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Capitolo 19. [Mistery]

*3 giorni dopo*

Charlotte's povs.

Erano tre giorni che non ci parlavamo, stavamo soltanto a pranzo o a cena insieme.
Imbarazzo.
Errori.
Ancora voglia delle sue labbra.

Era questo che mi ritrovavo a pensare alle 10 del mattino, di sabato mattina.

Non era possibile quello che era accaduto, era in verosimile per me.
Non era la realtà.

Mi risvegliai dai miei pensieri quando sentii dall'altra camera delle urla.

Non ci misi molto a capire di chi appartenessero..
Erano le sue.

Mi alzai solo con il busto e aggrottai la fronte,cerando di capire una buona frase.
Ma niente..

Capii soltanto che era una conversazione al cellulare.
E che ahimè finì con un 'vaffanculo.' acido e arrabbiato.
Quel tono, mi fece venire la pelle d'oca.

Alzandomi dal letto, poggiai l'orecchio alla parete..

Adesso regnava il silenzio.

Sospirai e pensai a che diavolo era successo.

Tibutante uscii dalla stanza e trovai zayn proprio sul corridoio, intento a scendere giù.
Sobbalzai e lo guardai,anche lui fece lo stesso ma non disse nulla.

Schiusi le labbra.. E mi fermai un attimo a fissarlo meglio.
Era infuriato, e incasinato.

Senza proferire parola, il ragazzo scese giù, e io rimasi lì un po' avvilita per la sua espressione.

Il mistero stava dentro quegli occhi arrabbiati.

Lo seguii anche io sotto.. E lo guardai.
Non aveva salutato neanche la zia, che lo guardava anche lei avvilita.
Sicuramente per le urla che aveva sentito anche lei.

-Chi era questa volta ?

Chiese la zia, non accorgendosi di me.

-Zia, non rompere il cazzo già da ora, va bene?

Sbraitò il ragazzo, con tanta rabbia e guardo' la zia con quei suoi occhi..

-Zayn..

Sospirò lei.

-Sono fatti miei. Non ti riguarda.
Va bene?

Continuò lui.

-Liam e Louis, non è così?

Disse la zia.

-Porca troia, devi starne fuori.

Urlò lui.

Sussultai e tossii per cambiare un po' l'atmosfera che sembrava riscaldarsi.

-Non ti permettere mai p....

Disse la zia, per poi fermarsi e guardarmi.

-Oh.. Ciao Char..

Sospirò la donna.

-Buon giorno.

Dissi con un fil di voce.
Mi sedetti a tavola e guardai i due.

Notai zayn, mordersi il labbro nervosamente.

In effetti erano tre giorni che lo vedevo così nervoso, e la causa a me, era sconosciuta.

-Che penserai di fare?

Continuò la zia, anche lei ora, un po' infastidita.

Probabilmente lei sapeva quello che stava succedendo al moro.

-secondo te, ho scelta?

Disse lui, e continuo' a mordersi il labbro.

Stop.
Io non ci stavo capendo niente.
Mi sentivo in Imbarazzo.
Ma come una stupida, continuai a rimane in silenzio.

-Sta sera?

Disse la donna.

-Si questa sera.

Disse deciso.

-Bene. Io devo andare insieme allo zio e cody, in città per fare delle visite.
Quindi zayn..

Mi guardo' la donna, e io alzai un sopracciglio, fino a quando non parlo' lui.

-Oh no, scordatelo.
Io non me la porto.

Ringhio' il moro, guardandomi.

Spalancai gli occhi.
Io? Oh, ma sta tranquillo che non ci sarei venuta con un mestruato misterioso.

-Oh.. Ma io rimango qui..

Dissi, intrufolandomi nella discussione.

-Non se ne parla, tu vai con Zayn.
Disse la donna.

-Ma..non voglio creare disturbo a lui, e al suo impegno con i suoi amici.

Dissi gesticolando, mentre le mie guance si tinsero di un rosso chiaro.

-Non può venire, lo sai anche tu.

Disse il ragazzo ancora una volta infastidio.

-Beh, per questa volta, si.

Continuò la donna, e si alzò da tavola.

-Non voglio storie, Zayn. Tanto meno commenti,perché altrimenti non ci vai neanche tu.

Aggiunse e andò via.

Sospirai.

-Vaffanculo.

Mormorò lui, e mi guardo'.

-Non è ne-necessario..

Sussurai.

-Sta zitta, piuttosto alle 19 vedi di esser pronta, vestiti bene.

