Taehyung riaprì gli occhi in una casa che non era decisamente la sua.
La cosa che capì dopo fu di essere nudo e con il corpo di un ragazzo vicino a lui.

Sgranò gli occhi al pensiero di quello che aveva fatto la notte precedente, spezzettoni della notte di fuoco passata con quello sconosciuto gli passarono per la mente insieme ad un terribile mal di testa.

Mugugnò piano a causa del dolore, causando così il risveglio di quello sconosciuto.

«Buongiorno», disse, facendo tremare Taehyung. Non aveva il coraggio di guardarlo, ma la sua voce era davvero bassa e meravigliosa in quell'istante.

«Ho mal di testa», sussurrò Taehyung in risposta, accennando anche una risata imbarazzata.
Risata alla quale si unì anche lo sconosciuto, che subito dopo si alzò, lasciando prima un bacio sulla spalla di Taehyung.

«Vado a prenderti un'aspirina, e magari faccio anche un po' di caffè»

Taehyung sorrise senza rendersene conto, come poteva quel ragazzo essere così gentile con lui?
Si voltò soltanto quando lo sentì abbandonare quel caldo giaciglio, coprendosi metà viso con una mano in un gesto imbarazzato nel notare l'altro camminare in giro tranquillamente ed interamente nudo.

È davvero bellissimo.

Taehyung si mordicchiò il labbro inferiore per non ridere. La notte precedente doveva soltanto rilassarsi, ma non fino a quel punto. La trovava una cosa esilarante, ed anche se non ricordava molto, non si pentiva affatto di quello che aveva fatto.

Il ragazzo tornò poco dopo, con un bicchiere d'acqua ed un'aspirina tra le mani.

«Ecco, prendi», gli disse, una volta davanti a lui.

Taehyung diventò rosso nell'immediato nel notare le parti intime di quel tipo proprio davanti la sua faccia, ma cercò di ignorare il tutto, afferrando semplicemente l'aspirina ed il bicchiere.

La prese rapidamente, mandando giù un grosso sorso d'acqua mentre lo sconosciuto ridacchiava divertito a causa del colorito di Taehyung.

«Ieri notte non lo trovavi affatto imbarazzante, sai?»

Taehyung quasi non soffoccò nell'udire quelle parole, cosa che fece aumentare le risate dell'altro.

«Vado a fare il caffè», si dileguò così, ridendo ancora, mettendosi addosso dei boxer bianchi aderenti.

Taehyung lo osservò per tutto il tempo, con mille domande che gli passavano per la testa.
Decise di alzarsi per potere almeno rivestirsi, ma trovò soltanto i boxer che indossava la sera precedente ed una camicia che azzurra che di certo non era sua.
Indossò entrambi gli indumenti senza pensarci oltre -anche se la camicia gli stava decisamente grande-, avviandosi poi fuori da quella stanza.

Raggiunse lo sconosciuto in cucina, e lentamente si poggiò contro la penisola bianca dietro di lui.

«Ah, ti sei alzato? Hai fame?», gli sorrise l'altro, mentre finiva di versare il caffè nelle due tazze.

Taehyung scosse il capo, continuando ad osservare l'altro.
Sperava che così gli tornasse in mente almeno il suo nome, non chiedeva molto.

Ma quello sconosciuto sembrava leggerlo senza difficoltà, tant'è che lo anticipò ancora una volta.

«Namjoon, è così che mi chiamo»

Taehyung sgranò gli occhi incredulo, arrossendo subito dopo per l'imbarazzo.

«I-io...scusa, non lo ricordavo affatto», ridacchiò colpevole, stringendosi nelle spalle.

Ma Namjoon era davvero una persona fuori dal normale. Non si era offeso, aveva soltanto detto di non preoccuparsi e, che se volevano, potevano ricominciare tutto da quel momento.
Si presentarono con qualche risata imbarazzata e poi passarono la mattinata a ridere e parlare.

Taehyung ignorò per tutto il tempo il suo cellulare che vibrava sul pavimento del salotto.

---

Y'all right now: