche ora ha un'espressione diversa dal solito, sembra quasi triste.
Ci sediamo su una panchina lì nei dintorni, spero non ci veda nessuno...

Viria: Non sono abituata a dormire così tanto, mi viene spontaneo svegliarmi presto, lo facevo per le mie sorelline, facendoli trovare la colazione pronta.

-Ti piace tenerti impegnata.-

Viria: Esatto, peccato che non possa entrare nella mensa per cucinare...

Meglio chiederglielo subito, non voglio rimandare il discorso, l'ultima cosa che voglio è vederla triste.

-Sicura di star bene? Non hai una bella cera.-

Sembra sorpresa della mia intuizione, ma prima di rispondere guarda per terra con una borraccia d'acqua tra le mani.

Viria: Ti è dispiaciuto trasferirti qui a Beacon? Voglio dire... hai dei rimpianti?

-Nessuno in realtà, ho solo pensato al futuro mio e di Arya. L'unica cosa che mi è dispiaciuto abbandonare delle medie: sono i miei amici; ma in fondo anche loro hanno preso una strada diversa dalla mia. Perché questa domanda?-

Viria: Ieri ho ricevuto una telefonata da un mio vecchio amico. Io e lui eravamo molto legati, tant'è che alcuni credevano che stessimo insieme, ma non ho mai visto nient'altro oltre l'amicizia.
Si chiamava Shark, ed è un Faunus, questo faceva di lui oggetto di bullismo da parte di molti suoi compagni, io ero l'unica che riusciva a parlargli ed ero anche l'unica che lo difendeva. I problemi iniziarono quando manifestò il suo Semblence per la prima volta: il suo solo sguardo riusciva a mettere una sensazione di paura nelle sue vittime, da quel momento nessuno lo prese più in giro, ma non per rispetto, per timore... dato che lui divenne anche più aggressivo. Mi stavo iniziando a preoccupare davvero, ma il peggio fu quando dovemmo separarci.

-E perché vi siete separati?-

Viria: Lui decise di trasferirsi ad Heaven, e desiderava che io venissi con lui, però... Heaven era troppo lontana da casa mia, ho cercato di spiegarglielo... ma lui lo prese come un tradimento e se ne andò con freddezza. Io non ho mai avuto intenzione di abbandonarlo, ma lui era cambiato, non era più il ragazzo che conoscevo. La telefonata di ieri ne fu un esempio...

-Che cosa ti ha detto?-

Viria: Che in un modo o nell'altro, me la farà pagare... Non ho paura di quello che può fare a me, ma di quello che può fare a voi.

Questo è veramente troppo! Possibile che una persona non riesca a rispettare le decisioni di qualcun'altro? Arrivare anche al punto di minacciare? No! Nessuno minaccia i miei amici.
Sembra parecchio preoccupata, non è un bene che stia così, devo trovare il modo di rassicurarla.

-Dovrà solo provare ad avvicinarsi a te o agli altri, troverà una sgradita sorpresa!-

E lei in risposta, mi accenna ad un sorriso, che io ricambio. Le metto poi una mano sulla spalla.

-Non devi preoccuparti, sapremo come cavarcela anche questa volta. Sei con me, giusto?-

Si alza dal suo posto e arriva davanti a me, poi si china in avanti e fa una cosa che non mi sarei mai aspettato: mi da un bacio sulla guancia. Sento immediatamente la mia faccia diventare rovente, non avevo mai ricevuto un bacio da una ragazza, al di fuori di mamma e Arya.

Viria: Come sempre, capitano.

Anche se è stato imbarazzante, penso sia servito a unirci di più, come amici.
Dopo aver finito di parlare, torniamo in camera e aspettiamo che gli altri si sveglino.

PoV Narratore:

Giunsero così le lezioni, e come di consueto, arrivò l'attività preferita di molti studenti: la lotta. Dopo diversi incontri, giunse il turno di Pyrrha Nikos. La professoressa Glynda allora chiese alla ragazza quale doveva essere il suo avversario, anche se tutti sapevano già la risposta.

Pyrrha: Raiden!

