gelosia
Il ritorno a casa è semplice e veloce, abbiamo evitato tutti i titani e non ci sono state altre perdite.
Torniamo al calar del sole, portiamo i cavalli nelle stalle e, dopo averli nutriti, andiamo nella mensa.
I visi cupi dei miei amici rispecchiano perfettamente quello che provo, il dolore per la perdita di una persona importante, il senso di colpa; stiamo seduti in un silenzio pesante, sembra quasi irreale, nessuna parola, nessun rumore, qualche sospiro triste ogni tanto, il resto silenzio.
NOBODY'S POV
Durante tutta la cena nessuno al tavolo parla e nessuno presta attenzione ai rumori intorno a loro, come se fossero isolati in quella bolla di tristezza e rimorso. Tutti celano il loro dolore con un muro di silenzio, fino alla sera.
Finito il pasto T/n si alza, saluta gli amici con un gesto della mano e va nella sua stanza con lo sguardo basso, senza accorgersi di due occhi color del ghiaccio che la seguono.
Il caporale Levi non stacca gli occhi di dosso alla ragazza per tutta la cena e, quando lei si alza, la segue con lo sguardo per quanto gli è possibile; ormai ha capito anche lui che la ragazza non è più un semplice cadetto ai suoi occhi, quella ragazza ha qualcosa che le permette di rimanere un pensiero fisso nella mente del corvino, di attirare la sua attenzione come nessuno prima d'ora.
Levi dopo pochi minuti si alza dal tavolo ed esce, ignorando Hanji che lo tempesta di domande; si dirige nella sua stanza e si sdraia, coprendosi gli occhi con il braccio, continua a chiedersi perché quella ragazza sia così speciale, perché vederla triste lo fa soffrire.
Poche stanze più il là, t/n si addormenta con gli occhi lucidi, decisa più che mai di sterminare i giganti.
LEVI'S POV
Eren: voi, codardi!
Se non chiude quella boccaccia finirà in guai seri.
Vedo T/n e gli altri due, Ackerman e Arlert, con uno sguardo preoccupato, avranno capito anche loro del pericolo che sta correndo Jaeger ad urlare così alla corte.
Devo intervenire, non posso permettere che venga affudato al corpo di guarnigione o, ancora peggio, al corpo della gendarmeria.
Mi alzo dal mio posto e mi avvicino al palo a cui Jaeger è legato, lui alza lo sguardo su di me e mi guarda preoccupato, prima di ricevere un calcio in pieno viso.
Continuo a colpirlo, mentre vedo con la coda dell'occhio Arlert e T/n bloccare dalle braccia Ackerman; vedo volare via dalla bocca di Jaeger un dente, mi fermo e gli schiaccio la testa a terra con il piede
Levi: è solo la mia opinione, ma il dolore è lo strumento migliore per la disciplina, non hai bisogno di essere educato a parole, hai bisogno di allenamento.
Comunque sei caduto abbastanza in basso da essere preso facilmente a calci.
Continuo a colpirlo finché un uomo della gendarmeria mi dice di smetterla, che Jaeger è pericoloso.
?:E se in un momento d'ira si trasforma?
Gli do un altro calcio prima di abbassarmi al suo livello e afferrarlo per i capelli
Levi: di cosa stai parlando? Pensavo che voi lo volevate dissezionare. Da quanto ho sentito, quando si è trasformato ha ucciso 20 giganti prima di esaurire l'energia. Se fosse un nemico, potrebbe causare molti problemi, ma non può ancora battere me. Invece voi? Se lo infastidite, potete davvero ucciderlo?
Tutti mi fissano, chi con stupore, chi con paura e chi com rabbia. L'intera sala cade in un fastidioso silenzio, finché Erwin non si alza
Erwin: affidiamo Eren a Levi e mandiamolo in una spedizione. La sua capacità di controllare la sua forma verrà scoperta a pieno dall'esito della missione.
