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I mesi passarono rapidamente all'interno del villaggio Jeon.
Seokjin aveva deciso di partire per un po' di tempo, invece Namjoon ed i bambini erano rimasti lì con Taehyung.
La gravidanza stava procedendo bene, per fortuna. Taehyung aveva soltanto avuto un paio di cali di pressione nei primi mesi, ed era svenuto facendo preoccupare l'intero villaggio, ma si era ripreso in fretta.
Dopo un paio di mesi di gravidanza la casa di Jungkook e Taehyung fu pronta, infatti si trasferirono lì, sistemando tutto al meglio.
Anche se Jungkook continuava a dire a Taehyung di stare fermo, l'omega si divertiva ad ignorarlo e sistemare le cose meno pesanti, come l'arredamento della camera da letto e della stanzetta del piccolo.
La casa era stata costruita appositamente da Jungkook, suo padre, e diversi costruttori.
Jungkook voleva fare solo due camere per i futuri bambini, ma suo padre lo convinse a costruirne quattro, non si poteva mai sapere.
Al massimo le avrebbero utilizzate per altro, se non fossero state occupate dai bambini.
Taehyung aveva subito accettato, perché la prospettiva di avere più di due figli gli piaceva molto, e così furono costruite anche quelle, ma furono lasciate momentaneamente vuote, tranne una.
Durante il quarto mese Taehyung passò diverso tempo con Yuqi e Soojin, che insieme ad un beta falegname disegnarono una culla, che poi il beta costruì.
Il pancione era già parecchio evidente al quinto mese, e Taehyung ebbe diversi sbalzi d'umore a causa di questo.
Non si sentiva più così bello, anzi, tutt'altro. Ma Jungkook ogni volta riusciva a risollevare il suo umore, accarezzandolo e baciandolo, e sussurrandogli all'orecchio quanto fosse bello e quanto lo amasse.
E Taehyung tornava a sorridere, ogni volta.
Una sera avevano anche fatto l'amore, e Jungkook si era lasciato marchiare da Taehyung, dal suo omega, dal suo amore più grande.
La loro unione andava oltre a quelle comuni, il loro amore era troppo grande rispetto a quello degli altri, ed ormai tutte le razze sapevano dell'esistenza di Jungkook e Taehyung. Una coppia amata e temuta da tanti.
Ma come crescevano gli ammiratori della coppia, cresceva anche l'odio di alcuni verso di loro.
Ci furono, infatti, diversi attacchi al villaggio, durante il sesto mese di gravidanza di Taehyung.
Il giovane omega venne svegliato nel bel mezzo della notte da forti rumori, e nel non trovare Jungkook accanto a sé iniziò a piangere subito.
Aveva sentito l'odore del sangue fuori la casa, sentiva il rumore della lotta, le urla degli uomini che venivano uccisi. E soprattutto, sentiva il dolore del suo Jungkook.
Era stato ferito, ma lui non poteva fare altro che restare lì, sul letto, a piangere.
Due guardie erano messe alla porta, ed altre quattro sorvegliavano l'entrata della sua camera da letto, impedendogli così di uscire, ed agli altri di entrare.
Per fortuna tutto finiva sempre con la vittoria del clan Jeon, e Jungkook tornava sempre dal suo Taehyung, certe volte più ammaccato delle altre.
Ma era un'alfa potente, lui. Non sarebbe mai caduto facilmente, avrebbe sempre lottato fino alla fine.
Durante il settimo mese di gravidanza di Taehyung, Jungkook dovette partire per andare a formare altre alleanze, a causa di quei frequenti attacchi, e dovettero occuparsi Soojin e Yuqi delle voglie di Taehyung. Dovettero occuparsi loro di calmarlo durante le sue crisi di pianto, di risollevarlo nei momenti più tristi, e di coccolarlo quando Taehyung andava a nascondersi nell'armadio, tra i vestiti di Jungkook.
Per fortuna però Jungkook era tornato dopo circa due settimane, sano e salvo.
Era arrivato di notte, e si era intrufolato in camera silenziosamente, per fare una sorpresa a Taehyung.
All'inizio si era spaventato nel non trovare l'omega sul letto, tra le coperte. Ma poi aveva sentito il suo odore provenire dall'armadio, l'aveva aperto, ed aveva sorriso dolcemente nel vedere Taehyung accoccolato tra i propri vestiti.
Senza alcuna esitazione l'aveva preso in braccio e l'aveva portato con sé sul letto, iniziando poi ad accarezzargli i capelli e la pancia ben evidente, con sguardo immensamente innamorato.
Venne svegliato poi l'indomani mattina dall'urlo carico di sorpresa e gioia del suo amore più grande, e passarono l'intera mattinata a ridere e baciarsi, innamorati come non mai.
E tra alti e bassi arrivò il nono mese, Taehyung era costretto a letto a causa di alcune complicazioni che aveva avuto, ma grazie a Jungkook non gli stava risultando pesante. E poi era anche venuta Haein a trovarlo! Sì, era rimasta solo tre giorni al villaggio, ma a Taehyung era bastato, gli era piaciuto averla lì. E poi gli aveva portato dei funghi degli elfi da poter piantare nel piccolo spazio verde che aveva davanti casa. Un regalo decisamente gradito, dato che Taehyung si era praticamente innamorato di quei funghi e di come s'illuminassero al suo passaggio.
Pochi giorni dopo la partenza di Haein, Taehyung si svegliò particolarmente stanco. Si sentiva strano, ma non riusciva a spiegare il perché.