Mi guardò per poi scoprire davanti ai miei occhi.

Sospirai..
Vestirmi bene? Che cosa dovrei mettermi? Ma sopratutto, dove dovevamo andare?

Mi alzai da tavola, ancora immersa in quei pensieri, più che altro erano preoccupazioni, per lui.
Che cos'era tutto questo mistero?

Guardai l'ora, era già passata un ora.

Il medesimo sospiro uscii dalle mie labbra, così salii in camera, e feci il letto per bene.

Dopo qualche minuto mi accorsi, che il mio cellulare stava squillando sulle note di 'sing' di ed Sheeran.

Presi il cellulare e senza neanche leggere il nome, risposi:

-Pronto?

Dissi, mettendo una ciocca di capelli dietro l'orecchio.

-Piccola mia.

Udii dall'altra parte.

-Papà!

Sorrisi ampiamente.
Non ci misi molto a riconoscere quella voce.

-Come stai? Mh?

Mi chiese l'uomo con una voce dolce.

Dio, quanto mi mancava.

-È tutto okay, papà. Piuttosto, tu?
Sorrisi e continuai a parlare.

-Va tutto bene piccola. Anche se è un po' noioso. Tu, ti diverti?

Lo sentii ridere, e sorrisi.

-Oh si, cioè circa. È tutto molto bello qui. C'è un tempo magnifico e l'aria è pulita.

-bene, successo qualcosa?

Disse con un tono malizioso.

Ma cos..

-papà!

Mormorai e lo sentii ridere.

-Dai, scherzavo. Hei, sta attenta o ti rompo le gambe.

Disse sicuro di sé.

-oh ma dai! Sta tranquillo.

Sbuffai.
Era sempre Così geloso.
Non oso immaginare che cosa sarebbe successo se gli avrei detto del bacio con il ragazzo.

-questa volta, lo faccio davvero.

Rise.

-Oh si certo, ti credo.

Risi insieme a lui.

Parlammo per più di un ora, del più del meno. E mi stava aiutando molto a distrarmi, almeno un po'.

-Beh, volevo sentirti piccola. Ma ora devo scappare, ti chiamerò domani,okay? Ciao piccola, mi manchi.

Fece una voce da cucciolo.
Ohw, era un amore.

-oh.. Papà mi manchi anche tu. Ciao, sta attento. Ti voglio bene.

Dissi e attaccai.

Sorrisi, mi ero un po' distratta.
Guardai l'ora sul mio display, erano le 12:45.

Il tempo era volato, e con sé ritornarono i miei dubbi.

Mi alzai dal letto, e andai verso l'armadio, cominciando a scartare qualche abito.

-no, questo no..

Mormorai..

-neanche questo.

Sbuffai.

-e questo?

Arricciai il naso.

-Nah.

Lanciai anche quello sul letto.

-Uffa, che palle!

Sbuffai e mi buttai su quest'ultimo pieno di roba. Guardai il soffitto.

-chissà in che guaio si metterà questa volta..

Sospirai e chiusi gli occhi.

Ahimè.. Mi riaddormentai di nuovo.

*2 ore dopo *

Al mio risveglio, era pomeriggio tardi..
Guardai l'orologio.

-Oh cazzo, sono le 17:50...

Mormorai con voce presa dal sonno.

Mi alzai dal letto e presi un intimo di pizzo bianco, ricordando la serata con zayn che stavo per passare.

Aprii la porta e uscii dalla mia camera. Mi ritrovai difronte a Cody e alla madre .

-Hei, char.

Sorrise lui e si mise il giubbotto, mentre la madre, prese la borsa.

-Hei Cody.

Sorrisi mezza addormentata.

-ohw, ti sei svegliata cara. Noi andiamo, fate i bravi, tu e zayn. Okay?

Sorrise.

-Certo..

Ridacchiai.

-bene, allora a dopo.

Disse lei, e Cody mi saluto' con un gesto della mano,che io ricambiai con un sorriso.

Loro scesero, ed io andai in bagno.

Velocemente mi spogliai ed entrai in doccia.

Mi lavai sotto il calore dell'acqua, che sembrava tranquillizzarmi.

Dopo poco, uscii e legai una grande asciugamano intorno al mio nudo corpo.

Ma quant'ero sexy, così?!

Risi al pensiero.
Mi asciugai e misi l'intimo che avevo scelto.

Dopodiché andai in camera e guardai l'ora : le 18:26

-Porca troia!

Esclamai, e andai quasi in panico, poiché non avevo ancora scelto proprio niente.