Ci giriamo a fissare il giudice, lui annuisce leggermente prima di prendere parola
Judge: ho preso una decisione, Eren Jaeger verrà assegnato alla legione esplorativa, sotto la responsabilità del caporale Ackerman
Guardo Erwin prima di mollare i capelli di Eren e tornare al mio posto, sotto lo sguardo furioso di Ackerman.
Finite tutte le pratiche ci alziamo e prendiamo Eren, Erwin si blocca e afferra la spalla di T/n, fermando anche lei.
Erwin: voi iniziate ad andare, noi vi raggiungiamo
Sento una sensazione fastidiosa nel petto a vedere Erwin e T/n così vicini, insomma, cosa vuole il sopracciglione da lei?
Faccio schioccare la lingua prima di riprendere a camminare, ignorando quella sensazione diventare sempre più opprimente
T/N'S POV
Finita l'udienza mi rilasso, emetttendo un profondo sospiro, Eren è salvo.
Ci alziamo tutti per salutare il giudice prima di iniziare a tornare alla base, sto per raggiungere Mikasa e Armin quando il comandante Smith mi blocca.
Erwin: voi iniziate ad andare, noi vi raggiungiamo
Gli altri annuiscono prima di proseguire, mentre io mi giro per guardare negli occhi il comandante
Erwin: Ho notato che tu e Eren siete molto amici e so anche che tu sei la migliore tra gli ultimi cadetti. Pensavo che a Eren faccia bene un po' di sostegno e compagnia di una persona che conosce e di cui si fida, visto che si ritroverà in una squadra nuova. Ti va di seguirlo ed entrare nella squadra del caporale Levi?
Bene, sono confusa. Davvero il comandante vuole me nella squadra del soldato più forte dell'umanità?
Lo fisso stralunata, ancora confusa dalla sua domanda. Lui fa un minuscolo ghigno prima di ripetermi la domanda, questa volta più lentamente.
T/n: Sarei onorata di entrare nella squadra del caporale!
Parlo velocemente e la mia voce si alza di un'ottava prima di arrivare alla fine della frase, arrossisco pensando all'ottima impressione che devo aver dato al comandante, complimenti, T/n.
Lui sorride prima di circondarmi le spalle con un braccio e quasi trascinarmi verso i cavalli.
NOBODY'S POV
Il caporale è nel suo ufficio, è seduto alla sua scrivania mentre quella pazza di Hanji sta continuando da quando sono arrivati a fare domande ad Eren, sempre più confuso e spaventato.
Si sente fuori posto, non sa come comportarsi.
La porta dell'ufficio viene aperta, Erwin spinge T/n all'interno e, dopo essere entrato, la richiude alle sue spalle.
T/n: Eren!
T/n si fionda da Eren e lo abbraccia, lui poggia la testa sul suo petto e si lascia accarezzare i capelli, cingendo pigramente la vita di T/n con le braccia.
Hanji li guarda intenerita, mentre il caporale prova sempre più antipatia per il ragazzo, con la stessa sensazione di prima che prepotentemente gli opprime la gola, facendolo ingoiare a vuoto più volte; l'ha capito ormai: è geloso. È geloso di Eren, lui dovrebbe essere abbracciato, non Eren; lui dovrebbe essere accarezzato, non Eren; vorrebbe essere al suo posto, a farsi coccolare da T/n, ricevere quegli abbracci all'apparenza così caldi, così pieni di amore. Ha paura, paura che lei sia innamorata di Eren, ha paura di non poter mai diventare importante per lei, ignorando che anche lei vorrebbe essere importante per il caporale, anche lei vorrebbe abbracciarlo, accarezzarlo, baciarlo; purtroppo nessuno dei due ha il coraggio di ammetterlo.
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Ho finalmente finito.
Lo so che avevo detto che l'avrei pubblicato sabato scorso ma mannaggia a wattpad me l'aveva cancellato e ho dovuto riscriverlo tutto.
Spero vi piaccia e al prossimo capitolo
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