Era fermo, seduto sul divano, ad osservare il maggiore camminare avanti ed indietro in modo nervoso da ormai ben dieci minuti.
Non poteva fare altro che seguirlo con lo sguardo, e quasi gli mancava l'aria a causa dell'angoscia che stava provando.

Per fortuna Yoongi all'improvviso si fermò, e poi andò a sedersi accanto al minore, congiungendo le mani sotto al mento e poggiando i gomiti sulle ginocchia.

«Spiegami tutto», disse, dopo aver preso un respiro profondo.

Taehyung si mordicchiò il labbro nervosamente, asciugandosi poi i palmi delle mani sui suoi jeans, alzando infine lo sguardo sull'amico.

«È da circa una settimana che...ogni volta che sono con lui...i-io...mi sento strano, ecco...», farfugliò, abbassando poi lo sguardo.
Ammettere quelle cose ad alta voce era difficile, e lo era ancora di più dirlo a Yoongi.
Non sapeva cosa avrebbe pensato di lui, adesso. Sapeva che a Yoongi, Jungkook non piaceva affatto.

«E Namjoon? Che mi dici di lui?», gli domandò, mantenendo il tono basso e pacato. Un tono che, in quel momento, non faceva altro che far agitare Taehyung sempre di più.

«Con Namjoon è tutto strano...cioè, io gli voglio davvero tanto bene, ma...non ci sono più scintille tra noi...non so come spiegartelo», borbottò, grattandosi la nuca.

«L'amore non sono solo le scintille, Taehyung»

«Lo so! Però...non credo che Namjoon sia giusto per me. Quando lo vedo, non penso che lui è quello giusto, ed io voglio trovarlo. Sono stanco di tutto questo, voglio solo trovare la persona giusta, proprio come tu hai trovato Jimin hyung», e quasi gli occhi gli si riempirono di lacrime nel pronunciare alcuni dei suoi pensieri più intimi e profondi ad alta voce.

Ci furono diversi attimi di silenzio, poi sentì Yoongi al suo fianco sospirare pesantemente, e poggliargli una sua mano sulla spalla.

«Cerca di pensarci bene, prima di fare qualche stupidaggine.
Non vorrai mica perdere un tipo come Namjoon a causa di quel teppista, giusto?»

Taehyung abbassò il capo, annuendo un paio di volte prima di sentire Yoongi alzarsi per lasciarlo solo.
Sapeva che Yoongi non voleva imporgli nulla, che voleva soltanto consigliare e aspettare che lui prendesse le decisioni, giuste o sbagliate che fossero state. E poi sarebbe stato lì, sempre al suo fianco; a rimettere insieme quello che restava di lui, oppure a gioire al suo fianco.

Perché Yoongi era fatto così, diceva sempre quello che pensava, ma non imponeva nulla. Mai.
E Taehyung lo adorava anche per questo, era davvero felice di averlo nella sua vita.

Però nonostante le parole dell'amico, lui aveva già deciso.
Prese il cellulare tra le mani, ignorando la tarda ora soltanto per mandare un messaggio a Namjoon.
Aveva bisogno di parlargli subito, e poi non gli andava di dire una cosa così delicata in un ristorante pieno di gente e per di più alla luce del giorno. No, non se lo meritava, non Namjoon.

Dopo pochi istanti ricevette una risposta positiva, Namjoon lo avrebbe raggiunto sotto casa tra circa mezz'ora, adesso doveva soltanto preparare le parole.

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Lol, ma tipo questa storia la segue ancora qualcuno? :''