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Io e te...?

PoV Sayzor:

È passato solo un giorno da quando abbiamo preso la licenza provvisoria.
La cosa dovrebbe metterci più in allerta, ma vista la tranquillità che per ora domina sulle nostre giovani vite, pensiamo soltanto a rilassarci e a seguire le lezioni come sempre.
Ovvio, quando si tratta di matematica il mio cervello si spegne completamente, e la sola cosa che mi sveglia è il richiamo di Vlad, oppure uno schiaffetto di Kendo.

Kendo: Terra chiama Kurosaki! Stai bene?

-No Kendo, ho sonno.-

Kendo: Comprendo, ma non puoi dormire in classe.

Per fortuna suonò la campanella, mi sono risparmiato una predica, sarà dolce e gentile, ma è troppo...puntigliosa.
Un piccolo gruppetto della classe seguì Monoma, non ho idea dove voglia portarci.
In quel momento arrivò la 1°A, e...ora ho capito perché ha insistito lo seguissimo.

Monoma: AHAHAH! DOVE SONO I VOSTRI DUE MIGLIORI?
AH GIUSTO, SONO STATI BOCCIATI!

Anche Pony si unì al coro a modo suo, così pura e innocente fa sciogliere i cuori di tutti noi.
Ma ovviamente Neito rovina sempre tutto...

Pony: Vi faremo il culo a strisce!

Monoma: HAHAHA!

È proprio un coglione, ma ahimè devo sopportarlo. E per fortuna esiste Kendo, come faremo senza questa ragazza?

-Devi proprio farti riconoscere da tutti?-

Kendo: Kurosaki...questo di solito lo dico io.

-Oh? Scusa Itsu...ehm, Kendo.-

Lei piegò la testa, non so che mi sia preso, la stavo per chiamare per nome.
Accidenti che figura...

Kendo: Ehi, mi va bene essere chiamata per nome, un conto è all'inizio quando ci siamo conosciuti.
Ma adesso siamo buoni amici, Kuro...ehm, Sayzor!

-Temo ci vorrà un po' per abituarci a questo.-

Come ieri, Pony ci fissò con quei occhi pieni di innocenza...

Pony: Siete così carini insieme!

Kendo: Ma Tsunotori! Mamma che imbarazzo...

Da quando ci shippa? Sembriamo davvero una bella coppia?
Non importa, per me Kendo rimarrà solo un'amica.

Todoroki: Kurosaki, avresti un momento?

-Certamente, ci vediamo in classe ragazzi.-

Mi portò sul tetto della scuola, dove si respirava aria pulita, ma nello stesso tempo faceva molto caldo, con questi raggi solari ci credo che Hanzo fosse così forte.
Si appoggiò alla ringhiera mentre guardava il paronama.

-Mi hai chiamato per la questione di Kimura?-

Todoroki: Mio padre ha voluto presentarmelo di persona non appena tornammo a scuola.

Endeavor: Sali Shoto, abbiamo qualcosa di cui discutere.

Todoroki: Mi portò nel suo ufficio, mentre al suo fianco c'era anche Kimura.
Potevo leggere la falsità nei suoi occhi.

Endeavor: Sono rimasto ad osservarvi tutto il tempo.
Hai potuto vedere con i tuoi stessi occhi la forza dei miei allievi.

Todoroki: Hai preso con te una persona falsa...

Endeavor: Di questo io e lui ne abbiamo già parlato.
E ricordati che parli con un senpai, dovresti portargli rispetto.

Todoroki: Non mi interessa...

Hanzo: Ho avuto le mie buone ragioni per avercela con te, ma ora che è tutto sistemato potremo anche metterci una pietra sopra, che ne dici?

Todoroki: Come puoi pensare che io mi fidi di te?

Hanzo: Beh, hai tutte le ragioni per non farlo.
Ma ora che ho cambiato idea, potresti anche fare un passo avanti.

-E quindi cos'hai deciso di fare?-

Todoroki: Non ho voluto credergli, conoscendo mio padre, posso solo immaginare le idee assurde che gli ha messo in testa.

Solo io conosco la situazione di Hanzo, non ho idea se abbia mentito o meno, ma nel modo in cui l'ha detto...non può aver semplicemente sparato una scusa per giustificare i suoi gesti.
Al momento non so cosa dire, posso solo ascoltare lo sfogo di Todoroki.

Todoroki: Scusami, ti starò sicuramente annoiando.

-No affatto, anch'io la pensavo come te quando Kimura ha aggredito i miei compagni. Non ci ho visto più dalla rabbia.-

Todoroki: Io sono stato sconfitto subito...tu invece, sei riuscito a batterlo?

Questa è una domanda difficile, Hanzo si è dimostrato non solo un degno rivale, ma anche un ottimo modo per cambiare il mio punto di vista. Questo però non posso dirlo a Todoroki, non sarebbe giusto nei confronti di Hanzo raccontare i suoi problemi.

-Era forte, molto forte, ce la stavo mettendo tutta...ma non credo l'avrei sconfitto.
È stato il combattimento più difficile, ma ogni volta vengo salvato dalla fortuna e non dalle mie capacità.-

Todoroki: Kurosaki, tu hai molto talento, ma molta poca autostima.
Per me dovresti solo continuare ad andare avanti, senza preoccuparti di ciò che ti aspetta.
Se dici che ogni volta vieni salvato dalla fortuna, è un bene. Perché un ragazzo come te merita di vivere a lungo.

Se soltanto questo fosse possibile...

-Grazie Todoroki, mi serviva un po' di supporto morale.-

Todoroki: Non preoccuparti, ringrazio te per il tuo tempo.

Le lezioni terminarono in fretta, e finalmente tornammo ai dormitori.
Sulla strada mi raggiunse Awase, sembra voglia dirmi qualcosa, data la fretta con la quale andava.

Awase: Kurosaki, hai da fare questo pomeriggio?

-No, perché?-

Awase: Ti andrebbe di studiare in camera con me? Avrei anche una cosa importante di cui parlarti.

In effetti per domani abbiamo un interrogazione, mi servirebbe una mano.

-D'accordo, non mi puoi accennare nulla al riguardo?-

Awase: È una cosa un po' privata.
In più stasera avevamo organizzato una serata da passare tutti insieme, quindi vorrei dirtela il prima possibile.

-E va bene.-

E pensare che i primi mesi non poteva sopportarmi, adesso parliamo come se fossimo amici già da un tempo.
Probabilmente da quando mi è successa quell'esperienza con Kazuya, lui ha cambiato completamente idea su di me.
Meglio così, anche se delle volte faccio fatica a comprenderlo.

Diversi minuti dopo, camera di Sayzor.

Questa camera è un vero mortorio, mi piacerebbe tanto avere un animale domestico, papà non mi permetteva di tenerli.
Potrei prendere un cane, anzi no, un gatto!
Devo informarmi sulla possibilità di tenere animali al dormitorio.
Ma adesso devo andare da Awase, bussai due volte alla sua porta, questo aprì e sporse solo il braccio invitandomi ad entrare.

-Amico, perché tutta questa segretezza?-

Awase: Entra Kurosaki, è importante.

La sua camera è completamente buia, l'unica cosa che la illumina è lo schermo della Tv, sta giocando a Street Fighters sulla Playstation 3.
Ho come l'impressione che il "studiare" sia solo una scusa per avere un compagno con cui giocare, poteva semplicemente dirmelo.

Awase: Scusa per il buio, mi sento più a mio agio così.

-Non preoccuparti, di cosa volevi parlare?-

Awase: Di Kendo, ho ascoltato una frase una particolare detta da Tsunotori.

-Tsunotori? Sai che è come una bambina, pura ed innocente. Non penso dica sul serio.-

Awase: Non è solo quello.
Mi sono accorto che la cotta che avevo per Kendo, mi aveva fatto perdere la testa.
Al punto di non riconoscermi più quando mi guardavo allo specchio.

-Se ti piace così tanto, perché non ti fai avanti?-

Awase: Perché io non le piaccio! A lei piaci tu!

-Che cosa...?-

Awase: Andiamo! Non ti sei accorto di nulla per tutto questo tempo?

-Io...-

Awase: So che non dovrei arrendermi facilmente, ma più di una persona mi ha detto di farlo.

Monoma: Kurosaki? Lascia perdere Awase-kun, non puoi competere con lui.

Honenuki: In tutta sincerità dovresti lasciar perdere.

Ibara: Che il Signore ti guidi in questa difficile impresa.

Pony: Penso che Kurosaki e Itsuka-chan siano carinissimi!

Yui: Non c'è nulla di male nel rinunciare ad un singolo amore.

-Cazzo, mi state dipingendo come un Villain.-

Awase: Rispetto a te, non posso competere in forza e nemmeno in grandezza.
Perciò se vuoi un consiglio: non lasciare ti sfugga come è successo a me.

-Yosetsu, tu non hai nulla da invidiarmi.-

Awase: E invece si...

Cavolo, credevo di essere il solo con forti problemi di autostima, ma nemmeno lui è messo bene.
Dovrei aiutarlo con questo suo problema...oppure seguire il suo consiglio?
Mi sono ripromesso che il rapporto tra me e Kendo si trattasse di semplice amicizia.
Ma come posso stare tranquillo dopo ciò che ho sentito?
Dopo questa discussione, ci mettemmo a giocare con la sua console, io non sono bravissimo nei videogiochi, adoravo la saga di Pokèmon, ma nulla di che, sono pochi i titoli provati.
Non amo alla follia i videogiochi come i miei compagni, si lo so...sembra strano detto da un sedicenne.

Più tardi, quella sera stessa...

