20
Taehyung camminava nervosamente davanti la porta del freezer, mordicchiandosi le labbra e guardando di continuo il cellulare.
Erano già passati dieci minuti dall'orario che aveva dato a Jungkook per vedersi.
Perché stava facendo tardi? Gli aveva dato buca? Oppure gli era successo qualcosa? Ma soprattutto, perché era così in ansia?
Ultimamente vedere il minore lo agitava in un modo che mai aveva provato. La trovava una cosa strana, eppure in contemporanea a questa agitazione che provava, un'altro sentimento si stava insidiando dentro di lui: l'indifferenza.
L'indifferenza verso Namjoon.
Era già passato un mese da quando stavano insieme, e ormai Namjoon non gli suscitava più nulla.
Gli voleva bene, sì. Un bene dell'anima, ma non lo amava. Non sapeva cosa fare o cosa dirgli ogni volta che si ritrovavano insieme, ogni volta che provava ad iniziare il discorso Namjoon lo guardava con quello sguardo da cucciolo adorabile, e lui non ci riusciva. Non ce la faceva mai.
All'improvviso una breve suoneria lo distrasse da quei pensieri angosciosi, facendogli abbassare lo sguardo sul cellulare che aveva tra le mani.
Joonie~
Piccolo, ho prenotato in un posto carino per domani a pranzo.
Passo a prenderti verso le 12, okay?
Si mordicchiò ancora più forte le labbra dopo aver letto quel messaggio.
Gli si era presentata l'occasione giusta, in un luogo pubblico per evitare scenate, e perlopiù di giorno.
Sì. Era perfetto.
Stava giusto per rispondergli quando la porta del retro del locale si aprì, producendo quel fastidioso cigolio che Taehyung tanto odiava, ma che mai era stato più felice di udire in quel momento.
«Uhm...Tae? Sei qui? Scusami per il ritardo...», sentì la voce di Jungkook pronunciare quelle parole quasi timidamente, e dovette trattenersi dal ridacchiare.
Quella situazione era assurda per lui. Non sapeva come fossero arrivati a questo punto, visto che poco tempo prima non facevano altro che litigare.
«Sono qui, Kookie! Prendo il gelato!», esclamò in risposta, con un sorriso enorme sulle labbra.
E così spense lo schermo del cellulare, lasciandolo poi scivolare nella tasca dei suoi jeans senza neanche pensare di aver lasciato Namjoon con un messaggio visualizzato, e senza alcuna risposta.
Ma il pomeriggio con Jungkook era trascorso con così tanta facilità, che Taehyung neanche si era reso conto che ormai fuori era buio.
Le loro risate riempivano interamente il locale, così come le tracce della mini lotta di cibo che avevano avuto poco prima.
Il gelato per Jungkook, però, era uscito alla perfezione, e Taehyung ne era così fiero. Perché nessuno mai avrebbe più sorriso in quel modo subito dopo aver assaggiato uno dei suoi gelati.
L'espressione di Jungkook era stata perfetta, tanto da mandarlo in confusione e fargli battere il cuore in modo decisamente irregolare.
Jungkook lo aveva persino aiutato a ripulire tutto prima di andare entrambi via, e adesso Taehyung, mentre camminava lungo il marciapiede lievemente illuminato, non poteva fare a meno di pensare a come era arrossito Jungkook quando, salutandosi, gli aveva spontaneamente baciato la guancia.
Non aveva mai visto Jungkook arrossire in quel modo, ed il pensiero di esserne lui la causa, o il bacio che gli aveva dato, lo faceva sentire stranamente bene.
Tanto da fargli dire forse qualcosa di troppo, una volta arrivato a casa.
E, forse, anche alla persona sbagliata.
Infatti, una volta dentro il suo appartamento, trovò soltanto Yoongi.
Prese allora un profondo respiro, chiuse la porta dietro di sé e poi si avvicinò al maggiore, seduto sul divano.
«Credo mi piaccia Jungkook», sbottò senza aspettare altro, attendendo una qualsiasi reazione da parte dell'altro.
Yoongi, all'udire di quelle parole, alzò lentamente lo sguardo dal suo libro, soltanto per puntarlo su Taehyung.
Lo fissò per qualche istante e, dopo aver realizzato le parole che gli erano state rivolte urlò un incredulo «A TE COSA?!».
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Hiii :)))
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