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Per favore leggete cosí poi vi lascio in pace
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Prima di tutto mi scuso per aver fatto passare così tanto tempo dalla pubblicazione precedente ma è un capitolo particolare, come credo che molti abbiano potuto dedurre grazie al capitolo precendente, perciò non ero mai convinta di come l'avevo scritto, e sinceramente non lo sono tutt'ora.
Poi è iniziata la scuola, troppo presto per farsi venire una crisi scolastica, giusto? Giusto. Cercherò di non impazzire in qualche modo, lo prometto.
Ora arriviamo alle informazioni più interessanti.
Ho in progetto altre 3 storie: una Yoonmin, un' altra Ereri e la terza, quella non ancora bene definita, non ho ancora deciso la ship, essendo per me tutto molto importanti, e ho soltanto una piccola trama in mente non molto chiara e definita.
Per la Yoonmin ho già preparato il capitolo di presentazione e devo finire di correggere il primo capitolo, mentre per l'Ereri ho soltanto la trama in mente e devo iniziare a strutturare un pochino il libro.
Ora, questo libro sta quasi per finire (si, siamo quasi alla fine) perciò non so se aspettare di concludere questo e pubblicare la Yoonmin oppure iniziare già da ora a pubblicare. Consigli o vostri semplici desideri?
Per l'Ereri vi assicuro che la pubblicherò dopo aver finito questa e assolutamente non prima.
Ultimissima cosa, dopo aver finito questa storia la rivisionerò perché il mio stile è cambiato molto e credo di essere anche migliorata. Così, ve lo dico giusto a titolo informativo.
Grazie per la vostra attenzione, buona lettura :3
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Levi girò Eren di schiena, facendogli appoggiare i gomiti sul bordo della vasca.
La schiena inarcata e le gambe leggermente aperte facevano sporgere ancora di più il bellissimo sedere del ragazzo, cosa che a Levi non dispiacque e lo fece subito capire, appoggiandoci sopra una mano, iniziando a palparlo.
Si piegò sulla schiena baciando ogni vertebra sporgente con lentezza fino ad arrivare al volto del ragazzo, facendolo voltare leggermente e baciandolo.
Avvicinò nuovamente le labbra al suo collo, iniziando a torturare la pelle, già con diversi segni violacei, aggiungendo altre chiazze viola a quelle che già c'erano, facendo scorrere una mano davanti, toccando il suo petto e assaporandosi ogni centimetro di pelle morbida del ragazzo, evitando dove c'erano le cicatrici appena formatesi.
La mano scese sempre di più, fino agli addominali, accarezzò poi i suoi fianchi, facendo un po' di forza per sentire un leggero ansimo del ragazzo dovuto sia al suo tocco che alle sue labbra sul proprio collo.
L'imbarazzo di Eren però era ritornato, non per il motivo che tutti pensate, ma perché non sapeva come comportarsi. Non aveva mai avuto esperienze con una persona che amava, anzi, forse, non aveva mai provato sentimenti simili verso qualcuno, e l'unica volta che gli era successo di essere toccato era stato Erwin a farlo, e riportare alla mente quei ricordi in quel momento non era di sicuro nei piani di Eren. Non sapeva come reagire, se girarsi e imitare il ragazzo di fronte a sé ma, forse, era meglio rimanere in quella posizione perché se si fosse voltato non avrebbe saputo comunque dove avrebbe dovuto mettere le mani e quali gesti avrebbe dovuto compiere.
Intanto, mentre Eren si domandava se fare qualcosa oppure rimanere così, Levi aveva portato una mano alle sue coscie, stringendole e sentendo i muscoli leggermente accennati del ragazzo contrarsi sotto quel contato.
Salì poi lentamente, arrivando in mezzo alle sue gambe e muovendo la mano poté sentire l'evidente voglia del ragazzo aumentare sempre di più. Eren, sorpreso, fece uscire dalle sue labbra quasi un urlo, non tanto per il piacere, comunque presente, ma non aspettandosi minimamente una sensazione del genere.
Levi ridacchiò alla sua reazione, evidentemente esagerata per quel gesto.
Eren alzò la voce nel sentire un intrusione dentro di sé, fastidiosa e leggermente dolorosa ma allo stesso tempo terribilmente magnifica. E il fatto che Levi non stesse facendo nulla, che tenesse le dita ferme, immobili, lo stava mandando in tilt, desiderando ora, a differenza di prima, che lui iniziasse a muoverle e appagare i desideri del ragazzo, che, ormai, non stava più pensando alla propria dignità e virilità, alzando sempre di più la voce, quasi a rendere i gemiti femminili.
Levi iniziò a muovere lentamente le dita, sapendo che facesse un po' male e non volendo assolutamente far provare ciò ad Eren. Cercò quel magico punto, quello che avrebbe fatto urlare fino allo stremo il ragazzo, e dopo averlo trovato, avvertito anche dal gemito di Eren ancora più acuto rispetto agli altri, continuò a toccarlo, beandosi della voce del ragazzo, ora diventata ancora più erotica di prima.
Ma Eren non riusciva a sopportare tutto ciò. Ormai la vergogna e l'imbarazzo non erano più un suo problema e volendo solo appagare la propria voglia e per questo, si girò bruscamente, sorprendendo Levi. Si appoggiò alle spalle del più grande, ribaltando le posizioni e facendolo sedere sul fondo della vasca con la schiena appoggiata al bordo. Si sedette sopra di lui, appoggiando i palmi delle mani sul suo petto per evitare di cadere. Si calò lentamente sull'altro, stringendo gli occhi a causa del leggero dolore dovuto alla non indifferente grandezza dentro di sé. Ma quando arrivò a toccare le gambe del più grande, si sentì i fianchi presi dalle mani di Levi e iniziò a muoversi sempre più velocemente su di lui, continuando per tempi infiniti quella danza passionale ed erotica che aveva appena reso propria insieme a Levi.
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