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Namjoon aveva accettato, e dopo qualche istante fu dentro l'abitazione.
Fu imbarazzante, per lui, presentarsi agli amici di Taehyung senza lui lì presente.
E ancora più imbarazzante furono gli sguardi strani di quel moro che non gli aveva staccato gli occhi di dosso neanche per un istante da quando era entrato lì.
Insomma, pareva anche non sbattere le palpebre, che ansia!
Per fortuna dopo dieci minuti di conversazione, che teneva viva soltanto Jimin, Taehyung uscì dalla porta della sua stanza, più bello che mai.
Alla fine aveva deciso di indossare una camicia azzurra lasciata fuori dai jeans -bianchi e strappati lievemente sulle ginocchia-, e dei mocassini neri e lucidi.
Dai primi tre bottoni aperti della camicia si riuscivano ad intravedere le sue clavicole, ed una catenina sottile ed argentata che lo accarezzava dolcemente.
I capelli, lisci ed argentei, gli ricadevano con una perfezione inaudita sul viso lievemente truccato, ed il suo profumo riuscì a stordire del tutto Jungkook, che alla vista del ragazzo, era rimasto completamente immobile.
«Tae, stai benissimo», gli disse subito Namjoon, alzandosi in piedi.
Taehyung arrossì, squadrando rapidamente il maggiore davanti a sé, che nel suo abito blu scuro con camicia bianca, lo aveva quasi fatto morire.
Namjoon era decisamente affascinante.
«A-anche tu», gli rispose timidamente, causando un urletto emozionato a Jimin ed un sorriso a Yoongi.
«Siete stupendi, ragazzi! Per fortuna c'è Namjoon con te, altrimenti qualcuno questa sera avrebbe provato a stuprarti», rise Jimin, tirandosi in piedi.
Jungkook, poco dietro dei quattro, grugnì infastidito.
«Smettila Jimin! Noi andiamo», sbuffo divertito Taehyung, avvicinandosi poi al maggiore, che subito lo prese per mano.
«Lo riporterò qui sano e salvo, ma non vi darò un orario certo», rise Namjoon, lasciandosi nel frattempo trascinare dal minore verso la porta.
Quando questa fu chiusa Jungkook si lasciò andare in un commento decisamente poco carino, subito seguito da un insulto velato.
«Quello spilungone è davvero un maiale! Come potete lasciare andare Taehyung fuori con un tipo del genere?!»
Yoongi sollevò le sopracciglia in un'espressione sorpresa, alzandosi poi in piedi.
Quello Hyung fa davvero paura, certe volte.
«Qui dentro, tu sei l'unico che non ha diritto di dire certe cose.
Conosci Taehyung da poche settimane, io da quando avevamo ancora addosso i pannolini, quindi se lo lascio uscire con quel tipo è perché credo che lui per Tae sia un bene, al contrario di te», rispose a tono, con sguardo di ghiaccio.
Jimin si avvicinò ai due, poggiando una mano sulla spalla destra del fidanzato, e l'altra su quella di Jungkook.
«Ragazzi, calmatevi...Namjoon sembra davvero un bravo ragazzo, cerca di rilassarti Kook.
E poi Yoongi ha ragione, non hai il diritto di dire cose del genere»
Jungkook guardò l'amico con sguardo di fuoco. Gli stava davvero dando torto? Lui? Lui che lo aveva pregato per interessarsi a Taehyung?
«Incredibile! Sinceramente non so neanche che ci sto a fare qui!», sbottò nervoso, afferrando poi la sua giacca, avviandosi all'uscita.
Era meglio uscire di lì prima di perdere la pazienza e fare qualcosa della quale avrebbe potuto pentirsi il giorno dopo.
«Jungkook, aspetta!», lo richiamò Jimin, ma invano.
Il moro era già lontano, e si era richiuso la porta alle spalle.
Visto che Taehyung non aveva bisogno di lui, poteva anche smettere di provare ad essere suo amico.
Non c'era alcun motivo per continuare.
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Goooood.
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