Prima Prova
Diario di Evie Freyne
Protettorato del Bechuanaland – 21 Agosto 1889
Quest'oggi, dopo circa sette giorni di marcia forzata in territorio inospitale, razionando l'acqua a un bicchiere ogni cinque ore e dopo aver fatto da pasto a insetti grossi come pappagalli, finalmente siamo riusciti a trovare il villaggio bantu segnato sulla mappa approssimativa tracciata da un cacciatore di frodo che abbiamo conosciuto in una bettolaccia lurida.
Il tanfo di gin nel suo alito e l'occhio rosso screditavano le sue parole ma la bruciatura che aveva in faccia certificava, o almeno dava un minimo di credibilità, alla sua storia.
La ferita gli aveva sigillato l'occhio sinistro e la narice sinistra non lasciando altro che pelle raggrinzita, come se una candela si fosse sciolta.
Il labbro superiore era spaccato proprio sotto la radice del naso e quando il cacciatore parlava si potevano notare numerosi spazi neri tra i denti.
Unico vezzo, sul viso abbronzato del cacciatore dall'accento russo, un paio di baffoni "alla Zar" che da neri e lisci sul lato destro del viso andavano increspandosi come sterpaglia bruciata color cenere man mano che ci si spostava con lo sguardo sul lato sinistro del viso, la parte bruciata e... sciolta
La guancia destra aveva un buco nel mezzo, perfettamente rotondo, senza bordi frastagliati o segni di bruciatura, quasi che ci fosse nato.
Ho visto gli effetti di un colpo di pistola ricevuto in pieno viso dato che mio padre, lavorando come medico legale per Scotland Yard, portava me e mia sorella all'obitorio per i nostri studi di anatomia.
Un colpo di pistola in faccia causa danni enormi, letali per la maggiore e chi lo riceve, se per un caso fortuito dovesse sopravvivere, di certo riporterebbe danni cerebrali così gravi da menomarlo gravemente e irrimediabilmente.
Invece il cacciatore, Sergei Krawen credo di chiamasse, sfoggiava una guancia con un buco che a sua detta si era procurato nella grotta del villaggio dal nome impronunciabile che sorge a quaranta miglia ad est del fiume Okawango segnato sulla cartina tracciata su un tovagliolo lurido che ci ha consegnato.
Guardando la "mappa" ci si stupisce di quanto siamo stati pazzi a fidarci di lui.
Una riga tratteggiata per indicare il fiume, una roccia a forma di triangolo perfetto che sbuca dal letto del fiume come una piramide, una freccia che punta verso destra e delle capanne stilizzate ad indicare il villaggio, ancora più a destra, in stile isola del tesoro, una grossa "X" vicino ad un disegno che con moltissima fantasia potrebbe far pensare ad una grotta.
La miniera in cui lui giura di essere stato attaccato da fiamme blu e di essere stato colpito sulla guancia da un fascio di luce che gli ha bucato la guancia e fuso l'altra parte del viso.
Non è questo il "mistero" che ci ha convinto, bensì il fatto che il cacciatore era a conoscenza di un particolare che un buzzurro della sua risma non avrebbe mai potuto nemmeno immaginare.
Ha sommariamente disegnato su un altro tovagliolo dei disegni che ricordano molto dei geroglifici egizi, e, se le conoscenze egittologiche di Thomas sono buone come lui afferma, questi disegni recitano qualcosa del tipo: "Figli del cielo" e roba come "il sonno non deve essere disturbato"
Favole per bambini? Superstizioni religiose?
Sta di fatto che il cacciatore semianalfabeta avrebbe potuto inventarsi una storia per spillarci qualche pinta di gin e delle sterline facili ma di certo non avrebbe mai e poi mai potuto disegnare "a caso" quel messaggio così criptico.
E così, eccoci qui, ospiti nel villaggio bantu, divorati dalle zanzare, puzzolenti come capre e con due portatori in meno che abbiamo seppellito sotto un cumulo di rocce.
Domani parleremo con gli anziani del villaggio che hanno deciso di darci udienza.
Fortunatamente uno dei nostri portatori, Shuengo, ci farà da interprete visto che parla il loro dialetto che è un misto fra Ndebele e Shona.
Come cena abbiamo finito le gallette di riso e abbiamo accettato dal villaggio solo acqua dal sapore di fango. Io ho categoricamente rifiutato di mangiare una specie di spezzatino bollito che nel migliore di casi aveva come ingrediente principale il licaone.
