●DALLE MEMORIE DI AMY BROOKS ●
●LOCAZIONE : WATFORD CITY ( NORD DAKOTA, U.S.A)

Coccinelle, coccinelle,votre maison brûle vos enfants sont partis,tous sauf un...

La cantavo da ore ormai.
O forse giorni.
O forse ancora,non avevo mai smesso di cantarla.

Ho perso di nuovo la conta del tempo trascorso.
No.
Adesso ricordo..si.
Era il 26 dicembre.

Com'era buio lì .
Sembrava che tutto si fosse fermato sei mesi prima.
E ora ero di nuovo sola,rannicchiata nell'angolo del salone.
Le porte erano sbarrate,le luci spente e le finestre sigillate.
L'orda doveva essere arrivata alle porte della città ormai.
Speravo solo che non avrebbero senntito il mio odore quando avrebbero passato la casa.
Però avevo buone possibilità di sopravvivere e che nessuno avrebbe trovato il mio corpo dilaniato.

Per questo,fui cauta e prudente.

Dovetti uccidere più di una creatura per trovare la quantità di sangue e budella necessaria per coprire del tutto il mio odore di carne viva e più di mille sospiri per trovare la forza necessaria per continuare quella follia.

Se qualcosa fosse andato storto,tenevo l'ultima pistola rimasta carica accanto a me...
Se avessi dovuto usarla usarla,per una qualunque ragione,sarei morta in ogni caso.

Avevo vista quell'orda da kilometri di dastanza quando mi ero arrampicata sul ponte,tre giorni prima, ma non pensavo che sarebbero arrivati così presto a Watford City.

Il giorno prima aveva piovuto per più di quattro ore consecutivamente quindi avevo avuto l'occasione di raccogliere l'acqua piovana e bollirla per essere sicura di non ammalarmi in mezzo a quell' inferno.
Pensavo che la pioggia li avrebbe confusi e rallentati e avrebbe ritardato l'inevitabile,dandomi almeno un po' più di tempo per preparare le scorte di cibo non contaminato,ma invece l'orda non si arrestò e ha continuò ad avanzare.

Quella mattina,prima di uscire per la caccia,li avevo visti arrivare dall'alto del palazzo in cui ero barricata.

Ero abbastanza sicura che se non avrei fatto alcun rumore e fossi stata attenta a coprire ogni odore,sarebbbero passati senza causare troppi danni alla struttura.
Ero preparata a tutto.

La villa era molto grande e il cancello che la circondava era d'acciaio rinforzato. Inoltre,avevo posto io stessa dei paletti di legno appuntiti che avevo ricavato tagliando i pini piantati nel giardino. Ci era voluto più di un mese per tagliarli tutti e altri due per modellarne le punte e bruciarle nel fuoco.

L'orda sarebbe dovuta passare in circa dieci -dodici ore.
Avevo riserve di cibo per un paio di giorni e venti litri d'acqua pulita conservata nei barili in
cantina.

●●●

Stavano arrivando.
Li sentivo camminare.
Sentivo il rumore dei loro corpi che si trascinavano sulle strade,i latrati strazianti e gemiti,mugolii,urla soffocate.
Una nenia inquietante.
Ripetevo a me stessa:-Devo solo stare in silenzio e non accadrà nulla.Devo solo stare zitta.
Solo stare-

-Aiuto!-

A quel punto,sentii un urlo,ma rimasi in silenzio.

-Aiutatemi vi prego!-

Lo sentii ancora,era l'urlo di un ragazzo,ma non potevo rischiare di essere scoperta,quindi rimasi ferma al mio posto,sperando che colui che stava seminando il panico per la strada nel bel mezzo di un'orda non fosse venuto dalla mia parte.
Ma mi sbagiavo ovviamente...

Sentii le urla venire verso la casa.
E poi,il rumore della porta della casa che si rompeva.