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Il concetto di violenza

Da un punto di vista generale, il concetto di violenza implica il mettere in atto azioni e comportamenti che producono sopraffazione fisica e/o psicologica ai danni di un altro individuo o gruppo. In altre parole, viene fatto riferimento ad ogni azione, comportamento, atteggiamento che viola i diritti di altre persone: che produce, cioรจ, danno a persone o cose, attraverso forza e costrizione fisica e/o psicologica.

Queste implicazioni semantiche rimandano a due dimensioni: una relazionale, che attiene alla qualitร  dei rapporti interpersonali, ed una legata alle regole e alle norme codificate che guidano ( o dovrebbero guidare) il comportamento.

Il comportamento violento si configura come un fenomeno eminemente interpersonale, ed interessa soprattutto il rapporto dell'individuo con i suoi simili, i rapporti tra soggetti all'interno di uno stesso gruppo e tra soggetti appartenenti a gruppi diversi.

Nel nostro caso, faremo riferimento alla violenza domestica, intesa quale forma di abuso tra i vari membri di una comunitร  di vita. Si tratta di quella violenza che viene commessa all'interno delle mura domestiche e che coinvolge persone legate da un vincolo affettivo e da una dipendenza psicologica.

L'Organizzazione Mondiale della Sanitร  (OMS, 2002), definisce la violenza come

[blockquote]"l'uso intenzionale della forza fisica o del potere, minacciata o reale, contro se stessi, un'altra persona, o contro un gruppo o una comunitร , che esita o ha un'alta probabilitร  di esitare in una ferita, nella morte, in un danno psicologico, malsviluppo o deprivazione".[/blockquote]

Un elemento importante di questa definizione รจ l'uso del termine "potere", per cui vengono inclusi non solo gli atti direttamente aggressivi, ma anche minacce ed intimidazioni. Inoltre, l'espressione "uso di potere" rimanda anche a trascuratezza o atti di omissione: in questo senso, viene data dignitร  di riflessione all'abuso psicologico.

La violenza nelle relazioni familiari non va considerata, infatti, solo da un punto di vista fisico e/o sessuale, ma anche dal punto di vista psicologico ed emotivo (tenendo conto che, spesso, queste due forme di violenza sono compresenti).

รˆ possibile rintracciare, tra le diverse forme di violenza (psicologica, fisica, sessuale), alcuni punti di contatto ed altri di specificitร .

Un primo aspetto di somiglianza riguarda la dinamica di insorgenza. Le relazioni familiari violente vanno considerate secondo un modello processuale e sistemico. Tutti gli attori, in qualche modo, vi contribuiscono nel tempo: prima definiscono la relazione, poi le danno stabilitร  e continuitร .

Certamente, un'altra caratteristica comune รจ che ogni forma di violenza rappresenta unadisfunzione delle relazioni umane significative. In ognuna di esse, infatti, รจ possibile rilevare una distorta concezione delle relazioni di genere (se pensiamo a quella tra i partners) o di accudimento (verso i propri figli). Inoltre, si tratta di relazioni in cui vi รจ una distorta interpretazione dei ruoli familiari e delle modalitร  comunicative tra i membri.

La violenza psicologica presenta alcune peculiaritร :

puรฒ caratterizzare anche le relazioni interpersonali che non sono accompagnate da violenza fisica e/o sessuale;ha una "invisibilitร  maggiore" e corre il rischio di non essere percepita nรฉ dalle vittime nรฉ da chi osserva questi sistemi relazionali. Le vittime possono, infatti, impiegare molto tempo prima di prendere consapevolezza della situazione in cui sono coinvolte, e dell'eventuale danno emotivo e psicologico che possono subire. Le loro rivelazioni sono, quindi, tardive e difficilmente dimostrabili. A questo proposito, uno dei pericoli maggiori รจ il rischio di vedere sottovalutato, o addirittura ignorato, il problema;nei casi in cui la vittima รจ un bambino si tratta, nella maggioranza dei casi, di donne con funzioni di cura (ci riferiamo ai casi di violenza emotiva, patologia delle cure e Sindrome di Alienazione Parentale), al contrario di quello che avviene, invece, nei casi di violenza fisica e sessuale. In questi casi, un'ulteriore peculiaritร  riguarda la violenza assistita, dove il bambino รจ, appunto, vittima di una violenza tra due adulti per lui emotivamente significativi (ad esempio, il bambino assiste a scene in cui il padre picchia la madre).

Nell'ambito delle relazioni interpersonali violente, non รจ possibile definire un identikit univoco e netto delle vittime, nรฉ degli autori. Il fenomeno, infatti, รจ trasversale sia rispetto a categorie sociali, che economiche e geografiche.

La violenza psicologica

La famiglia va considerata quale sistema di relazioni in cui acquistano rilevanza i rapporti interpersonali, in cui ogni comportamento individuale influenza ed รจ influenzato dal comportamento degli altri. Tuttavia, รจ possibile raggruppare la violenza psicologica in due grandi categorie: orizzontali e verticali.

