1 장
TAEHYUNG'S POV
-Yoongi.
Si rivolse al ragazzo seduto alle sue spalle.
-Si Maestà?
-Vieni con me, sulla terra. Ho bisogno del tuo aiuto nella mia ricerca, non posso farlo da solo.
-... Cosa state cercando esattamente?
Il principe rivolse un altro sguardo al fiume dove continuava a vedersi la visione del viso della ragazza. Ci passò delicatamente le dita della sua mano, come a volerla accarezzare.
-La mia felicità. Il mio futuro... Devi aiutarmi a cercare la tua sovrana.
Taehyung si girò verso il ragazzo, per poter osservare la sua reazione alla notizia. Lui ricambiò lo sguardo, e gli sorrise.
-Quando vuole partire Maestà?
Il principe riportò lo sguardo sul viso della ragazza che sorrideva.
-Adesso.
Il ragazzo vide il suo sovrano immergersi a poco a poco nel fiume, per poi scomparire all interno di esso. Sarebbe stato difficile. Yoongi non potè che pensare alle conseguenze delle azioni sia proprie che di sua Maestà. Ma ciò in quel momento non importava. Yoongi sarebbe rimasto fedele al suo futuro re, lui era la sua unica famiglia. Fu un attimo e anche lui si immerse e scomparì in quelle acque, senza guardarsi alle spalle.
GIRL'S POV
-So-yeon!? Hai finito!? Dio, è da un ora che ti sto aspettando in macchina, stiamo andando in biblioteca non a un matrimonio ci vuole tutto sto tempo per prepararti?!
-Aish! Aspetta un attimo devo fare un ultima cosa e arrivo!
Sentì la sua amica imprecare.
Aveva preso 2 libri in biblioteca ma si era dimenticata di restituirli prima della scadenza, che sarebbe stata esattamente quello stesso giorno.
Così quella mattina, appena sveglia si ricordò dei libri che erano posizionati sul suo comodino, chiamando la sua amica Jiu per accompagnarla a restituirli dato che lei aveva la macchina. Ma la sua amica non era il tipo di persona che si potesse definire paziente.
Ed eccole lì. So-yeon in bagno che si preparava, lasciando la sua amica sotto casa che continuava a porconare maledicendola.
Scese le scale correndo rischiando di cadere, e una volta aperta la porta vide il viso spazientito di Jiu.
-Perché ci hai messo tutto sto tempo?!
-Dio calmati, mi andava di vestirmi un po' più decente oggi, non c'è niente di male. Ora apri la macchina e portami in biblioteca.
So-yeon la sentì sbuffare mentre entrava in auto.
La verità, è che se ci aveva tenuto così tanto al suo abbigliamento, nonostante fosse in ritardo e rischiasse una multa, era perché sentiva che sarebbe successo qualcosa. Come se quel giorno avesse dovuto vedere qualcuno di importante. Tutto ciò probabilmente era dovuto al sogno che aveva fatto quella notte.
Nel sogno, c era un ragazzo. O meglio, lei riusciva a vederne solo l ombra, la sagoma. Il ragazzo gli si avvicinò lentamente, passandogli una mano dai capelli alla guancia. Il pollice del ragazzo stava percorrendo un tratto, da sotto l occhio a uno dei lati della bocca di So-yeon. Continuò a fare così, su e giù, fin quando vide il ragazzo allontanarsi da lei lentamente, mentre la sua mano che era ancora tesa verso di lei, abbandonava la sua guancia. Ma lui non voleva andarsene. Non si stava allontanando con le sue gambe. No, è come se qualcuno o qualcosa lo stesse trascinando via, lontano da lei. Ciò provocò un attacco d ansia nella ragazza che cercò senza risultati di afferrare la mano che il ragazzo non abbassava ma che continuava a tenere tesa verso di lei, e di riportarlo a se. Ma ciò non accadde. Il ragazzo scomparve nell oscurità che lo avvolse facendolo sparire dalla vista della povera So-yeon.
