6.-Little Help-
-Armin... posso chiederti una cosa?- Domandò Eren a fine ripetizioni.
-Certo.- Annuì il biondo con un sorriso.
Dopo la seconda lezione il più piccolo si era lasciato andare, i due andavano molto d'accordo ed Armin poteva dire di aver un amico, il primo.
-Ecco... io non sono molto bravo con le parole... ma... forse ne uso troppe.- Farfugliò il più alto portandosi una mano dietro la nuca. -Mi puoi spiegare il significato di queste tre parole?-
Armin annuì nuovamente, non capiva l'agitazione dell'amico e quel suo modo di pensare 'uso troppe parole'.
-Pervertito, maniaco e pedofilo.- Le elencò tutte in una volta il castano.
Il più piccolo arrossì violentemente credendo che il ragazzo le stesse dicendo a lui, in quanto insulto. Poi capì che erano quelle le tre parole di cui non conosceva il significato.
'Dove le ha sentite?' Si chiese tra sé e sé il biondo.
-Pedofilo deriva da pedofilia, ossia chi tende a provare 'amore' e 'affetto' nei confronti di persone molto più giovani di lui.- Rispose il più giovane guardando negli occhi l'amico.
-Quindi anche i miei genitori sono pedofili? Anche i genitori dei miei amici? Anche mio nonno?!- Si domandò il più grande non capendo se la parola fosse da prendere in senso negativo o positivo.
-No, no. Non c'entra nulla l'amore dei genitori. Intendo...- Il ragazzo non sapeva come spiegarlo, si ritrovò a muovere le mani freneticamente poi pensò di fare un esempio. -Ecco... mettiamo che il professor Smith si affezioni a te. Cominci a parlarti, accarezzarti, starti vicino e poi col tempo... hai capito. Un uomo di quell'età secondo la legge è un pedofilo, ossia prova attrazione anche sessuale e i tuoi confronti, ti molesta.-
Eren annuì capendo cosa intendesse il più piccolo. L'immagine del professor Smith così lo fece sorridere, chissà se in realtà lui fosse pedofilo.
'Che pensieri sto facendo?!'
-E se due si amano?- Domandò allora il più grande. -Intendo, se due persone di età molto diverse scoprono di amarsi?-
-Beh... ecco... credo che fino alla maggior età dovresti restare nell'ombra, sai per la legge. Però una volta maggiorenne... forse ci saranno sguardi inappropriati da parte della gente.- Rispose il biondo.
Armin si stava chiedendo come mai tutta questa voglia di sapere il significato di quelle parole, ma sopratutto chi gliele aveva dette o a chi le aveva dette senza nemmeno sapere cosa dicesse.
-Ho capito. Invece, maniaco?-
-Maniaco lo puoi intendere in più modi. Se lo intendi come una persona ossessionata da qualcosa, per esempio io sono ossessionato dallo studio. Tu...- Il biondo lasciò incompleta la frase.
-Qualcosa che mi piace?- Armin annuì. -Cheese Burger.-
-Ecco... questa sarebbe una forma di 'maniaco', oppure credo che tu ti riferisca più a questa specie. Qualcuno malato di qualcosa, in preda alla mania, una persona fissata nei confronti di qualcuno.- Spiegò di nuovo il più piccolo.
-Che non lo lascia stare? Qualcosa del genere?- Domandò Eren.
-Si, esatto. Si tratta sempre di essere fissati con qualcosa, ma c'è la parte positiva e negativa.- Concluse Armin annuendo.
Il castano passò all'ultima parola.
-Pervertito è una persona che provoca gli altri in qualsiasi maniera, il più delle volte sessualmente. Si può dire che approfitti delle situazioni per alludere a ciò che gli interessa realmente. Fa sempre allusioni o riferimenti in modo non sano e quasi fosse uno stile di vita.- Spiegò per l'ultima volta il biondo nervoso per paura che qualcuno lo sentisse.
In realtà questo pericolo era da escludere. I due erano praticamente soli, nessuno metteva piede in biblioteca benché meno la bibliotecaria.
-Credo di aver capito.- Annuì il ragazzo più grande ringraziando l'amico.
