Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

Strategia perfetta

Qualche ora prima, attuale covo dei Cavalieri dell'apocalisse.

PoV Narratore:

Erano passati solo pochi minuti dalla fine del combattimento. Shi si era ritirato insieme ai suoi uomini, tuttavia non si erano diretti nel covo individuato da Tetsuya poco distante dal luogo dello scontro, ma in un'ulteriore struttura costruita sottoterra a dieci chilometri di distanza, sempre nella zona malfamata della città.
Un vento improvviso fece capolino in quello che sembrava un grande laboratorio: una nebbia di colore nero apparve dal nulla, facendo comparire la figura di Shi, insieme agli altri due cavalieri, privi di conoscenza e riversati sul pavimento.
Il loro leader cadde in ginocchio, sentiva un forte dolore al petto, che reggeva con una mano, come se quel "teletrasporto" lo avesse fatto stancare più del dovuto.
Non aveva alcuna ferita esterna, gli unici ad averne erano gli altri due cavalieri: lividi e fratture in diversi punti del corpo.
Shi si alzò in piedi anche se barcollante e raggiunse quella che era la sua postazione per lavorare, davanti a diversi monitor, a loro volta collegati da un computer esterno molto potente e di ultima generazione.
Si sedette sulla poltrona mentre cercava di respirare profondamente. Da un cassetto tirò una siringa e si inniettò endovena quella che pareva essere morfina.
In pochi secondi iniziò a sentirsi meglio e il respiro tornò regolare.

Shi: Maledizione...è da troppo tempo che non usavo l'abilità di teletrasporto.

Disse il leader dei cavalieri con espressione amareggiata, era ovvio che qualcosa non andava con i suoi poteri.

Shi: Non ho ancora recuperato il pieno controllo del mio secondo Quirk, devo accelerare i tempi.

All'improvviso una risata malefica seguita da un applauso, risuonò nella grande stanza.
Da un angolo immerso nella penombra fece capolino la figura del cavaliere mancante: Sensō.
Esso si avvicinava a passo lento, senza smettere di ridere e applaudire, mentre passava tra i corpi di Kikin ed Ekirei.
Il cavaliere dallo sguardo folle prese parola rivolgendosi ai due compagni svenuti.

Sensō: Che succede?! Siete già morti?!
Lord Shi, dammi l'onore di ucciderli definitivamente, posso?! Ti prego!

Shi alzò una mano come per dire a Sensō di fermarsi, quest'ultimo era in uno stato di euforia totale, poteva fare qualunque cosa: uccidere, torturare, o anche solo stuzzicare i loro corpi per capriccio.
Solo Shi poteva dare un freno al ragazzo, era come un bambino davanti a molti giocattoli, con l'unica differenza che quelle erano vite umane.

Shi: Non farlo.
Sono solo svenuti, che mi dici di quei trentotto prigionieri?

Sensō: Li ho ammazzati tutti!
Avevi detto: "Tienili in vita."
Ma loro hanno iniziato a ribellarsi e io odio chi si ribella a noi! Profondamente! Molto profondamente!
HAHAHAHAHAHAHAHA!

La sua risata e il suo sguardo da maniaco potevano far impallidire chiunque, ma non Shi: rimase comodamente seduto sulla sua poltrona, mentre osservava il giovane divertirsi con uno dei suoi pugnali da guerra, i quali erano ancora sporchi di sangue, così come i suoi vestiti. Dopo alcuni secondi di interminabile risata, il giovane afferrò il pugnale dalla lama agitandolo davanti a sé, fin quando alzò lo sguardo verso Shi.

Sensō: Chi si ribella a me è un codardo, perché sai Lord Shi...il suicidio è roba da codardi!

Continuò a sghignazzare sotto i baffi, ma questa volta il suo portamento era più eretto, prima era più ingobbito e il suo modo di fare era totalmente diverso.
Come se avesse cambiato immediatamente stile di movimento, ora pareva più elegante e a tratti più tranquillo.

Shi: Svegliali.

Ordinò il capo dei cavalieri, Sensō abbassò la mano con il pugnale e si avvicinò al corpo di Kikin, dandogli un calcio diretto al fianco, ma nessuna reazione.

Sensō: Sveglia idiota! Non vorrai far aspettare il nostro signore?!

Il loro leader si girò con la poltrona, andando a guardare i vari monitor, questi trasmettevano diverse immagini: erano circa trenta, la prima fila da dieci mostrava le varie stanze della struttura sotterranea, perlopiù le prigioni con all'interno cittadini rapiti e varie stanze dove venivano condotti esperimenti.
La struttura sembrava essere suddivisa in tre piani che scendevano sottoterra: il terzo piano è lo stesso dove erano situati i cavalieri, infatti nell'ultimo monitor in basso a sinistra si vedeva la loro attuale stanza.
Un unico monitor non era in fila con gli altri trenta, era uno che usava solo Shi per il suo computer.
Dopo diversi minuti di attesa, Kikin si risvegliò, era ancora stordito e si reggeva a malapena in piedi: aveva il labbro spaccato e diversi lividi, sentiva dolore alle gambe, ma riusciva comunque a camminare piano verso il tavolo da lavoro del laboratorio.
Questo sussurò qualcosa sottovoce mentre cercava qualcosa tra le varie provette e i medicinali appoggiati sul tavolo.

Kikin: Lord Shi...le chiedo scusa.
Non sono riuscito a eliminare quei ragazzini...

Il leader non ebbe alcuna reazione, girò la poltrona nella direzione del cavaliere: accavallò le gambe, appoggiò il gomito al bracciale mentre sorreggeva la testa e poi puntò i suoi occhi azzurri sul sottoposto, quest'ultimo sembrava chiedere pietà.

Shi: Non devi scusarti Kikin, puoi fallire quante volte vuoi, ma non tollero che ti arrendi.
Osserva bene su questo schermo.

Fece spazio allo sguardo di Kikin, questo impallidì vedendo la scheda tecnica di Hanzo, mostrava: il suo nome, cognome, l'indirizzo e-mail e il volto.
Shi in questi giorni aveva hackerato i sistemi delle varie scuole, non si sa tutt'ora il motivo, entrando nel server della Shiketsu era riuscito a risalire all'identità di Hanzo.
Kikin era furioso, fino a un attimo fa aveva i ricordi completamente offuscati, ora invece rimembrava alla perfezione cosa aveva fatto Hanzo prima di metterlo al tappeto: lo aveva ferito nell'orgoglio, umiliandolo davanti al suo padrone.

Shi: Voglio che usi quella rabbia per migliorare.
Esatto Kikin, da questo momento lui sarà il tuo obiettivo.

Kikin: Hanzo Kimura...

Shi: Non abbiamo altro da dirci.

Concluse il leader dei cavalieri tornando a lavorare al suo computer.
Kikin era in ginocchio davanti a quei quattro gradini che conducevano alla postazione di Shi, guardava il terreno e dentro di sé non faceva altro che ripetere il nome di quel ragazzo.

Kikin: Hanzo Kimura...

Continuò per diversi secondi, fino a quando la risata stridula di Sensō riecheggiava nelle sue orecchie, questo si avvicinò a lui e chinandosi in avanti iniziò a parlare con fare provocatorio.

Sensō: È inutile incazzarsi amico!
Quel ragazzino ti ha umiliato per davvero, dev'essere davvero seccante...

Disse mettendosi la mano davanti alla faccia mantenendo una finta espressione sconsolata, che si ritrasformò in una da maniaco.
Questo tolse la mano dalla faccia e andò al suo fianco, alzando la voce.

Sensō: Se non sei riuscito nel tuo intento è perché eri troppo debole!
E continuerai a rimanerlo se continui a ripetere il suo nome senza fare un cazzo!

Kikin: TACI!

Kikin puntò lo sguardo sul compagno, attivando il suo Quirk: in un attimo, questo venne sbalzato contro una parete fatta in ferro, nonostante il colpo però, Sensō non aveva fece una piega.
E voleva subito rispondere a quella dichiarazione di guerra, visto che Kikin usava gli indumenti per lanciare via i suoi avversari, le zone scoperte come la testa era possibile muoverle.
In questo caso Sensō aveva un abbigliamento corto nella parte di sopra, di conseguenza le braccia erano scoperte e poteva usarle.
Dalla sua tasca tirò fuori un pugnale e lo lanciò contro di lui, Kikin lo schivò a pelo, ma questo lo fece distrarre, perciò Sensō ne approfittò per liberarsi dalla presa psichica e ad una velocità incredibile giunse davanti a lui e lo scaraventò a terra afferrandolo dal volto, la mossa non era casuale.
Sensō stava coprendo il viso di Kikin per metà, da un solo occhio.

Sensō: HAHAHAHAH! Hai un Quirk davvero forte, ma è facile capire come sconfiggerti!

Per annullare il Quirk di Kikin era necessario coprire solo per metà la sua visuale.
Il cavaliere armato di pugnale era sopra il compagno e lo stava trattenendo saldamente al suolo, premendo la mano sulla sua testa e coprendogli un occhio, non dando possibilità all'altro di muoversi.
Nel mentre con la mano libera, Sensō prese un altro pugnale e lo puntò alla gola del compagno, quest'ultimo cercava di allontanarlo, ma in tra i due Kikin era quello più debole fisicamente, quindi i suoi sforzi erano del tutto vani.
Sensō rideva ancora, si stava divertendo molto in quella sorta di tortura.

Sensō: Rassegnati, non riuscirai a sconfiggere nessuno! Sei debole, debole, debole!

Kikin: Chiudi quella bocca!

A un certo punto, Shi si alzò dalla sedia e sbattendo il piede per terra, si fece sentire dai suoi scagnozzi e improvvisamente, il silenzio calò.
I due cavalieri che fino a poco prima litigavano, ora si erano ammutoliti, il loro capo non ebbe bisogno di usare delle parole, bastava un solo sguardo: quello che riesce a calmare le bestie più feroci e spaventarle.

Il leader squadrò velocemente il più giovane dei cavalieri e poi ritornò a parlare.

Shi: Sensō, va là fuori e raccogli informazioni su questo ragazzino.

Consegnò al cavaliere un documento appena fotocopiato, questa volta aveva il marchio della U.A.
Il "ragazzino" in questione era: 1.80, capelli neri, occhi azzurri, del terzo anno e secondo i dati aveva fatto e stava facendo tutt'ora lo stage presso il dipartimento di polizia.
Shi era alla ricerca di Tetsuya Takayama, ma perché? Possibile che la curiosità lo abbia portato all'indagare sul database della Yuuei? O forse stava cercando altro?

Shi: Non uccidere o aggredire nessuno, torna quì il più presto possibile.

Sensō non disse nulla, tramava leggermente, prese il documento fotocopiato e corse verso il corridoio che portava alle scale, sparendo poi alla vista di entrambi.
Il leader dei cavalieri guardò Kikin rialzarsi, questo sembrava essere più mortificato di prima.

Kikin: Le chiedo scusa, mio signore...

Shi: Ho detto che non serve scusarsi, Kikin.
Ascoltami bene, sono preoccupato per la situazione di Sensō.

Kikin guardò perplesso il suo maestro, per quanto fosse la mente del gruppo, proprio non riusciva a comprendere le sue parole.

Kikin: Che cosa intende?

Shi: Non te ne sei accorto? Ogni giorno che passa, Sensō acquisisce sempre più un minimo di intelletto, è così da quando abbiamo incontrato Sayzor Kurosaki.
Durante il vostro litigio, lui ha subito capito come sconfiggerti, normalmente si sarebbe limitato ad attaccare.
Invece ha studiato una strategia nel giro di pochi secondi, chi l'avrebbe mai detto?
Quel bambino cresciuto con il solo obiettivo di uccidere chiunque al mio solo comando, ora si è evoluto in qualcosa di più indipendente.
Se la mia teoria è corretta, allora nel giro di qualche mese diventerà inarrestabile.

Questo faceva di Sensō, escluso il Shi, il cavaliere più forte tra tutti e tre.
Kikin non aveva più parole, non solo il suo maestro lo aveva illuminato ancora una volta su un possibile metodo per sfruttare questo fattore, ma adesso si rendeva conto di quanto era patetico in quel momento.
Nella sua testa balenavano solo due pensieri: non deludere più Shi e uccidere chi lo aveva umiliato, Hanzo Kimura.

Kikin: Glielo prometto Lord Shi, farò in modo che Sensō possa rendersi utile per tutti e quattro!

Shi: Molto bene.

Il leader dei cavalieri si stava dirigendo a passo lento verso il corridoio che portava alle scale, proprio nella stessa direzione di Sensō.
Kikin perplesso chiese spiegazioni del perché.

Kikin: Intende seguirlo?

Shi: Io? Oh no, ho una questione più importante, andrò a trovare mia figlia.

Ebbene anche Kikin conosceva la verità essendo il braccio destro di Shi: sul fatto che quest'ultimo sia il nonno di Sayzor e che Diana Kurosaki era sua figlia.

Kikin: La signorina Diana? Mi auguro che stia bene ovunque lei sia.

Shi arrivò a metà corridoio e toccando una piastrella in ferro, si scoprì che questa non era altro che un pulsante segreto, che apriva una sorta di armadio con all'interno diversi indumenti, tra cui un enorme cappotto marrone con tanto di cappello.
Voleva cammuffarsi, molto probabilmente Endeavor aveva già fornito un identikit del suo aspetto alla polizia, non poteva farsi riconoscere.
Shi sparì, salendo le scale del terzo piano che portavano fino alla superficie.
Nel laboratorio erano rimasti solo Kikin e l'ancora addormentato Ekirei.
Il braccio destro del leader era ancora furioso per tutto quello che era successo, usò i suoi poteri che fecero volare via diversi oggetti: provette, banconi, sgabelli e ritratti appesi alle pareti, il tutto mentre urlava in preda alla furia più cieca.
Fino a quando non smise, gli oggetti caddero a terra frantumandosi e tutto finalmente tace.

PoV Tetsuya:

Tornando al presente...ore 5:30 del pomeriggio.

Non penso di aver sbagliato raccontando la mia storia ad Hanzo, è un ragazzo onesto e sono certo che manterrà il segreto.
Da circa un paio d'ore Kanon si è finalmente svegliata e ripresa dall'anestesia. Inoltre non sembra aver perso l'appetito.
Sta mangiando una ciotola di riso offerta dall'ospedale, non capisco come fa a mangiarlo con tanta foga. Il cibo che servono quì è completamente insapore.

-Come ti senti ora?-

Lei mi guarda con aria perplessa, ma subito dopo riprende il suo caratteraccio, rispondendomi urlando.

Kanon: Male! Ho saltato il pranzo per colpa di quel maledetto intervento e questo riso non basta a saziarmi!

E dopo pochi secondi finisce gli ultimi chicchi presenti nella ciotola, gliela riprendo e la poggio sul vassoio.

-Kanon, questo non è un ristorante, ma stasera vedrò di portarti qualcosa di più saporito. Cosa vorresti?-

Visto la qualità di cibi che mangia abitualmente con me, posso solo immaginare cosa risponderà.

Kanon: Hamburger e patatine fritte.

Lo sapevo...

-Ho capito, ne ordino due. Questa sera mangerò con te.-

Kanon: Ne sei sicuro? Mi pare che la Yuuei abbia il coprifuoco dopo le 7:00 di sera.

-Mi inventerò una scusa per restare un po' di più.-

Lei mi guarda nuovamente con aria perplessa, ma questa volta vedo un leggero rossore sulle sue guance.
Non voglio di certo abbandonarla dopo quello che ha visto e subito in quel posto, cercherò di trasmetterle forza per quanto mi è possibile.
Sotto quella corazza di rabbia vedo una ragazza fragile, che in fondo vuole essere protetta nonostante voglia dimostrare la sua forza interiore.
Sento il telefono nella mia tasca che vibra, lo tiro fuori e vedo che a chiamarmi: è Sayzor!
Faccio scorrere il dito sullo schermo e risposi alla chiamata.

-Pronto?-

Sayzor: Tetsuya...

Ha il respiro affaticato, possibile che abbia corso? No, anche nel modo in cui ha pronunciato il mio nome sembra troppo strano.

-Sayzor, va tutto bene?-

Sayzor: Sono andato al cimitero a trovare...una persona, vicino all'agenzia di Nighteye.

-Sei andato fino lì? Ma è un'ora di viaggio in treno!-

Sayzor: Non è questo il punto, ho incontrato Shi.

-Che cosa?! Stai scherzando, vero? Perché non mi hai avvisato prima?!-

Sayzor: Purtroppo è riuscito a scappare, ma ho delle cose da raccontarvi.
Chiama anche Hanzo, è urgente!

Chiudo la chiamata, è incredibile! Fra tutte le persone proprio il capo dei cavalieri doveva andare a incontrare!
Kanon ha percepito la mia preoccupazione, lo capisco dal modo in cui mi guarda: sbatte le palpebre velocemente e la sua espressione è glaciale.

Kanon: Beh, che abbiamo tra le mani?

-Qualcosa di molto grande, ma ne discuteremo appena ci saranno tutti.-

Un'ora dopo...ore 6:30.

Ho avvisato pure Hanzo, è arrivato da almeno dieci minuti, ma di Sayzor ancora nessuna notizia.
Kanon si deve annoiare parecchio, il suo telefono è andato perduto nello scontro di questa mattina e ora sta giocando con il mio.
Hanzo invece non ha detto una parola da quando è arrivato, rimane attaccato alla parete che dà sulla porta a braccia conserte, la tensione si può tagliare con un coltello.
La porta finalmente si è aperta, ecco Sayzor! È visibilmente spaventato, si sta guardando intorno, come se fosse inseguito da qualcosa, o qualcuno.

-Hai qualche nuova informazione?-

Si è seduto accanto a me, prende un profondo respiro e inizia a parlare.

Sayzor: Poteva attaccarmi in qualunque momento, ma non lo ha fatto.
Ha detto una sola cosa, che fa più male di un pugno nello stomaco, mi fa sentire complice in qualche modo...

Si vede che sta male, i villain molto spesso cercano di instaurare terrore psicologico nelle vittime, allo scopo di renderle più vulnerabili.

Sayzor: Shi è il padre di mia madre...

La mia espressione, così come quella di Kanon e Hanzo si sono fatte improvvisamente più cupe, quindi Shi è imparentato con Sayzor...
Provo anche a leggere la sua mente, ma non sta mentendo.
Tutto questo però non ha alcun senso, Shi avrà massimo quarant'anni esteriormente, come fa a essere diventato già nonno?
Sayzor è ancora traumatizzato, ma non mi importa che è il nipote del nostro nemico, io so che lui è puro di cuore, non potrò mai essere contro di noi.

-Questo non ha alcuna importanza, tu sei il nostro alleato, imparentato o meno con il nemico resti comunque tale. Hai scoperto altro?-

Sayzor: Pare vogliano creare qualcosa di grande, ha detto: "Sarebbe un peccato se la maggior parte di queste persone si ritrovasse senza poteri.". E tutto questo intende attuarlo nel giro di due settimane a partire da oggi, o almeno così ho capito.

Che cosa vorrà mai dire?
Kanon che fino a questo momento è rimasta in silenzio, sembra aver capito qualcosa.

Kanon: Il piano di Overhaul!

Si riferisce a Kai Chisaki degli "Otto precetti della morte", arrestato tempo fa e successivamente scomparso per un attacco causato da parte dell'Unione dei Villain, forse è stato ucciso.

Sayzor: E cosa c'entra lui in tutto questo?

Kanon: Quando io e Hanako lavoravamo per l'Unione dei Villain: abbiamo spiato delle riunioni segrete fra i due leader, dove Overhaul intendeva usare dei proiettili "speciali" per riportare il mondo com'era in origine.
Vale a dire: senza Quirk.

-E pensi che Shi possa avere un piano simile?-

Kanon: E io che ne so? Siete voi i cervelloni.

Hanzo è pensieroso, pare che questi ragionamenti lo stanno mettendo in difficoltà, non resta che affidarci al suo intuito.
Però c'è da dire, che la teoria di Kanon potrebbe rivalarsi fondamentale. Sayzor sta andando in crisi per la tensione, Hanzo allora prende la parola.

Hanzo: La sua teoria non è da escludere.
Pensateci bene: stiamo speculando sul fatto che Shi possa avere lo stesso Quirk di Sayzor, immaginate se usasse un estratto di questo per creare un secondo virus distruggi-Quirk, sarebbe devastante. E conoscendo la mente malata di certi villain, non sarebbe una novità se provasse a diffonderlo in tutti i modi.
Secondo voi qual è il miglior modo per diffondere un batterio?

Kanon e Sayzor presi dal discorso di Hanzo, si stanno agitando e sinceramente anche io.
Un obiettivo del genere equivarrebbe alla totale distruzione della società di super uomini: l'economia, i paesi e le città andrebbero in crisi totale.
Un vero e proprio piano per diffondere il chaos.

Kanon: Tramite i cibi?

Sayzor: I liquidi?

No, esiste solo un metodo efficiente e infallibile, che sembra uscito da un film di fantascienza, e invece questa è la realta per nostra sfortuna.

-Tramite via aerea!-

Hanzo: Esatto!
E ho già preparato un piano per prevenire a tutto questo. Sayzor, ho bisogno di un campione del tuo sangue, analizzandone il DNA potrei studiare una soluzione a questo problema.

Sayzor: E quante probabilità abbiamo che sia come dici tu?

Hanzo: È un cinquanta percento, ma potrebbe aumentare con le giuste indagini.

Una percentuale neutra, se Hanzo avesse ragione, allora significa che è più intuitivo del previsto.
Ed io che pensavo di essere superiore a lui in quanto a esperienza, lavorare con la polizia è un conto, ma con Endeavor in persona dev'essere tutt'altra storia, parliamo di un eroe che ha risolto diversi casi da solo, la sua astuzia e intelligenza deve averla ereditata Hanzo. Mi voglio fidare di lui.

-Ti aiuterò io nelle indagini, posso procedere anche da solo.-

Kanon mi guarda con espressione rabbiosa, ho detto qualcosa di sbagliato?

Kanon: E mi lascerai da sola in questo postaccio?!

-Non è mia intenzione, verrò comunque a trovarti nel tardo pomeriggio.-

Kanon: Maledizione, voglio andarmene da quì!

Purtroppo non posso esaudire questo suo capriccio, è rimasta ferita da questa mattina, farla andare via non è una buon'idea.
Secondo i dottori non dovrebbe metterci molto a guarire, la ferita non era profonda, ma non possiamo nemmeno lasciare che si riapra.
Sayzor dice che abbiamo due settimane di tempo per prepararci, è un tempo troppo limitato.
Non penso che Hanzo possa trovare una soluzione in così poco tempo, che cosa posso fare?
Guardo prima Sayzor, poi Kanon e infine Hanzo, tutti loro come me vogliono mettere fine a questa battaglia. Come leader non posso assolutamente abbandonarli.

-State tranquilli, vi avevo promesso già da molto tempo che li avremmo sconfitti.
Ho tutta l'intenzione di mantenere la parola data.
Sayzor, tu probabilmente avrai a che fare con Shi in persona, abbiamo bisogno che migliori il più possibile per batterlo, pensi di potercela fare? Ovviamente ti daremo una mano appena sarà possibile.-

Se prima l'ho visto parecchio in crisi, ora pare essere più motivato, stringe il suo pugno e chiude gli occhi per qualche istante.

Sayzor: Anch'io ho fatto una promessa: quella di sconfiggere Shi a qualunque costo, ma soprattutto avrò le informazioni che lui mi nasconde.

Annuisco, poi mi giro verso Hanzo, che incrocia subito il mio sguardo.

-Hanzo, ci affidiamo a te per il piano, in questi giorni cercheremo di studiare una strategia per battere i Quirk di Shi.-

Hanzo: Certo, lascia fare a me.

E infine guardo proprio Kanon, che fino a pochi minuti fa era amareggiata per questa situazione, ora invece la sua espressione è tornata neutrale.

-Kanon, cerca di guarire in fretta, anche tu sei importante.-

Accenna a quello che sembra un sorrisetto, per poi guardarmi dritto negli occhi, riesco chiaramente a vedere il fuoco accendersi in essi. È determinata quanto noi a far si che questa storia venga conclusa.

Kanon: Guarire in fretta? Io mi sento già una favola! Sayzor, quando uscirò da quì ci allenaremo insieme!

Sayzor: Ti aspetterò!

Sento uno strano calore provenire dal mio petto, è una sensazione che ho provato molto tempo fa...si, precisamente quando i miei amici erano ancora vivi.
Così come sto facendo ora, li incitavo a dare il meglio di loro. E i risultati non tardavano ad arrivare. Posso vederlo chiaramente, un me di due anni fa che incitava il suo team e dava il meglio per essere un buon amico...

-Ricordate amici, nessuno potrà fermarci finché rimarremo uniti, il nostro legame è più forte di qualsiasi criminale o organizzazione! Insieme siamo invincibili!-

Fine flashback.

-Ricordate ragazzi, insieme siamo invincibili!-

Tendo la mano in avanti, in attesa che gli altri mettano la loro sulla mia, Hanzo è il primo a farlo, poi Sayzor e infine Kanon.
Anche se la situazione non è delle migliori, sono felice. Felice di aver incontrato tutti loro...gli unici che al momento riescono a strapparmi un sorriso.

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro