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L'incidente perduto

PoV Hanzo:

-Ti stavo aspettando Sayzor, ho delle cose da riferirti, o meglio: "abbiamo".-

Devo raccontare il prima possibile dell'incontro di oggi, Sayzor è parte del team e deve saperlo lui più di chiunque altro.
È salito in macchina, mi siedo anch'io e ordino al mio autista di ripartire, destinazione: ospedale.
Dopo qualche minuto di viaggio, Sayzor mi guarda con fare un po' agitato.

Sayzor: Perché mi hai chiesto di venire così urgentemente? E poi, dove siamo diretti?

-Cercherò di essere breve.
Kanon è stata ferita, stiamo andando a vedere come sta e se l'intervento è riuscito.-

Sayzor: Che cosa?!

-Calma, non è in pericolo di vita, ma siamo preoccupati tutti per lei, soprattutto Tetsuya.-

Sayzor: Spiegati meglio per favore...

Non è facile dare una spiegazione completa, mi trovavo nell'ufficio di Endeavor quando ho ricevuto il messaggio di aiuto.
Al sensei non ho mai raccontato della questione dei Cavalieri dell'apocalisse, ma dopo oggi sicuramente chiederà spiegazioni al riguardo.
Il suo aiuto ci farà molto comodo, ma visti gli ultimi eventi dubito che ci permetterà di agire. Siamo pur sempre degli studenti, anche se coinvolti in un caso parecchio importante.

-Non so dirti tutto con certezza, ma quando sono arrivato con Endeavor: Kanon e Tetsuya erano in seria difficoltà contro tre uomini.
Uno di loro si faceva chiamare "Lord Shi".-

Sayzor: Quelli erano...

-I Cavalieri dell'apocalisse? Ci ero arrivato anch'io, abbiamo fatto in tempo, un attimo dopo e avrebbero ucciso Kanon
Sembra che in superiorità numerica possano realmente fare la differenza, se non fosse stato per il nostro intervento, nemmeno Tetsuya ce l'avrebbe fatta.-

Sayzor: Che fine hanno fatto i cavalieri?

-Due di loro sono riuscito a metterli fuori combattimento, ma il loro capo è riuscito a scappare con loro.-

Sayzor: Merda...siamo di nuovo al punto di partenza.

-Non proprio, ora anche Endeavor conosce il loro aspetto fisico.
Basterà setacciare l'ultimo luogo del loro avvistamento.-

Sayzor: E non pensi che possano essersi spostati di locazione?

-È molto probabile, ma conoscendo questo tipo di criminali, sicuramente non abbandoneranno la zona malfamata della città.
Il resto te lo dirà Tetsuya, non so altro.-

È parecchio preoccupato, glielo si legge in faccia, probabilmente non si aspettava questo attacco improvviso da parte dei cavalieri.
Inoltre, non conosco nei dettagli tutta la vicenda, dopo che Tetsuya è andato via, io mi sono subito diretto da Sayzor.
Ecco l'ospedale! Per fortuna oggi non è presente molto traffico, abbiamo fatto in fretta.
Scendiamo dalla macchina e ci dirigiamo all'entrata, nella sala d'aspetto generale vedo Tetsuya con lo sguardo rivolto verso il basso, appena mi avvicino per farmi notare, questo alza lo sguardo.

-Ho portato Sayzor.-

Tetsuya: Perfetto.
Cominciamo a salire, Kanon ci starà aspettando in stanza.

Sayzor: Ma allora sta bene!

Tetsuya: Per fortuna la ferita non ha toccato nessun organo vitale, ora ha solo bisogno di riposo.

Sayzor: Meno male, ma ora puoi spiegarmi cosa è successo?

Non dice ancora nulla.
Saliamo in ascensore e raggiungiamo la stanza di Kanon, non ci sono medici.
Entriamo dentro, la ragazza ha la zona addominale completamente bendata e una flebo attaccata al braccio, apre leggermente gli occhi, dev'essere ancora intontita dall'anestesia.
Sembra voler dire qualcosa, ma non riesce a parlare bene.
Io mi tengo appoggiato al muro con le braccia conserte, Sayzor è seduto su una sedia, mentre Tetsuya è in piedi al fianco della ragazza, le...le sta tenendo la mano?

Tetsuya: Se non te la senti di parlare, stai tranquilla, cerca di riposare.

L'espressione di Kanon è serena, nonostante tutto quello che l'è successo: la presenza di Tetsuya è riuscita comunque a rassicurarla, finalmente ha capito il mio messaggio, sono molto felice.
Tuttavia è da prima quando abbiamo affrontato i cavalieri che sento in lui una grande tristezza, i suoi occhi...hanno la stessa forma di chi ha sofferto per qualcosa, o qualcuno e forse...non voleva dimostrarsi freddo, ma cercava di chiudersi in un guscio, cercando di non far trasparire alcuna emozione.
Kanon si è riaddormenta, Tetsuya si gira verso di noi, penso sia il momento di spiegare tutto.

Tetsuya: Sayzor, scusa se ti abbiamo convocato quì in fretta e furia.
Devi sapere che fino a qualche ora fa: eravamo io e Kanon da soli contro tre dei Cavalieri dell'apocalisse, Hanzo ed Endeavor sono giunti da noi in seguito.

Sayzor: Lo so, me l'ha detto prima Hanzo, voglio sapere il resto!

Metto l'indice davanti alle mie labbra per poi sussurrare a Sayzor di non urlare, non voglio che qualcuno senta le nostre conversazioni, anche se ci troviamo fuori dalla scena del crimine, non si può mai sapere cosa si nasconde nel buio pronto a spiarci.

Tetsuya: Fortunatamente siamo arrivati in tempo, Kanon stava perdendo molto sangue.
Abbiamo scoperto delle cose riguardanti il capo dei cavalieri, una di queste riguarda il suo potere: sembra che la sua mano sinistra rifletta ogni cosa, inclusa l'aria, ho sperimentato sulla mia pelle un mio colpo.

Sayzor: In altre parole è un contrattacco.

Tetsuya: Sembra essere proprio così, sono riuscito a tenergli testa per un po'.
Tuttavia non sembra il suo unico Quirk: possiede una nube strana, che ha rigenerato una delle sue ferite in seguito a un mio attacco.
E non è tutto, secondo le ultime parole di Kanon, prima di venire colpita...ha detto qualcos'altro sulla sua nube.

La tensione nell'aria si è fatta sempre più pesante, Sayzor è più agitato di prima, anch'io non sono da meno, ma devo cercare di calmarmi.
È una situazione scomoda per tutti e tre...

Sayzor: Non tenermi sulle spine Tetsuya, che diavolo aveva che non andava?

Tetsuya: Non abbiamo ancora una prova certa, ma pare che possa annullare anche i Quirk.

Sayzor si è alzato di scatto dalla sedia, così forte da farla cadere a terra, afferra per il colletto Tetsuya.
Se prima era agitato, ora è letteralmente nel terrore più totale, misto ad una forte rabbia.

Sayzor: Stronzate! Non può esistere qualcun'altro con il Mist Dark!

Mi avvicino a Sayzor e cerco di scostarlo da Tetsuya, è troppo agitato per ragionare a mente fredda.

Tetsuya: Cerca di stare calmo...

Sayzor: Come faccio a stare calmo?! Quello che mi stai dicendo è assurdo, non può esistere nessun altro con il mio Quirk!

Stufo di sentirlo urlare, gli tiro uno schiaffo alla guancia destra, ora finalmente si è zittito. Non ha risposto al mio gesto, evidentemente ha realizzato di aver esagerato.
Non volevo arrivare alle mani, ma doveva pur calmarsi in qualche modo, di certo non a parole. Sayzor fa un profondo respiro e ripete con più calma quello che aveva detto prima.

Sayzor: Come fai a dire questo? Solo io possiedo questo Quirk.

Tetsuya: Prima ho detto che non abbiamo prove certe, ma l'affermazione di Kanon non è comunque da escludere.
Ci sai dire altri particolari sul tuo Quirk?

In breve Sayzor ha spiegato per filo e per segno, ogni dettaglio sul suo potere, ma è arrivato ad un particolare, che va a ricollegarsi con quello detto da Tetsuya in precedenza.

Sayzor: Questa mattina ero nel bel mezzo di una lezione congiunta con l'altra classe. Sono stato colpito da un attacco parecchio pesante, oltre al dolore, non sentivo più la sensibilità alle gambe.
Inoltre...

Che strana espressione, è mista ad un forte dubbio e ad una grande paura. Chiude gli occhi, forse per riflettere ma poi li riapre e questa volta il suo sguardo riflette determinazione.

-Inoltre cosa?-

Sayzor: In qualche modo, la ferita ricevuta si era rigenerata.
Ho avuto anche una visione: c'era solo Shi, mi ha detto che al nostro prossimo incontro mi avrebbe rivelato tutto quello che c'era da sapere sul mio Quirk.

Tetsuya: Perdonami Sayzor, ma questo dovrai scoprirlo da solo, la nostra priorità è recuperare i civili da lui rapiti, giusto Hanzo?

-Si, ma avremo tempo anche per dedicarci a questo, se riusciamo a scoprire qualcosa in più sul suo Quirk, forse potremmo studiare un piano per sconfiggere Shi.-

Tutto quello che sappiamo: è che potrebbe avere lo stesso Quirk di Sayzor, è un mistero.
E se avesse anche più di due unicità? Questo lo rende molto più temibile del previsto, è riuscito a mettere Tetsuya con le spalle al muro. Pensavamo di sconfiggerlo combinando semplicemente i nostri poteri, ma ora ci serve un vero piano per fermarlo.

Sayzor: Scusate, adesso devo andare, ho delle faccende in sospeso.
Per qualsiasi cosa, non esitate a contattarmi! E fatemi sapere quando Kanon starà meglio.

Si è congedato con noi, ora è andato via.
Non mi resta che parlare con Tetsuya, ora la sua espressione è tornata quella di prima: seria, preoccupata, la stessa di chi ha paura di perdere tutto.

-Dovrei parlarti di una cosa.-

Si gira verso di me, sembra che l'ho appena risvegliato da uno strano sogno ad occhi aperti.

Tetsuya: Di che si tratta?

-Sei libero di non rispondere a questa mia domanda, ma quando Kanon è stata colpita ed era a terra semicosciente, avevi detto una frase in particolare, che mi ha fatto parecchio riflettere.-

Tiene la testa bassa come ambe le mani unite tra loro, qualcosa non va.
Il suo volto ora è un misto tra disagio e paura, forse ho sbagliato con questa affermazione.

Tetsuya: Mi sono comportato da egoista con voi, ora sapere che ti preoccupi per me...mi lusinga.
Intendo raccontarti una triste verità, di un evento accaduto due anni or sono.

Mi metto seduto dove prima era seduto Sayzor, accavallo le gambe e a braccia conserte gli faccio un cenno con la testa.