Il rosso, seduto accanto ai suoi compagni di team, sorrise stando a braccia conserte, un sorriso di sfida. Si diresse verso l'arena, tenendo tra le mani i suoi shuriken. Appena arrivò, i due rossi si guardarono intensamente per qualche secondo, per poi mettersi in posizione di guardia: Raiden assunse una posizione più ingobbita, mentre Pyrrha teneva alto lo scudo.

Appena l'insegnante diede il via, il rosso sparì alla vista, lasciando dietro di sé una scia di fulmini: cercò di colpire la ragazza con entrambi gli shuriken; ma ovviamente, lei non si fece trovare impreparata e parò entrambi i colpi con lo scudo e prima che potesse spingere indietro il rosso, Raiden sparì nuovamente, arrivando alle sue spalle. Voleva tentare una spezzata con entrambe le lame, ma la rossa si girò di scatto e deviò gli shuriken con la lancia. I due rivali si guardarono per qualche istante con espressione seria e concentrata, mentre si poteva udire un forte rumore metallico, dato dallo sfrego delle lame.
Le armi si separarono dallo scontro e ripresero subito dopo con uno scambio di colpi, che durò solo pochi secondi, ma sembrava un'eternità per coloro che stavano combattendo.
Pyrrha allora, attivò il suo Semblence: la polarità, e muovendo la mano destra, lanciò via gli shuriken di Raiden, essendo fatti d'acciaio. Il ragazzo si preoccupò per la perdita delle armi, ma proprio quando la rossa tentò un affondo con la sua lancia: Raiden indietreggiò velocemente facendo una capriola e una volta rimesso in piedi, si affidò al suo Semblence per tenere lontana la rivale; sparando dal palmo destro una sfera di fulmini concentrati.
Pyrrha la scansò spostandosi a destra, ma si accorse che la sfera la stava inseguendo, forse perché attirata dal metallo della sua armatura, allora riprese a correre in cerchio; accorgendosi che Raiden sembrava concentrato e con la mano tesa verso di lei, forse stava cercando di tenere stabile la sfera. La rossa allora, attuò una mossa furba: lanciò il suo scudo contro la sfera, così da farla esplodere a mezz'aria.
Quando ciò accadde: Raiden perse la stabilità sulla sua tecnica e cadde in ginocchio per lo sforzo, ma appena cercò di rialzarsi, Pyrrha gli aveva già puntato la lancia contro. Solo allora il rosso si arrese.
La ragazza poi, sorridendo dolcemente, gli porse la mano per aiutarlo a rialzarsi e lui accettò.

Pyrrha: Anche oggi sei stato grande, Raiden! Stai imparando sempre di più.

Raiden: A quanto pare non è oggi il giorno in cui ti supererò.

Ammise il rosso per poi accennare ad un sorriso. Dopo quell'incontro, suonò la campanella, annunciando l'inizio dell'intervallo e mezzogiorno, ciò significava: pranzo.
Il team XAVR si riunì in corridoio, diretti proprio alla mensa.

Arya: Questa volta sei quasi riuscito a metterla in difficoltà!

Riferendosi all'incontro disputato in precedenza.

Raiden: Piccoli passi, volpina. Piccoli passi.

Xander: Raiden, devi imparare a dosare il tuo Semblence.

Rimproverò il capitano del team.

Raiden: E di cosa ti preoccupi? Sono nato con più aura, che sangue.

Disse il rosso facendo le spallucce.

Xander: Non è quello il punto. Il tuo potere è parecchio raro e forte, ma allo stesso tempo pericoloso per gli altri, se non impari a controllarti, farai più danni che altro.

Raiden: Che noia... Mi stai limitando a dare solo il dieci percento?

Xander: Per ora si, quando avrai imparato a controllarti: potrai dare anche il cento percento.

Fino a quando, qualcuno non richiamò la loro attenzione, ovvero la bionda del team RWBY: Yang Xiao Long, con il resto del team appreso.

Yang: Ehi voooi!

Alexander sobbalzò appena sentì quella voce, improvvisamente aveva ricordato tutto quello successo la sera prima: si era ubriacato come una spugna per colpa della bionda.

