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Quella sera un cliente aveva pagato un'extra.

Era passata un'ora da quando gli avevano concesso l'ultimo pasto della giornata e ormai mancava poco l'orario di chiusura.

Quando la benda sui suoi occhi e la corda che teneva i suoi polsi legati furono entrambe tolte rimase sorpreso, quasi confuso.

L'unica restrizione che aveva erano le mani legate una accanto all'altra.

Non aveva prestato molta attenzione al cliente, ormai si era abituato a fingere di prestare attenzione. Aveva guardato la stanza, ogni centimetro di essa: era quasi vuota, se non per un letto, un comodino e una finestra che veniva aperta d'estate.

Fu quando il cliente si sporse per aprire il cassetto e ne prese un lubrificante che Blight vide un coltello. Era di sicuro uno degli oggetti che usavano i clienti a cui piaceva far del male, ma per lui quel coltello significava libertà.

Quando il cliente si alzò per prendere qualcosa dallo zaino, Blight si sporse verso il comodino, afferrando il coltello e nascondendolo sotto il suo cuscino.

La serata continuò normalmente per l'ora seguente, poi, appena il cliente se ne andò, Blight era di nuovo bendato e legato, non poteva aspettare oltre: prese il coltello da sotto il cuscino con la bocca e come meglio poteva lo portò alle mani nonostante non vedesse nulla.

Si liberò dalla corda con il coltello e si tolse la benda.

C'era una finestra che si affacciava sul terreno, quindi decise di usare quella calandosi sul giardino del bordello, per poi scappare il più lontano possibile.

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《Corsi finchè il bordello non mi risultò essere solo un puntino lontano》continuò Blight giocherellando con le dita di Horror《Mi fermai solo quando ero troppo stanco per correre ancora e mi nascosi in un vicolo, sono rimasto così per altre due settimane, rubando e chiedendo da mangiare》fu allora che Blight sorrise, un sorriso solitario, breve, ma che per il più alto significava molto《Fu allora che conobbi il mio salvatore》.

《Ne sono lusigato》disse Horror ridendo.

《Il resto della mia storia, la sai》disse《ora tocca a te, il giorno in cui ti ho incontrato avevi un occhio nero, me lo ricordo, cos'era successo?》.

《Mio padre》spiegò Horror《dopo la morte di mamma, mio padre tornava sempre ubriaco fradicio la sera, mi urlava contro e mi picchiava》.

《È orribile》.

《Già, la sera che ti ho incontrato sono riuscito a scappare di casa perchè la porta d'ingresso era rimasta aperta》Horror sorrise《e poi ho incontrato te e tutto è cambiato》.

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