-Deficiente siamo arrivate.
La sua amica la riportò alla realtà.
Cercò di scacciare il ricordo di quel sogno.
Perché si era sentita così sola guardando il ragazzo scomparire? Dopotutto non lo conosceva neanche, e aveva visto solo la sua sagoma. Ma nonostante ciò sentiva che c'era un motivo. Sentiva che l avrebbe rivisto di nuovo.
-Aspettami qui, torno subito.
Corse fino a raggiungere l entrata della biblioteca, e quando entrò, salutò con un inchino la bibliotecaria che aveva perso le speranze nel ritorno di quei due libri.
TAEHYUNG'S POV
Venni scaraventato a terra, sentendo qualcos'altro cadermi addosso, facendomi quasi urlare dal dolore.
-Maestà! Mi dispiace, io-
-Aish! Yoongi! Alzati mi stai schiacciando!
Il ragazzo si alzò velocemente dal corpo indolenzito del suo sovrano, preoccupato.
-Mio Signore state bene?
Mi aiutò a rialzarmi.
-Aish, si sto bene, ma non chiamarmi Maestà la gente qui potrebbe pensare che sei strano. Chiamami semplicemente Taehyung.
-... Ne siete sicuro? Posso davvero?
-Yoongi, siamo cresciuti insieme, e poi qui non importano le formalità, nessuno sa chi siamo.
Raccolsi i libri caduti a terra da alcuni scaffali attorno a noi.
-Yoongi, dove siamo?
-Credo in una biblioteca, qui è dove i terrestri possono leggere dei libri.
-Sai molte cose vedo.
Il ragazzo non rispose, sorrise semplicemente.
Mi guardai attorno, e sentì una voce femminile.
-Mi dispiace di essere venuta così tardi, non mi ero accorta che oggi c'era la scadenza...
Guardai da dietro uno scaffale, e vidi una ragazza di spalle che parlava con una signora, probabilmente la proprietaria. La osservai attentamente.
-Va bene va bene. So-yeon, tu e la tua testa. Per questa volta lascio stare, ma solo perché vieni qui da quando eri piccola, mi ricordo quando ti accompagnava tuo padre.
Sul volto della donna apparve un sorriso, al ricordo.
-Grazie Signora! Chiedo nuovamente scusa. Quindi posso continuare a prendere dei libri?
La donna annuì.
-Perfetto! Sono arrivati quelli che vi avevo chiesto la scorsa volta?
-Aspetta, ora ti dico.
Iniziò a digitare qualcosa sul computer.
Nel frattempo So-yeon si guardò intorno sorridente, quando però mi vide guardarla da dietro lo scaffale.
Sentì il cuore palpitare velocemente e spingere con forza fuori dal petto. Era lei. Ne ero sicuro. Quel sorriso,quegli occhi, quei lineamenti... Non potevo sbagliarmi.
Ci guardammo, mantenendo lo sguardo l uno dentro gli occhi dell altro, come se volessimo esaminarci a vicenda cercando di scovare le emozioni che sentivamo dentro di noi. Ci guardavamo. Ancora e ancora. Come se non potessimo muoverci, come se le nostre ossa avessero subito qualche paralisi.
-So-yeon, mi dispiace, ma i tuoi libri non sono ancora arrivati puoi provare la prossima settimana.
Niente. Silenzio.
-So-yeon? So-yeon mi ascolti?
La ragazza riuscì finalmente a liberarsi dalla catena di sguardi riuscendo a girare la testa verso la donna.
-Oh, s-si certo.
Mi rivolse un ultimo sguardo, mentre io non avevo smesso di toglierle gli occhi di dosso, stando attenta a non rimanerne di nuovo incatenata, e corse via.
Heyoo, per ora la storia vi sta piacendo? Spero di si, ho talmente tante idee nella testa che credo mi usciranno dalle orecchie. No ok non faceva ridere, comunque, spero vi stia piacendo.
Byebye~
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