Ruby: Vi andrebbe di pranzare insieme a noi?

Xander: Volentieri!

Disse il ragazzo con tono un po' nervoso. I due team si diressero ai tavoli dopo aver preso le portate e iniziarono a mangiare. Finito il pranzo, gli studenti andarono nelle rispettive aule, il team XAVR era col professor Oobleck durante la lezione di storia. L'insegnante però, prima di iniziare, dovette fare un annuncio.

Oobleck: Studenti! Sono felice di annunciarvi che oggi, insieme a noi, si uniranno due studenti provenienti da Heaven!

Il tono dell'insegnante era agitato e frettoloso, come se avesse preso troppo caffè.
Dalla porta entrarono due giovani: il primo era un ragazzo piuttosto alto, dal fisico robusto, occhi azzurri, capelli castani e lo sguardo perennemente serio; la seconda era una ragazza di altezza media, dalla corporatura esile, capelli verdi alla base e il resto della chioma totalmente biondi; era una Faunus gatto, vista la coda che pendeva e le orecchie in bella vista.

Oobleck: Coraggio, non siate timidi e presentatevi!

Fu la Faunus a farsi avanti per prima, facendo un leggero inchino.

???: È un piacere fare la vostra conoscenza, mi chiamo Nifa Moonleaf.

Disse con aria nervosa e le gote leggermente arrossate.
Poi, venne il turno del compagno, assai più serio e pareva anche molto infastidito dalla situazione.

???: Shark Silver.

Viria, seduta vicino a Xander, era agitatissima alla vista di quello che era il suo vecchio amico, quasi spaventata. Il capitano del team, sussurrò alla compagna, risvegliandola da quel suo trance momentaneo.

Xander: È lui?

Viria: Si...

Rispose sottovoce la corvina. E dopo le presentazioni, i ragazzi nuovi andarono a prendere posto.
Mentre Shark saliva la scalinata che conduceva ai banchi superiori, incrociò per un attimo lo sguardo con Alexander, e non furono espressioni amichevoli quelle che si scambiarono.
Ormai era giunta la fine delle lezioni, fuori il sole stava tramontando e i vari studenti si stavano per ritirare nei dormitori.
Il team XAVR era appena uscito, ma in quel momento, Viria percepì una presenza che la stava osservando. Avendo già capito chi era, si allontanò con una scusa, e i tre ragazzi rimasero fermi ad aspettarla.
La corvina rientrò nella struttura scolastica e si guardò intorno, era vuoto, non vi erano neanche i bidelli.
Fino a quando, girando l'angolo: individuò la figura dell'ex amico, che gli dava le spalle.

Viria: Sei venuto qui a Beacon per farmela pagare?

Chiese lei, trovandosi ancora a diversi metri dal ragazzo.

Shark: Ti dai troppa importanza, Viria. In vista del Vytal Fastival: il nostro professore ha deciso di portarci con lui, in modo che avremmo rappresentato Heaven. Ma fartela pagare rimane comunque nei miei piani.

Disse con tono freddo, stando a braccia conserte.

Viria: Shark, per favore... Non possiamo lasciarci tutto alle spalle e tornare amici come un tempo?

Implorò la ragazza, probabilmente era la sua ultima possibilità di farlo ragionare.

Shark: E perché avresti bisogno di me? In fondo, hai già trovato di meglio. Soprattutto quel ragazzo, dimmi la verità, state insieme?

Viria: Non dire sciocchezze! Quello è il mio team, è ovvio che sono miei amici!

Shark: Non li invidio per niente, hanno fatto davvero un pessimo acquisto.

Mentre parlava, la corvina si era avvicinata a lui, ora era proprio alle sue spalle.

Viria: Shark...

Il ragazzo si voltò, incrociando lo sguardo con lei. Viria allungò una mano, carezzando dolcemente il suo viso.

Viria: Io non ho mai avuto intenzione di abbandonarti, ho soltanto scelto la mia strada, ma non mi sono mai dimenticata di te. E so che in fondo al tuo cuore, sei ancora quel ragazzino a cui voglio tanto bene...