Thomas invece ha mangiato di gusto delle larve cotte alla brace... buon per lui.
Ripensandoci bene, quella bettolaccia lurida in confronto a dove ci troviamo adesso è un albergo di gran
lusso.
Se non fosse per il fatto che questa spedizione, si spera con tutto il cuore, ci porterà fama e gloria di certo avrei già abbandonato.
Mi manca la mia Londra e mi manca mio quartiere di Westminster.
Diario di Evie Freyne
Protettorato del Bechuanaland – 24 Agosto 1889
Shuengo, il nostro portatore, ha parlato con gli anziani.
Io, Thomas e Rotth abbiamo assistito alla conversazione solo per cortesia.
Lord Rotth si è addormentato mentre Thomas si è allontanato dalla capanna degli anziani adducendo a dolori di pancia dovuti alla colazione "esotica" di stamane. Ben gli sta.
Sento i morsi della fame, ho finito le scorte di cibo commestibile acquistato nell'ultimo sprazzo di civiltà che ci siamo lasciati alle spalle giorni fa, ho paura che dovrò cedere e cominciare a mangiare scimmie, iene e serpenti... Spero ne valga la pena... non appena ritornerò a Londra mi fionderò al e mi farò preparare una bistecca così grossa, così piena di patate e salse, così succosa e così deliziosa da fare invidia persino ai cuochi della regina Vittoria, se non a tutto Buckingham Palace.
Ma sto divagando, la fame... meglio chiudere e cercare di dormire, domani mattina ci aspetta una bella marcia... e dovrò per forza mangiare qualcosa.
Diario di Evie Freyne
Protettorato del Bechuanaland – 25 Agosto 1889
Non so se è stato merito della fame ma la carne arrosto che ci hanno servito questa mattina prima di proseguire con il viaggio era di una tenerezza mai provata e di un sapore che potrebbe competere con il miglior roastbeef del regno unito.
Mi sento ritemprata e pronta a conquistare un posto tra i grandi nomi della scienza.
Shuengo è riuscito a convincere i capi villaggio a fornirci la guida di due cacciatori del villaggio che ci scorteranno fino all'entrata della caverna.
Non ci seguiranno oltre e non si riterranno responsabili di qualsiasi cosa ci possa accadere una volta entrati nella miniera.
Durante il percorso Thomas ha riguardato i disegni dei geroglifici tracciati, ha dei dubbi su l'interpretazione della totalità della frase.
C'è un simbolo che preso da solo sembra dire "figli", il disegno del cacciatore non è proprio chiaro ma abbastanza interpretabile, il fatto è che il simbolo tracciato sul tovagliolo potrebbe anche significare "spirito malvagio, demone, mostro" se solo il cacciatore avesse avuto una mano più artistica...
I cacciatori sono superstiziosi, il villaggio è superstizioso, le guide sono superstiziose, i portatori sono superstiziosi... prego Dio che almeno gli uomini di scienza che ci seguono nella spedizione non cadano anche loro nell'ignoranza.
E prego chiunque sia in ascolto di liberarmi da queste zanzare grosse come libellule...
Diario di Evie Freyne
Protettorato del Bechuanaland – 25 Agosto 1889 – Tarda notte
Tutto il gruppo è stremato. Siamo arrivati a destinazione.
La caverna è a circa duecento metri da noi. Riusciamo a vederla anche nell'oscurità quasi totale in quanto la sua forma è illuminata fiocamente da una luce azzurro verdastra.
Stando a Lord Rotth, che si diletta in chimica, potrebbero essere delle esalazioni fluorescenti di magnesio e fosforo.
Le guide si rifiutano di andare oltre. Shuengo ha parlato con loro e ci ha riferito che per loro il terreno è maledetto. Non muoveranno un altro passo.
Bivaccheremo per questa notte e attenderemo domattina per esplorare la caverna.
Diario di Evie Freyne
Protettorato del Bechuanaland – 26 Agosto 1889
La caverna alla luce del giorno è assolutamente anonima.
Ci siamo introdotti per circa un quarto di miglio al suo interno.
Le pareti della grotta sono lisce quasi come se fossero state levigate. Non ci sono segni di scalpelli, picconi o di esplosioni a certificare la sua artificialità, ma sicuramente in natura non esiste nulla di così perfetto e simmetrico. Ci sembra di essere all'interno di un tubo di pietra.
Il percorso è bloccato da una lastra di metallo alta fino alla volta della caverna e che ne sigilla qualsiasi spiraglio. Non può essere opera di uomini. Ad occhio quella lastra di metallo è costituita da un unico blocco e peserà approssimativamente mille tonnellate.
Siamo di fronte ad una scoperta scientifica di rilevanza assoluta. Tutto questo metterà in discussione secoli di storia e di scienza. Saremo ricordati nei libri e supereremo in fama chiunque altro al mondo.
Le incisioni sulla lastra sono perfette... sembrano disegnate, non ci sono segni di scalpelli, sembrano essere state create direttamente sulla lastra e non incise successivamente.
Thomas ha studiato per tre ore le incisioni. Non riesce a interpretarle nella sua interezza, assomigliano molto ai geroglifici egizi ma in realtà non riesce ad estrapolare un preciso significato alla scrittura applicando le regole di Jean François Champollion.
Ci sono svariati messaggi sulla superfice della lastra. Thomas è riuscito a decifrare qualcosa del tipo
"Fuoco – Calore - Uscita – Pericolo"
"Sigillato – Evitare – Guardiani Luminosi – Torre guardiana"
"Corpi – Freddo - Attenzione - Morte"
Diario di Evie Freyne
Protettorato del Bechuanaland – 27 Agosto 1889
Thomas è morto.
Lord Rotth è agonizzante e da qualche ora è in stato comatoso.
Tutti i portatori sono scappati nonostante abbia tentato di fermarli. Ho persino sparato ad uno di loro ma neanche questo ha fermato la loro fuga.
Il materiale della spedizione è danneggiato.
Le provviste e le attrezzature sono andate a fuoco.
Questa mattina Thomas mentre studiava i geroglifici ha toccato uno dei simboli e questo si è mosso. Thomas lo ha premuto e un rumore metallico ha accompagnato una specie di stridore prolungato, quasi di ferro che sfregasse contro altro ferro.
All'improvviso due bracci metallici sono spuntati dalla placca metallica da due aperture invisibili al primo sguardo.
Dei fasci di luce sono partiti dall'estremità dei bracci meccanici e hanno colpito Thomas in pieno petto trapassandolo da lato a lato e uccidendolo sul colpo mentre il fascio di luce che ha colpito Rotth gli ha fuso parte del torso lasciando esposte le costole e gli organi interni come se una fiera gli avesse mangiato le carni.
Altri colpi di luce hanno incenerito le attrezzature, le provviste e quasi tutte le armi,
Io sono stata colpita alla schiena, non riesco a vedere al gravità della mia ferita, non sanguina, il fascio di luce mi ha cauterizzato nel momento stesso in cui mi ha colpito, nella migliore delle ipotesi la mia schiena sarà una massa sciolta e bruciata.
Thomas aveva decifrato con precisione due frasi:
--- Sopravvissuti in stato di "freddo dormire" ---
E poi ancora delle iscrizioni che sembrano un elenco di nomi
--- Han-Hu-Bih ... Ra-Ah ... Hat-Hon ... HiisHii-dHe ... ---
--- Attesa soccorsi da "luogo principale" ---
Queste porte non servivano a tenere qualcuno dentro... ad imprigionare i figli-demoni del cielo...
Servivano a tenere tutti gli altri fuori...
Armi sconosciute ci hanno colpito per proteggere i loro padroni che si sono rifugiati quaggiù per sfuggire a qualcuno, a qualcosa... in attesa di aiuto da parte dei loro simili si suppone.
I nomi decifrati sono molto simili alle divinità egizie, troppo simili... Una guerra tra popoli "delle stelle"?
Gli dei sono stati scacciati dai loro adoratori?
Dietro questa porta ci sono "LORO" ... che grande scoperta...
Lascio queste ultime righe prima di utilizzare su di me l'unica pistola che sono riuscita a salvare dall'attacco... non ho più provviste, sono ferita e la foresta mi ucciderà nel giro di poche ore.
Non voglio allontanarmi dalla MIA scoperta, dalla più grande scoperta del mondo... dell'universo.
Botswana, ex Protettorato del Bechuanaland
2031 - esterno della grotta.
- Che ne pensi Han-Hu-Bih? –
- Penso che probabilmente i nostri nemici, gli Hukrah, abbiano rinunciato ad ucciderci molto tempo fa e che all'epoca di questa donna, sia noi che loro eravamo diventati ormai solo delle leggende, ecco cosa penso Ra-Ha -
- Le difese quindi hanno retto bene... torniamo su Hedenia? –
--- Si... Torniamo a casa ---
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro