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7. -'Wings of Freedom'-

Eren aveva raggiunto il bar, decisamente in anticipo, tanto da insospettire la cugina. Quest'ultima aveva chiesto se poteva prendere il suo posto, nonostante fosse ancora il suo turno.

Il castano aveva accettato, era sempre meglio che starsene seduto al tavolino ad aspettare le sedici. O un segno da parte del fidanzato, il quale non sarebbe mai arrivato.

Così il più piccolo si ritrovò dietro al bancone con Farlan, l'uomo silenzioso e gentile della cugina.
Erano amici, nonostante parlassero veramente poco e di solito nelle loro conversazioni era presente Isabel.

-Come procedono i preparativi?- Domandò il biondo inaspettatamente.

I due fidanzati, non erano venuti a conoscenza del comportamento di Levi, così il ragazzo si ritrovò a mentire.
Non voleva pensare ancora al più grande mentre lo insultava, lo accantonava e lo dimenticava.

-Bene.- Balbettò stupendosi della domanda. -Ma... in questi giorni non abbiamo parlato molto...- Mormorò in seguito.

Sia a Farlan che ad Isabel era risultato sospetto, fin da subito, il comportamento del cugino della rossa. Perché era arrivato con largo anticipo?
E perché sembrava così a terra col morale?

-Come mai oggi sei venuto due ore prima?- Chiese senza rendersene conto il biondo.

-Mi... mi annoiavo...- Mentì il giovane. -Ero a casa da solo, e... mi è venuto in mente di venire qui.-

Eren scrutò un cliente entrare dalla porta, il quale chiese un caffè. Il castano si affrettò a farlo, non avrebbe retto altre domande se erano inerenti tutte al fidanzato.

Tornato dietro al bancone, dopo aver portato l'ordine al cliente, sentì Farlan comunicargli che sarebbe andato sul retro.

-Ti lascio solo, se hai bisogno di me chiamami.- Disse informandolo che stava per arrivare il camion con i rifornimenti.

Eren annuì, non era la prima volta che si ritrovava solo nel bar. E non era male, c'erano così tante persone e così tante voci da ascoltare che era impossibile sentirsi solo.

C'erano le amiche che spettegolavano tra loro riguardo la loro recente cotta, gli uomini che discutevano della partita con le loro idee su chi dovesse veramente vincere e poi c'erano le persone solitarie che leggevano o se ne stavano al telefono.

Il 'Wings of Freedom' era sempre colmo di persone, di tutte le età e con diversi argomenti, che Eren trovava divertenti da ascoltare.

Preferiva, tuttavia, ascoltare i discorsi degli uomini, una volta aveva sentito delle ragazze parlare di lui. Riconoscendole solo in seguito come alcune vecchie compagne di classe.

La sua fama, nella vecchia città in cui abitava ai tempi della scuola, l'avevano portato ad essere soggetto di molti discorsi. Principalmente tra i coetanei del castano, erano sicuri che Levi ed Eren stessero insieme, ma quello che il giovane non si spiegava era da chi l'avessero saputo.

C'erano questo tipo di ragazze e quelle che trovavano carino il barista, e che automaticamente ci provavano con lui. E ad Eren facevano un po' tenerezza, a lui non piacevano in generale le donne, ma non poteva dirglielo e distruggere i loro sogni.

Si limitava a salutarle o a rispondere alle mille domande che lo riguardavano. Ed una volta era arrivato a pensare che alcune tornassero nel bar, o per vedere lui o per beccarlo con la fidanzata.

C'era chi sospettava della ragazza coi capelli rossi, ma si erano ricredute trovando il biondo, considerato anch'esso bello per molte, sempre vicino a lei.
E c'era la credenza che Eren fosse davvero single e che fosse semplice conquistarlo.

Ripensando a tutte le situazioni più assurde che erano capitate al castano, in quell'anno al bar, si ritrovò ad accogliere altri clienti.
Si sedettero nel bancone, chiedendo due bottiglie di birra al ragazzo.

Quest'ultimo le aprì, porgendole ai due uomini di mezza età con un sorriso. Vide le solite ragazze, 'innamorate' del giovane dagli occhi verdi, chiamarlo verso di loro.

Eren uscì dal bancone, raggiungendo il tavolo delle adolescenti. Indossavano la divisa scolastica, ed il giovane ipotizzò fossero amiche che si ritrovavano lì dopo una giornata stressante.

-Oggi non c'è il tuo amico?- Domandarono riferendosi al collega biondo.

Eren fece cenno di 'si'. -È nel retro.- Rispose.

-Tu e la ragazza del tuo amico vi assomigliate tantissimo!- Esclamarono in coro due amiche.

-Beh... abbastanza, siamo cugini.- Ammise arrossendo il castano.

-Davvero?- Si stupirono le cinque ragazze.

Eren ricambiò il sorriso, udendo la porta aprirsi. Si allontanò dal gruppetto facendo accomodare un altro gruppo di ragazze.

-Eppure questo non è il suo orario...- Le sentì mormorare, erano tornate le sue vecchie compagne di scuola.

'Ma è anche vero che lavoro qui, c'è la possibilità che sostituisca qualcuno.' Pensò tra sé e sé, maledicendo l'unica cosa negativa del lavoro.

Non si può rispondere male ad un cliente. E il cliente, quindi, ha sempre ragione.

Farlan ritornò dopo aver sistemato il retro, si avvicinò al castano poggiandogli una mano sulla spalla.

-Ci penso io.- Mormorò riferendosi all'ordine che il più piccolo doveva portare alle ex compagne di classe.

-Grazie.- Sorrise sollevato il giovane.

Il gruppo 'noi odiamo Eren Jaeger', era fin troppo contento nel vedere Farlan al posto del ragazzo.
Se c'era un barista che odiavano, amavano l'altro.

E il pensiero comune dei due colleghi era solo uno.

'Isabel ci ha scelto apposta, per attirare clienti?'

In effetti da quando Eren era arrivato al bar, le adolescenti erano raddoppiate e quindi il bar aveva più successo di prima.

-È un genio del male...- Mormorò tra sé e sé Eren, notando una ragazza, del gruppo 'noi amiamo il barista occhi-verdi', chiedere un bicchiere d'acqua.

Il giovane prese una bottiglia riempendo un bicchiere di acqua fresca.
Uscì dal bancone immerso nei propri pensieri, sentiva lo sguardo del gruppo di ragazze che lo detestavano scrutarlo.

Senza rendersi conto finì contro un cliente appena entrato, rovesciando immancabilmente l'acqua addosso a lui.

Sentì le vecchie compagne trattenere una risata, mentre Eren sgranava gli occhi arrossendo.
Si scusò con il cliente, sperando non si fosse svegliando con la luna storta.

-Vedi di fare attenzione.- Lo sentì dire, prima di incontrare il volto del cliente.



//🌝🙋🏻 bye\\

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