La mia camera è davvero bella, una suite di lusso con il balcone che si affaccia
sull'oceano.

È davvero una fortuna che non la condivido con mia sorella, altrimenti ora non starei ascoltando il rumore delle onde seduta su una sedia in assoluto silenzio.
Il cielo è tinto di colori caldi, e le ultime luci della giornata mi riscaldano il viso.

«Poppy! Ti vuole la mamma!» strilla una voce conosciuta.

Parli del diavolo...

«dille che arrivo»

Mi alzo controvoglia dopo due minuti e vado nella camera accanto, dove mia madre sta disfando ancora le sue valige.

«che c'è?»

«stasera vai alla festa? Ci sono anche Jackson e Mason. Ti va?» chiede senza alzare la testa da quello che sta facendo.

«ora vedo...» sbuffo guardando l'orario.

«no, me lo devi dire ora. Così so se vieni a mangiare al ristorante con noi.»

Ci penso un attimo prima di rispondere.

«sì, va bene...» dico girando i tacchi e ributtandomi sul letto della mia camera.

«... e mettiti qualcosa di decente!» urla dall' altra parte del muro.

Come se non sapessi vestirmi!

🍉

Esco dalla mia camera e tutte le luci sono accese.

Tappeti rossi decorati, lampadari preziosi che pendono dal soffitto.
Grandi scale a chiocciola e soprattutto tanta, ma tanta gente che vaga qua e la.

Ormai ci sono abituata. Nulla di speciale.

È il 14 giugno, non fa caldo, anzi, per questo sopra al vestito color oro corto ho anche una camicia di jeans.

Salgo le scale fino ad arrivare all' ultimo piano, dove la musica e le luci led mi fanno vibrare il petto, creando una discoteca.

Le piscine gigantesche si estendono per quasi tutto il pavimento.

«Poppy! Poppy, giusto?»

Mi sento chiamare da lontano e mi guardo attorno.

«ciao Jackson» mi avvicino e starnutisco per quanto profumo ha addosso.

Mi sorride.

«è da tanto che vieni in crociera, vero?»

«sì. Te l'ha detto tua mamma?»

Mia madre quando parla con le sue amiche svela tutte le mie cose, sono sorpresa che le abbia detto solo questo.

«sì»

Ok, forse sono solo un po' imbarazzata.

«tuo fratello?» mi ritrovo a chiedere.

«bho... Sarà qui in giro...»

«hai fatto il giro della nave?» chiedo congiungendo le mani.

«no...»

«vieni?»

Inizio a camminare, mi fermo sulla soglia del cinema e di alcuni negozi, poi salgo di nuovo all' ultimo piano e mi faccio strada tra la gente.

«be, una cosa da niente la nave, eh» lo sento dire dietro di me.

Mi fermo al bordo della piscina e tocco l'acqua fredda.

«ti tufferesti?»

Nessuna risposta.

Mi giro e non c'è più.

«Jackson?» lo richiamo.

Uno stronzo all' improvviso passa davanti a me urtandomi, e perdo l' equilibrio.

L'acqua gelida mi fa sobbalzare.

«ooops... Scusa» dice il tizio svigniandosela.

Sono tutta fradicia.

«aiutala, cazzo.» una voce che non conosco mi risveglia e cerco di strofinarmi gli occhi, anche se vedo un po' appannato.

Alzo la testa.

È Jackson.

No, aspetta, non ha i capelli biondi.

Oddio...

La mano di Mason mi aiuta a sollevarmi dall' acqua.

«ehm... Grazie» balbetto.

«ah, Poppy eccoti. Oh, Dio, perché sei bagnata?!»

«ecco...»

«l'ho spinta in acqua» dice Mason con uno stupido sorriso.

«ma che stronzo che sei!» grida per sovrastare il rumore.

«ma non è-»

«tranquilla, ti accompagno alla cabina.» esclama Jackson guardando male suo fratello.

Ma che razza di problemi ha quello la? Gli è tanto difficile dire che mi ha aiutato?

Spazio autrice 🍉

Ehm... Mason non sta tanto bene di testa!
L'avrete capito.

Bhe, ★ please!