Fecero per salutarsi uscendo dalla biblioteca, quando Armin lo bloccò per un braccio.
-Posso chiederti... sempre che non ti infastidisca... perché volevi saperlo?- Balbettò sotto voce il biondo.
Eren lo guardò non sapendo come fare, doveva rifiutare e dire che non poteva dirlo ma al nuovo amico serviva la sua amicizia ed il castano non riusciva a trattarlo male.
-Vedi... diciamo che per sbaglio l'ho detto ad una persona, e questa mi ha confessato che una di quelle parole la descrive.- Spiegò il più alto terrorizzato che il contatto potesse essere lì a spiarlo.
Armin fece cenno di 'sì' col capo, nonostante la spiegazione lo aveva incuriosito come non mai.
-Ci vediamo.- Lo salutò il castano con un abbraccio.
Il più piccolo ricambiò, prima di dirigersi verso l'aula del professor Ackerman.
Lo trovò al cellulare con qualcuno. Stavano discutendo anche se il corvino tentava di non farlo notare.
Armin poté udire il nome di una donna, Petra.
Pensò subito ad un ipotetica sorella o persino la madre del professore. Eppure la discussione non sembrava fosse tra parenti, più tra una coppia sposata.
Il professore fece un cenno con la mano, al biondo, dicendogli di entrare e di aspettare un momento.
Armin intanto cercava indizi per valorizzare la propria tesi riguardante la 'moglie' dell'uomo.
Scrutò le mani del più grande e l'attenzione gli cadde sull'anello nell'anulare della mano, con la quale il corvino reggeva il cellulare.
'Quindi è sposato!' Commentò tra sé e sé avendo finalmente scoperto la relazione sentimentale, fonte di molte conversazioni.
Levi spense la chiamata abbastanza furioso, si calmò e rivolse lo sguardo al più piccolo.
-Com'è andata?- Domandò in seguito al biondo. -Jaeger migliora?-
-Si, impara anche in fretta.- Ammise il ragazzo con un piccolo sorriso. -Ma oggi era strano...- Borbottò a bassa voce.
-Oggi hai imparato parole nuove, Jaeger?- Gli chiese lo sconosciuto poco prima che il ragazzo si coricasse.
-Mi sembrava che ti avessi detto di lasciarmi stare di notte.- Tentò di tagliar corto il più piccolo.
-E a me sembrava di averti detto di startene zitto.- Lo riprese il contatto leggermente infuriato.
-Non mi sorprende che tu sappia di me ed Armin, però non ti ho mai menzionato e parlato di una chat con uno sconosciuto. Per cui non ho sbagliato.- Rispose Eren sbuffando.
Si stava chiedendo dove potesse essersi nascosto durante le lezioni con l'amico. Tra gli scaffali avrebbe fatto ridere, per quanto innaturale sarebbe stato.
-Lasciamo stare, non mi va di litigare con te.- Concluse il contatto.
-Come? Sei già stanco? Che peccato e dire che volevo parlare con te, ancora.- Gli rispose ironico il giovane.
-Jaeger ti consiglio di studiare, domani il professore ti interrogherà.- Lo minacciò lo sconosciuto.
-Certo come no. E quale professore dovrebbe interrogarmi?-
-Non posso dirtelo, ti voglio solo spronare a studiare.- Ridacchiò il contatto.
-Giuro che se domani mi ritrovo un'insufficienza te la farò pagare.- Sbuffò Eren alzandosi dal letto e mettendosi alla scrivania.
Le previsione del 'numero segreto' erano sempre vere, poteva avere ragione persino sull'interrogazione del giorno seguente.
Non gli voleva dire quale professore l'avrebbe messo sotto torchio, per cui Eren si preparò a passare la notte in bianco a studiare tutte le materie del giorno dopo.
-Va bene, sono ricco a sufficienza.- Rispose lo sconosciuto ridendosela.
-Ciao 'gigante'- Lo salutò controvoglia il più giovane.
-Ciao piccolo.-
//Buona Pasqua 🐣❤️ forse un altro aggiornamento questa sera 🙊\\
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro