Sono seduta sotto un albero molto alto, tira un vento dolce, l'erba si muove lentamente e non grazia, e gli uccellini cinguettano felici.

Oddio, è bellissimo.

Vedo all'orizzonte una figura che corre veloce verso di me, quando arriva davanti a me noto che è una ragazza, ed è bionda, magra, ed abbastanza alta, credo 1.54.

Mi dà un calcio, e poi cade in lacrime. Cade in ginocchio davanti a me e mi chiede scusa, per poi diventare una statua di cristallo.

Io allora abbraccio l'albero. E quel cristallo vola via, insieme all'erba, e tutti gli altri alberi. Rimango solo io ad abbracciare l'albero, sul terreno spoglio.

Mi sveglio di colpo, con il respiro affannato, sudata e con il cuore che batte forte.

Era un sogno.

Mi alzo dal letto e mi preparo, oggi è il giorno della spedizione.

Esco dalla stanza, Levi sta camminando per il corridoio, è così bello anche oggi.

Si ferma davanti a me:

"Seguimi, gli altri sono già fuori".

Lo seguo ed usciamo dalla vecchia base del Corpo di Ricerca.

Mi metto sul mio cavallo, siamo pronti per partire.

Ci danno il segnale. E partiamo.