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Capitolo 23[Her Fears]


(leggete lo spazio autrice. Grazie ragazzi/e!)

Zayn's povs.

Ero crollato sul suo piccolo corpo che mi aveva accolto con tutto l'amore possibile.

La sensazione stupenda di completarsi con lei, credo che non la dimenticherò mai.

Mi sentivo piuttosto gasato non appena aprii gli occhi,e cercai di focalizzare se quello che era accaduto, fosse ancora tra le mie braccia e sotto la mia visione.

Sollevai un po' la testa che era appoggiata al fieno.
Abbassai lo sguardo e vidi la sua dolce immagine dormire.

Che strano, ricordavo che stavo io tra le braccia della ragazza.

Le accarezzai i capelli umidicci e chiari.

Un piccolo sorriso spuntò sulle mie labbra, la lasciai dormire sul mio petto e passai ad accarezzarle la schiena. Sembrava piuttosto stanca.

Chiusi nuovamente gli occhi e un grandissimo sorriso questa volta comparí sulla mia bocca.

Non era stata una delle tante volte, era stata una volta speciale. Non era una delle solite 'una botta e via.' No!
Al contrario!
Era la mia prima volta dove davvero ho sentito qualcosa.
Un vero rapporto tra i corpi, tanto amore, e tanti brividi ad ogni graffio che lei mi ha fatto.

Mi morsi un labbro pensando che ero io la sua prima volta, era stretta anzi strettissima.
Non volevo farle male, volevo che tutto fosse perfetto.
Farle male sarebbe l'ultima cosa che avrei voluto.

Passai una mano tra i miei capelli , anche essi sudaticci un po' come tutto il resto.

Mi voltai a fissare meglio il capanno, se potevano definirlo così.
Sarebbe stato un posto memorabile ora, e un posto dove poter sorridere,un posto magico e con una storia dentro . La nostra storia.

Spostai lo sguardo varie volte, ma eccoci,ricadeva sempre su di lei.

Piano la coprii meglio e mi posizionai vicino al suo viso, la guardai.
Avrei voluto trascorrere tutta la giornata così.
Sembrava un angelo.
Forse lo era, il mio.

La mia attenzione fu catturata dalla sua candida guancia che sembrava avere una scia umida.
Pigiai il pollice su essa, umida.
Umida come se fossero scese...
Scese...
Scese delle lacrime.
Lacrime? Ma certo che no.
Perché avrebbe dovuto piangere..?

L'agitazione iniziò a crescere a me incondizionatamente.
I dubbi cominciarono ad assalire la mia mente.
E i sensi di colpa cominciarono ad oscurare la mia anima.

Non me ne stavo pentendo! Non lo farei mai.
Mi stavo solo preoccupando per il semplice fatto di quelle lacrime nascoste tra le sue guance.

Le avevo forse fatto male?
Oh, no!

Un piccolo mugolio uscì fuori dalle rosse labbra di lei.
Rimasi lì a fissarla con il cuore in gola.

-Mhh.

Un altro mugolio.

Deglutii il boccone amaro di saliva e le accarezzai una spalla nuda.

A quel contatto qualcosa scattò, e lei aprì immediatamente gli occhi. Non appena si girò, mi guardo con un volto al quanto disgustato, deluso.

Schiusi le mie labbra asciutte, che dopo inumidii con la poca saliva presente in bocca.

-Non toccarmi.

Sputò la frase con voce mezza assonnata ma piuttosto furiosa.

Cosa?
Ma che le prende?
Che cosa ho fatto ora?

-Cosa?

Feci finta di non capire.

-Ho detto. Non. Toccarmi.

Scandì le parole meglio con voce ancor più furiosa.

Impacciato, provai ad avvicinarmi ignorando il suo avviso.

-Cazzo, ti ho detto di no!

Mi urlò contro quasi con odio. O forse.. Con odio.

Sì alzò, e raccolse la pila di abiti che erano a terra, con le lacrime ancora una volta agli occhi, si nascose dietro il fieno e sì vestì.

Mi alzai anche io, e velocemente presi i miei boxer, che indossai in pochi secondi.
Borbottai a me stesso qualcosa di incomprensibile.

Un singhiozzo si fece spazio nel silenzio.
Sussultai al suono di esso e mi avvicinai dietro il fieno, la guardai.
Si stava stringendo tra le proprie piccole braccia, mentre le lacrime solcavano il suo viso.

-Char...

Sentii i battiti del cuore accellerare.

-Vattene zayn, Vattene!

Urlò ancora una volta, e si alzò, mi spinse per poi passare e uscire fuori dal capanno.

Scattai mettendomi i vestiti, e la seguì sotto la leggera pioggia.

-Charlotte, fermati!

Urlai con il respiro irregolare.

Cosa cazzo stava succedendo?! Non capisco, un minuto fa era tutto perfetto!
Tutto!

Nessuna risposta, fino a quanto riuscii ad acchiapparla.

Piangeva, tremava e si dimenava.

-mollami stronzo!

Urlò ancora tirandomi pugni sul petto.

Un gemito uscì dalle mie labbra.

Okay, questa ragazza è completamente fuori di testa! Beh, come tutte le donne.

-Charlotte!

La richiamai, tenendola stretta più che potevo e facendomi prendere a pugni ancora.

-Tu.. Fai schifo, Zayn. Schifo!

Continuò a parlare con odio.

-Charlotte...

Tirai un sospiro furioso, che uscì dalle mie narici.

-Sta zitto, idiota. Egoista, pezzo di merda!

Urla ancora, cercando di dimenarsi, mentre la pioggia bagnava entrambi.

-Charlotte!

Urlai esasperato, con il fiatone, sia per la corsa che per la rabbia.