Non sapendo proprio cosa mettere, presi dal letto un vestitini che avevo scartato in precedenza. Riguardandolo meglio, non era così male!

Era lungo fino al sopra ginocchio,era bianco sopra, e aveva una gonna ampia nera.

Era perfetto..? Non saprei, ma andava bene.

Lo misi velocemente, e mi truccai.
Con attenzione e cura, iniziai a mettere l'eye-liner. Esso, fu seguito dal mascara e da un filo di matita.
Dopo questi ultimi, misi un po' di rossetto rosso.
Ecco ero pronta,o almeno era così..
Mi guardai poi i piedi ancora coperti dalle mie morbide pantofole zebrate con le orecchie.

-ma al diavolo.

Mormorai e presi un paio di tacchi, non alti, ma medi. Erano di un nero lucente.
Essere mi furono regalate da Nicole.
Non le avevo mai usate, se non circa quattro volte.

Mi guardai allo specchio, e mi morsi un labbro.

-Penso che sto , okay.. No?

Dissi, fissando il mio riflesso nello specchio.

I miei pensieri furono interrotti dalla porta aperta.
Sussultai e verso essa mi girai.
C'era Zayn, che mi guardava con sguardo fisso.

-A.. Ah. Allora sei pronta..

Disse guardandomi poi in faccia con un sorriso, circa..

-Si.. Anche tu..

Ridacchiai imbarazzata.

-Beh si. Ti ho chiamato, ma non mi hai sentito.

Mormorò il ragazzo.

Mi aveva chiamato? Davvero? Ero probabilmente, troppo impegnata con l'eye-liner.

-Stai benissimo Char..

Disse con un filo di Imbarazzo, e mi guardo'.

Sentivo il suo sguardo su di me, sembrava quasi che mi stesse spogliando con gli occhi.

-anche tu.

Ricambiai quell'imbarazzo, e adesso ero io che lo stavo fissando.

Aveva una t-shirt bianca , un jeans normale, una giacca di pelle nera, e i suoi scarponi neri.

Stava benissimo.

-Beh.. Ora andiamo pero'.

Disse e io annuii.

Lo segui' e velocemente uscimmo da casa, salimmo in macchina e partimmo verso quella meta, a me, sconosciuta.

Durante il tragitto c'era silenzio, si sentiva solo il rumorino che usciva dalle labbra del ragazzo.

Notai il suo sguardo più nervoso del solito.

-Mi dici dove stiamo andando?

Dissi, non riuscendo più a contenermi.

-lo vedrai, ora. Abbi pazienza.

Sbuffo' lui.

-La pazienza ce l'ho da questa mattina, Zayn.

Aggiunsi.

-Beh, allora tienila. Siamo quasi arrivati.

-mh.

Alzai gli occhi al cielo e misi le braccia sotto il mio seno.
Guardai fuori la finestra, fino a quando la macchia si fermo', in una strada, occupata quasi se non completamente da una villa che emanava la musica altissima, e luci colorate.

Cos'era una festa?

Sobbalzai e con timore, guardai Zayn.

-Sta tranquilla.. Scendi, dammi la mano, e stai sempre accanto a me.

Mi rassicuro' e io deglutii, e chinai il capo.

Scesi insieme a lui, e gli diedi la mano.

All'entrata della grande villa, due ragazzi ci guardavano.
Tutti e due castani.

-Testa di cazzo.

Saluto' il primo castani Zayn. Notai che aveva gli occhi di un azzurro, stupendo.

-Coglione.

Ricambio' Zayn, l'insulto, e mi strinse la mano.

-Malik.

Fece un cenno, il secondo.
Quest'ultimo aveva invece gli occhi castani.

-Payne.

Lo guardo' Zayn.

-Sei venuto con la ragazza eh?.

Si lecco' il labbro, occhi azzurri.

-Sta zitto, e camminiamo dentro.

Disse zayn e ignorando la domanda del ragazzo, mi trascino' con sé, dentro quella villa che sapeva già al gusto di alcool e fumo.

Dove ero finita?

-Rimani con me.

Sussurrò il ragazzo, prima di attraversare quel mare, di corpi già sudati e puzzolenti.

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#spazio meeee.

Perdonatemi, ma ho troppo, tanto, da fare. Sono riuscita a fare questo capitolo. Spero che vi piaccia.
Al più presto, per farmi perdonare il 20.

Grazie, a tutti quelli che seguono ancora la mia storia.

Un bacio.
XxJen❤

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