Tetsuya: Due anni prima alla Yuuei, c'erano quattro ragazzi, facevano tutti parte della stessa classe ed erano uniti sin dai primi anni di scuola.
Erano davvero formidabili pur essendo solo del primo anno, un piccolo team che insieme era riuscito a risolvere diversi casi durante gli stage, catturando criminali ricercati in tutto il mondo.
Insomma, una squadra di Sherlock Holmes dei giorni nostri.
Erano due ragazzi e due ragazze, una di queste ultime si chiamava Satsuki: lunghi capelli biondi, camicetta bianca, occhi color oro e uno sguardo da angelo, era il loro leader.
Col tempo si erano fatti una fama questi ragazzi, sia buona...ma anche cattiva.
Diversi gruppi criminali non sopportavano l'idea che qualcuno potesse scoprirli prima o poi.
Qualche organizzazione mafiosa, forse la Yakuza, avevano ordinato la loro eliminazione.
Nonostante i quattro ragazzi erano fortissimi, un attacco a sorpresa non riuscirono a prevederlo...
Stavano tornando da un'indagine, era notte e venivano scortati da un agente in macchina, all'improvviso un'altra macchina iniziò a speronare la loro vettura, facendola finire fuori strada, purtroppo la macchina non riuscì a frenare in tempo e cadde giù per una collina, andando poi a schiantarsi su un albero.
L'agente anche se messo male, riuscì a chiamare i soccorsi, ma la corsa in ospedale fu del tutto vana.
Lui insieme a tre dei quattro ragazzi morirono nell'incidente, solo uno di loro riuscì a salvarsi per miracolo.

Si è tolto la giacca, per poi alzare la canotta nera e una volta scoperto il petto...u-una cicatrice?!
Una enorme cicatrice che si estende dalla zona del diaframma fino a quella addominale...oltre che estremamente lunga, è anche molto larga, è come se il suo petto fosse stato aperto completamente.

-Questo significa...?-

Tetsuya: Si, il ragazzo sopravvissuto sono io.

Non è possibile...un umano normale non può sopravvivere a una ferita simile!
Cosa può avergli dato la forza di andare avanti?!

Tetsuya: Sostituzione totale del fegato, milza, reni e un polmone, rimpiazzati con organi artificiali. Oltretutto l'incidente mi ha reso sterile... E non è tutto.

Si è tirato su la parte destra del pantalone, scoprendo il polpaccio, o meglio, quello che credevo di trovare.
Dal ginocchio in giù, il resto della gamba è assente, vi è solo una protesi di metallo che va a sostituire tutto il resto. Probabilmente robotica, dato che ha la forma perfetta di una gamba.

Tetsuya: La mia gamba destra è stata asportata, avevo perso la sensibilità da essa.
In altre parole sono diventato un mezzo umano, l'ombra di quello che ero un tempo.
Delle volte penso che avrei dovuto seguirli in quel viaggio verso l'aldilà...
Tuttavia, se la vita ha deciso di darmi questa seconda opportunità, vuol dire che per me non è giunta l'ora di andare.

Sono scioccato, sento fatica a respirare.
Questo ragazzo è scampato alla morte, rialzandosi subito dopo!

-È strano che la Yuuei non abbia reso pubblici i nomi dei ragazzi e nemmeno la notizia della loro morte.-

Faccio fatica persino a parlare, non credevo che Tetsuya avesse sopportato tutto questo...io che l'ho sempre visto come un'insensibile, ma cercava solo di nascondere il suo dolore, che non si è mai affievolito.

Tetsuya: La Yuuei non volle far perdere il suo buon nome, facendo risultare i ragazzi agli occhi dei media come "dispersi", i funerali si fecero solo in totale riservatezza e nessuno doveva farne parola.
Le famiglie dei miei compagni dopo un mese dalla loro scomparsa, non mi hanno più contattato e nemmeno provato a parlarmi, mi dissero solo un'unica frase: "Dovevi esserci tu al loro posto.".

I suoi occhi stanno cercando di trattenere le lacrime in tutti i modi, sta tremando, ogni suo movimento sembra fatto con estrema difficoltà.

-Tetsuya...-

Tetsuya: Ho perso tutto quello che amavo di più in assoluto, ma non ho mai perso la speranza.
Perché prima della loro morte, avevamo deciso di trovare loro: i Cavalieri dell'apocalisse.
Non intendo darmi pace fino a quando non li avremo consegnati alla giustizia!

