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15

Namjoon era davvero adorabile agli occhi di Taehyung.
Avevano passato la serata in un ristorante carino, niente di troppo lussuoso, ma davvero accogliente. Il cibo era stato fantastico, anche se Taehyung aveva provato a darsi del contegno per non fare la figura del maiale.

Ora stavano passeggiando mano nella mano, lungo un marciapiede illuminato soltanto dalle luci al neon colorate dei vari locali.

«Ho voglia di qualcosa di dolce», disse d'un tratto Taehyung, facendo ridacchiare Namjoon al suo fianco.

«Abbiamo già preso la torta al ristorante, Tae»

«E quindi? Potrei morire tra cinque minuti per quanto possiamo saperne, vuoi davvero negarmi un altro dolce?», replicò Taehyung, ridacchiando.

«Io non ti negherei mai niente», disse sorridendo, intrecciando poi le dita con quelle del minore prima di continuare a parlare «adesso cosa vuoi? Un gelato?», domandò, iniziando a guardarsi intorno per iniziare a cercare -anche solo con lo sguardo- una gelateria o simile.

«Non mi dispiacerebbe, sì», rispose soddisfatto, sorridendo ampiamente.

Si fermarono dopo dieci minuti in una piccola gelateria artigianale e Taehyung si sentì quasi come un bambino in un negozio di caramelle.
Aveva fatto mille domande alla donna dietro il bancone, meravigliato dalla cremosità dei loro gelati.
Li aveva assaggiati tutti, spinto dalla sua ricerca professionale, ma la donna era piacevolmente sorpresa da Taehyung; non le era mai capitata davanti un'altra persona con quella passione per i gelati.

Namjoon aveva osservato la scena con un sorriso sul volto, aveva notato come Taehyung s'illuminasse ogni qualvolta che parlava di qualcosa che gli piaceva davvero, ma quella era la prima volta che lo vedeva così allegro e raggiante.
Era semplicemente meraviglioso, e lui aveva voglia di baciarlo, ma non aveva alcuna intenzione di fermare le sue parole e la sua euforia.

Persero circa una mezz'ora dentro quel piccolo locale, ma una volta usciti con i loro coni tra le mani, ed un Taehyung ancora particolarmente sorridente, Namjoon si sentì stranamente felice.

«Ti piace?»

«È fantastico! Domani a lavoro proverò qualcosa di nuovo, quella donna mi ha ispirato», rispose raggiante Taehyung, riprendendo a mangiare il suo gelato alla pesca.

Namjoon lo guardò sorridendo, fermando d'improvviso i suoi passi.
Taehyung, essendosene accorto subito, si fermò poco dopo.
Lo guardò confuso e gli si avvicinò, prendendogli la mano libera per stringerla con la sua.

«Tutto bene?», gli domandò, con l'ombra di un broncio sulle labbra.

Namjoon però, senza dire altro, si abbassò a baciare le labbra morbide del minore, causando un'adorabile rossore sulle sue guance.
Fu un bacio dolce ma breve, ma Namjoon poco dopo essersi staccato, lasciò un altro dolce bacio contro la guancia destra del minore.

Taehyung, ora con gli occhi spalancati, bocheggiò per qualche istante, con il viso bordeaux.

«Si scioglierà completamente se continui a guardarmi così», rise Namjoon.

«C-cosa?», disse Taehyung, ancora confuso ed imbarazzato.

«Il gelato»

Taehyung buttò uno sguardo alla sua mano occupata a tenere il suo cono, rendendosi conto che, effettivamente, il gelato stava iniziando a colare lungo la cialda, e poi la sua mano.

Senza dire altro, iniziò a leccare via quei residui dolci, riprendendo anche a camminare.
Namjoon lo seguì ridacchiando, avvolgendo poi con il braccio libero la vita di Taehyung.

«Quella notte hai leccato così anche me», disse d'improvviso, scoppiando poi a ridere nel vedere il colore che aveva preso la faccia di Taehyung.

«Yah! Joonie! Smettila!», esclamò imbarazzato, dandogli dei leggeri colpi sul braccio.

Namjoon, che ancora ridacchiava, si avvicinò a rubargli un altro bacio, e poi finalmente vide Taehyung sorridergli divertito, seppue ancora imbarazzato.

Tra battute e risate finirono i loro gelati, avviandosi poi verso l'auto di Namjoon visto che si stava facendo tardi per entrambi.

Vicino l'auto Taehyung notò Jungkook a qualche metro di distanza con un gruppo di persone, ed una ragazza attaccata al suo fianco.
Fece una smorfia infastidita nel vederlo, ma si riscosse subito quando vide Namjoon aprirgli lo sportello per farlo salire.

«Ti riaccompagno a casa»

Taehyung salì, ma prima che l'altro potesse chiudere lo sportello, parlò con le guance rosate.

«Sì, in quella tua»

E Namjoon perse un battito.

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