Capitolo 8 [Yoongi]
Yoongi non poteva negarlo, quel Park Jimin era proprio un bel ragazzo.
Labbra piene, occhi grandi e dallo sguardo intenso. I capelli rosso fuoco che facevano contrasto con la sua pelle leggermente pallida.
E, doveva ammetterlo, aveva anche un culo pazzesco.
Aveva degli ottimi motivi per atteggiarsi così tanto, allora.
Ma comunque fosse, Yoongi aveva un carattere molto forte, e dai racconti sentiti dagli altri, aveva capito che anche Jimin era come lui.
E per quanto potesse essere bello quel bambino viziato, c'era posto solo per uno di loro.
Inoltre lui era etero, perciò la bellezza di Jimin non lo avrebbe distratto dal suo intento.
Forse era ipocrita voler estraniare una persona che conosceva solo attraverso delle storie dai suoi amici per prendere il suo posto, ma in effetti era proprio quello che era Yoongi.
Un ipocrita a tutti gli effetti, e doveva dire di andare abbastanza fiero del suo carattere.
Non poteva mostrare agli altri quel suo lato, però, perché se avessero capito che si sarebbe voluto liberare di Park Jimin probabilmente non lo avrebbero più voluto intorno.
Così decise di tentare di mostrarsi cordiale, almeno in loro presenza.
"È un piacere conoscerti" esclamò quindi, sforzandosi di sorridere al ragazzo dai capelli rossi, appena tornato dal suo viaggio.
Si trovavano infatti all'aeroporto, e tutti gli altri salutavano calorosamente Jimin, a cui evidentemente piacevano tutte quelle attenzioni.
"Si si il piacere è mio" gli rispose l'altro con fare scocciato, e proseguì chiedendo:" Posso chiedervi cosa ci fa lui qui?"
Yoongi dovette reprimere l'istinto di mollargli un pugno su quel bel faccino che si ritrovava.
Fu contento di vedere l'espressione ancora più infastidita del ragazzo quando Jungkook rispose alla sua domanda.
Sicuramente gli stava sul cazzo, quasi quanto lui stava sul cazzo a Yoongi.
***
Durante il viaggio in macchina per andare a mangiare tutti insieme - con gran dispiacere del blu - Yoongi finì sul sedile posteriore della macchina di Taehyung, proprio vicino a Jimin.
Non capiva perché dovesse stare lui là dietro.
Jungkook si sentiva male a separarsi da Taehyung per il tempo del tragitto?
Aveva evitato di chiederlo ad alta voce.
Volendo stare il più lontano possibile dal ragazzo dai capelli rossi, se ne stava tutto rannicchiato dalla sua parte del sedile, guardando fuori dal finestrino e fingendo che l'altro non esistesse.
Poi un'idea gli balenò nella testa.
Ancora non aveva tirato fuori l'argomento del like a quella foto.
Jimin già era in imbarazzo, si vedeva dalla rigidità con cui stava seduto.
E in più lo aveva beccato a fissarlo, ed era sicuro di averlo visto arrossire.
Perché non aumentare il suo imbarazzo ancora di più?
Gli si avvicinò un poco, per poi sussurrargli all'orecchio:" Non dirò a nessuno che mi stavi stalkerando il profilo, tranquillo" ghignò.
Jimin, se possibile, diventò di un colore simile a quello dei suoi capelli, rivolgendogli uno sguardo sconcertato.
"Dov'è tutta la tua spavalderia, Park?" pensò Yoongi, fiero di essere riuscito nel suo intento.
Probabilmente il rosso stava per replicare con qualche patetica scusa, a cui il maggiore avrebbe solo riso, ma la voce squillante di Jungkook li interruppe:" Ragazzi, siamo arrivati!"
Yoongi si allontanò velocemente da Jimin, ancora con sguardo corrucciato, e scese dall'auto, andando a raggiungere Hoseok e gli altri che erano arrivati al fast food prima di loro.
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