Sono le 22:30 di sera, a quest'ora l'altra classe starà già dormendo.
Noi invece siamo quì nella sala comune a festeggiare, ovvio, Vlad ci ha detto che se facciamo troppo casino, subito a letto.
Poi con il coprifuoco è vietato uscire la notte, altrimenti andavamo al sushi oppure in pizzeria.
È una serata tranquilla, tuttavia non riesco a levarmi dalla testa quello che mi ha detto Awase, decisi di uscire fuori nel giardino per rimanere solo. Non penso che vedrò più la mia amicizia con Kendo allo stesso modo.
Quel bacio sul pullman è stato solo un incidente, non ha significato nulla per entrambi, allora perché mi sento così tremendamente in colpa?

Kendo: Che ci fai quì da solo? Non vieni a festeggiare?

-Non sono in vena di festa stasera.-

Kendo: È successo qualcosa?

-No, sono solo stanco.-

Kendo: Anche volendo, dormire sarebbe impossibile.

-Esatto.-

Si avvicinò a me, nel mentre io continuavo a guardare il cielo stellato, è così bello...riesce quasi a togliermi dalla testa tutti i pensieri.

Kendo: Io non so cosa ti passi per la testa.
Vorrei tanto aiutarti, ma delle volte sei sempre così chiuso e mi risulta difficile farlo.
Sai, da quando ci conosciamo, sei tu ad averci aiutati la maggior parte delle volte, noi d'altro canto abbiamo fatto ben poco...

-Non voglio vi preoccupiate per me.-

Kendo: Ma lo facciamo Kurosaki!
Da quando sei entrato nelle nostre vite, tutto è cambiato, il rapporto con la 1°A è cresciuto grazie a te, tutti ti vedono come un esempio da seguire.
E poi...hai anche fatto cambiare una parte di me.

-Kendo...-

La sua mano afferrò la mia, come ieri sull'autobus, dolce e delicata...
È una situazione parecchio imbarazzante, ma in quel momento Kendo alzò lo sguardo verso il cielo.

Kendo: Guarda, una stella cadente!
Esprimi un desiderio!

-Vorrei che momenti come questo...non finissero mai.-

Appena formulai la mia richiesta, lei afferrò la mia faccia, portandola davanti alla sua e mi baciò...

Questa volta durò di più dell'ultimo dato sul pullman, non voleva lasciarmi andare ed io non volevo separarmi da lei.
Cominciavo a sentire la sua lingua farsi strada lentamente nella mia bocca, ma io l'allontanai di scatto appoggiandola alla parete.

Kendo: H-ho esagerato! Ti chiedo scusa...

-Questa volta non puoi dire che è stato un incidente.-

Kendo: L-lo so, ma ecco...d-devo andare!

Rientrò dentro la sala lasciandomi lì da solo, sentivo una forte fitta al petto.
Ma non è come le altre volte, non è semplice dolore, è come se tutte le mie emozioni e i miei pensieri stiano emergendo all'improvviso.
Ho un sacco di dubbi, ma una sola certezza: quel bacio l'ha voluto lei...e mi è piaciuto!
Allora è vero che le piaccio, che cosa dovrei fare allora?
La mia vita è già incasinata di suo, questo non gioverà alla mia salute, forse dovrei solo seguire il consiglio di Awase.

Awase: Perciò se vuoi un consiglio: non lasciare ti sfugga come è successo a me.

Mi serve del tempo per pensarci, non è una decisione che va presa alla leggera.

???: Ehi!

MA CHE DIAVOLO?! Chi è questo? E perché è dentro la parete?

???: Dacci dentro con lei, d'accordo?

-Ehm, va bene...ma tu chi...?-

È scomparso, non sarà che lo shock mi ha giocato un brutto scherzo?
Forse dovrei solo andare a dormire.

Il giorno dopo...

Inutile dire che non sono riuscito a dormire, ho passato tutta la notte ad ascoltare musica, ma niente è riuscito a rilassarmi.
Kendo non mi rivolge la parola da stamattina, nemmeno un "Buongiorno".
A fine giornata ne parleremo meglio, ma prima voglio ascoltare l'annuncio che ha da fare Vlad.

Vlad: Quì alla Yuuei siamo famosi per una ristretta cerchia di studenti che sono classificati come i migliori, quest'oggi tre di loro, verranno quì per insegnarvi i principi dell'eroismo visti dai ragazzi del terzo anno.

Nell'aula fecero ingresso tre persone: un ragazzo dalle orecchie a punta, una ragazza dai lunghi capelli azzurri ed un ragazzo biondo, alto, dagli occhi celesti, un momento...è lo stesso ragazzo di ieri sera! Ma allora non me lo sono immaginato.

Vlad: Loro sono i Big Three, gli studenti migliori della scuola.

Loro sono il meglio che la Yuuei ha da offrire, sono praticamente degli eroi a tutti gli effetti.
Imparare da loro sarà interessante.

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