-che c'è? Che c'è?!

Urlò tirandomi un calcio, non potendo fare altrimenti con le mani.

-Cazzo, smettila!

Urlai ancora con i gemiti.

-Perché fai così?!

Chiesi parlando con tono alto di voce.

Volevo solo capire.
Penso che io ne abbia il diritto.
Non poteva fare così.
Non poteva urlarmi contro senza un valido motivo.
Non poteva parlarmi così.

Sentendo il mio tono, la vidi stringersi nelle spalle e farsi piccola, mentre rimane in silenzio.

Strinsi i suoi avambracci e la guardai.

-Dimmelo....

Abbassai il tono in un dolce sussurro, e con una mano tolsi le sue lacrime fredde immischiate con la pioggia.

-Lasciami..

Disse fragile e debole.

-Dimmi perché..

Misi l'altra mano sul suo fianco e lo accarezzai con il pollice.

-Perché... Tu mi hai usata.

Affermò con tristezza ma fermezza e chiuse gli occhi al mio tocco.

-Cosa te lo fa pensare..?

Mi morsi il labbro inferiore.

-Tutto Zayn... Dalle tue risposte.

Tirò su con il naso ed io aggrottai un sopracciglio.

Proprio non capivo questa piccola donna.
E questo mi intrigava di più.
Mi piaceva sempre di più conoscere com'era fatta.
Mi piaceva questo ostacolo.
Mi piaceva la sua reazione.
Mi piaceva il suo interesse.
Mi piaceva lei. Si, mi piace lei.

-hai solo detto che ti è piaciuto..

Sussurrò anche lei e alzò il capo, guardo i miei occhi ed io con un cenno feci un segno di continuare.

-io.. Credevo che.. Che... Prov... Lascia stare ti prego.

Si tirò indietro e sospirò.

-Parla piccola...

La guardai e le accarezzai il fianco, mentre il mio ciuffo zuppo di acqua si spiarcicò alla mia fronte.

Ma fottesega il ciuffo, non era importante al momento.

Rimase in silenzio.
E varie volte la incitai a parlare.
Sembrava spaventata, non riusciva a parlare.
C'era come qualcosa che la bloccava.

In questo momento quello bloccato ero io, dato che ricominciò a darmi calci.

Oh Gesù, Giuseppe e Maria. Era impossibile fare una discussione con una donna. Mi ricordava la zia, con zio, quando lei pretende a tutti i costi una cosa.
So che non c'entra nulla, ma voglio precisare e ricordare ancora una volta che le donne sono particolarmente strane e lunatiche.

-Sembri una bambina!

Urlai dopo un po' e la lasciai bruscamente.

Si strinse nelle spalle.

-Sono stufo di tutte queste accuse. Tu non sai quello che penso realmente di te, Charlotte. Non lo sai!

Urlai furioso e serrai i pugni.

-Si che lo so, Zayn!

Urlò anche lei, un po' intimorita.

-Allora saprai anche quanto mi fai impazzire.

Sputai acido e lei sussultò.

Okay, okay.
Che cosa hai fatto? Le hai detto, o meglio, le e lo hai urlato tutto. No.. Era solo una minima parte.

-Cosa..?

Sussurrò lei.

-Non sai quanto mi piaci, Charlotte!

Proseguii io, con affanno.

Era piuttosto normale, dopo tutto quel casino.

La ragazza avanti a me era alquanto scettica, ma le lacrime cessarono di scendere e nuovamente mi avvicinai a lei ansimando.

-Char..

Sussurrai, poggiai la fronte sulla sua e chiusi gli occhi. Presi un bel grande respiro.
Era la mia occasione.
Si, lo era.
Finalmente, un peso in meno. Non era un semplice peso, era uno dei più belli, e uno dei più segreti.

- Mi piaci. Mi piace il tuo sorriso che fa sorridere anche me, mi piacciono i tuoi baci insicuri. Mi piace stare a contatto con te, e poter sentire il tuo cuore battere. Mi piace ascoltare il suono della tua voce Char.. Lo farei fino a spaccarmi i timpani.. Credimi, piccola.
Mi piacciono poi le tue piccole braccia, ci morirei dentro...
Mi piacciono le tue labbra, le bacerei fino a non sentire più le mie.
Mi piace la tua risata, piccola donna.. Quando la si ascolta, quando tu ridi non serve essere un angelo per arrivare in paradiso.

Tutto d'un fiato Sussurrai sulle sue labbra, e ansimando ancora sulle sue labbra che poi andai ad accarezzare con il pollice.

Aprii i miei occhi e incontrai le sue iridi blu ancora lucide dalle sue lacrime.

Sentii le sue labbra contorcersi in un dolce sorriso.

Ecco fatto, avevo detto tutto.
Ero libero.
Ero felice.
Stavo bene.
Adesso toccava a lei scegliere se odiarmi o no.

Ma non potevo fare nulla, ormai. Mi ero innamorato di lei e di tutte le sue piccole cose.

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#Hiiiii

BONSOIIIR!
Salve gente bellina. 💕 l
Sono tornata un po' prima questa volta. Contenti? Spero proprio di sì.
Grazie per i voti e commenti ricevuti nel capito precedenti.
Siete semplicemente stupendi,incredibili.
Grazie di cuore.

Non ho nulla da dire, oltre a....

IT'S YOOOOOOOOOOOOOUUUUUU.

Quella canzone è la mia ninna nanna, giuro.
Quanto lo amo.

Louis con quel cagnolino.
Ti magno lou.
Dio, è stupendo!

Okai, basta, basta!
Vi lascio like this.
A presto,e vi raccomando! Se vi piace lasciate qualche voto e qualche commento❤❤ (mi scuso per eventuali errori)

Xx Jen.

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