Prendete un appartamentino a Chicago, non troppo grande ed arredato con lo stretto necessario. Prendete due donne, di differenti età, che vivono sotto lo stesso tetto da sempre. Prendete la storia di una donna che conduce una normale vita che si intreccia con quella di una bambina problematica che le viene affidata dal proprio fratello quand'ella è ancor troppo piccola per intendere cosa le stia accadendo. 

Prendete il nome più strambo che un padre disinteressato possa dare ad una neonata, un nome che, inspiegabilmente, sarà perfetto per riflettere la personalità della bambina. Stormi Bell è il nome di cui vi sto parlando.
Affidatale sin dai primi momenti della sua nascita, Stormi diviene figlia e nipote della quarantenne Pam. Nessuna domanda, solamente l'incarico più importante che un'insegnante del liceo possa prendersi dal giorno alla notte, per salvaguardare la vita di una bambina della quale il fratello aveva preferito disfarsi. Mettete insieme ogni fattore, ed ecco il risultato.

Oggi, nel 2018, Stormi ha vent'anni ed è il peggior incubo di zia Pam. Disordinata, irriverente, incapace di provare sentimenti che vadano al di là dell'amore per se stessa, Stormi sembra non voler accettare l'idea di esser spedita in un riformatorio, un istituto per ragazzi problematici. Dopo svariate visite psicologiche, il suo sembra essere un vero e proprio disturbo istrionico della personalità. Nonostante i numerosi tentativi di sua zia Pam, le trasgressioni di Stormi sembrano non riuscire a placarsi ed il suo carattere sembra non voler sentir ragioni.

Il divertimento è l'unica cosa che conta per la ragazza dal cuore di ghiaccio, che dovrà fare i conti con se stessa e le proprie problematiche, dopo esser stata costretta a cambiare radicalmente il suo stile di vita e dopo esser stata beccata a rubare in un negozio, rischiando così di finire in prigione.