La 1°A
PoV Sayzor:
Finalmente, dopo le due ore con la sensei Midnight c'era l'intervallo.
Precisamente era ora di pranzo, ma aspetta! Non avevo soldi con me, e ora come faccio?!
Kendo: So a cosa stai pensando Kurosaki-kun, a pranzo ci preparano il cibo gratis, utile non trovi?
-Ehm...si.-
Cavolo, alla Shinketsu non era così, che tirchi di merda che erano. Ho fatto bene ad andarmene.
E adesso cosa vuole il biondino?
Monoma: Ci sono tante cose che non sai di questa scuola, Kurosaki. Ma con la mia guida ti condurrò sulla giusta strada, seguimi!
Non so perché, ma ho un brutto presentimento.
E anche Kendo sembrava volermi mettere in guardia.
Kendo: Vuoi un consiglio Kurosaki? Non farti condizionare da Monoma.
-Ma figurati, io sono padrone di me stesso.-
Kendo: Bravo! Questo è lo spirito giusto.
E mi diede un pugnetto amichevole sul braccio, che dire. Non potevo desiderare vicina più simpatica. Ora vediamo cosa vuole Monoma.
Qualche minuto più tardi...
Caspita che mensa enorme! E chissà cosa preparano da mangiare, quanto vorrei del ramen, lo mangerei tutti i giorni.
Monoma: Quì è dove vengono preparati i pasti, ma penso che tu l'avessi già capito. Quello laggiù è il posto riservato agli allievi della B.
L'unica classe degna di questa scuola.
-Allora sono stato fortunato a finire qui.-
Monoma: Esattamente.
Quanto mi sta sulle palle questo suo atteggiarsi da amico, è quella classica persona che prenderei a schiaff- ma quello non è Izuku Midoriya?
Monoma: Ah giusto...quella è la 1°A, la classe peggiore dell'istituto, ti consiglio di starci alla larga, inizieranno a prenderti in gir- DOVE STAI ANDANDO, KUROSAKI?!
Kendo: Smettila di dargli fastidio Monoma.
Ma stava parlando? Non ci ho fatto caso, voglio solo presentarmi a quel ragazzo.
Midoriya: Oh? Ciao! Sei nuovo? Non ti ho mai visto.
- Si, in effetti sono arrivato solo oggi, Kurosaki Sayzor. Molto piacere. -
Notai che non era solo, c'erano anche un ragazzo alto con gli occhiali, una ragazza piuttosto carina ed uno gnomo da giardino.
Midoriya: Midoriya Izuku, molto piacere!
Iida: Iida Tenya, capoclasse della A!
Ma perché gesticola?
Uraraka: Ochako Uraraka, molto piacere!
-Il piacere è tutto mio.-
Ad un certo punto il nanetto si girò verso di me, notando che stava guardando un gruppetto di ragazze.
Oh cielo...non sarà il classico pervertito?
Mineta: La Yuuei è fantastica, non trovi?
-Ehm...si.-
Iida: Ti stai trovando bene in questa scuola?
-Si, ho ricevuto una calorosa accoglienza. Soprattutto dalla mia classe.-
Uraraka: Mi piace il nome Sayzor, fa molto americano!
-Beh, in effetti sono metà e metà. Sono americano dalla parte di mio padre.-
Monoma: Kurosaki!
Porca di una porcaccia...
-Dimmi Monoma.-
Monoma: Che cosa ti ho detto sulla A? Devi starci lontano!
-Hai detto qualcosa sulla A?-
Notai Kendo dietro di lui che stava ridendo sotto i baffi.
Monoma: Certo! Sono stupidi! Contagiano con la loro stupidità!
Midoriya: Scusa ma...noi siamo qui.
Monoma: Pensi che me ne importi qualcosa?!
Credo di aver capito, è uno a cui rode il fegato. Forse è il caso di farglielo capire con le buone.
-Senti amico, non so cos'hai contro questa brava gente, ma non ti permetto di parlare male di loro.-
Monoma: Ma io...
E a quel punto mi aiutò anche Kendo, dandogli un colpetto sulla nuca. Finalmente stava zitto.
Kendo: Sei incredibile, arriva un nuovo compagno e sa già come comportarsi meglio di te.
Andiamo Kurosaki.
-Ci vediamo in giro allora.-
Mentre mi dirigevo con Kendo al nostro tavolo, potevo notare come altri della A mi stavano salutando amichevolmente, saluti che io ricambiai, che tipi simpatici.
Uno mi ignorò, un altro invece mi guardò di sfuggita. L'avevo già visto, è il ragazzo metà fuoco e metà ghiaccio, il figlio di Endevoar, Todoroki Shoto.
Kendo: Capisci perché dicevo "non dare ascolto a Monoma"?
-Già, ma come hai ben visto non mi faccio comandare da nessuno.-
Kendo: Sai una cosa Kurosaki? È solo un giorno che ci conosciamo, eppure mi stai molto simpatico.
-Oh grazie, anche tu mi stai simpatica Kendo-san.-
Si, potrebbe diventare un'ottima amica con cui parlare spesso.
Awase: C'è posto anche per noi?
Tetsutetsu: Parliamo di argomenti da veri uomini?!
-Ecco, a proposito di questo. Quando abbiamo educazione fisica?-
Kendo: Se non sbaglio è domani.
Awase: Kurosaki, qual è il tuo Quirk?
Oh cavolo, volevo fare bella figura sfoggiando il mio potere in un combattimento, piano B: farò il misterioso.
-Sicuro di volerlo sapere davvero?-
Tetsutetsu: Sai sparare laser dal pistolino? Sarebbe fighissimo!
La mia reazione fu più o meno questa.
Kendo: TETSUTETSU! Mamma mia che figura...
-No, facciamo così. Ve lo mostrerò domani.-
Tetsutetsu: Il pistolino?
A questo giro se lo meritava il colpetto sulla nuca da Kendo, iniziava a diventare irritante.
Awase: Per me va bene, però così rimarrò con la curiosità.
-Non rimarrete delusi.-
Kendo: Kurosaki, visto che si tratta di educazione fisica, ti andrebbe di lottare contro di me?
Tetsutetsu: Vuoi un consiglio Kurosaki? Rifiuta! È troppo forte, nemmeno io riesco a batterla a braccio di ferro, ed io sono fatto di ferro!
Monoma: In pochi in questa classe sono forti come Kendo, dai retta a Tetsutetsu.
-Meglio, se tra di voi è la più forte. Allora sarà più interessante.-
Tetsutetsu: Sei fuori di testa!
Kendo: Evvai! Non vedo l'ora!
-Solo una cosa. Se riesco a sconfiggerti, vuol dire che il più forte sarò io?-
Kendo: Se! Dici bene, ma sono certa che mi farai divertire.
Pranzai bene con loro, mi feci quattro risate, fino a quando non ci furono le ultime due ore di matematica.
E come tutte le ore di matematica, fu infernale...
Ed ora si torna a casa.
Una volta uscito notai che Awase mi fece cenno di seguirlo, chissà che vuole.
-Ti serve qualcosa Awase-san?-
Awase: Dimmi la verità, vuoi davvero sfidare Kendo?
-Ormai il danno è fatto, non mi tirerò indietro.-
Awase: In pochi nella nostra classe riescono a batterla, se non vuoi farti male, rinuncia.
-Il fatto che uno dei due si farà male, è inevitabile, anche se un combattimento amichevole.-
Awase: ...Fai come vuoi, ma fossi in te rinuncerei.
Non capivo perché Awase mi disse quelle cose, forse è preoccupato che io possa fare male a Kendo?
So che dobbiamo combattere, ma non voglio di certo ferirla.
Kazuya: "Un consiglio ragazzo? Ignorali, combatti e vinci."
E Kazuya aveva ragione, dopo aver salutato Awase mi rimisi sulla strada di casa, fino a quando una voce mi richiamò.
Midoriya: Kurosaki-kun! Anche tu fai questa strada?
- Si, non mi dirai che abiti da queste parti?-
Midoriya: Certo! Questo sai cosa vuol dire?
- Che ti incontrerò spesso. Mi fa molto piacere.-
Mi sentivo che Midoriya era una persona molto buona, della quale avrei potuto fidarmi.
-Approposito, come si chiama il tuo Quirk?-
Midoriya: Ehm...
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