La violenza "orizzontale" riguarda i pari e, quindi, le situazioni di abuso emotivo tra partners conviventi o ex-partners. Una porzione consistente della violenza domestica, infatti, รจ rappresentata dalla violenza nella coppia.

Secondo l'OMS, l'abuso emotivo nell'ambito di una relazione intima si caratterizza da:

Essere insultati o sentirsi male circa se stessi; Essere sminuiti o umiliati di fronte ad altre persone; Il perpetuatore fa delle cose per terrorizzare o intimidire;Il perpetuatore minaccia di ferire/colpire.

La relazione tra partners, quando si caratterizza nei termini di violenza psicologica, piรน frequentemente vede un uomo nella posizione di abusante e una donna in quella di vittima. In queste circostanze, le donne sono oggetto di abusi psicologici come intimidazioni, costanti forme di umiliazione e sminuizione; ma anche veri e propri comportamenti di controllo, quali l'essere isolate dalla propria famiglia o dagli amici, l'esser controllate nei movimenti, etc.

La violenza psicologica, nell'ambito di una relazione coniugale o sentimentale, รจ un fenomeno trasversale: non รจ, quindi, riconducibile a specifici contesti familiari. Puรฒ insorgere in qualsiasi momento nella relazione: a volte si presenta subito, altre volte si verifica in concomitanza alla nascita di un figlio, altre ancora a seguito della separazione dei due partners. Con ciรฒ, si vuole sottolineare come la dimensione della violenza psicologica debba essere considerata secondo una logica processuale: si costruisce nel tempo ed entrambi gli attori, in qualche modo, contribuiscono al mantenimento di questo tipo di rapporto. Gli aspetti che possono contribuire a tale mantenimento sono:

Negativo concetto di sรฉ;Fiducia che il partner possa cambiare;Paura di perdere il sostentamento economico offerto dal partner;Presenza di figli (specie se piccoli);Concezione negativa della separazione;Paura di non essere in grado di vivere da sole.Le conseguenze

Un aspetto importante da considerare riguarda le conseguenze. Queste vanno valutate sia nei confronti della vittima diretta della violenza, sia nei confronti delle vittime indirette (generalmente i figli). In quest'ultimo caso, si parla di violenza assistita.

L'essere vittima di un abuso emotivo, all'interno di una relazione intima, aumenta la probabilitร  di:

Uso di alcool o sostanze stupefacenti;Depressione e ansia;Disturbi dell'alimentazione e/o del sonno;Sentimenti di vergogna e colpa;Fobie;Disistimia;Somatizzazioni;Disturbo post traumatico da stress;Tentato suicidio o suicidio.

La messa in evidenza di questi elementi, perรฒ, non deve essere fraintesa: molti studi, infatti, indicano che vi รจ una quota significativa di donne che non rimangono vittima passiva, ma organizza strategie attive per preservare se stesse e gli eventuali figli.

Per quanto riguarda le violenze psicologiche "verticali", invece, queste riguardano le relazioni familiari che implicano un "salto" generazionale, come, ad esempio, la relazione genitore-figlio. Una prima definizione circa l'abuso psicologico ai danni di un bambino o di un adolescente, la dobbiamo all'International Conference on Psychological Abuse of Child and Youth (1983), che include atti quali:

Rifiutare: sminuire, umiliare, e altre forme non fisiche di trattamento apertamente non ostile o respingente; mortificare e/o ridicolizzare il bambino quando mostra normali emozioni quali la commozione, l'angoscia o il dolore; scegliere un bambino per criticarlo e ferirlo, per fargli eseguire la maggior parte delle faccende di casa o per assegnargli minori gratificazioni; umiliazione pubblica;Terrorizzare: esporre un bambino a circostanze imprevedibili o caotiche; esporre un bambino a situazioni pericolose; proporre aspettative rigide o irrealistiche con minaccia di abbandono, di percosse o di pericolo qualora non venissero soddisfatte; minacciare o perpetrare violenza contro il bambino; minacciare o perpetrare violenza contro persone o oggetti amati dal bambino;Isolare: isolare il bambino o imporgli limitazioni irragionevoli alla sua libertร  di movimento nel suo ambiente di vita; imporre irragionevoli limitazioni o restrizioni alle interazioni sociali con i coetanei, o adulti nella comunitร  di appartenenza;Sfruttare/corrompere: mostrare, consentire o incoraggiare comportamenti antisociali; mostrare, consentire o incoraggiare comportamenti evolutivamente inappropriati; incoraggiare o forzare l'abbandono di un'autonomia evolutivamente appropriata attraverso un estremo coinvolgimento, o l'intrusivitร , o il dominio; restringere o interferire con lo sviluppo cognitivo;Ignorare: essere distaccati e freddi per incapacitร  o mancanza di motivazione; interagire solo se assolutamente necessario; insufficiente espressione di affetto, cure e amore per il bambino;Trascuratezza della salute fisica, mentale ed educativa: ignorare i bisogni, essere inadeguati o rifiutare di consentire o provvedere ad un trattamento per seri problemi emozionali o comportamentali del bambino; ignorare i bisogni, essere inadeguati o rifiutare di consentire o di provverede un trattamento per seri problemi o bisogni di salute fisica del bambino; ignorare i bisogni, essere inadeguati o rifiutare di consentire o di provvedere un trattamento per seri problemi o bisogni educativi del bambino.

Forme evidenti di maltrattamento psicologico sono:

Aggressioni verbali tese a squalificare, svilire le caratteristiche e le capacitร  del bambino;Atteggiamenti di rifiuto, esclusione e discriminazione;Nutrire aspettative troppo elevate nei confronti del bambino, che lo costringono a confrontarsi con ripetuti fallimenti e continue mortificazioni.

Maltrattare psicologicamente un minore significa anche minacciare verbalmente la sua incolumitร  fisica, isolarlo coattivamente dai coetanei e da altre forme di socializzazione, privarlo di tutte quelle esperienze sensoriali ed emotive indispensabili per un sano sviluppo psichico.

Allo stesso modo, puรฒ risultare dannosa l'indifferenza affettiva mostrata dai genitori: l'assenza di considerazione e di attenzione necessarie ad attestargli che possiede un valore e che merita affetto.

L'OMS, nella sua definizione di abuso emotivo nei confronti di un bambino o di un adolescente, include "la mancanza di un caregiver a provvedere ad un ambiente appropriato e supportivo, e include atti che hanno un effetto avverso sulla salute emotiva e lo sviluppo di un bambino. Tali atti includono restringere i movimenti del bambino, denigrare, ridicolizzare, minacce e intimidazioni, discriminazione, rifiuto ed altre forme non fisiche di trattamento ostile".

Queste forme di carenza delle relazioni genitoriali possono impedire che si sviluppino degli adetuati comportamenti di attaccamento e compromettere una sana formazione dell'autostima e delle competenze sociali del bambino, e, piรน in generale, pregiudicare il suo sviluppo affettivo, emotivo e cognitivo.

Le conseguenze

รˆ palese come uno stesso comportamento nocivo possa avere un impatto diverso sul bambino a seconda della fase evolutiva che sta attraversando e, quindi, del grado di vulnerabilitร  che, in relazione a quel comportamento e alle risorse possedute in quel momento, egli potrร  presentare. Ma รจ certo che, al di lร  dell'intensitร  di ogni singolo atto maltrattante, ciรฒ che incide sulla compromissione o meno del benessere psichico del bambino รจ la frequenza e la regolaritร  con il quale esso si presenta e, quindi, l'eventualitร  che il maltrattamento psicologico costituisca un modello comportamentale parentale prevalente all'interno della relazione con il figlio.

Di fatto, l'impatto, il danno arrecato da questo tipo di abuso puรฒ organizzarsi in:

Disturbi della condotta alimentare e sfinterica;Disturbi del linguaggio;Disturbi del sonno;Sintomi psiconevrotici;Nei casi piรน gravi, tentativi di suicidio.

Inoltre, le disfunzioni delle relazioni genitoriali possono diventare violenza psicologica ed emotiva. Pensiamo all'accudimento e, quindi, a tutte quelle forme di patologie relazionali che esitano in una compromissione della cura del bambino. A questo proposito, il bambino puรฒ essere inserito in una relazione genitoriale caratterizzata da eccesso di cure (ipercura, che puรฒ sfociare in forme patologiche quali la Sindrome di Munchausen per procura, medical shopping e chemical abuse).

Sul fronte opposto si colloca l'incuria, ovvero una carenza di cure. In questi casi, i genitori non si prendono sufficientemente cura dei propri figli, esponendoli a pericoli, malattie e negligenze di vario tipo. A causa della trascuratezza e del disinteresse dei genitori, questi bambini sonomaggiormente esposti a pericoli e incorrono spesso in incidenti domestici, che, il piรน delle volte, sono dovuti proprio alla mancanza di vigilanza e attenzione da parte dell'adulto. Abbandonati a loro stessi, questi bambini possono incorrere in abitudini dannose quali l'uso di tabacco, alcool e sostanze stupefacenti. Non hanno la possibilitร  di sperimentare buone occasioni di socializzazione e, quindi, sono piรน a rischio di sviluppare problemi della condotta e antisociali. Frequentano poco la scuola o vengono ipostimolati rispetto alla performance scolastica, dimostrando, quindi, difficoltร  di apprendimento.

In ultimo, sempre rispetto alle disfunzioni genitoriali in termini di cura, รจ possibile anche che il bambino sia inserito in una situazione di discuria. Essa di verifica quando i genitori, pur provvedendo alle cure del proprio figlio, lo fanno in modo inadeguato, non rispettando le esigenze evolutive del bambino e fornendo cure che non corrispondono a tempi, modi e qualitร  a quella particolare fase della crescita.

Un'altra forma particolarmente grave di abuso emotivo e psicologico ai danni di un bambino o di un adolescente รจ quella forma di disfunzione della relazione genitoriale che viene definitaSindrome di Alienazione Genitoriale (Parental Alienation Syndrome- PAS). Essa puรฒ essere considerata una vera e propria forma di abuso nei confronti di un bambino.


(https://ceciliapecchioli.it/giuridica/la-violenza-psicologica-in-famiglia/)


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