Il ragazzo rimase in silenzio, fino a quando non cercò di afferrare la mano di Viria, forse ce l'aveva fatta.
Shark afferrò il polso della ragazza e iniziò a stringere forte, facendole scappare un verso di dolore.

Shark: Credevi di incantarmi con le tue belle paroline? Certo, non volevi abbandonarmi... raccontala a qualcun'altro. Quel ragazzino di cui parli, è morto.

La ragazza cercò di dimenarsi, ma più lo faceva e più il giovane stringeva la presa.

Viria: Lasciami! Mi fai male!

Shark: Ascoltami attentamente. Mi sono ripromesso una cosa in questa lunga attesa: ti avrei fatto passare le pene dell'inferno. Rimpiangerai di aver tradito la mia fiducia, Viria Bearclock.

La rabbia e il risentimento del giovane stavano venendo fuori in quel momento. Viria non riusciva a combatterlo completamente, le sue parole facevano male come coltelli e lei si sentiva sempre più debole.
Fino a quando, una voce interruppe il silenzio andato a crearsi.

Xander: Io non credo proprio!

Non appena la corvina udì la voce del suo capitano e vide anche il resto dei suoi compagni, riacquistò le forze e diede una gomitata sul petto dell'ex amico, facendoli mollare la presa.
Una volta fatto, corse dai suoi amici e venne accolta da un forte abbraccio di Arya.

Arya: Non ti ha fatto del male, vero?

Chiese la Faunus volpe all'amica.

Viria: Sto bene...

Shark alzò lo sguardo verso i quattro ragazzi, assumendo una smorfia di rabbia e stringendo il pugno.

Shark: Non intromettevi...

Appena terminò a frase, Raiden sparò dal suo dito indice un piccolo fulmine, che sfiorò di poco lo studente di Heaven.

Raiden: L'avevo quasi preso.

Il capitano del team, alzò un braccio, come a comunicare al compagno di fermarsi.

Xander: Che ti sia chiara una cosa: se te la prendi con Viria, te la prendi con tutti noi!

Shark guardò il gruppo con aria perplessa, squadrandoli uno per uno, fino a quando non accennò ad una leggera risata.

Shark: Avrete una brutta sorpresa con lei: vi scaricherà alla prima occasione, gettandovi via come spazzatura.

Raiden: Ironico, l'unica spazzatura che vedo qui: sei tu.

E dopo quella provocazione, batté il cinque con Arya. Serviva "salvare" Viria per farli andare d'accordo.
In quel momento sopraggiunse un'altra figura: Nifa, la compagna del nuovo arrivato. Si avvicinò a passo lento al compagno e lo invitò a seguirlo.

Nifa: Cerca di controllarti.

Il ragazzo strinse i denti dalla rabbia, dando poi le spalle al gruppo, era sul procinto di andarsene.

Shark: Non finisce qui...

E una volta che sparì alla vista, la Faunus gatto prese la parola congiungendo le mani davanti a sé, appoggiandole al ventre.

Nifa: Come vice-capitano del team, vi faccio le mie più sincere scuse, mi auguro che la prossima volta ci rivedremo, sarà nell'arena al Festival di Vytal.

Il capitano del team XAVR, approfittò di questo discorso per dire la sua riguardo alla situazione.

Xander: Hai detto di essere il vice-capitano, giusto? Bene, allora lancio questa sfida al capitano del vostro team: se la prossima volta il vostro amico aggredirà nuovamente la nostra compagna, non ci faremo scrupoli a difenderla; altrimenti, saremo ben lieti di avervi come avversari.

Disse il ragazzo con sguardo determinato, non era una minaccia, voleva far capire che avrebbe fatto di tutto per proteggere i suoi compagni, ma nello stesso tempo, non servava rancore di alcun tipo. La Faunus gatta posò lo sguardo su qualcuno in particolare del team: Raiden. Quest'ultimo rimase perplesso, fino a quando Nifa non accennò ad un sorriso, tornando a rivolgersi ad Alexander.

Nifa: Ne sono felice.

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