Jungkook era fuori a prendergli qualcosa da mangiare quando una forte fitta alla schiena fece urlare Taehyung.
Un urlo che l'alfa sentì subito.
Ma Soojin e Yuqi erano arrivate per prime, essendo sempre nei dintorni della casa per ogni evenienza, ed avevano negato all'alfa di entrare. Una volta arrivato il curatore, chiamato di tutta fretta, constatò le condizioni di Taehyung, ed anche lui dovette negare all'alfa di entrare. Voleva evitare confusione dentro la stanza, doveva occuparsi solo di Taehyung.
Il travaglio durò ore, che a Jungkook parvero interminabili.
Si sentiva impazzire a stare lì fuori senza poter fare niente, soprattutto perché riusciva a sentire benissimo le urla di Taehyung, anche senza il suo udito da lupo. Per non parlare del dolore, che anche se non era fisico per lui, lo sentiva.
L'alfa Jeon era lì, accanto al figlio, con gli occhi lucidi ed un grande senso di fierezza nel petto. Il suo bambino era cresciuto fin troppo bene, e adesso che stava avendo anche lui un bambino non poteva che sentirsi carico di orgoglio e nostalgia.
Si era infatti voltato a guardarlo, poggiandogli una mano sulla spalla prima di dire poche, ma importanti, parole.
«Tua madre sarebbe stata così fiera di te, figlio mio», e Jungkook aveva sorriso, con gli occhi lucidi.
«Grazie, appa» e subito dopo la porta della casa si spalancò.
Comparve da lì Yuqi con le braccia ed i vestiti un po' sporchi di sangue. Senza guardare in faccia nessuno si era diretta verso a delle altre beta, chiedendo loro di portare altra acqua ed altre bende. Jungkook quasi non respirava più, sentiva l'odore del sangue di Taehyung, ed aveva smesso di sentire le sue urla.
Erano già passate sei ore, e Yuqi era uscita e non gli aveva neanche rivolto uno sguardo.
Stava quasi per avvicinarsi a lei per chiedere delle informazioni, ma nel sentire le parole "Taehyung" ed "emorragia" fuori uscire dalla sua bocca, sì sentì praticamente morire.
Senza guardare nessuno iniziò a correre all'interno della casa, scansando malamente tutti quelli che tentavano di fermarlo senza preoccuparsi di guardarli.
Giunse alla camera da letto, e restò praticamente immobile nel vedere Taehyung svenuto ed il curatore che avvolgeva un fagottino piangente in una copertina.
«Choi, che succede? P-perché non è sveglio?», aveva domandato con gli occhi lucidi.
Ma Soojin subito corse verso di lui e lo spinse fuori dalla stanza.
Jungkook quasi non cadde a terra. Si sentiva completamente privo di forze. Non aveva mai pensato a questa evenienza. Taehyung non l'avrebbe lasciato, giusto?
Yuqi tornò poco dopo, ma entrò dentro la stanza con altre quattro beta al seguito, senza guardare Jungkook.
E trascorse un'altra ora prima che la porta si aprisse di nuovo.
Questa volta ad uscire fu Soojin, con un grande sorriso sulle labbra ed un dolce fagottino tra le braccia.
Si avvicinò a Jungkook, porgendogli il bambino con delicatezza.
«È un maschio!»
E Jungkook l'aveva preso tra le braccia, tremando e piangendo, con un piccolo sorriso sulle labbra.
Quello era decisamente un miracolo, un meraviglioso e dolce miracolo che poteva stringere e baciare. Eppure non riusciva ad essere felice quanto aveva immaginato.
«Come...come sta Taehyung?»
Ma per fortuna la risposta non tardò ad arrivare.
«Adesso sta bene, c'è mancato poco però»
Solo dopo quelle parole Jungkook tornò a respirare.
Abbassò lo sguardo sul bambino che aveva tra le braccia e sorrise, questa volta ampiamente, avvicinandosi poi a baciare la fronte del piccolo con gli occhi lucidi.
Subito dopo lo strinse dolcemente a sé, e poi tornò a guardare Soojin.
«Posso entrare adesso?»
«Certo! Che aspetti? Vai!»
E l'alfa non se lo lasciò ripetere due volte, con il bambino tra le braccia tornò ad oltrepassare la porta della camera da letto, e sorrise ancora di più nel notare Taehyung sveglio, seppur un po' pallido e decisamente sudato.
«Amore, come stai?», gli domandò subito, andandosi a sedere accanto a lui, con ancora il bambino fra le braccia.
«Distrutto...ma ne è valsa la pena», sussurrò sorridendo, allungando poi lo sguardo sul bambino.
«Non l'hai ancora visto?»
«No», mormorò con un leggero broncio sulle labbra.
Allora Jungkook sorrise e si allungò su Taehyung per lasciare il bambino tra le sue braccia.
L'omega iniziò subito a piangere nel vedere il piccolo. Era così carino, e riusciva già a vedere delle somiglianze con Jungkook in lui.
«Visto, amore? È Taejoon», sussurrò sorridendo l'alfa, baciando poi la tempia al suo compagno.
«È bellissimo...ha il tuo nasino, guarda!», disse con la voce tremante a causa dell'emozione, ridacchiando poi all'ultima frase.
E restarono per un po' lì insieme, abbracciati ed innamorati, osservando il loro piccolo miracolo dormiente con le lacrime agli occhi.
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Lo finisco così questo capitolo perché-- cazzo, sto piangendo.
Addio.
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