19
Jungkook, dopo quella mattinata, decise di andare a trovare Taehyung al locale tutte le mattine, ripromettendosi ogni volta prima di entrare di non fare l'idiota.
Taehyung stava con Namjoon. L'aveva accettato, così come aveva accettato il fatto che gli piacesse Taehyung.
Infatti, la sera prima, aveva lasciato Shi-ah. Le aveva spiegato tutto, perché davvero non era sua intenzione farla soffrire, ma lei era stata così comprensiva quando lui aveva ammesso di provare qualcosa per Taehyung. Perché lei sapeva quanto fosse difficile per Jungkook ammettere di essere bisessuale, a causa del suo passato. E come poteva urlargli contro o arrabbiarsi? Non poteva. E così lo aveva abbracciato, aveva asciugato le lacrime che scorrevano sul suo viso mentre parlava di Taehyung, ed aveva passato la notte intera con lui, consolandolo e cercando di calmarlo, facendogli capire che niente di tutto quello che provava era sbagliato.
Jungkook le era immensamente grato, ed era certo di aver fatto bene a sfogarsi con lei, perché non avrebbe mai potuto dirlo a Jimin, e lì in quella città non aveva nessun altro.
A causa della notte piena di eventi, Jungkook quella mattina non se la sentì di andare a trovare Taehyung.
Nelle ultime due settimane, a giorni alterni, era stato costretto a vedere Namjoon dentro quel bar, a tenere la mano di Taehyung mentre parlavano e ridevano. E sapeva che quella mattina non avrebbe potuto farcela. Non dopo aver amesso ad alta voce quello che provava.
Restò infatti sotto le coperte, con gli occhi ancora un po' gonfi, e lo sguardo perso nel vuoto fino a circa mezzogiorno.
Poi il suo cellulare vibrò, e lui l'afferrò con svogliatezza estrema prima di notare che proprio Taehyung aveva scritto un messaggio a lui.
Perché oggi non sei venuto? È successo qualcosa?
Jungkook tirò inconsciamente le labbra in un sorriso, muovendo poi rapidamente i pollici sullo schermo per digitare rapidamente una risposta.
Mi sono svegliato troppo tardi,
non ne ho avuto il tempo.
Perché?
Ti sono mancato, per caso?
La risposta arrivò in fretta, e la realizzazione del fatto che Taehyung stesse sprecando la sua pausa per parlare con lui lo fece sentire per qualche istante al settimo cielo.
Oh, Kookie! Ti piacerebbe, eh?
Ma la verità è che ho passato la notte a perfezionare la ricetta del tuo gelato, e te lo volevo fare assaggiare,,
Passi più tardi? Di pomeriggio siamo chiusi, il capo ha il compleanno della figlia.~
Jungkook lesse rapidamente quel messaggio, sorridendo nel capire che Taehyung stesse continuando a lavorare ad un gelato alla banana vanigliato soltanto per lui a causa di una discussione di tre settimane prima.
Ma nel capire, poi, che quel pomeriggio sarebbero stati soli al locale, gli salì un po' d'ansia.
Non voleva rovinare tutto, ed ora che aveva ammesso i suoi sentimenti, sentiva che sarebbe stato più difficile stare in compagnia di Taehyung senza fare qualcosa di sbagliato.
Avrebbe dovuto dire di no, dire che aveva altro da fare ed evitare di stare da solo con lui il più possibile, ma mentre che pensava a come rifiutare quell'invito, il cellulare vibrò ancora tra le sue mani, facendo tornare lo schermo luminoso.
Non accetto un no come risposta, vieni a reclamare la tua coppetta!
Ti aspetto alle 4, entra dal retro.
Ora devo andare! :D
Jungkook sospirò, bloccò lo schermo, e tornò a rifugiarsi sotto le coperte.
Era certo che quel pomeriggio sarebbe stato altamente disastroso.
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I love u all, non picchiatemi. ;u;
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