63. -Dream-
Eren aprì gli occhi, non appena la sveglia, odiata da qualsiasi adolescente, trillò.
Si strofinò le mani sugli occhi prima di leggere l'orario ed accorgersi che, nuovamente, stava per fare tardi.
Imprecò costringendosi ad alzarsi dal letto e correre in bagno a vestirsi. Non poteva fare tardi per l'ennesima volta.
Vestitosi con la divisa scolastica, scese le scale trovando la madre con il fratello Zeke seduti a tavola.
-Tesoro, buon compleanno.- Gli augurò Carla sorridendo.
Il fratello raggiunse il castano facendogli, a sua volta, gli auguri. Zeke, quella mattina, l'avrebbe accompagnato a scuola in macchina.
Non solo perché Eren era in ritardo, più delle altre mattine, ma anche perché quel giorno era il compleanno del fratello.
I due salirono in auto, ed il ragazzo ringraziò il cielo per la gentilezza di Zeke.
Chiuse gli occhi qualche secondo ricordandosi del sogno fatto quella stessa notte. Era il sogno più strano che avesse mai fatto e anche il più lungo.
Pareva essere durato anni, eppure l'aveva sognato in una sola notte.
Eren sorrise ricordando tutte le avventure capitate al sé stesso del sogno.
In terza liceo aveva avuto una relazione con il proprio professore di storia e, dopo mille problemi e intoppi, i due erano riusciti ad andare a vivere insieme.
Ma nemmeno dopo anni i problemi erano terminati. Il ragazzo ed il professore avevano rischiato di mandare a monte tutta la loro relazione, per colpa della ex moglie di quest'ultimo e della migliore amica del castano.
Era accaduto di tutto. Dallo sconosciuto della terza liceo, che si rivelò essere il professore di storia del ragazzo. All'incidente di Zeke, che nella realtà non era mai avvenuto. La madre del fratellastro era deceduta subito dopo aver dato alla luce il figlio, non per colpa di un omicidio da parte dello zio del professor Ackerman.
La relazione di Jean ed Armin risultava parecchio assurda al giovane, non si odiavano, ma nemmeno andavano d'accordo. Eren dubitava che il biondino potesse provare amore per quel ragazzo dal volto equino.
Ed il castano ed Armin si conoscevano fin dall'infanzia, non per mezzo delle ripetizioni, come era avvenuto nel sogno.
Mentre Mikasa non era mai stata una cattiva ragazza, per Eren era come una sorella maggiore.
Era l'unica ragazza con cui andava d'accordo e se ne stava sempre per le sue, non era acida, non fumava e nemmeno amava il castano.
Il professore di ginnastica, Erwin Smith, era stato concepito come un pedofilo, dalla mente del giovane. Ed era ironico, secondo il parere di Eren.
E la relazione tra Erwin e il professore di matematica, Nile Dawk, facevano ancora più ridere, al ragazzo.
I due colleghi non erano mai andati d'accordo, ed era palese come entrambi facessero la corte alla stessa donna.
Eren scese dall'auto del fratello, ringraziandolo e correndo dentro la scuola. Vide i due migliori amici aspettarlo, Mikasa ed Armin sapevano che il castano era in ritardo, ma ormai era un abitudine.
Tutti e tre entrarono in classe, in anticipo di un minuto rispetto il suono della campanella.
Eren si sedette accanto al miglior amico, aspettando che il professor Ackerman entrasse dalla porta.
Levi Ackerman non tardò molto, e diede inizio alla lezione come ogni mattina.
Annoiato dalla spiegazione di storia, il castano, si chiese se fosse vero che il professore di storia fosse sposato.
E se il nome della moglie fosse proprio Petra, come nel sogno.
Ripensando a tutta l'avventura, al giovane, trapelò una risatina che attirò l'attenzione sia di Armin che di Levi.
-Siamo di buon umore oggi, Jaeger?- Chiese l'uomo, mentre la classe scoppiava a ridere.
'Esattamente come nel sogno.' Pensò il giovane, trovando i comportamenti dell'uomo simili a quelli da lui immaginati.
-Certo che lo sono.- Ammise il ragazzo con un sorriso.
La lezione riprese dopo la risposta del giovane, forse Levi non aveva intenzione di perdere tempo o forse il sogno doveva restare un sogno.
Ma, nella mente del castano, nasceva il desiderio di scoprire cosa avesse risposto alla domanda del corvino.
Avrebbe voluto sposarlo, come un tempo, o gli avrebbe detto di no, date le disavventure capitate ai due.
Eren non aveva mai pensato ad una possibile infatuazione, o innamoramento, per il professore di storia. E se fosse stato innamorato di lui anche nella realtà?
Il castano ammise che, se Levi, gli avesse scritto su WhatsApp, lui ne sarebbe stato felice. Ma ci avrebbe messo molto meno tempo a scoprire chi gli avesse scritto.
'Non sono mica così stupido.' Pensò tra sé e sé, ricordando di come nel sogno ci avesse impiegato mesi per scoprire l'identità del contatto.
La campanella lo riportò coi piedi per terra, la lezione del professor Ackerman si era conclusa e i ragazzi dovevano cambiare aula.
'Beh... Levi è un bell'uomo, ma se fosse sposato e... e se non ricambiasse i miei sentimenti...' Eren si ritrovò a pensare al corvino, durante l'ora di chimica. 'I sogni possono diventare realtà?'
Tornò a casa nel tardo pomeriggio, Mikasa ed Armin gli avevano proposto di andare a prendere qualcosa nel bar vicino alla scuola, ed immancabilmente avevano fatto tardi.
Si lasciò ricadere sul letto della propria camera, sapendo che la cena sarebbe stata movimentata. Era il compleanno del giovane ed i parenti sarebbero venuti a festeggiare.
Prese il cellulare non aspettandosi nulla, se non auguri da parte degli amici o di alcuni parenti.
Poi aprì WhatsApp, e lì lesse il messaggio.
Quel messaggio.
-Eren. Proprio un bel nome.-
Il cuore del ragazzo perse un battito. Stava davvero succedendo? Il professore di storia gli stava scrivendo? O era solo uno scherzo di qualche amico?
-Ah! A proposito, buon compleanno.- Aggiunse lo sconosciuto.
Forse il sogno di Eren era stato un sogno premonitore. Forse stava per accadere nella realtà. Forse Levi Ackerman provava qualcosa per Eren Jaeger.
Mesi dopo, il giovane, scoprì l'identità dello sconosciuto.
Era proprio il professore di storia, ma rispetto al sogno del ragazzo, era stato più riservato.
I due si erano fidanzati e per la maggior parte il sogno e la realtà si erano assomigliati, tralasciando la 'storia' di Erwin e la relazione tra Petra e Levi.
Jean ed Armin, effettivamente, uscivano in segreto ed il castano non se n'era reso conto, fino a quando lo stesso migliore amico non gliel'aveva confessato.
Mentre Petra era solo la segretaria della scuola, ed il corvino non si era mai sposato con nessuna donna.
Erwin, invece, era un buon amico di Levi, così come la collega di chimica Hanji ed il compagno Mike.
Solo al venticinquesimo compleanno di Eren, il giovane, seppe cosa rispondere alla domanda del corvino.
In spiaggia, il 30 Marzo, Levi si inginocchiò ponendo la domanda al fidanzato.
-Piccolo, mi vuoi sposare?-
-Sì.- Annuì il ragazzo. -Lo voglio, 'gigante'.-
//🙈🐙Pubblicherò anche l'altro finale, quello 'speciale'😉❤️\\
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