-Ora capisco, se all'inizio ti comportavi in modo freddo con noi, era perché non volevi affezionarti troppo e di conseguenza soffrire di nuovo.-

Tetsuya: Non possiamo comandare i nostri sentimenti Hanzo, sarei un bugiardo se dicessi che non vi voglio bene.
Ormai siamo una squadra e come tale, se uniremo le nostre: vinceremo!

In fondo io e Tetsuya non siamo tanto diversi: lui ha come obiettivo fare giustizia in nome dei suoi vecchi amici, io quello di guarire mio fratello.
Non saranno gli stessi obiettivi, ma combattiamo per un'ideale, ed è questo che ci lega tra noi. Tetsuya ha sofferto molto, voglio dimostrargli che sono quì con lui e che riesco a capirlo perfettamente.
Avvolgo il suo collo con l'avambraccio e porto la sua testa al mio petto, stringendolo in un abbraccio.

-Andrà tutto bene, tu non sei un mezzo umano, anzi, sei quello più vicino dall'esserlo.-

Tetsuya: Ti ringrazio, amico mio.

Ormai i dubbi che avevo su di lui si sono dissipati completamente, lo posso considerare un mio amico.
Mi stacco da lui dopo diversi minuti, noto che Kanon ha il sonno parecchio agitato, guardo per un attimo Tetsuya e insieme usciamo dalla stanza. Non vogliamo disturbarla con i nostri discorsi, ha bisogno di riposare.
Nel lungo corridoio illuminato solo dalla fioca luce delle lampade a neon, camminiamo l'uno di fianco all'altro, mentre la tensione di prima sembra sparita, ora c'è solo una profonda calma, si gira verso di me e questa volta sorride, non sembra nemmeno lui...

Tetsuya: Vorrei che rimanesse un segreto, Hanzo.
Lo dirò anche agli altri a tempo debito.

-Non ne farò parola con nessuno, puoi stare tranquillo.
Ora se non ti dispiace, faccio ritorno a casa, sono un po' stanco.-

Tetsuya: D'accordo, a presto.

Dopo essermi congedato, esco dall'ospedale e mi dirigo verso la macchina con il mio autista.
Tuttavia sento un rumore di pattini a rotelle provenire alle mie spalle, mi giro e vedo una figura di altezza media, capelli rossi e verdi, una camicia bianca appoggiata alle spalle e una maglia rossa. Questo look stravagante può appartenere a una sola persona.

Keichi: Fratellone! Ne è passato di tempo dall'ultima volta che ci siamo visti!

-E tu che ci fai quì?-

Non ho idea del perché Keichi si trovi quì, saranno mesi che non avevo sue notizie.
La zia di nostra madre ha sempre evitato i contatti con nostro padre e il resto della famiglia.
A cosa sarà dovuto questo incontro?

PoV Sayzor:

Tetsuya e gli altri hanno affrontato i Cavalieri dell'apocalisse a mia insaputa, se solo non ci fosse stata quella maledetta lezione congiunta, forse unendo le forze saremmo riusciti a catturarli, era presente persino Endeavor.
Ma la cosa che mi ha sconvolto di più: è il fatto che Shi potrebbe possedere il Mist Dark, il che lo rende imprevedibile, ma tutte le abilità dette non corrispondono alle mie.
Di certo non teletrasporta cose e persone, forse è un Quirk simile di aspetto, ma con funzioni diverse.
Che razza di individuo è il capo dei cavalieri? Mi è persino apparso come un'illusione, anche se era fin troppo reale per esserlo.

Shi: So molte più cose di quanto tu pensi, ma non è questo il momento per discuterne.
Rimani vivo fino al nostro prossimo incontro, perché sarà anche l'ultimo.

Ma che dico! Non poteva essere lui veramente, stava combattendo contro Tetsuya, come può essere in due posti allo stesso momento?
Non voglio pensarci per ora, intendo fare qualcosa che volevo fare già diverso tempo fa: andare a trovare il Sir al cimitero.
Tra il Festival Culturale e tutti questi casini, non ho potuto farlo.
Mirio e Deku non possono venire, il che mi dispiace un po', ma in fondo avranno i loro impegni.
Sono tornato da poco al dormitorio e dopo essermi fatto una doccia e aver dato da mangiare a Nebbia, mi infilo una felpa e una tuta sportiva ed esco.
Devo prendere il treno per arrivare al cimitero, ci vuole circa un'ora di viaggio, si trova nella stessa città dove ho fatto lo stage con il Sir.

Un'ora dopo...

Per tutto il viaggio non ho fatto altro che ripensare a tutto quello che mi è successo in questi giorni, ha dell'incredibile: sono sopravvissuto ad un combattimento mortale, ho avuto esperienza di premorte e molto probabilmente sto diventando pazzo a causa di continue visioni.
Camminando per le strade mi rendo conto di una cosa: la gente ha un'espressione completamente assente, possibile che la morte di Nighteye abbia reso i civili più...inespressivi?
Del resto la sua agenzia è parecchio efficiente. Ecco il cimitero!
Attraverso il cancello e già riesco ad avvertire un senso di malinconia e tristezza, oltre che a un brivido che mi percorre tutta la schiena.
Non ricordo con esattezza dove è seppellito, dovrò cercare attentamente, ma più cammino e più sento quello strano brivido oltre a un senso di pericolo.
Forse è solo una mia impressione, si...dev'essere così, finalmente intravedo la lapide con inciso il suo nome.
Mi chino accedendo una candelina profumata vicino alla sua foto e congiungo le mani in segno di preghiera, chiudendo gli occhi.
Dopo pochi minuti li riapro.

-Salve Sir! Ho pensato di venire a trovarla visto che ho un po' di tempo libero.
Come se la passa? Certo...è ironico dato che non è più tra di noi, potrebbe anche sembrare una presa in giro. Mi creda, non è mia intenzione!
Forse non sono stato il migliore dei suoi allievi, ma volevo farle sapere...dal profondo del cuore, che mi manca...
Ho imparato negli ultimi minuti della sua vita quanto fosse importante sorridere, le chiedo perdono...non l'ho compreso prima. Farò del mio meglio per esaudire il suo ultimo desiderio, Mirio non ha mai perso il sorriso, anche dopo la sua morte.
Io non sarò mai come lui, ma voglio almeno contribuire al mondo di sorrisi che lei voleva tanto.-

Senza rendermene conto, sento le lacrime rigarmi il viso per la seconda volta.
La morte di quest'uomo mi ha sconvolto e continua ad essere un peso enorme sul cuore.

-Se potessi, la verrei a trovare tutti i giorni...e penso che lo stesso valga per Mirio e Midoriya.-

Mi asciugo le lacrime, non ho un fazzoletto, perciò uso la manica.
Non posso restare quà in eterno, il prossimo treno è fra mezz'ora.

-Adesso devo andare, la prossima volta cercherò di venire con loro, a presto Sir.-

Inizio a incamminarmi di nuovo verso il cancello, questo cimitero è deserto, non si vede nessun altro.
Tranne quel signore alto, cappotto marrone e cappello del medesimo colore, è chinato davanti a una lapide, sarà circa a cinque metri da me, ma riesco a comprendere perfettamente quello che sussurra.

???: So meglio di chiunque altro cosa c'è dopo la morte.
Spero tu sia in un posto migliore di quello dove sono stato io, guardati...sei il ritratto di tua madre.

"So meglio di chiunque altro cosa c'è dopo la morte", che cosa vorrà mai dire?
Non sono affari miei, però quel signore è strano, o è solo una mia impressione.
Probabilmente parla di sua figlia, mi avvicino leggermente per ascoltare meglio, senza mai smettere di camminare.
Però la voce dell'uomo sembra richiamarmi.

???: Anche tu sei quì per salutare qualcuno.

Ha una voce parecchio cupa, ma dato il momento immagino sia normale.
Non riesco a vedere interamente il suo viso, la parte degli occhi è coperta dalla visiera del cappello. Si è alzato in piedi, noto che è parecchio alto, sarà un metro e novanta.
Con le mani in tasca e lo sguardo freddo continua a fissarmi, c'è qualcosa che non va...

-B-beh si, ero venuto a trovare il mio mentore.-

???: Capisco.
È sempre un'ottima cosa venire a trovare i defunti, tuttavia fa male ricordare quel maledetto giorni in cui se ne vanno.

Si è spostato leggermente a destra, in modo che io possa vedere la lapide, ma sono troppo preso dal suo discorso.

-Questo è vero, ma dobbiamo essere forti per superare questo trauma...!-

Il mio sangue si è gelato completamente, ho posato lo sguardo sulla lapide per un secondo e ho letto il nome inciso sopra: "Diana Kurosaki"!

-Cosa?!-

L'individuo si parò davanti alla lapide, questa volta la sua voce si è fatta ancora più cupa, è terrificante...
Persino la sua espressione sembra essere cambiata.

???: Speravo non lo scoprissi.

Si è tolto il cappello, mostrando finalmente il suo volto...no, non può essere!
Quei capelli marroni, gli occhi azzurri, lo sguardo glaciale...Shi!

-Che cosa ci fai tu quì?!-

Indietreggio con un balzo alzando subito la guardia, ma lui non risponde, è impassibile, come se non voglia combattere.

Shi: Calma, regolarizza il respiro, voglio soltanto parlare con te.

-Cosa ti fa pensare che ascolterò?!-

Shi: Perché tu in fondo vuoi una spiegazione per quanto hai appena visto.
Sappilo Sayzor, in questo momento sono un cittadino come gli altri, venuto quì solo per parlare con un proprio caro defunto.
Se mi attaccassi non saresti di buon esempio per la comunità di eroi, nessuno sa della mia esistenza.

Purtroppo ha ragione, non posso combatterlo quì, dovrò aspettare il momento giusto, nel mentre proverò a mandare una richiesta di aiuto, ma non devo farmi scoprire.

-D'accordo...che cosa vuoi da me?-

Shi: Bene, seguimi fuori da quì e parliamo con calma. Comportati normalmente.

Bastardo, in mezzo ai civili diventerebbe un bel problema più di quanto non lo è già, ma non posso fare altro che seguirlo.
Una volta fuori dal cimitero, mise le mani in tasca e camminando al mio fianco, prende la parola.

Shi: Vedi, anch'io ero un padre di famiglia, ma per i genitori più sfortunati capita che alcuni figli si perdano, a volte solo spiritualmente, altre volte invece il destino decide di portarseli via definitivamente.
Così è stato per Diana, tua madre.

-Se lei è tua figlia...questo significa...-

Shi: Esatto, secondo l'albero genealogico tu sei mio nipote.

Non può essere, è assurdo! Come faccio a essere imparentato con un mostro simile?! Perché mamma non mi ha mai raccontato nulla di lui? Eppure doveva essere la prima a sapere questa cosa!

-Questa si che è buona...
Perché mai dovrei credere a una cazzata simile?-

Shi: Sei libero di non farlo, io non ho alcuna ragione di mentire.

Sento che i miei passi si fanno sempre più pesanti, ho anche il fiatone e il petto sembra stia per esplodere, si...dev'essere un'altra fitta, proprio ora?!
Metto una mano sul petto cercando di calmarla.

Shi: Dal momento che siamo quì, hai l'occasione di sapere qualcosa su di me.
Fammi una domanda a tua scelta.

Se lui è davvero mio nonno...allora potrebbe conoscere "quella persona".

-Allora dimmi, conosci un certo "Senichi Kazumi"?-

La sua espressione si è fatta stupita, probabilmente non si aspettava questa domanda.

Shi: Come fai a conoscere questo nome?

-Diciamo che qualcuno di tua conoscenza mi ha rivelato della sua esistenza.-

Ci siamo fermati già da qualche minuto, lui è appoggiato ad un palo della luce, mentre dalla sua tasca tira fuori un pacchetto di sigarette, ne accende una e inizia a fumare.
Tenendo la sigaretta tra i denti, continua a fissarmi con quell'espressione impassibile e di una freddezza glaciale.

Shi: Curioso, pensavo volessi chiedermi: qualcosa su tua madre, dove ci nascondiamo, il mio vero nome, o altro...

-La mia è una missione: devo trovare questo ragazzo, per fare in modo che quella persona riposi in pace.-

Shi: Il ragazzo che cerchi è nei Cavalieri dell'apocalisse, ma non ti dirò chi è esattamente.
Dovrai scoprirlo da solo.

-Dimmi un'altra cosa, hai combattuto contro tre ragazzi questa mattina?-

Shi: Allora erano tuoi amici, oppure mi sbaglio?

-Uno dei tuoi uomini ha ferito la ragazza, la pagherete cara.-

Shi: Risparmiati le minacce, ragazzino.
Sappiamo entrambi come è andata a finire l'ultima volta.

-Ora rispondi a quest'ultima domanda: cosa sai sul Mist Dark? Hai un collegamento con esso?-

Shi: Cosa te lo fa pensare?

-I tre ragazzi sono stati molto intuitivi, ti hanno visto usare un'abilità molto simile al mio Quirk, ora mi dirai che legami hai con esso.-

A questo punto è una sfida mentale, gli strapperò le informazioni che voglio ad ogni costo.

Shi: Eheh...HAHAHAHAHAH!

È scoppiato a ridere, una risata che trasmetteva un senso di oppressione e pericolo, ecco cos'era quella sensazione che avvertivo prima di entrare.

Shi: Lo sai Sayzor? È interessante discutere con te, ma credo che il tempo a mia disposizione sia giunto al termine.
La prossima volta che ci incontreremo, sarà perché ho deciso di toglierti di mezzo una volta per tutte.
Hai tempo due settimane, riuscirete mai a scovarci? Buona fortuna in tal caso, ma stai attento quando ci avrai trovato.

-Che cosa succede tra due settimane? Qual è il vostro scopo?!-

Mi sto alterando, sta cercando di evitare il discorso in ogni modo e minacciandomi.
Devo fermarlo ad ogni costo, non ho ancora ottenuto le informazioni che voglio!

Shi: Cercherò di essere breve e conciso, vedi tutte queste persone intorno a te?
Sarebbe un peccato se all'improvviso la maggior parte di loro perdesse ogni potere, anche gli eroi diverrebbero inutili di fronte a quello che intendo creare.
E sai qual è la cosa ironica? Tu sei parte del mio progetto, in altre parole sei un mio complice.
Se non ti ho ancora eliminato: è perché vederti intento a strapparmi le informazioni, mi fa ridere.
In fondo, il mondo di All Might non è mai morto, quello pieno di sorrisi e di speranza.
Appena sarà il mio turno, di ascesa come imperatore, questa speranza e questi sorrisi verranno cancellati definitivamente.

Il suo discorso mi ha completamente paralizzato, sta camminando intorno a me mentre il fumo denso della sigaretta entra nei miei polmoni, che odore sgradevole...

Shi: Tu e i tuoi amici non potrete fare nulla per impedirlmelo, rimarrà solo il risultato che sarete distrutti.

Mise una mano sulla mia spalla, da essa sta uscendo una strana nube nera, i civili intorno se ne sono accorti e presi dal panico stanno scappando via urlando, alcuni mi spingono correndo, mi sto allontanando sempre più da Shi, cerco di tornare indietro correndo più veloce che posso, ma non c'è...si è volatizzato in un momento di distrazione.
Non ho idea di dove sia andato, probabilmente è tornato da dove è venuto.
È una promessa, ti troverò e finalmente mi dirai tutto quello che voglio sapere.

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